Di fatto, prima ancora di pensare alla relazione tra note ed accordi in termini armonici/melodici (chord tones, tensioni diatoniche non diatoniche ecc) abbiamo l’opportunità di pensare in termini di “peso”: considerare ovvero la durata e dove questa nota viene collocata all’interno del singolo movimento.
Scegliere una scansione a ottavi o terzine può far suonare diversamente la stessa successione di intervalli; e non da meno i sedicesimi o le varie "scomposizioni" che si possono ottenere da una singola quartina.
Il tutto è confezionato in una veste didattica utile a particellizare le difficoltà per poterle affrontare una per volta. Infatti, in questa lezione ho volutamente scelto una frase nata e composta solo in duine di ottavi cominciando a lavorare ritmicamente sui singoli movimenti per ottenere tante scansioni differenti.
Successivamente, il tutto si potrà ampliare inserendo pause e ghost note, la sincope i tempi irregolari e gli spostamenti degli accenti. Gli argomenti per lavorare sul ritmo sono tanti, in questa lezione prendo in considerazione solo un aspetto per aprire nuove strade.