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Hoag: il pickup MIDI ottico sbucato dal passato
Hoag: il pickup MIDI ottico sbucato dal passato
di [user #17844] - pubblicato il

Ron Hoag è segnalato come uno tra i primi ad aver pensato a un principio diverso dal magnetismo per microfonare una chitarra elettrica. Nel suo caso, si tratta della luce e permette di captare le note con una velocità incredibile, separando chirurgicamente la frequenza fondamentale dalle armoniche.
Ron Hoag è segnalato come uno tra i primi ad aver pensato a un principio diverso dal magnetismo per microfonare una chitarra elettrica. Nel suo caso, si tratta della luce e permette di captare le note con una velocità incredibile, separando chirurgicamente la frequenza fondamentale dalle armoniche.

I chitarristi amanti degli effetti e i musicisti incuriositi dalle più inaspettate integrazioni tra musica e tecnologia sono sempre alla ricerca dell'ultima novità di mercato, di quell'apparecchio magico che permetterà loro di stravolgere il proprio playing e di ampliare gli orizzonti della propria musica. A volte, però, si farebbe bene a non perdere di vista il passato, perché lì potrebbe celarsi qualche gradita sorpresa.
La storia è piena di bivi, punti in cui il fato o una concatenazione di eventi hanno portato alla ribalta una data tecnologia destinandone all'oblio un'altra, talvolta anche molto promettente. Il pickup ottico di Ron Hoag racconta una di queste storie.

Gli appassionati di guitar synth e suoni MIDI sanno quanto sia importante poter contare su un sistema di identificazione delle note preciso e veloce, capace di distinguere con chiarezza la nota fondamentale espressa dalla vibrazione della corda senza confonderla con le armoniche superiori generate da essa.
I pickup magnetici si sono evoluti nel tempo e i celebri esafonici Roland, probabilmente i più diffusi nel campo, hanno raggiunto un buon grado di accuratezza e velocità. La strada del guitar synth, però, non è stata sempre così semplice e molte sono state le alternative testate da aziende grandi e piccole. Altri tipi di pickup, più veloci nel riconoscimento delle note rispetto ai magnetici, hanno avuto spesso problemi con le frequenze più basse, dove le onde generate sono più lunghe e quindi i cicli più lenti. C'è stata una tecnologia, però, che avrebbe permesso di identificare con precisione e velocità qualunque nota. È quella su cui si sono basati i pickup di Ron Hoag alla fine degli anni '60.
Grazie al suo particolare funzionamento, il pickup ottico coglie la vibrazione della nota in una frazione di secondo e capta la frequenza della fondamentale prima ancora che gli armonici arrivino a tiro.

Hoag: il pickup MIDI ottico sbucato dal passato

Dal lato tecnico, il pickup di Hoag offre una risposta lineare a partire da pochi hertz fino a ben oltre il range uditivo umano, non genera alcun rumore di fondo ed è immune alle interferenze.
La principale particolarità legata al pickup ottico è quella di non cogliere né le vibrazioni di un corpo né le alterazioni di un campo magnetico, bensì l'interruzione di una fonte di luce causata dalla corda stessa.
Il principio di funzionamento sfruttato dal pickup di Ron Hoag si basa su una scoperta inerente alla fisica che regola la vibrazione delle corde e la generazione degli armonici.
Non sono la persona più adatta per spiegare tecnicamente il modo in cui gli armonici e i "nodi" si generano lungo la corda né per descrivere l'osservazione di Hoag, mi limiterò quindi a riferire quanto trovato in rete, a grandi linee. Mi si perdonino insomma eventuali inesattezze.

Nei suoi esperimenti, Hoag notò un'anomalia in quelle che sono note come "onde statiche" (standing waves). Secondo le nozioni precedentemente note, gli armonici si generano sulla corda in punti ben precisi, per cui un microfono posizionato in zone differenti capta armonici diversi. Stando a questa regola il suo pickup, posizionato al ponte, ovvero su un fulcro, non avrebbe dovuto captare alcun armonico.
Quando il ricercatore incappò in questo fenomeno, non riuscì a spiegarsi come il pickup effettivamente captasse gli armonici. Era il 1968.
Negli anni a seguire, Hoag riuscì a venire a capo della questione e a giustificare l'evento. Decise così di brevettare il pickup ottico nel 1970. Quando l'esaminatore si trovò davanti il suo progetto, però, affermò che non avrebbe potuto funzionare, e rifiutò di brevettarlo.
Il pickup ottico sembra essere un dispositivo capace di captare le note fondamentali con una velocità superiore a quella di altri pickup e sarebbe in grado di distinguere la fondamentale dalle armoniche proprio grazie al principio analizzato da Hoag, per il quale queste arriverebbero solo più tardi al pickup, in quanto non sono statiche bensì dinamiche.
Questo è quanto si riesce a intuire dalle poche fonti trovate in rete.

