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Tommy... Ah! Tommy...
Tommy... Ah! Tommy...

di Mario Monteleone [user #10] - pubblicato il 10 luglio 2013 ore 07:00
L'altra sera (7 luglio 2013) sono stato a sentire il concerto di Tommy Emmanuel al Baronissi Jazz Vestival. Ci sono andato ovviamente con piacere, conscio del fatto che fosse un'occasione unica, forse irripetibile, di sentire e vedere dal vivo uno dei più grandi chitarristi acustici del mondo.
L'altra sera (7 luglio 2013) sono stato a sentire il concerto di Tommy Emmanuel al Baronissi Jazz Vestival (praticamente quasi sotto casa mia). Ci sono andato ovviamente con piacere, conscio del fatto che fosse un’occasione unica, forse irripetibile, di sentire e vedere dal vivo uno dei più grandi chitarristi acustici del mondo. E ci sono andato anche preparato, ovvero ricordandomi di una mia vecchia sensazione su Emmanuel: "è un grande esecutore, ma come compositore c’è qualcosa che gli manca".
L'altra sera (sempre il 7 luglio 2013) questa mia vecchia sensazione è stata confermata. Anzi, dirò di più: è stata addirittura validata, nel senso che da ieri non è più solo una sensazione, ma una certezza.
Tommy Emmanuel, in quasi due ore di concerto, non ha preso una stecca che fosse una: tecnica superba, velocità incredibile, virtuosismi di grande effetto. Però, non mi ha emozionato: mi sono molto divertito, ma non mi sono emozionato. Sapete che se si va ad esempio al circo, ci si diverte, mentre ci si può emozionare andando al teatro a vedere Kenneth Branagh recitare Shakespeare. Questa è una verità sacrosanta, e ieri mi è sembrata ancora di più tale.


Ed ecco giunti alla mia "sciabolata" forse irriverente, poco competente, ma istintiva: trovo che a Tommy Emmanuel manchino il lirismo, il pathos, la poiesis. Cioè non è James Taylor, non è Pat Metheny, e soprattutto non è Michael Hedges. Loro sì che emozionano, e anche tutti i chitarristi come loro: perché sono sempre irriverenti, imprevedibili, emozionanti e irregolari. Improvvisano certamente con i loro cliché, solo che non te li presentano mai come tali. Ti fanno partecipare al procedimento di genesi dello spettacolo, della trasformazione del mondo. Ti calano cioè in un mondo fiabesco, in cui le note si rincorrono alla ricerca dell’emozione propria e altrui.
Tommy Emmanuel ha tutto – ma davvero tutto – per quel che riguarda la tecnica chitarristica. Ma almeno per quanto mi riguarda, non emoziona, non sa emozionare, e forse non scrive la sua musica per emozionare.
Ovvero: ascoltate "Desafinado" cantata da Tom Jobin, con Toquinho e Vinicius de Moraes, oppure "Au Lait" suonata del Pat Metheny Group, e capirete che cosa intendo. Lì c’è emozione pura, oltre la tecnica. Tommy Emmanuel, almeno secondo me, si ferma giusto un momento prima di quella soglia.

Tanty Graffy a Tutty.

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I totally agree.
di NonSoloBravo [user #16931]
commento del 10/07/2013 ore 08:27:09
Nel corso degli anni, ho sentito l'extraterrestre in concerto svariate volte. Ho sempre pensato di aver speso bene i soldi del biglietto, peró la sua musica non mi ha mai toccato il cuore. Se poi riesci a farlo suonando poche note, anziché infinite mitragliate, é ancora meglio. Concordo quindi con quanto scritto: Tommy non ha raggiunto la meta, che invece ha reso adorabili ed eccellenti chitarristi forse tecnicamente meno dotati.
Rispondi
Purtroppo è vero...
di Paolo'60 [user #1478]
commento del 10/07/2013 ore 08:36:13
Ciao,
Concordo. Ho molti suoi album, quasi tutti, e alcuni DVD (a proposito, il didattico “Labor” vale decine di ore dal maestro, secondo me). Ho visto Tommy più volte negli anni e nell’ultima occasione ho avuto la stessa tua impressione. Mi sono reso conto che mentre ascoltavo un brano, con la testa istintivamente aspettavo quello seguente. Mentre le prime volte era stata una festa a sorpresa organizzata dal genio della lampada a sei corde, l’ultima è stata una lezione all’università fatta dal premio Nobel della chitarra acustica…
Comunque è un grande, grandissimo.
Rispondi
Woah.....Interessante Riflessione!!!!
di Salvog [user #26748]
commento del 10/07/2013 ore 08:40:32
A volte penso che una persona scelga volontariamente ciò che vuole rappresentare, ciò che vuole essere: - Una scelta, un percorso artistico dettato soprattutto dal proprio gusto, da ciò che un musicista ha necessità di fare per colmare il contenitore delle proprie soddisfazioni, in questo contesto suonare ed interpretare la musica.
In pratica è qualcosa che l'artista non riesce o non vuole percepire: - "L' esigenza del pubblico" di provare un emozione.
Se non riesci, o peggio non vuoi stabilire questo magico contatto con chi ha scelto di sentire ciò che hai da dire, allora forse bisognerebbe rivedere non solo il quadro delle proprie argomentazioni artistiche, ma anche quello delle proprie convinzioni e del proprio istinto ( quest'ultimo perché spesso non ci si rende conto).
Io sono del parere che chi ti ascolta si emoziona ascoltandoti, nel momento in cui intravede emozione in te che suoni, ovvero la musica che tu suoni deve prima emozionare te stesso e questo avviene non nei clichet musicali ma, naturalmente, durante le improvvisazioni, cioè la dove tu artista sorprendi soprattutto te stesso.

Che Tommy non si emozioni più con la sua musica?

MAh... spero di no, lo spero per lui!

