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La ricerca della Musica perfetta
La ricerca della Musica perfetta
di [user #33597] - pubblicato il

L'idea di scrivere questo testo, mi è venuta qualche tempo addietro, un giorno in cui vidi qualcuno fra voi accennare a qualcosa di simile. Sebbene lontano dalle comuni conversazioni che siamo abituati a fare a riguardo, penso che possa interessare a più d'uno, lasciarsi andare a meditazioni e a riflessioni sugli aspetti un po' più “esoterici” della questione, chissà, magari fantasticarci un po' su e forse, scoprire qualche piccola chicca che prima non si conosceva.
L'idea di scrivere questo testo, mi è venuta qualche tempo addietro, un giorno in cui vidi qualcuno fra voi accennare a qualcosa di simile. Sebbene lontano dalle comuni conversazioni che siamo abituati a fare a riguardo, penso che possa interessare a più d'uno, lasciarsi andare a meditazioni e a riflessioni sugli aspetti un po' più “esoterici” della questione, chissà, magari fantasticarci un po' su e forse, scoprire qualche piccola chicca che prima non si conosceva.

Inutile dire che non ho alcuna pretesa o presunzione di insegnare qualcosa a qualcuno, anzi, semplicemente mi piacerebbe riportare studi, ricerche, scoperte e quant'altro di studiosi molto più esperti di me che da un po' di tempo hanno catturato la mia attenzione, facendomi porre migliaia di interrogativi sul nostro grande mondo: la musica.

Uno degli argomenti che tanto mi ha appassionato nell'ultimo periodo è nato mentre studiavo la figura del sommo maestro del Rinascimento italiano: Leonardo da Vinci. Concentrandomi in particolare solo su alcuni degli aspetti che ho trovato estremamente interessanti e degni di approfondimento e ricerche, vi ripropongo una parte di quel che ho appreso.

Leonardo, grande appassionato ed esperto di musica, collezionò nei suoi taccuini, miriadi di informazioni, appunti e scoperte da lui fatte nel corso della sua vita. Cercò per esempio di dimostrare attraverso degli studi morfologici quanto qualsiasi essere vivente fosse “regolato” da una geometria interna basata sulla Sezione Aurea.
Questa sezione, numero o come lo si voglia intendere, è sostanzialmente un rapporto di “perfezione” fra due grandezze diseguali. Quella perfezione e “armonia” che si è ricercata per tutta la storia dell'uomo in tutte le cose. Quel rapporto dell'arte classica, della bellezza della statuaria greca e dell'architettura romana. Rapporto aureo ritrovato nelle piramidi della piana di Giza, quei fondamentali di architettura modulare ripresi nel rinascimento italiano da Brunelleschi e da Leon Battista Alberti.

La proporzione fra l'uomo e il tutto ricercata da Vitruvio, dalla rappresentazione di Leonardo di quei medesimi concetti ed infine il Modulor di Le Corbusier.
Per quel che sappiamo, molti musicisti cercarono di applicare il rapporto Aureo alle loro composizioni e, fra questi, anche artisti moderni (Deep Purple, Genesis...). Si sa per certo inoltre che perfino lo Stradivari cercasse di posizionare gli occhielli dei suoi violini in posizione Aurea rispetto alla lunghezza totale dello strumento.

A che scopo tutto questo? Lo scopo finale è, in fin dei conti, trovare quella combinazione magica che permetta all'uomo di immaginare, comporre e suonare musica che sia, per così dire, “intonata” con la vita, con la natura che ci circonda, proporzionata e piacevole.
Trovare dunque un rapporto Aureo ritmico e armonico applicabile alla sfera musicale potrebbe essere un primo passo.

Vi riporto una frase che lo stesso Leonardo pronunciò a suo tempo, anticipando brutalmente le moderne scoperte scientifiche. Diceva: "A le stesse leggi obbediscono le onde sia dell'acqua sia del suono e della luce". In pratica, le conclusioni moderne secondo cui il nostro mondo non sia altro che un insieme incessante di vibrazioni e la materia uno soltanto dei modi per percepirle.

