La cara vecchia e collaudata pentatonica blues di Mi non c'ha mai tradito!
Questa volta, ci offre lo spunto per uno sfizioso lick da suonare sulla chitarra acustica, in prima posizione, tra corde a vuoto, legati e blue note. Lo studieremo sia a plettro e dita che in Fingerstyle.
La cara vecchia e collaudata pentatonica blues di Mi minore non c'ha mai tradito. Questa volta, ci offre lo spunto per uno sfizioso lick da suonare sulla chitarra acustica, in prima posizione, tra corde a vuoto, legati e blue note. Lo studieremo sia a plettro e dita che in Fingerstyle.
Questo studio è interamente costruito sulla pentatonica minore blues di E (E, G, A, Bb, B, D).
Suonata in prima posizione, questa diteggiatura ci permetterà di sfruttare le corde sfruttare le corde a vuoto.
Visualizziamola prima di metterci al lavoro.
Studieremo questo lick in due modi differenti: il primo con la tecnica dell'hybrid picking, il secondo senza l'utilizzo del plettro e quindi in stile fingerstyle.
Il primo esempio dovrà essere eseguito con la tecnica dell'hybrid picking, ovvero con l'utilizzo del plettro e delle dita della mano destra. Nella tablatura sono indicate le plettrate in giu, nello spartito sono indicate le note da suonare con l'anulare della mano destra (a).
La terza battuta si conclude con un E sulla sesta corda e una pausa prima dell'accordo finale.
Ora proviamo invece a eseguire la stessa frase senza il plettro. Quest'ultimo verrà sostituito dall'utilizzo del pollice che, come nell'esercizio precedente, si alternerà con l'anulare.
Per dare maggiore espressione a un lick come questo, le note suonate con l'anulare potranno essere enfatizzate e rese più aggressive applicando maggior forza: strappiamo la corda dal basso verso l'alto.
Abbiamo deciso di creare un nuovo jingle per i video di di Accordo che anticiperà e renderà riconoscibili i contenuti legati alla chitarra acustica. Andrea Baileni, nostro fiore all'occhiello per la chitarra acustica, si è occupato di comporlo e realizzarlo. In questa lezione ce lo ha suonato e spiegato in anteprima. (Gianni Rojatti)