Il pickup ottico di Ron Hoag è stato mostrato per la prima volta al Namm Show del 1969. Non ha ottenuto il successo sperato (né il brevetto) ed è rimasto chiuso nel cassetto fino ad alcuni anni fa.
Secondo altre fonti, però, il brevetto è stato concesso a suo tempo e oggi sarebbe anche scaduto da qualche anno, tant'è che è possibile trovarne il disegno originale in rete, riportato di seguito.

Hoag: il pickup MIDI ottico sbucato dal passato

Se nella musica analogica il pickup ottico rappresenta un'alternativa forse trascurabile rispetto agli amati magnetici e ai diffusi piezo, nel digitale la sua velocità di calcolo diventa di gran lunga più importante. La capacità di individuare le note in microsecondi, senza margine d'errore e all'interno di uno spettro di frequenze ampio, diventa l'ideale per comandare apparecchiature computerizzate e può rappresentare una vera manna nell'ambito dei controller MIDI, campo in cui i pickup esafonici non mancano di difetti, per quanto aggirabili.
Il caso vuole, però, che il MIDI sarebbe nato solo agli inizi degli anni '80, oltre dieci anni dopo il tentativo di brevetto avanzato da Hoag. Ciò ha fatto in modo che tale applicazione non fosse neanche immaginabile per l'epoca, destinando il pickup ottico a sparire dalla scena.

Bisogna aspettare il 2008 perché Hoag decida di rimettersi in gioco e di produrre delle chitarre su commissione provviste di pickup ottico con connessione MIDI.
L'inventore è tuttora semi-sconosciuto e i suoi prodotti pressoché irreperibili, ma è interessante sbirciare le poche registrazioni diffuse su YouTube.

Nell'esempio che segue, lo stesso Ron offre un assaggio di guitar synth, sfruttando il suo pickup collegato a un modulo Hammond. La registrazione alterna il solo suono MIDI con la presenza del sound "elettrico" della chitarra, per avere un'idea di come effettivamente il pickup regisca al playing senza note fasulle né ritardi.


Di nuovo Ron si destreggia con il classico "Sleepwalk" di Santo & Johnny. In questo caso il suono analogico del pickup è in primo piano, mentre la controparte MIDI crea dei tappeti di archi.


Internet, per questo genere di curiosità, è una vera miniera. Con una ricerca di alcuni minuti si possono scoprire storie come quella del signor Hoag e dei suoi pickup. Pickup che hanno sofferto di una sorte triste forse solo perché sono stati inventati in un'epoca sbagliata, in cui nessuno avrebbe potuto comprenderne le vere potenzialità. O forse solo perché, nell'uso tradizionale, hanno davvero un brutto suono!

Hoag: il pickup MIDI ottico sbucato dal passato
curiosità pickup
Link utili
Hoag Optical Pickup
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Peccato che nessuno gli dia ascolto..
di fender64 [user #14522]
commento del 01/08/2013 ore 08:28:50
Pat Metheny potrebbe essere interessato....poi per esmpio la LINE 6 con le sue chitarre strane anche..evidentemente non hanno intravisto un potenziale guadagno...tra le altre cose ora che al posto dei sensori che lui aveva utilizzato si possono sotituire con materiale molto più sensibile e preciso immaginate la precisione..
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interessante...
di adagio [user #13118]
commento del 01/08/2013 ore 19:29:46
non conoscevo Ron Hoag e la sua storia.
Ma si può acquistare il pickup in questione e provare ad installarlo?
o necessita di un sistema d'applicazione dedicato?

Rispondi
fuori tempo massimo
di yasodanandana [user #699]
commento del 01/08/2013 ore 19:59:42
obsoletissimo come tutti i sistemi di conversione hardware... oggi si fa tutto, meglio, senza modifiche e aggiunte sulla chitarra... e a minor costo col software..

vai al link
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Re: fuori tempo massimo
di Adimant [user #12733]
commento del 02/08/2013 ore 09:31:52
Hai provato questa cosa? A vederla è bellissima, ma hai verificato se funziona?
Sono molto incasinato con i postumi di un trasloco, ma appena rimetto su computer e scheda audio devo provare la beta...
Rispondi
Re: fuori tempo massimo
di yasodanandana [user #699]
commento del 02/08/2013 ore 10:19:45
ne abbiamo gia' parlato anche su accordo... col demo feci questo giochetto in dieci minuti (niente di che.. intendiamoci)... (la chitarrina non e' chitarra ma un suono midi..)...

