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DIDATTICA VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE

Perché tanti tipi di corde?
Perché tanti tipi di corde?

di Maurizio Piccoli [user #26523] - pubblicato il 06 luglio 2013 ore 08:00
La varietà di corde offerte dal mercato è davvero grande, forse anche eccessiva ma la corsa a soddisfare tutte le esigenze è opzione che i costruttori non si lasciano scappare. In entrambi i settori, acustico ed elettrico, sono disponibili corde singole, di tutti i calibri, e questo rende possibile la costruzione di un set personalizzato atto a soddisfare anche le esigenze più particolari.
La varietà di corde offerte dal mercato è davvero grande, forse anche eccessiva ma la corsa a soddisfare tutte le esigenze è opzione che i costruttori non si lasciano scappare. In entrambi i settori, acustico ed elettrico, sono disponibili corde singole, di tutti i calibri, e questo rende possibile la costruzione di un set personalizzato atto a soddisfare anche le esigenze più particolari.

I chitarristi che fanno questo tipo di scelta sono generalmente ben consci di quale sia un equilibrato rapporto tra i calibri delle varie corde e solitamente creano insalate mal combinate. La gran parte però si affida alle scelte fatte dai produttori i quali, diversificando i set, soddisfano i più.
Dunque, se si sceglie come discriminante il parametro del calibro, possiamo dividere i chitarristi nei relativi gruppi: quelli del calibro Extra Light, quelli del Light e quelli del Medium. Direi molto meno numerosi gli amici targati Heavy. In queste famiglie, come in tutte le famiglie vere, ci sono gli "originali", quelli che amano la comodità e altri gli eccessi, chitarristi che si lagnano poi di certi aspetti negativi della poltronaggine e dell’andare un po’ troppo oltre lo steccato del buon senso.
Aspetti negativi che potrebbero essere annullati acquisendo qualche conoscenza in più sul funzionamento dello strumento (acustico o elettrico che sia) e accettando una scelta più equilibrata.

Un esempio esagerato, tanto per farci capire, può esser dato dal chitarrista acustico che monta su uno strumento bello solido, con una bella patina di vernice e un corpo interamente laminato, una muta di corde con un cantino da .009 e un Mi basso da .044 o giù di lì. La sua giustificazione può essere che si dedica poco a suonare, che ha mani non robuste, gracili, per cui montare corde di maggior spessore gli renderebbe difficile la sua vita chitarristica. Gli diamo tutta la nostra comprensione ma il suono che ne ricava sarà gracile come le sue mani, delizioso come quello di un barattolo. Qualcosa potrebbe ottenere aumentando il calibro del set, tanto per sollecitare un po’ di più il piano armonico. Col tempo le mani sarebbero meno viziate e si irrobustirebbero, l’azione della mano destra potrebbe farsi più decisa ma certo il risultato continuerebbe a essere poco convincente. Una soluzione? Uno strumento con un piano armonico in abete massello e una muta di corde almeno da .011, meglio se .012. Un americano ci metterebbe su una muta con un cantino da .013, un misura considerata negli States ancora appartenente alla categoria delle corde medium.


Per quanto riguarda i metalli impiegati, la componente di bronzo (in percentuali variabili) regala apertura sugli acuti, buona per chi ama il blues sferragliante, ma la maggior attenzione dei costruttori è stata posta sulla durata. Le soluzioni adottate sono molte: dalla fosforazione, al crio trattamento, alla guaina protettiva, ecc. Essendo in genere trattamenti ladri di frequenze, si è pensato di variare le percentuali dei metalli aumentando la percentuale di quelli che donano maggior apertura.
Il tema è vasto ma si può dire che ognuno, in base al proprio gusto e al genere praticato, può trovare le corde più adatte. Un solo consiglio: ricordate che nel giudicare la maggiore o minore flessibilità di una corda dovete tener conto del diametro dell’anima. Corde dello stesso calibro hanno diversa flessibilità a seconda, ripeto, del diametro e della struttura (esagonale o rotonda) dell’anima.
Non sono la stessa cosa due corde da .050, una con un’anima da .030 e un filo d’avvolgimento da .010 e l’altra con un un’anima da .035 e un filo d’avvolgimento da .007. Occhio!
Voi cosa preferite e perché?

