Grossa delusione ragazzi. Rispetto all'ultima edizione, ci sono pochi paragoni da fare. Molto più piccolo, concerti ed eventi imparagonabili ( anche se qualcosa di buono comunque c'era anche quest'anno ).Lo stand della Fender rimpicciolito in maniera impressionante, ovviamente pezzi di livello c'erano, varie custom shop ecc, ma poi per provare a disposizione c'erano delle Bullet con action da 10 centimetri, una classic vibe e una mexico. Praticamente impossibile provare ampli che non fossero il Mustang da 20 watt. La Mogar è passata da un vero e proprio pub ricreato nel padiglione, con tanto di birra alla spina, ad una ventina di chitarre e qualche ampli Laney. Tra l'altro poco fruibili, in quanto monopolizzati da gruppetti di ragazzini dai padri probabilmente con portafogli gonfi che provavano maldestramente delle 7 corde su pedaliere zoom. Carino lo stand Peavey, con belle esibizioni, non male quello Eko, con Martin, Prs, Vox, Eko acustiche ed elettriche. C'erano poi molte Aria acustiche ( bellissime ), Larriveè, Sigma. Tra gli ampli, spiccavano Bogner, Hiwatt, Randall, Orange. ma sempre pochissimi esemplari, mancavano serie e ampli molto famosi. Della Gibson, solo fuori dai padiglioni il famoso pullman, quasi sempre chiuso al pubblico. Di altri strumenti poca roba, qualche piano, quattro-cinque batterie, uno stand di fisarmoniche. Gadgets vari, zero. L'altra chi voleva tornava a casa con chili di plettri, borse, cappellini, portachiavi, adesivi, poster. Lo stand più frequentato mi è sembrato quello Yamaha. Molto provate le nuove Pacifica ( davvero belle e versatili ) e i nuovi mini ampli digitali (carini, ma mi aspettavo qualcosa di più ).
Poca gente, maggiore silenzio. Si provava poco, e spesso in cuffia. Non che non facessero provare, ma diciamo si erano create le situazioni affinchè non si veniiva invogliati a provare strumenti. Quasi tutti vendevano..ma spesso a prezzi più alti dei negozi.
Aggiungo poi, che chi deve mettere in mostra uno strumento, avrebbe tutto l'interesse perchè esso sia al top, peccato vedere strumenti anche buoni con action alte e corde arrugginite. Pressapochismo che comunque non paga.
Da segnalare Manne e Tobacco. Davvero boutique italico. Disponibilità, competenza, prodotti eccezionali.
Sarà la crisi? Probabile. Oltre i ragazzini di cui sopra, a occhio mi sembrava quasi assente la fascia 25-40, forse quella che la crisi la sente di più. Tanti capelli bianchi.
Nota positiva? C'era lui, il grande Dodi Battaglia. Uno spettacolo atipico, parlava della sua storia e ha suonato molti dei suoi storici assoli su una base. Ha risposto poi a tante domande e si è dovuto fare molte foto - anche con me :-) - e autografi. Grande disponibilità e umiltà, oltre ad una sempre validissima ed eccezionale mano. Strato custom shop, una manciata di pedali ( ma credo abbia usato solo un overdrive e il compressore boss ) , ampli Dr.Z 38 testata e cassa con un volume davvero alto e Maton acustica. Due ore, per me di massima goduria.
Il suono era sempre il suo. ha dovuto rifare 3 volte quello de La mia donna, in quanto un bending esagerato che la parte prevede gli scordava irrimediabilmente la chitarra...Ah, le corde nuovissime!
Comunque, Dodi a parte, non è stata un gran che. Peccato. Sono arrivato alle 10, alle 12 avevo fatto almeno 6 volte il giro di tutta la fiera. Ho dovuto aspettare le 15 per vedere Battaglia, tre anni fa, ci andai sabato e domenica. Fortuna ci abito vicino!