vai al link be.feuz-GskVpw
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Re: fuori tempo massimo
di sundayplayer [user #13160]
commento del 02/08/2013 ore 11:10:39
Funziona, su un PC (Win) più o meno "normale" è paragonabile alla conversione che fa Roland con i vari PK.... quindi una minima latenza c'è....
Rispondi
Re: fuori tempo massimo
di Adimant [user #12733]
commento del 02/08/2013 ore 11:31:29
Se è paragonabile, va bene!!
Semmai è un po' più scomodo da portare in giro rispetto alle pedaliere Roland (io ho la vecchia e gloriosa Gr-33) ma da quello che ho trovato su Youtube mi sembra davvero impressionante, considerato anche il fatto che con i VST hai davvero tutti i suoni che vuoi.
Ma come lo controlli? Pedaliera Midi suppongo...
Rispondi
Re: fuori tempo massimo
di yasodanandana [user #699]
commento del 02/08/2013 ore 11:48:37
a livello pratico sembra non ce ne sia alcuna... ci sono video nei quali il dimostratore "shredda (boh!!)" di brutto in modi impensabili in un sistema tipo "roland"
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Re: fuori tempo massimo
di sundayplayer [user #13160]
commento del 02/08/2013 ore 13:45:02
..non l'ho scritto prima, ma il confronto l'ho fatto con il GR-55, che è più veloce delle macchine precedenti; quindi la performance è comunque molto buona...
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Re: fuori tempo massimo
di adagio [user #13118]
commento del 02/08/2013 ore 09:42:26
bella dritta il software!
è da poco che sto cercando una soluzione per la chitarra midi e questo programma sembra avere potenziale anche se in versione beta.
Ma fammi capire, quindi anche un sistema come quello fishman triple play essendo hardware è da considerarsi superato?


Rispondi
Re: fuori tempo massimo
di yasodanandana [user #699]
commento del 02/08/2013 ore 10:24:52
io ho suonato diversi sistemi di chitarra midi e mi sembra che questo software funzioni meglio.. considerato anche che non richiede alcuna installazione sulla chitarra.. Quando l'ho provato per la prima volta, ho sbagliato a settare l'ingresso audio del computer, funzionava perfino riprendendo il suono della chitarra elettrica spenta dal microfonino del mac book
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Re: fuori tempo massimo
di sundayplayer [user #13160]
commento del 02/08/2013 ore 11:13:25
...hai avuto modo di provarlo con un basso...?
Rispondi
Re: fuori tempo massimo
di yasodanandana [user #699]
commento del 02/08/2013 ore 11:24:21
l'ho provato con la baritona...
Rispondi
Re: fuori tempo massimo
di adagio [user #13118]
commento del 02/08/2013 ore 12:30:05
l'ho sto provando e sembra davvero ottimo.
Notevole la semplicità dei setup: pensavo chissà cosa dovessi collegare e mi sono ritrovato a suonare subito con un vst!

Ancora grazie della segnalazione.
Rispondi
Re: fuori tempo massimo
di yasodanandana [user #699]
commento del 02/08/2013 ore 13:02:06
:-)
Rispondi
DA 25 ANNI
di lassie [user #24566]
commento del 02/08/2013 ore 13:27:39
Io è dal 1988 che uso la mia CASIO MIDI Guitar MG 510 con espander Roland JV 1080 e mi trovo benissimo, ho avvicinato il pickup esafonico molto vicino alle corde per captare al massimo le corde ed ho regolato i singoli 6 trimmer di sensibilità per avere un suono immediato, sono molto soddisfatto del risultato riuscendo a sfruttare la dinamica del tocco e l'afther touch utile per azionare dispositivi vari tipo doppia velocità del Lesly e altro ancora.
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Re: DA 25 ANNI
di Claes [user #29011]
commento del 06/08/2013 ore 16:38:09
Welcome to the MG 510 club!!! Idem con patate e comprata appena arrivata a Copenaghen. È tra l'altro ottima come super-strat e ne ho 2 + una Washburn che è pure col GK Roland. Tutto OK. Per suonare serve capire la logica-synth. Il video promozionale è terribile - rimandato a settembre. L'idea è geniale!!! Un pickup laser da fantascienza. Sarebbe da usare su una chitarra normale invece che il solito PAF etc. Un sound totalmente nuovo mai sentito prima... il primo superstar che suona su una LP Sunburst con questi nuovi pickup fa partire una mania - tutti di corsa a comprarne uno.

Per gli amanti del vintage vi è una Roland lespauliana... difficile da manovrare e con sound monofonico / analogico imbattible.
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