Quindi se il “tutto” non fosse altro che un enorme spettro di frequenza continuo, noi arriveremmo a “vederne” solo piccolissime quantità: quelle onde relative alla luce, che percepiremmo (in parte) con gli occhi e quelle relative al suono, che percepiremmo (anch'esse solo in parte) con le orecchie.
Quindi, per ritornare alla tesi “individuare una musica coerente e proporzionata con il resto della Natura”, dovremmo andare a cercare non solo quella musica che risvegli in noi i rapporti Aurei già citati, ma probabilmente, anche quell'esatta frequenza legata in un qualche modo alla nostra frequenza interna, alle nostre vibrazioni “congenite” in quanto parte di questa realtà.

A questo punto mi verrebbero in mente tutte quelle ricerche portate avanti negli anni da numerosissimi scienziati in tutto il mondo in merito alla Vita e alle sue frequenze.
Tanto per cominciare parlerei della “risonanza di Schumann”, un fenomeno di risonanza magnetica planetario che deve il suo nome proprio allo scienziato Winfried Otto Schumann, che lo scoprì nel 1952 attraverso studi matematici. In pratica il fenomeno secondo cui la Terra e la ionosfera interagiscono come un immenso condensatore, in cui la Terra funge da polo negativo e la ionosfera da polo positivo. È noto dunque, di come queste risonanze elettromagnetiche risuonino a una frequenza di 8hz: un po' come fossero il “battito cardiaco” del nostro pianeta.

Da qui in avanti tutto sembrerebbe essere una serie infinita di coincidenze.
Lo scienziato Andrija Puharich, medico-ricercatore, dimostrò la capacità dello specifico infrasuono a 8hz di stimolare nell'uomo capacità extrasensoriali e aumentare la predisposizione a imparare, memorizzare e capire molto più facilmente, velocemente e di modificare inoltre la pressione sanguigna, la respirazione, il battito cardiaco ecc.
Otto hertz è la frequenza subsonica emessa dai sonar dei delfini e dalle balene.
Gli 8hz non possono essere bloccati da nessuno schermo elettromagnetico metallico e contrastano le onde di frequenza nocive di cellulari, microonde ecc.
Insomma, 8hz è diventata la frequenza in assoluto più discussa. Sul Web in particolare, sono nate tantissime discussioni e diverse fazioni (pro e contro) in merito a “432/440 hz”.

Cosa hanno in comune queste due frequenze con la frequenza 8hz e in cosa invece si distinguono?
La differenza sta in un semplice gioco di multipli e sottomultipli dei due numeri. Infatti, come alcuni potrebbero far notare, entrambi, sono divisibili per 8, ma solo nella scala con La a 432hz possiamo individuare un Do a 256hz (vedi tabella), da cui scendendo di 5 ottave, ricaveremmo poi la nota Do a 8hz. In questo caso, prendendo qualsiasi nota della scala, con La a 432hz, noteremmo che è sempre divisibile per 8. Cosa non riscontrabile invece con le frequenze delle note della scala con La a 440hz. La tesi dei sostenitori dei 432hz è proprio questa: il legame, secondo loro intrascurabile, degli gli 8hz “della vita” con la scala musicale.

Questa frequenza comunque, era già utilizzata tempo addietro, assieme al La a 430hz e a 435hz, da Mozart, Beethoven, Verdi ecc. Fra le altre cose è giusto riportare la cosiddetta Tuning Conspiracy, sostenitrice dell'imposizione dell'intonazione a 440hz da parte del ministro della Propaganda del Terzo Reich, J. Paul Goebbels, che la nominò come “intonazione ufficiale”. Si dice che ai tempi delle parate naziste si usassero infrasuoni o musiche a 440hz proprio per irritare la folla e ottenere effetti di malessere dovuti alla stimolazione del sistema nervoso centrale.