Se....., (prendo per buono ed approvo ciò che hai asserito), il Tommy ha provocato tali sensazioni e ricordiamoci che non siamo ascoltatori normali, siamo chitarristi, chi più, chi meno preparato, ma pur sempre addentrati meglio nel settore;
ripeto se il Tommy ha suscitato queste impressioni vuol dire che: - Innamorato del suo io ipertecnico e della consapevolezza di essere un mostro di bravura, ha dimenticato il lato semplice ed umano di questo mestiere: - LA MAGICA catarsi che la "VERA" musica provoca quando ascoltandola ti proietta come al centro dell'universo e tutto il resto, almeno in quel momento non ha più importanza. Comunque non è il solo, come lui c'è ne di gente!

Spero di non aver annoiato.

Ciao.
Rispondi
NON SONO D'ACCORDO !!
di schecter [user #12337]
commento del 10/07/2013 ore 08:45:49
Ciao,
e' forse, anzi senza forse, la prima volta che non sono d'accordo con Mario, c'ero anche io al concerto del Baronissi Jazz, infatti nello spazio riservato agli eventi, il giorno dopo ho scritto del concerto e della maestria di Tommy con le sei corde .
E' stata e rimarra' per me una serata indimenticabile, tecnica, velocita', sicurezza, si,e' vero c'erano tutte, ma dire che non ha emozionato, sinceramente e' troppo .
E' evidente che si scende nel personale e' ognuno di noi si emoziona o prova qualcosa che magari un altro non prova allo stesso modo e allo stesso momento ma davvero non si puo' trovare alcun difetto al grande Tommy, dal vivo fa letteralmente paura, non so cosa si possa piu' fare con una chitarra acustica e da solo sul palco .
Io sono ancora emozionato e il ricordo non mi abbandonera' tanto presto .Non e' solo tecnica, assolutamente, e' simpatico anche come persona, per quel poco che ha parlato e per quel poco che io ho capito (sapeva poche parole d'italiano) .
La cosa strana davvero era una sola e infatti l'avevo scritto, era una mia sensazione, era alquanto inverosimile che un grandissimo della chitarra suonasse a nemmeno 30 Km da casa, io e il mio amico Giovanni siamo rimasti incantati dal posto e dal grandissimo Tommy. Una cosa e' vederlo e sentirlo su youtube, tutt'altra e' vederlo in azione dal vivo . Emozione ? Si certamente . Scusami ma non sono d'accordo . Ciao Mario .
Rispondi
non si puo' piacere a ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 10/07/2013 ore 08:55:23
non si puo' piacere a tutti
non si puo' piacere a tutti sempre
Rispondi
Re: non si puo' piacere a ...
di fabfor utente non più registrato
commento del 10/07/2013 ore 12:14:37
Concordo. Cos'è l'emozione se non la più personale ed intima delle senzazioni umane?
Rispondi
Re: non si puo' piacere a ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 11/07/2013 ore 09:38:15
e' un apostrofo rosa messo fra le parole "Cristina d" e "Avena"
Rispondi
Re: non si puo' piacere a ...
di gfcampus [user #36852]
commento del 15/07/2013 ore 17:06:44
Grande!
Rispondi
Non sono un chitarrista acustico ...
di esseneto [user #12492]
commento del 10/07/2013 ore 09:50:10
Non sono un chitarrista acustico assiduo cioè,suono l'acustica ma saltuarimente, mi reputo un chitarrista prettamente elettrico è quello l'ambito dove mi trovo più a mio agio ma non disdegno l'acustica mi piace parecchio per intenderci conosco perfettamente il repertorio acustico di Jimmy Page ho ascoltato qualche album di Michael Hedges e poche cose di Emmanuel rimanendo parecchio affascinato dalla sua enorme preparazione.Tornando al discorso della tecnica al servizio delle emozioni penso sia la sola e unica strada per un musicista,la tecnica deve essere subordinata a trasmettere e suscitare emozioni,immaggini il musicista è un intrattenitore,il virtuosismo fine a se stesso potrà sicuramente gratificare l'esecutore ma all'ascoltatore non penso possa arrivare molto emozionalmente parlando.Tra Jimmy Page e Tommy Emmanuel preferisco parecchio di più Jimmy.
Rispondi
Non ho mai sentito Tommy ...
di accademico [user #19611]
commento del 10/07/2013 ore 10:15:27
Non ho mai sentito Tommy dal vivo, ma ho sempre avuto la stessa sensazione che ha ben espresso Mario.
Rispondi
Re: Non ho mai sentito Tommy ...
di schecter [user #12337]
commento del 10/07/2013 ore 10:37:53
Scusa ma ,come tu stesso dici, se non lo hai mai sentito dal vivo, come fai a dire che sei d'accordo con Mario .
Rispondi
Re: Non ho mai sentito Tommy ...
di accademico [user #19611]
commento del 10/07/2013 ore 11:37:01
Evidentemente lo dico dai video ecc., La sensazione che ho è che la componente tecnico esecutiva è l'ingrediente principale della musica di TE, lui è anche un gran comunicatore, un animale da palco, ma la sua musica, per quanto piacevole, dal punto di vista strettamente compositivo non mi pare particolarmente degna di nota né innovativa, se non appunto per quanto riguarda l'approccio tecnico sullo strumento. Sia chiaro che non intendo con questo esprimere un giudizio negativo (per altro personale) su quello che è obiettivamente un grande della chitarra acustica. Quando sento e vedo TE, ciò che mi stupisce non è mai l'idea compositiva, ma come essa viene realizzata sulla chitarra, con accorgimenti che credevi impossibili e con una facilità spiazzante. Se passasse dalle mie parti lo andrei sicuramente a sentire.
Tanto per fare un esempio sono esattamente del parere opposto quando penso a Ralph Towner, che a volte è persino approssimativo nell'esecuzione, ma è un gigante dal punto di vista compositivo.
Rispondi
Re: Non ho mai sentito Tommy ...
di schecter [user #12337]
commento del 10/07/2013 ore 12:47:31
Sono d'accordo, ma qui si stava parlando di mancanza di pathos, di mancata trasmissione di emozioni e non solo della bravura compositiva di Tommy Emmanuel . Ma ovviamente anche qui si va su gusti personali ... Ciao
Rispondi
Oddio..... l'ho visto da vicino ...
di MM [user #34535]
commento del 10/07/2013 ore 11:28:33
Oddio..... l'ho visto da vicino l'anno scorso.
Mi è piaciuto tantissimo, e mi ha anche emozionato.
Francamente non ho visto tecnica fine a sè stessa.... anzi, tutt'altro.
Un vero gigante.
Rispondi
purtroppo non l'ho mai potuto ...
di fabiojay [user #20826]
commento del 10/07/2013 ore 11:38:55
purtroppo non l'ho mai potuto sentire dal vivo, ma ho vari cd suoi e non condivido il tuo pensiero... ci sono brani davvero immensi e impregnati di emozione, mai banale e sempre vario nelle sue composizioni e nelle sue esecuzioni... però ripeto che le mie valutazioni sono fatte avendo ascoltato solo i cd e un po' di video su youtube... Spero tanto di poterlo sentire live
Rispondi
mah ! io che non ...
di Kata_ts [user #2290]
commento del 10/07/2013 ore 21:41:21
mah ! io che non sono assolutamente un 'acusticante'' devo essere sincero: Tommy Emmanuel è l'UNICO chitarrista acustico che mi piace VERAMENTE quando suona con l'acustica ;))))