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Come scalatura mi baso solo ...
di Sykk [user #21196]
commento del 06/07/2013 ore 08:16:00
Come scalatura mi baso solo sulla comodità: 9-42 su chitarre a scala 25.5" e 10-46 sulle chitarre a scala 24.75".
Ho provato con corde più grosse ma non ho mai avuto miglioramenti sul suono.
Rispondi
Io suono con le Slinky ...
di 61fulvio utente non più registrato
commento del 06/07/2013 ore 09:05:29
Io suono con le Slinky 009/046 sulla strato e sulla PRS ......mi trovo benissimo ........ho sempre suonato cosi' ed ho sempre avuto un gran suono........sull'acustica adopero le 011 D'Addario ...... sulla chitarra jazz muta 011 ma cambio il cantino a 012........dimenticavo sono un professionista ma sull'elettrica amo star comodo......ciaoooooo......
Rispondi
Nel campo elettrico sono passato ...
di E! [user #6395]
commento del 06/07/2013 ore 09:13:39
Nel campo elettrico sono passato dalle 0.09 degli esordi alle attuali 0.11.
Tendo verso corde sempre più grosse, sento che il suono è più definito e diretto, l'unico problema è che in passato ho sofferto di tendinite e vorrei evitare di ritrovarmela davanti. Con le 0.11 mi trovo molto bene, le 0.12 già mi affaticano abbastanza.

Sull'acustica invece monto corde light. Non so perché, ma le preferisco.

Consiglio di provare le corde in concerto; magari a casa le 0.12 si tollerano bene, se suoni per una mezz'ora sul divano. Poi, in concerto, mantenere per quasi 2 ore il "tiro" che un concerto richiede può fare molto male.
Rispondi
10-46 rigorosamente DR Tite Fit ...
di alexus77 [user #3871]
commento del 06/07/2013 ore 09:21:53
10-46 rigorosamente DR Tite Fit per le elettriche, indipendentemente dal tipo di chitarra, scala o ponte che sia. Per l'acustica invece Elixir 12-53.
Rispondi
Non meno delle 0.11..il suono ...
di OldBoy utente non più registrato
commento del 06/07/2013 ore 09:29:19
Non meno delle 0.11..il suono cambia anche sulle elettriche, eccome se cambia! Se non le avete mai provate, fatevi un giro con le DR Blues, magari le 0.11/0.50: io sono molto rimasto molto sorpreso dalla "botta" che da questa scalatura, la chitarra reagiva in modo completamente diverso al tocco. Non so spiegarmi bene perché; se fossero più facilmente reperibili, ci rimpiazzerei subito le D'addario, che uso di solito.

Che poi sarebbe interessante sapere perché..qualcuno mi dà qualche indizio? :)
Rispondi
appartengo alla famiglia dei ciccioni!! ...
di Headd_ [user #25164]
commento del 06/07/2013 ore 09:40:30
appartengo alla famiglia dei ciccioni!! dalle 0,11 a salire ( il top è una 0,13/0,72), anche se la ernie ball propone una muta ibrida tra una 0,11 ed una 0,12 che è molto ma molto efficiente su tutti i piani e molto bilanciata.
L'amore della mia vita rimangono le 0,12... grasse quanto basta!!
Comunque il mito della durezza è da sfatare basta fare un buon setup allo strumento agendo su truss rod e ponte ( parlo per l'elettrica ovviamente) per ottenere un feeling che non sia quello di avere sotto le dita un cavo per stendere i panni!!!
Qualche giorno fa un mio amico provò 1 delle signore ( una semiacustica) ...quando gli dissi che la scalatura era 0,11 rimase completamente basito.
Si sono un maniscalco con il plettro...
Rispondi
0.10 sulla lp 0.9 ...
di Andre792 [user #24401]
commento del 06/07/2013 ore 10:01:
0.10 sulla lp
0.9 sulla rr3
entrambe super slinky della ernie ball anche se di recente ho voluto provare sulla les paul un set billy gibbons della dunlop sempre 0.10
Rispondi
Dipende
di micheled [user #18687]
commento del 06/07/2013 ore 10:52:35
Dipende dal tipo di chitarra.
Sulla acustica Larrivée LV03RE preferisco una scalatura classica 0.12 - 0.53, sulla parlor Cort L900P sto un po' più leggero anche perchè si rischia di "bombare" il piano armonico e monto delle 0.11 - 0.52' infine sulla archtop Ibanez AF 105 F uso delle 0.11 - 0.50 lisce di solito le D'Addario Chrome Jazz.
Secondo me su di una acustica non bisognerebbe mai stare sotto uno 0.12, con un buon set-up ed esercizio si suona senza fatica.
Rispondi
Assolutamente 09-42
di wrugg25 [user #31282]
commento del 06/07/2013 ore 11:29:45
Non mi piace faticare, quando suono: io voglio suonare comodo e rilassato. Per cui, uso corde molto "facili", rigorosamente Ernie Ball. Si dice spesso che suonino poco e male... io con la mia MusicMan Luke non ho mai avuto problemi di "presenza", anzi quando provavo con il mio ex-gruppo mi chiedevano in continuazione di abbassare il volume per compensare un sound molto "pieno" e "roccioso" :)
Rispondi
Vediamo un po'...
di GiuseppeMinardi [user #31686]
commento del 06/07/2013 ore 11:31:17
Sulle elettriche è un anno che uso le Ernie Ball 0.09-0.46, ma ultimamente le ho scoperte debolucce e con poco suono e sono passato alle 0.10-0.46 con l'auspicio di arrivare un giorno alle 0.11-0.52 sulle acustiche tassativo le 0.11 della Ernie Ball. Anche se spero di passare a Elixir sia per le acustiche che per le elettriche :)
Rispondi
Re: Vediamo un po'...
di Headd_ [user #25164]
commento del 06/07/2013 ore 15:35:38
11/54 ernie ball sono fantastiche... le montavo su due delle tre signore... poi sono finite... e ho dovuto ripiegare su una 0,11 normale... ora ho trovato un bel sito per le corde, meno del krukko tommaso :)