Altre fonti ridimensionano invece queste affermazioni sostenendo che la scelta di Hitler fosse dipesa essenzialmente dalla sua passione per la musica di Wagner e la Scuola Romantica, utilizzatori proprio del La a 440hz.
In ogni caso, personalmente non penso che una delle due prevalga in assoluto sull'altra. Sono abbastanza sicuro che se Mozart, Beethoven o Wagner abbiano scelto determinate frequenze per le loro composizioni, avevano le loro buone ragioni e la loro buona dose di conoscenza per farlo.
È bello comunque pensare che da sempre l'uomo abbia cercato di trovare la sua musica perfetta, ideale, in grado di suggestionare e provocare passione, e di capirne i più intrinsechi meccanismi e misteri, ma ahimè, forse non saremo mai in grado di comprenderli appieno, e forse è giusto così.
Alla fine, al di là di tutto, credo davvero che per quanto ne sappiamo ora e per quanto ci piaccia fantasticare, ipotizzare e farne ricerca, la Musica davvero Perfetta rimane e probabilmente ancora per un po' rimarrà... quella che ci piace. Banale, ma vero.


Intonazione a 432 Hz:
La ricerca della Musica perfetta

Intonazione a 440 Hz:
La ricerca della Musica perfetta
il suono
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Che dire...
di invioinvio [user #30752]
commento del 04/05/2013 ore 00:06:44
...non saprei aggiungere altro, è stato cosi bello leggerlo che ora cercherò di "schierarmi" anche io sulla base di queste nuove conoscenze...grazie!
Rispondi
Re: Che dire...
di PeterArmstrong [user #33597]
commento del 04/05/2013 ore 18:58:12
Bè, che dire... "schierati" e facci sapere le tue impressioni ;)
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Devo fare questa prova del ...
di helloween [user #27122]
commento del 04/05/2013 ore 09:43:07
Devo fare questa prova del La a 432 Hertz...avevo fatto un diario qualche giorno fa (un diario inutile più che altro), questo tuo articolo mi è sembrato molto bello!!!
Rispondi
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Re: Devo fare questa prova del ...
di PeterArmstrong [user #33597]
commento del 04/05/2013 ore 18:57:04
Lo so, ultimamente ho notato che se ne parlava un po'.. Il mio intento era proprio quello di provare a fare un pochetto di chiarezza e magari coinvolgere qualcuno e sentire pareri diversi

:) ti invito a fare davvero le tue prove e farci sapere cosa ne pensi tu

Grazie!
Rispondi
Interessante avevo letto anche io ...
di marcomo utente non più registrato
commento del 04/05/2013 ore 10:02:00
Interessante avevo letto anche io una serie di articoli e visitato una serie di siti dei promotori di questa teoria...
Con tutto il rispetto che posso avere per la ricerca...però credo che sia una bella storiella e niente più...tral l'altro una delle teorie più accreditate che avevo letto parlava di questa frequenza magica di 8Hz che permea l'universo per cui poi giocando con i multipli si arriverebbe alla frequenza di 432 Hz....che quindi accorda l'uomo con questa risonanza universale...da qui la scala aurea che sarebbe la scala perfetta in cui gli intervalli hanno tutti un multiplo di 8 Hz prendendo la 432 come il la centrale....

Peccato che non ci azzecchi nulla con la scala del sistema temperato (povero Bach)...basta fare un po di calcoli per scoprire che usando il sistema temperato partendo da dove vuoi non cambia pressocchè nulla :-).