Già quando imbraccia l'elettrica (che suona per altro ANCHE benissimo) già ... non mi piace più tanto quanto !

WiWa!
Rispondi
...
di jebstuart [user #19455]
commento del 10/07/2013 ore 22:37:39
Ciao Mario.

Ovviamente pareri discordi tra i commenti, come è giusto.
Anch'io non ho mai sentito Emmanuel dal vivo, ma tendo a sposare la tua tesi, e nel farlo apro un nuovo fronte.
Non è per caso che sia proprio l'incredibile virtuosismo a tarpare un po' le ali della creatività?
Senza voler trasformare con questo - lo preciso prima di provocare una sollevazione di popolo - un Maestro in una ciofeca, ma chiedendosi piuttosto se la grande Arte, a volte, non possa giovarsi della semplicità.
Rispondi
A Ridaglie
di schecter [user #12337]
commento del 11/07/2013 ore 09:05:35
Non so proprio come dirlo piu' chiaramente, non e' questione di creativita', di composizioni ... a me ha emozionato anche quando ha suonato dei pezzi dei Beatles per esempio. Quindi il discorso e' molto semplice l'emozione non e' uguale per tutti, quindi non si puo' dire che non trasmette emozioni quando suona . Non ha trasmesso emozioni a Mario ma questo non significa che non ne ha trasmesse a me e a moltissimi altri presenti al concerto . E' semplicemnete (secondo me) andare a cercare per forza un "difettuccio" che davvero non ha.
E' un genio riconosciuto a livello mondiale ci sara' una ragione ?
Rispondi
Re: A Ridaglie
di jebstuart [user #19455]
commento del 11/07/2013 ore 09:55:47
Mi sembra evidente che Mario non volesse dire che l'artista non abbia trasmesso emezioni a nessuno, non fosse altro perchè lui non è nella testa degli altri.
Mi pare invece si sia limitato a segnalare che lui personalmente non è rimasto "emozionato".

Né mi pare logico intitolare il tuo commento "A Ridaglie", perchè questo in genere si scrive a chi non ha capito qualcosa.
Io il tuo pesiero, invece, l'ho capito benissimo, anche perchè l'hai esplicitato già tre volte nel corso della discussione.
Semplicemente la penso diversamente. E questo, come ben sai, non è reato :-)
Rispondi
Ma come no ...
di schecter [user #12337]
commento del 11/07/2013 ore 11:24:58
Ma come no
ha detto che non trasmette emozioni e non che non ne ha trasmesso a lui.
E' ovvio che l'emozione e' un sentimento personalissimo, ne ho gia' parlato all'inizio .
Ognuno evidentemente puo' pensarla in modo diverso ed e' per questo che e' stata aperta la discussione o no ? Forse sono io a non farmi capire Scusa tanto . Ciao
Sarebbe il caso che Mario intervenisse a questo punto .
Rispondi
Re: Ma come no ...
di Mario Monteleone [user #10]
commento del 11/07/2013 ore 12:36:32
Mi intrometto :-).

Emmanuel non "mi" emoziona.

Conosco altre persone - che non partecipano a questa chiacchierata - che hanno la mia stessa sensazione.

Ovviamente, è più che possibile - nonché auspicabile - che Emmanuel emozioni qualcuno.

Grazie a tutti.
Rispondi
G
di schecter [user #12337]
commento del 11/07/2013 ore 13:35:32

Emmanuel non "mi" emoziona.

Grazie per aver chiarito il concetto .
Ciao e alla prossima ... e' sempre un piacere parlare con una persona amabilissima e molto competente come te Mario . Grazie Ancora
Rispondi
Re: ...
di Mario Monteleone [user #10]
commento del 11/07/2013 ore 12:50:29
Ciao a te :-), e grazie per il contributo alla discussione.