un giorno prova le 0,12... vedrai che suono ripieno :)
Rispondi
Da 0.11
di fa [user #4259]
commento del 06/07/2013 ore 11:33:10
Strato vintage 62 e Suhr 0.11 ernie ball. Morbide e cicciotte quanto basta. Unica pecca: durano poco. Max una volta al mese vanno cambiate. Gibson 175 le d'addario chrome 0.12 lisce. Cort acustica jumbo 0,11 elixir. Ciao!
Rispondi
io uso sulle chitarre col ...
di dantrooper [user #24557]
commento del 06/07/2013 ore 12:25:01
io uso sulle chitarre col floyd (JS1000 e charvel San Dimas II) le 009-0042, lo stesso per la stratocaster; invece sulla les paul uso le 010-046, come anche sull'acustica e sulla semiacustica.
Rispondi
Acciaio?
di ciun [user #15167]
commento del 06/07/2013 ore 13:28:47
Ormai 09-42 o, se letrovo, 09-46.
Dale Elixir (troppo costose) sono passato a Ernie Ball e, quando le trovo, Fender.
La scalatura 0.10 la trovo pesante per me.
Ho sempre cercato corde in acciaio (steel wound), trovandole più elastiche, ma siccome sono più difficili da trovare mi accontento del nickel.
Rispondi
Per me, dopo averne provate ...
di ziobrandy [user #563]
commento del 06/07/2013 ore 13:43:03
Per me, dopo averne provate di tutti i tipi, Elixir tutta la vita!
Sull'acustica solo di recente ho apprezzato (e molto) le Phosphor Bronze; sull'acustica la scalatura è cresciuta negli anni, e oggi sono a 0.12-0-53, che mi pare un buon compromesso tra morbidezza, suono, e possibilità di fare qualche bending.
Sull'elettrica sono fermo alle 0.09-0.42; qualche volta, specie su chitarre in stile Fender, salgo a '.46 il mi basso, ma mai oltre. Sulla Les Paul certamente niente di più: ha già troppi bassi così.