Alcuni sostengono che i 440Hz furono introdotti dai nazzisti per controllare le menti....

altri che suonando con la chitarra accordata a 432Hz le note sono più vive e forti...(questo credo sia soggettivo e una sorta di effetto placebo)

Altri che suonando dei pezzi a 432 Hz si faccia successo ....da cui tutti i gruppi che hanno fatto successo nel mondo lo hanno fatto perchè suonavano accordati a 432 Hz...:-)

insomma si tratta per quello che ho visto io di una serie di leggende metropolitane più che altro curiose e simpatiche da leggere:-)

Cmq articolo ben scritto molto meglio di tanti altri che ho letto

saluti

M.
Rispondi
Re: Interessante avevo letto anche io ...
di PeterArmstrong [user #33597]
commento del 04/05/2013 ore 19:10:00
Bè innanzi tutto grazie di aver scritto la tua opinione!
Quello che trovo interessante è proprio capire cosa ne pensate e perchè..
Io personalmente penso che aspetterò di fare ancora un po' di esperienza prima di dare una risposta definitiva! :)

Buona serata e grazie ancora.
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Pero' queste frequenze sono calcolate ...
di alexus77 [user #3871]
commento del 05/05/2013 ore 19:15:37
Pero' queste frequenze sono calcolate in base ad un sistema temperato o ad una scala naturale pitagorica? Perche' francamente, se parliamo di proporzioni, il discorso temperato/pitagorico mi sembra piu' valido che non usare le misure in Hz.
Non so, argomento interessante, ma mi sembra eccessivo: intanto perche' l'intonazione e' un'utopia, lo e' oggi e lo era ancor di piu' secoli or sono, con corde di budello e strumenti fatti a mano, quando si transitava in un evoluzione crescente delle frequenze del LA di riferimento.
Sul discorso "golden mean" concordo, e' molto interessante, ma non lo applicherei tanto all'intonazione, quanto alla struttura di composizioni, dove e' forse piu' appropriato.
Per chi e' interessato a queste tematiche, suggerisco una lettura delle teorie armoniche di gente come Julian Carrillo e Harry Partch, per me i due veri innovatori delle due principali strade nel bivio temperato/pitagorico.
Rispondi
Re: Pero' queste frequenze sono calcolate ...
di PeterArmstrong [user #33597]
commento del 05/05/2013 ore 22:32:32
Grazie del suggerimento!
Credo che approfondirò presto e mi informerò sulle persone che hai citato e le loro teorie.
:)
Rispondi
di Diabolos [user #24164]
commento del 07/09/2015 ore 12:08:1
Ciao. La Risonanza Schumann non è 8hz ma nel 1952 era di 7,83hz attualmente siamo a 7,92. Nella matematica esistono gli arrotondamenti, ma arrotondare significa anche errare. Se abbiamo una frequenza base di 7,83 significa che non otteniamo più 432 hz ma, un La 4 di 422,83hz.
Scrivere gli articoli tanto per sentito dire è una cosa, studiare il calcolo matematico è tutt'altra cosa e una qualsiasi divisione risulta errata considerata che viene applicata al temperamento equo e nessun temperamento ha nulla a che vedere con la natura poiché si parlerà sempre e solo di Diapason scientifico e mai di diapason naturale.
La natura nasce, cresce e muore per chissà quale legge universale mentre gli Hz nascono dal calcolo matematico dell'essere umano.
Sono argomenti affascinanti resto però dell'idea che qualsiasi cambiamento che si autodefinisce Rivoluzione non porta nulla di buono.
Rispondi
di PeterArmstrong [user #33597]
commento del 19/11/2019 ore 22:11:38
Ciao, ho letto il tuo messaggio per caso adesso dopo alcuni anni (non sono un frequentatore assiduo). Non so perchè mi senta in dovere di risponderti ma provo questo impulso fortissimo di farti sapere (se mai capiterai qui) che ho scritto quell'articolo da ragazzino basandomi su alcuni testi recuperati qua e là fra librerie e biblioteche (giusto per sottolineare che non ho inventato poi nulla in fondo, riportavo e cercavo confronto). E niente, volevo semplicemente dirti che mi disturba diffondere notizie false o non del tutto complete e quindi scusarmi e quindi ringraziarti per il commento. Il che non vuol dire che hai ragione tu ma solamente che dopo tutti questi anni e gli impegni di ora (era il 2013 mannaggia!) mi rimetterò a studiare! Con più testa naturalmente. Ciao.
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