Non so, ma vuoi vedere che l'assenza di empatia nei confronti di Emmanuel è una questione "generazionale"? Sarebbe una possibilità interessante da valutare ;-).
Rispondi
Le origini contano!
di nicolapax [user #27042]
commento del 11/07/2013 ore 10:11:40
Il signor Emmanuel è australiano.
Ora tutti si scateneranno a criticare 'sto dato come assolutamente inutile e invece no!
Noi italiani (estendo fino ad un certo punto, noi europei occidentali), abbiamo un patrimonio innato di nuances, di sfumature, di "non so che", che ci fa vibrare in un certo modo e ci emoziona. Quello cerchiamo in ogni ambito, sennò non ci divertiamo.
Il BELLO lo abbiamo costruito con le nostre mani in secoli e secoli, dire questo da italiano abitando cioè la parte più meravigliosa della galassia, è facile anzi calco la mano, è scontato: sappiamo bene quindi cosa sia. Niente da dire sui giudizi personali di ciascuno, nessuno disputabile e confutabile.
Tornando a Emmanuel ho la presunzione di dire che a lui "manca un pezzo"; la sua storia, la sua cultura, hanno un percorso meno profondo, più giovane. Quindi ha altre frecce per esprimere e raccontare sé stesso. La natura lo ha dotato di un immenso talento-genio esecutivo (e come suona le percussioni!!!) che ad alcuni appare acrobatico/circense, ad altri freddo.
Secondo me è una questione di spessore: io apro le finestre di casa (nel paesino di Pellegrino Artusi) e vedo le colline su cui hanno passeggiato e scritto Dante, Carducci, Pascoli, laggiù sullo sfondo c'è Ravenna coi suoi mosaici. Ogni angolo mi racconta del dolce peso e della profondità della nostra "cultura", lui non può. Esagero: la sua è una genia di avventurieri, rifugiati, transfughi, ex galeotti ed aborigeni (dal latino "ab origine" quelli che vengono dall'alba dell'umanità, i meno evoluti).
Evviva però Emmanuel "il primitivo". Suona con onestà e non si risparmia.
Rispondi
Re: Le origini contano!
di jebstuart [user #19455]
commento del 11/07/2013 ore 11:22:16
Questa mi sembra una posizione concettuale molto interessante ed equilibrata.

Le lodi sperticate ed aprioristiche, come del resto le critiche fini a se stesse, sono stucchevoli ed inutili :-)
Rispondi
Re: Le origini contano!
di yasodanandana [user #699]
commento del 11/07/2013 ore 12:21:57
==aborigeni (dal latino "ab origine" quelli che vengono dall'alba dell'umanità, i meno evoluti)==
dipende da come misuri l'evoluzione.. umanamente, a mio parere e non solo, questi signori sono molto "avanti" ... :-)
Rispondi
Re: Le origini contano!
di nicolapax [user #27042]
commento del 11/07/2013 ore 12:34:03
Beh conoscendo poi la storia dei nativi australiani, su certi aspetti non c'è che dire, hai proprio ragione!
La citazione etimologica l'ho fatta per coerenza storico-lessicale non per fare classifiche di civiltà, ci mancherebbe (ma so che avevi colto). Sulla cultura australiana sono abbastanza ferrato.
Fai un salto dalle mie parti questo fine settimana, c'è il festival internazionale del didjeridoo a 30 metri da casa mia!

vai al link

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Re: Le origini contano!
di yasodanandana [user #699]
commento del 11/07/2013 ore 12:45:34
mi piacerebbe... :-)

grazie...
Rispondi
Re: Le origini contano!
di Mario Monteleone [user #10]
commento del 11/07/2013 ore 12:47:43

Scusate tutti :-D, ma per deformazione professionale mi preme fare solo una precisazione linguistica:

un aborigeno è un essere umano che vive da sempre nel luogo in cui è nato. La parola aborigno deriva dal latino Aborīgĭnes, nome dei primi abitanti del Lazio.

"ab origine" (propr. «dall’origine») è invece una locuzione latina, adoperata anche in contesti italiani nel sign. di «fin dalle origini, fin dalla nascita, fin da quando ha avuto inizio» (meno spesso con le accezioni di ab ovo) (cfr. Treccani on-line).

Rispondi
Re: Le origini contano!
di yasodanandana [user #699]
commento del 11/07/2013 ore 13:00:17
grazie
Rispondi
Re: Le origini contano!
di jebstuart [user #19455]
commento del 11/07/2013 ore 19:23:02
" ... questi signori sono molto "avanti" ... "

Assolutamente d'accordo.
Tommy Emmanuel, tuttavia, con gli aborigeni australiani non c'entra assolutamente nulla.
Appartiene invece a quel 90% di popolazione di etnia europea e cultura anglosassone. E in questa ottica, forse, nicolapax ha ragione.

vai al link
Rispondi
Re: Le origini contano!
di yasodanandana [user #699]
commento del 11/07/2013 ore 19:49:44
non sono entrato nel merito... questa discussione mi sembra, come tante altre, un tentativo di spiegare e motivare oggettivamente il gusto e/o il disgusto.. cosa impossibile...


(nel senso che a uno che gradisce Tommy Emmanuel una caratteristica del genere : "la sua è una genia di avventurieri, rifugiati, transfughi, ex galeotti ed aborigeni " puo' sembrare una gran figata...)
Rispondi
Re: Le origini contano!
di jebstuart [user #19455]
commento del 11/07/2013 ore 20:21:55
Ah ah ah ... hai ragione :-)

In realtà questa storia di tentare di categorizzare le sensazioni oggettive, se uno la prende con saggezza e distacco, può generare anche spunti interessanti.
Il guaio è che quando parliamo di passioni ed emozioni, o di gusto e disgusto, come dici tu, la tentazione di scendere sul piano della soggettività e del coinvolgimento è forte, e ne viene fuori inevitabilmente una cosa furibonda.
Rispondi
Re: Le origini contano!
di yasodanandana [user #699]
commento del 11/07/2013 ore 21:15:1
fra l'altro, nel rock, e' normale che un giudizio, in altri ambiti, negativo sia invece visto come positivo... se dopo un concerto o una sessione di registrazione uno mi dice che ho suonato come un selvaggio, vuol dire che e' andata bene.. :-)
Se mi dicono che sono un selvaggio alla riunione di condominio... beh....
Rispondi
Re: Le origini contano!
di jebstuart [user #19455]
commento del 11/07/2013 ore 21:50:06
Perchè, nel tuo condominio alla fine delle riunioni non pogano? ;-)))))
Rispondi
Re: Le origini contano!
di yasodanandana [user #699]
commento del 11/07/2013 ore 22:06:41
no.. distribuiamo le pasticche e ci spariamo di techno (rigorosamente 87 - 91 )
Rispondi
Re: Le origini contano!
di jebstuart [user #19455]
commento del 11/07/2013 ore 22:26:25
Bravi.
Se vi va bene risparmiate anche di redigere un verbale, visto che potete utilizzare quello del Commissariato.