L.
Rispondi
io 0,10 0,46
di brozio77 [user #10423]
commento del 06/07/2013 ore 15:46:30
ma sono accordato un tono sotto. per la mia manina gracile gia sono durette e mi pare il giusto compromesso. ho provato anche le 09 ma erano troppo molli benche si suonassero bene il suono ne risentiva. come marca mi trovo bene con d'addario e fender
Rispondi
Regualr
di irby [user #32243]
commento del 06/07/2013 ore 16:29:27
Dopo diversi anni con le D'addario 09-42 sono passato alle Ernie Ball Regular Slinky 10-46 che trovo molto comode e morbide. Appena montate sono eccezzionali secondo me fin troppo brillanti e presenti. Dopo una decina di giorni si stabilizzano con un tono un po' più ovattato.
Le 10-46 d'Addario le trovo troppo dure.
Rispondi
io ho 2 chitarre, la ...
di WarrenMonteleone [user #37213]
commento del 06/07/2013 ore 17:06:31
io ho 2 chitarre, la prima che comprai fu una fender squier e la seconda super sudata aggiungerei una Gibson Les Paul 58 V.O.S. su entrambe uso una scalatura 10 46 della dunlop, le ragioni sono queste: la prima è una chitarra da 2 soldi tende ad avere suoni un pò acidelli e delle corde cicciotte le danno una mano a compensare il difetto, il manico è stato regolato in modo da bilanciare la tensione ovviamente, mentre per la seconda uso la stessa scalatura in quanto un suono ciccione è fatto su misura per lei!
In più mi piace avere un pò di "resistenza" quando suono, della tensione diciamo, il che mi aiuta a gestire molto meglio i bending e personalmente trovo che suoni pure meglio. Voi che ne pensate?
Rispondi
Le migliori
di herrdoctor [user #18849]
commento del 06/07/2013 ore 17:19:24
con cui ho suonato sn state le D'Addario XL 11-50 (Jazz Light).
Provate per avere un SOL avvolto e quindi una corda con maggiore sustain...
sulla mia statrocaster.

Una bomba, ma per fare un bending ci vuole una morsa e io non ce l'ho.
Comprate le 10-48, ma mai montate.
Attualmente sono sulle Ernie ball Super Slinki (nickel) 9-42; oneste.
Rispondi
sara una scelta contro tendenza ...
di redcapacci [user #33920]
commento del 06/07/2013 ore 17:25:4
sara una scelta contro tendenza la mia non lo so;
per diverso tempo un mio amico mi diceva (intimava) di comprare corde grosse , minimo 011 fanno un suono da paura ,sono LA soluzione.
Il risultato era un dolore atroce alle mani (un po perche chitarrista novello, un po perche ho i tendini calcificati) e un suono che non mi piaceva per niente, grosso , grave, pesante, un suono che definirei di stomaco. non mi piaceva per nulla.
e così é stato per parecchio tempo, quasi volevo abbandonate la chitarra.
Poi venne l'illuminazione, montai delle corde 09 e cambió tutto : corde ultra morbide, riuscivo a fare bending da un estremitá sll'altra del manico ,ma cosa piu importante la chitarra suonava da chitarra ( almeno come io reputo che debba suonare) un suono brillante,che scoppia di alte frequenze(daltronde se volessi un suono caldo suonerei un basso non trovate ?!!)
cosi ora monto corde extra light-light e ( ho anche eliminato il tono) la chitarra ha un suono che trapana il cervello ,um suono acuto ed assassino, e credo che per km non esistano piu pipistrelli
Rispondi
DaddARIo!
di sound floyd [user #5767]
commento del 06/07/2013 ore 20:52:16
Da quando le ho messe da 011 sulla tele, le ho messe anche da 010 sulla strato. durano di più in brillantezza, e sono più "vive" rispetto alle ernie ball che ho usato per anni. ci vado anche di GHS ogni tanto e non mi trovo cmq male
Rispondi
Elettrica DR 0.10, ma non ...
di ViolentMatz [user #37051]
commento del 06/07/2013 ore 22:34:27
Elettrica DR 0.10, ma non sono un grande utilizzatore
Acustica Martin Bronze o Marquis 0.12/0.13 quando le trovo. ..
Scalature più basse sulla acustica tolgono il punch e il suono ha poca personalità per me.
Rispondi
Un mio amico di cui ...
di irmo [user #17391]
commento del 06/07/2013 ore 23:22:59
Un mio amico di cui non faccio il nome usa le 0,00 , non suonano granchè, pero' fa dei bending di oltre 2 ottave.........BUUUUUUUUUUUUUU.....;-)