Suppongo che quando Mario Monteleone ripassa di qui ci fucila, per come gli abbiamo ridotto il diario ... :-)
Rispondi
Re: Le origini contano!
di yasodanandana [user #699]
commento del 11/07/2013 ore 22:38:47
vabbe' posso rientrare in tema dicendo che Tommy degli Who mi piace piu' di Tommy Emmanuel
Rispondi
Re: Le origini contano!
di Mario Monteleone [user #10]
commento del 12/07/2013 ore 10:36:33
Come mi avete ridotto il diario?

Me lo avete abbellito.

Comunque tanto per ritornare in tema, non di menticherò mai Pat Metheny e il PMG al Petruzzelli di Bari. Un concerto spettacolare, due ore e mezza di musica, senza dire neanche una parola, se non per presentare la band. Era il periodo della Roland Synth, di "Barcarole" e di "Travels". Quando ci penso mi emoziono ancora.
Rispondi
Un piccolo contributo
di archibasso [user #19589]
commento del 11/07/2013 ore 23:41:0
C'ero anch'io a Baronissi quella sera, ed ero con mia moglie.
A lei non piace molto il chitarrismo solitario ma mi ha accompagnato solo per fare due giorni di vacanza.
Quella sera io ero di umore nero per svariati motivi. Un concerto che aspettavo da anni l'ho ascoltato, mi è piaciuto, ma non mi ha preso.
La mia signora invece è stata entusiasta, è rimasta colpita non solo dalla tecnica ma anche dal modo di fare di Tommy. Ha parlato con toni iperbolici del concerto, subito dopo per telefono, con tutte le sue sorelle. E a lei non fregava niente di Tommy né aveva la più pallida idea di chi fosse.
Delle due, l'una.
O dipende da noi, dal nostro stato, dal nostro umore, il fatto di emozionarsi di un qualcosa.
O noi ipertecnici ci aspettiamo sempre qualcosa di più rispetto a quello che una cosa è in realtà, e se non riusciamo ad averla non ci emozioniamo.
A mente fredda, secondo me Tommy ha articolato bene il suo show fra tecnica, tradizione e anche sentimento (Angelina e Stay close to me) annaffiando il tutto di gags che restituivano l'aspetto umano dell'artista. Io però quella sera non ero in grado di apprezzarlo.
Mia moglie lo era e si è divertita ed emozionata. Molto.
Il mondo è bello perchè è vario.
Rispondi
Un piccolo contributo
di jollyjolly [user #31731]
commento del 12/07/2013 ore 10:21:14
questo 8 luglio Tommy ha suonato al teatro romano di Fiesole. ha fatto il pienone. E dopo quasi tre ore di concerto, fra primo, secondo tempo e varie uscite con standig ovation, gli spettatori (credo circa duemila) gli chiedevano di suonare ancora.
io c'ero. ed anch'io gli chiedevo di continuare a suonare perchè sentirlo suonare era un piacere.
Quindi si può certamente dire lo spettacolo di Tommy è qualcosa di unico perchè unico è lui.
Al teatro romano quell'8 luglio ho trovato quello che mi aspettavo di trovare. Ovvero Tommy Emmanuel, chitarista acustico spettacolare, e non altro.
Si, anche secondo me, il pathos e la poesia non sono le sue armi vincenti (sarei tentato di dire che a Fiesole erano quasi assenti), come, anche a mio parere, per i miei opinabili gusti, non è un grande compositore.
Ma evidentemente Tommy Emmanuel è così, grande spettacolo con grandi esecuzioni.
..... e quando ritornerà, credo che ci sarò di nuovo.
Rispondi
scherziamo vero ?
di albylizhard utente non più registrato
commento del 12/07/2013 ore 10:59:14
Ciao a tutti , vorrei rispondere al commento di Mario Monteleone , e di tutte le persone d'accordo con lui .
Sono reduce da un concerto di Tommy ieri sera a Busto Arsizio, ma e' piu' o meno il ventesimo concerto che vedo da 10 anni a questa parte piu' qualche clinic e chiaccherata seppur breve con l artista in questione ....

Caro Mario Monteleone , se il tuo articolo e' in qualche senso volutamente provocatorio , bravo ci sei riuscito ....mi sono registrato appositamente al sito oggi per risponderti di tutto punto ...

Se invece quello che hai scritto lo pensi davvero , bene vorrei dirti caro Mario & co. che secondo avete dei seri e grossi problemi emozionali ; vi consiglio di farvi qualche passeggiata nei boschi da solo ed abbracciare un albero e vedere se provate qualche emozione .... no ma stiamo scherzando ?
Pathos ? Poesia ? Vediamo .....

Tommy guarda io non lo reputo nemmeno il NUMERO 1 della chitarra acustica , per me e' L'UNITA DI MISURA ....in senso totalitario , e non la metto soltanto sul piano chitarristico o tecnico o compositivo ....quelle sono pippe per invasati , e guarda che io sono chitarrista da 30 anni con buona esperienza , perico' posso essere un invasato pure io quando voglio ....

Ma qui si parla di musica ed emozioni giusto ????

Beh allora ti dico che se tu non ti emozioni ad un concerto di Tommy ripeto , hai dei seri problemi emozionali ....devi essere uno di quelli che quando va a un concerto si siede con la testa leggermente reclinata su un fianco , con l indice che sostiene la testa altrimenti cade dal sonno con sguardo intellettuale sotto gli occhialini di Prada.....

Ho portato svariate volte persone che col mondo della chitarra centrano poco , e ad ogni concerto di Tommy sono uscite arricchite e divertite , hanno riso , pianto , ballato , tenuto il tempo ( rigorosamente in battere da buon italiani vabbe' ) ....
Ad un concerto dei sopracitati mostri , che ...cosa vogliamo fare paragoni a fare , sono e rimangono dei mostri , pero' una persona che non sia un chitarrista probabilmente avrebbe bisogno di una brandiana al 4 pezzo per digerire un concerto intero .....

L' obbiettivo primo della musica e' quello di trasmettere emoizoni , e le emozioni devono arrivare a tutti , non solo a quelli del club della superlocria o misolidia ....
Se poi ci arriva con tecnica , gusto , melodie , e ...la PERSONALITA' ED IL CARISMA dell artista ....bene li HAI RAGGIUNTO L OBBIETTIVO !!!!
E direi che queste qualita' sono li davanti agli occhie alle orecchie di tutti ad un concerto di Tommy !!! Impossibile negarlo e stare li a trovare sempre il pelo del culo e la critica da intellettualoide !!!!

Ascolta piu' musica e divertiti , questo e' il consiglio che ti posso dare !!!! E ogni tanto muovi il piede quando senti il ritmo , sempre che tu lo possa sentire , ma leggendo questo articolo ho i miei dubbi !!!

Scusate lo sfogo , ma questi atteggiamenti intellettualoidi non li sopporto proprio ....
Rispondi
Re: scherziamo vero ?
di schecter [user #12337]
commento del 12/07/2013 ore 13:37:04
Ciao,
Adesso non esageriamo, manteniamoci calmi, non voglio certamente fare il paladino, ma Mario non merita questo ultimo e alquanto offensivo intervento .
Sebbene, sia perfettamente (e credo di averlo detto in tutte le salse), d'accordo con te su Tommy Emmanuel, ti prego di rimanere sereno e di non offendere Mario che e' persona di tutto rispetto e noi che abbiamo scambiato pacatamente le nostre opinioni . Grazie e scusami ma quel che e' giusto resta sempre giusto . Ciao
Rispondi
Re: scherziamo vero ?
di Mario Monteleone [user #10]
commento del 12/07/2013 ore 14:18:29
Ciao Schecter, e grazie per il commento pacato, al quale mi fa piacere rispondere. Soprattutto perché è pacato, al di là della eventualità di essere d'accordo o in disaccordo con quello che ho scritto.

Su Accordo abbiamo avuto in passato una lunga stagione di post un po' fuori dalle righe: aggressivi, tautologici, sloganisti, autoreferenziali, e soprattutto privi di contenuto argomentativo, ovvero del tipo "questa cosa è così perché lo dico io e guai a chi dice il contrario." Da quella stagione siamo usciti alla grande, più forti che mai e con un'immagine migliore. Lo dimostrano le tante chiacchierate divertenti e "democratiche" che continuiamo a farci, e la grande qualità dei contenuti che girano su queste pagine.

Per inciso, dire che un artista non ti emoziona non è insultare, soprattutto quando poi se ne riconosce l'elevatissima capacià tecnica.

Non ho insultato nessuno, e qui l'hanno capito (quasi) tutti :-D. Perciò, questa è l'unica cosa che mi sento di dire a chi scrive in modo inutilmente aggressivo: ormai abbiamo capito il meccanismo, abbiamo la scorza dura, e sostanzialmente "ma chi se ne fotte!!!", esclamazione da pronunciare ad alta voce con una marcata cadenza napoletana ;-). Per sapere come si fa, rivolgersi al mitico Pietro Paolo, il quale credo sarà onorato di far sentire la pronuncia precisa. E ovviamente anche il mio amico Jebstuart sarebbe onorato.

Grazie ancora a te e a tutti coloro che partecipano con civiltà.
Rispondi
Re: scherziamo vero ?
di albylizhard utente non più registrato
commento del 13/07/2013 ore 03:18:13
Preciso : non conosco personalmente nessuno dei componenti di questa discussione pertanto per quel che mi riguarda no ho offeso nessuna persona , al limite il mio intervento puo' si risultare aggressivo , ma contro un concetto , non di certo contro una persona .
Non discuto della buona fede di Mario e sulla liberta' di esprimere opinioni e cosi' ho fatto io , certo in maniera marcata perche' in quel momento ho scritto di getto .

Ripeto ( senza autocelbrazioni ) suono sui palchi da quasi 30 anni , e negli ultimi anni in diversi paesi del mondo e ho purtroppo constatato , lo dico per esperienza personale , che l'atteggiamento del pubblico Italiano e' sicuramente il piu' rigido e critico che abbia mai trovato ...i musicisti stessi sono i primi che nn vanno ai concerti altrui e quando ci vanno , in molti casi ci vanno col taccuino per dire si ma questo... si ma quello ..... retorica ?
Beh,senza presunzione vi consiglio ,per chi non l abbia ancora fatto , fatevi un giro fuori dal paesello poi vedete come vi divertirete a suonare o sentir suonare ....

Ho letto qualche commento interessante anche sulle " radici " culturali della musica di Tommy , che gli manca un pezzo di storia per poter scrivere musica piu' ...piu' cosa ? Per me c'e' tutto ripeto , se voglio sentire la " storia e la cultura " allora vado a vedermi delle rovine o una citta' d arte o un museo e non un concerto di Tommy Emmanuel ....