Rispondi
Era solo una provocazione la ...
di irmo [user #17391]
commento del 06/07/2013 ore 23:43:0
Era solo una provocazione la mia, ciò che voglio dire e', che se l'obiettivo e' il suono, non possiamo pretendere d' averlo da corde dello spessore di un capello, se e' vero che il suono e' nelle dita di chi suona, la vibrazione ( quindi il suono ) e' propria della corda, non e' certo il pedalame vario a fare il suono, e un buon ampli ( magari valvolare ), con dei coni superlativi, non fa altro che amplificare cio' che gli vien dato in ingresso. Poi uno le corde le puo' pure disegnare a matita sulla tastiera evitando cosi' di montarle e poi,......andare a pescare.
Rispondi
Esperienza personale
di eliamariani [user #37563]
commento del 07/07/2013 ore 10:04:33
Ciao a tutti, sulla mia Gibson 335 monto 0.12 Ernie Ball mentre sulla Larrivée L02 le 0.13 Elixir. Entrambe le chitarre sono accordate mezzo tono sotto. Vorrei provare le Richard Cocco per acustica, qualcuno ha avuto occasione di montarle sulla sua chitarra?
Rispondi
Re: Esperienza personale
di schecter [user #12337]
commento del 09/07/2013 ore 10:10:11
Ciao,
le Cocco sono un po' durette, prova invece le ADAMAS f.b. e poi mi farai sapere .
Secondo me a 7,00 Euro non troverai MAI di meglio per profondita, brillantezza e morbidezza. Ciao
Rispondi
Re: Esperienza personale
di eliamariani [user #37563]
commento del 09/07/2013 ore 22:40:13
Ciao, grazie della dritta :D Ma "durette" in che senso? Che differerenza c'è con le Elixir? :D
Rispondi
Re: Esperienza personale
di schecter [user #12337]
commento del 10/07/2013 ore 11:20:53
Le elixir sono diverse anche perche' rivestite, ho avuto modo di provare le nanoweb, buone ma non esaltanti, e' ovvio che dipende molto dalla chitarra su cui le monti, sulla mia le migliori e credimi ne ho provate davvero tante, restano le ADAMAS 1818 e le J. Pears f.b. 012-.053 .
Le cocco sono meno morbide e non durano tantissimo, fai conto che io cambio le corde al massimo 4 volte l'anno e ci suono parecchio . Attenzione pero' le corde vanno tenute pulite il piu' possibile .
Rispondi
Re: Esperienza personale
di eliamariani [user #37563]
commento del 10/07/2013 ore 11:50:25
Proverò volentieri! Grazie mille per la dritta!!!
Rispondi
Sull'elettrica uso le ernie ball ...
di Starburst [user #25261]
commento del 07/07/2013 ore 14:42:45
Sull'elettrica uso le ernie ball 010, le trovo il giusto compromesso tra suono e suonabilità. Sull'acustica, dove ho imparato a suonare, ho debuttato con le 013. La prima volta che ho suonato con corde più sottili mi sembrava di avere il nulla sotto le dita!
Rispondi
UNA PRECISAZIONE E UNA CONSTATAZIONE
di Maurizio Piccoli [user #26523]
commento del 07/07/2013 ore 16:19:41
Leggo che molti scrivono erroneamente i dati dei calibri, cioè mettono il punto relativo al dato di misura nella posizione sbagliata. Quando si tratta di calibri espressi in pollici (sono queste le misure che ci sono familiari) il punto va prima dello zero, intendendosi millesimi di pollice (cm 2,54). Dunque un Mi cantino da ZeroDodici va scritto .012. Con il punto dopo lo zero ci si riferisce a misure in millimetri, nel nostro caso in decimi o centesimi di millimetro. Dunque il calibro di un cantino da .012 espresso in millimetri fa 0,30, con l'uso della virgola e non con il punto come scrivono erroneamente le corrispondenze sulle buste singole o sul contenitore tanti costruttori.
Sottolineo, perchè è una indicazione buona per tutti, quanto si può estrapolare da quanto scrive Sykk e cioè il rapporto tra la scala e il calibro del set. Una corda dello stesso calibro raggiunto il pitch avrà maggior tensione se lo strumento sarà a scala lunga; minor tensione se lo strumento è a scala corta. Questo significa che se passate da una chitarra a scala corta a una chitarra a scala lunga, per mantenere grosso modo la stessa "comodità di azione" potrete diminuire il calibro, passando ad esempio da un Mi cantino da .010 a uno da .009
Buona estate a tutti!