Ripeto , il mio commento e' stato un po' brusco , mi scuso con Mario di nuovo ma ne ho preso uno per colpirne 100 ;-) ahah ... semplicemente perche' vivo la musica come un istinto primordiale, una necessita' di sentire suoni , chiudere gli occhi e viaggiare con la mente o piu' semplicemente gustarmi di piu' lo stato d animo di quel momento , quello che facciamo tutti quando mettiamo su un Cd e costruiamo quotidianamente le colonne sonore delle nostre giornate ....semplice semplice per come la vedo io !!
Rispondi
Re: scherziamo vero ?
di gfcampus [user #36852]
commento del 15/07/2013 ore 17:31:06
faccio parte dei "Mario & co." devo dirti, con molta tranquillità, che il tuo commento mi sembra un pò eccessivo, mi sembra che Mario e noi altri, abbiamo espresso la nostra opinione con educazione quasi "poetica". Voglio dire, nessuno si è espresso con frasi tipo "avete problemi emozionali se vi piace questo aborigeno". E' stato detto, scritto e ripetuto che sono opinioni nostre, soggettive, se Tommy non ci piacesse affatto, saremmo andati a sentirlo e vederlo (è un gran simpaticone tra l'altro!) secondo te?
Rispondi
UN ASPETTO NON CONSIDERATO
di Maurizio Piccoli [user #26523]
commento del 14/07/2013 ore 12:49:36
Ho letto con estremo piacere tutta la discussione che fin qui si è maturata e desideravo fare un piccolo appunto su un aspetto finora non considerato. Premetto che sono un fan di Emmanuel come chitarrista e come uomo di spettacolo, l'ho conosciuto, non ho visto molti suoi concerti e devo dire che in quei pochi in qualche frangente mi sono emozionato, anche quando ha eseguito brani di sua scrittura, pacati, dolci, non funambolici. Ora a sentire quanto si è detto, ho pensato che non avendolo ascoltato dal vivo di recente, la sua capacità di emozionare qui e là
durante i concerti deve essersi abbassata di un bel po'. Mi nasce il sospetto che questa attuale carenza possa esser nata dal fatto che Tommy è stato ammalato e pare non proprio di una foruncolosi.
Ora le emozioni hanno una qualche parentela con la sofferenza, e chi cerca di evitarla proprio perchè vissuta intensamente, almeno per un certo periodo costruisce una sorta di scudo, di cilindro, di impenetrabilità alle intense vibrazioni di cuore perchè in parte parenti alle vibrazioni provocate dalla sofferenza. Che sia questa la ragione di questo, speriamo transitorio, deficit emozionale, ancor più avvertibile in un artista in cui il tecnicismo la fa da padrone e la capacità di emozionare è effettivamente presente a macchia di leopardo? Uno stimolo alla discussione.
Buona estate a tutti!
Rispondi
Re: UN ASPETTO NON CONSIDERATO
di Mario Monteleone [user #10]
commento del 15/07/2013 ore 21:17:04
Ciao Maurizio.

In effetti ci offri una chiave di lettura importante, oltre che sconosciuta, cosa di cui ti ringrazio. Hai ragione quando dici che alcuni passaggi nella/della vita ti cambiano la percezione delle cose, e anche la modalità di comunicare (non solo musicalmente). Forse ad Emmanuel è successo questo, e forse il cambiamento dal vivo si sente maggiormente che nelle incisioni.

Poi vorrei rendere meno assoluta la mia percezione, nel senso che mi sono ricordato di "Those Who Wait", brano non suonato la sera del 7 luglio, ma che in verità mi emoziona ancora abbastanza.

E ancora, vorrei ampliare il discorso, in modo da sgombrare il campo da eventuali equivoci (non prodotti da te, né della stragrande maggioranza dei partecipanti a questa chiacchierata) dicendo che ci sono altri chitarristi famosi e bravissimi che non mi emozionano o mi emozionano poco.

Ma per non fare guai :D:D:D:D, mi tengo la lista per me.
Rispondi
Re: UN ASPETTO NON CONSIDERATO
di Maurizio Piccoli [user #26523]
commento del 15/07/2013 ore 23:48:05
Il discorso dell'emozionare emozionandosi pare si stia rarefacendo. A ben analizzare pare che la "colpa" sia prevalente degli ascoltatori, induriti, impauriti e intimiditi dal vivere le proprie vibrazioni quasi fossero un handicap, una debolezza da nascondere. Credo si sia presa una brutta strada che non può che condurre a un bisogno di roba sempre più forte per smuovere qualche sopravvissuto villo dell'anima. Anche gli artisti "prodotti" dal mondo recente hanno una qualche piccola grande colpa. Premono l'acceleratore sull'aspetto visivo delle loro performance, aggrediscono con ritmiche e componenti roboanti. Non tutti fortunatamente. Quando sento Adele che canta sopra un pianoforte "Make you feel my love" mi dò torto su quanto appena asserito ma poi vengo assalito da tante inutili violenze musicali che hanno il sapore delle frustate sado-maso e non la dolcezza magari imbranata di una sana scopata, anche ubbriacata di romanticherie. Roba d'altri tempi, diranno. Meno male che ci sono stati "quegli altri tempi" rispondo da vecchio rinco, che sente ancora vive e suonanti il cuore e le interiora, le famose "guts" senza l'uso delle quali difficilmente noi artisti o pseudo tali difficilmente smuoveremmo negli altri i loro villi dell'anima sopravvissuti a questa nuova ignoranza del sentire figlia di tanta ignoranza culturale.
Un buon argomento da trattare. Io ho buttato il sassolino!
Rispondi
Re: UN ASPETTO NON CONSIDERATO
di Mario Monteleone [user #10]
commento del 16/07/2013 ore 06:52:1
Non roba di altri tempi, credo, ma cose autentiche, Maurizio. E non c'entra neppure l'età, a mio parere, ma il modo di essere, che dal punto di vista anagrafico è davvero trasversale.

Anche a me sembra che il manierismo nella musica sia ormai prevalente. Se guardi al fingerstyle, scopri che la prima generazione (quella di Michael Hedges) usava il tapping e le percussioni come aspetto stilistico e sintattico, quindi per "dire" e "comunicare". La seconda generazione invece (quella di Preston Reed) aveva già un uso prevalente della tecnica e del coup de théatre, a discapito della storia da raccontare. La terza generazione (quella di Giovanni Baglioni, dei giovanissimi, per capirci) sembra non aver capito che il tapping e le percussioni sono abbellimenti, arrangiamenti, e non possono essere il cuore di una tecnica o di una serie di melodie/armonie.

E a mio parere, Emmanuel - che è di seconda generazione rispetto a Hedges - in alcuni momenti è manieristico pur comunicando, ovvero non bilancia i due aspetti più importanti del fare musica (cosa voglio raccontare vs. come lo racconto).

Per capirci: ieri mi sono risentito "Over the Rainbow" fatta da Clapton & Co. nel concerto "One More Car, One More Rider". Ecco: lì Clapton non è il classico Clapton cui siamo abituati: niente Strato, niente blues, ma una Gibson hollowbody e una base armonica da jazz romantico/classico. Che ti devo dire? Emozionante, un brano bellissimo, con tutte le incertezze e le piccole irregolarità che nascono nei live.

Perciò, hai ragione: anche in musica sarebbe il caso di abbandonare l'idea del "Viagra a tutti i costi" :-D e di concentrarsi su ciò che fisiologicamente il nostro essere ci consente di fare e vivere.

Grazie a te.
Rispondi
C'ero anche io!
di gfcampus [user #36852]
commento del 15/07/2013 ore 17:14:08
Fischia! non potevo crederci che uno stragrande dell'acustica fosse a due passi! .......però...devo darti ragione...O! Per carità, sapessi suonare un centesimo di come suona lui....ma, il punto è proprio questo: forse Tommy si è avvitato nei suoi virtuosismi, ma non riesce a tradurli in voli, restano lì, sospesi a mezz'aria e tu aspetti quel qualcosa, quel tocco, quella nota che trasforma tutto in magia. Non so se avete mai visto su utube Gilmour con l'acustica; shine on you crazy diamond, per esempio, non ha i virtuosismi, i salti, gli intrecci di Tommy, anzi....ma David ti lascia lì incollato, ogni nota ti lascia sorpreso e "tutto" è poesia, connesso e individuale allo stesso tempo. Ripeto, sto parlando di un extraterrestre, come lo è Joe Bonamassa, ma lui ci mette l'anima.
Grazie e ciaoooooooooo
Rispondi
uhmm
di jackvance [user #34268]
commento del 17/07/2013 ore 14:14:15
Rispettando ovviamente tutti i pareri generati dal proprio gusto, credo personalmente che Mr tommy non possa emozionare in un live di 2 ore..altri lo fanno? forse, probabilmente sì.
Alcune sue cose sono molto toccanti ..e strano a dirsi sono quelle dove la tecnica non è inarivvabile.In generale i virtuosismi tendono a nascondere ( anche a chi ascolta ) il pathos ( se c'è) : il nostro cervello tende purtroppo a privilegiare i contenuti numerici e quantificabili e il pathos passa in secondo piano. Sono anche dell' opinione che il pathos di Mr T stia spesso nella carica che mette nella sua manina destra: forse è quella bomba che esprime al meglio il suo pathos
Rispondi
la mia opinione e' che: ...
di vaivento [user #25230]
commento del 26/07/2013 ore 11:47:44
la mia opinione e' che: a me di velocita' e scale pazzesche non mi frega niente(se poi non trasmettono nulla)....l'importante è cio' che esce dalle corde sia esso di semplice o di complicata esecuzione....se poi è anche di difficile esecuzione per il tecnicismo,anche un po' d'invidia nel capire che li tanto anche se ti sbatti non ci arriverai mai....non' e' che se mi alleno tutti i giorni correro' mai come Bolt...credo che questo sia chiaro a tutti.....
A me piace molto proprio come usa le armonie....poi che il brano sia difficilissimo o meno m'importa decisamente meno, anche se chiaramente suscita meraviglia vederlo eseguire.....
non capisco,ma ogniuno ha le sue lecite opinioni,come si possa dire che non empziona....puo' suonare dagli standard Jazz Louiz Bonfa',alla classica...insomma si vede che la tastiera la conosce benino....ma capisco anche che se a uno non piace non è che bisogna capirne il perché...a ogniuno la musica che piace....di buono c'è che tutti siamo liberi di ascoltare solo cio' che ci va.....a me quello che non mi piace non vado ad ascoltarlo.....sono un estimatore di James Taylor che ritengo molto bravo...piu' nella lirica che nella chitarra in se....i musicisti non sono paragonabili.....è come dire se è piu' bello un gatto o un cane...ogniuno in un animale cerca qualcosa che lo catturi...ma non per questo il cane e il gatto non sono egualmente belli!!!Vabbè sono discussioni vuoto a perdere tanto!!!Ciao a tutti.....a me suonare come lui...si il Tommy....me piacerebbe proprio tanto!!!Sergio
Rispondi
Premetto che amo Emmanuel, ma ...
di LandolfoRuffy [user #35692]
commento del 27/08/2013 ore 00:00:36
Premetto che amo Emmanuel, ma non metto in dubbio che il progressivo aumento di popolarità tra persone sempre più estranee al mondo della musica possa averlo indotto se non dire "costretto" a modificare le sue esecuzioni...cioè possa averlo indotto a tirare più di una volta il coniglio dal cappello^.^ Prometto che ascolterò gli artisti proposti da Mario...viva il mondo perchè è vario...e fa anche rima!
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