Rispondi
Io preferisco le dunlop heavy ...
di DHyde [user #28600]
commento del 08/07/2013 ore 09:45:34
Io preferisco le dunlop heavy core. Costano quanto le altre marche, anzi su internet anche meno, durano il doppio ed hanno dei bassi potenti e dei cantini molto pieni e musicali. Le uso su chitarre con scala 25,5. Heavy core 12-54 per l' accordatura in standard D e 10-48 per l' accordatura in E. Credetemi sono una goduria anche se alcuni miei amici le trovano un po' troppo brillanti e " rocciose". Sulla acustica monto sempre le dunlop scalatura 11-50 e sono davvero molto comode e risonanti.
Rispondi
Giusta la storia del puntino. ...
di solare [user #28804]
commento del 12/07/2013 ore 12:03:25
Giusta la storia del puntino.
E' importante posizionarlo correttamente.
Rispondi
Io sono della parrocchia medium/heavy!
di ENZ0 [user #37364]
commento del 14/07/2013 ore 20:57:31
Suono da parecchi anni (ma sono tutt'altro che buon chitarrista, problemi di tempo a disposizione...) e nel corso degli anni ho aumentato lo spessore delle corde.

Ho usato su acustica (Epiphone PR5) nell'ordine (oltre che sulla PR100 ormai in disuso):
Martin SP 010-047 Bronze, poi ho deciso di aumentare a 012-054 e qui mi si è aperto un mondo: Sentivo che la chitarra suonava sul serio, trasmette vibrazioni in pancia, si sente "lavorare" la tavola e il ponte... tutte sensazioni difficili da spiegare a parole!!!
I bending (specie con corde martin) almeno io me li potevo sognare pero il suono ha preso corpo, le 010 in confronto emettevano ultrasuoni!
Poi ho scoperto le phosphor stessa scalatura che hanno migliorato brillantezza (caratteristica principale per il mio gusto in un'acustica) e durata
A parte qualche prova con d'addario EXP (una ciofeca per quanto ne capisca), fender e qualcos'altro che non ricordo (ma evidentemente non mi sono trovato bene), da un paio di mesi sono riuscito a reperire le D'Orazio Bronze sempre scalatura 012 (un grazie particolare a Mario Monteleone per il suo articolo!) e sono una favola! Ero molto fidelizzato alle martin con cui mi trovavo bene e, molto scettico, ho provato. A parte l'incremento di volume, emettono degli armonici che non avevo mai sentito prima, sono morbidissime (riesco a fare bending ad un'altezza decente) e sembrerebbero durare molto + delle martin... ma sono ancora in fase di test e devo ancora provare le phosphor (per il momento posso solo dire che la scorrevolezza sebbene migliore, mi pare del tutto simile alle Martin).

Per l'elettrica (ibanez SAS 32 FM) che non posseggo da molto per suonarci hard rock (floyd, zeppelin, rolling, acdc, ecc):
- d'addario scalatura 009-042 che mi sembrano buone corde stock
- Ernie ball super slinky 009-042 troppo sottili e mi hanno dato la sensazione che miei pick up (leggermente cattivelli e non eccelsi a dirla tutta a dispetto della chitarra comunque di buona fattura) non si accorgevano che le corde vibravano; dall'amplificatore (laney LC30) usciva un suono ridicolo e sottilissimo e nemmeno smanettando con le regolazioni di ampli e chitarra è migliorato (ottenevo solo di impastare parecchio il suono), se facevo un bending uscivano facilmente "dall'azione" del pick up (perdonatemi la scarsezza del linguaggio); maggiori problemi li avevo con il PU al manico
- Ernie ball super slinky 010-046 idem sopra nonostante fossero + spesse; poi, non so se una mia sensazione, ma probabilmente perchè tendevo ad esagerare col gain, facilmente i suoni si impastavano e perdevano di definizione.
- GHS 010-048 (scatola Blu, serie Gilmour, provate per curiosità e per riverenza, non perchè mi senta Gilmour :D ) le trovo molto buone e vanno decisamente meglio, le prime due corde danno un suono corposo e non ho + il problema con i pick up che ho descritto sopra
- GHS 0105-050 (scatola rossa sempre serie Gilmour) che monterò prossimamente e che provo proprio perchè + spesse.

Tutto quanto scritto è sempre riferito al mio punto di vista, al genere di musica che suono e per la strumentazione in mio possesso non di prima scelta!
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