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Gibson SG Future Tribute
Gibson SG Future Tribute
di [user #16167] - pubblicato il

Le corna della Diavoletto non invecchiano coi decenni, ma per portare la SG nel futuro è necessario un restyling che badi ai particolari. Un manico inedito, meccaniche singolari e nuove chicche modellano la SG Future Tribute.
Le corna della Diavoletto non invecchiano coi decenni, ma per portare la SG nel futuro è necessario un restyling che badi ai particolari. Un manico inedito, meccaniche singolari e nuove chicche modellano la SG Future Tribute.

Per tutti quelli che immaginano la chitarra del futuro come qualcosa dalle forme avveniristiche, con un coefficiente aerodinamico da Concorde e materiali all’avanguardia, Gibson ha pensato bene di stampare la scritta Future sulla placca copri truss rod di una SG più che mai tradizionalista, almeno nell’aspetto. Come sempre l’abbiamo affidata a Michele Quaini per un bizzarro viaggio nel futuro.

Difficile immaginare fino a dove si potrà spingere la tecnologia applicata alla chitarra elettrica, strumento che di per sé ne fa un uso molto ridotto. Abbiamo visto chitarre in grado di accordarsi da sole, altre di restare perfettamente intonate grazie a software dedicati. Quella che abbiamo tra le mani oggi invece, pur essendo dedicata al futuro, resta all'apparenza una Gibson SG ben più legata al passato di quanto si possa immaginare. Avevamo già affrontato l’argomento con la Les Paul Future Tribute, ed ecco che tra le nostre grinfie è capitata la gemella SG Future Tribute, stessa serie e dedicata allo stesso periodo.

Gibson SG Future Tribute

Le caratteristiche sono molto simili. Abbiamo un body completamente in mogano, senza top in acero, disponibile in tre colorazioni classiche: Vintage Sunburst, Heritage Cherry ed Ebony. Per rimarcare la modernità del progetto, tutte e tre le livree sono satinate, una finitura piacevole al tatto e che effettivamente può dare un tocco di modernità alle classiche forme della Diavoletto. Certo però il satinato non è sufficiente a giustificare il Future scritto sulla paletta.
Il manico, anch’esso in mogano, aggiunge un altro tassello in grado di allontanare questa SG dagli anni '60. Se da un lato troviamo una normalissima tastiera in palissandro, sul lato opposto fa bella mostra il nuovo profilo asimmetrico che, aiutato dal peso e dalle dimensioni ridotte rispetto alla Les Paul Future, sembra ancora più sottile e comodo. La forma è studiata per garantire accessibilità ed ergonomia dal primo fino al 24esimo tasto. Sì, avete letto bene: la SG Tribute conta 24 tasti medium jumbo.
Completano la dotazione hardware un capotasto in black Corian sagomato tramite PLEK per una precisione assoluta e il ponte Tune-o-matic. Sull'esemplare che abbiamo testato è inoltre montato il sistema Min-ETune, ma va sottolineato che le meccaniche applicate di serie sulla Gibson SG Future Tribute sono forse la parte più moderna di tutto lo strumento. Si tratta infatti delle Steinberger Gearless tuners, delle meccaniche davvero innovative in grado di garantire un’accordatura perfetta senza stressare in nessun modo la corda.

La parte elettronica è identica a quella che abbiamo già sentito sulla Les Paul. Al manico troviamo un ’57 Classic, che cerca di riprodurre il leggendario suono dei PAF originali, mentre al ponte è adottato un ’57 Classic Plus leggermente over-wound, per aumentarne l’output e rendere il sound più cattivo e ricco in posizione tre.


La scelta dei due humbucker va forse un po’ in controtendenza rispetto alla voglia di creare uno strumento che strizzi l’occhio al futuro. In realtà la filosofia che si cela dietro questa SG è quella di modernizzare a piccole dose un progetto vecchio di cinquant’anni senza stravolgerlo, andando a toccare solo i punti che veramente necessitavano di accorgimenti più consoni agli anni 2000.
In Gibson avran pensato che non era certo il sound della Diavoletto ad aver bisogno di un make over, ma solo la suonabilità e il confort. Quindi ecco sparire qualche grammo di legno dal manico, una ritoccatina alle forme del body, colori accattivanti e dettagli tecnici d’avanguardia che non stravolgano però il normale uso (com'è invece nel caso della Dusk Tiger o della Firebird X).
Ecco quindi che il suono che sentiamo uscire dall’amplificatore è niente di meno di quello che ci aspetteremmo da una SG tradizionale. Cattivo e tagliente con il pickup al ponte, in grado di essere sguaiato e diventare alla bisogna perfino fastidioso. Più cupo e caldo quello al manico, in grado magari di sfiorare anche suoni più jazz, rotondi e scuri.


La SG Future Tribute è una chitarra che probabilmente non farà breccia in tutti i cuori, soprattutto negli amanti dei modelli più tradizionali. Ma, forte di un prezzo ben al di sotto dei mille euro, potrà essere un ottimo ponte di lancio per chi volesse entrare nell’orbita del marchio di Nashville senza prosciugare il conto in banca. Certo, qualche compromesso con le finiture va accettato, ma si può chiudere un occhio.

Gibson SG Future Tribute
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Moolto interessante, con un prezzo ...
di George S.L.A [user #10210]
commento del 17/09/2013 ore 10:43:30
Moolto interessante, con un prezzo di circa 800 euro per natale si può sicuramente farci un pensierino....
carina l'idea dei 24 tasti e delle meccaniche e del capotasto..
per renderla ancora più futuribile avrebbero potuto metterci un floyd rose però!!!!!!!!!!!!
Ma forse è meglio un colpo al cerchio e uno alla botte!!
e poi è sempre Gibson!!!
Rispondi
Re: Moolto interessante, con un prezzo ...
di Claes [user #29011]
commento del 17/09/2013 ore 11:44:01
Sono un fan SG da sempre e per sempre, percui SG Future? Non è futura più di tanto - a me manca un pick-up MIDI. Ma... come vedete voi Accordiani la perfetta chitarra "Future" del futuro???
Rispondi
sono un po' perplesso
di francesco72 [user #31226]
commento del 17/09/2013 ore 12:17:11
da un lato comprendo (e plaudo al) l'esigenza ed allo sforzo di modernizzare un catalogo sinceramente vecchiotto. Però non capisco perchè non sfornare un nuovo modello tout court. Peraltro mi par di capire che la parte veramente innovativa sia l'ergonomia, non certo l'elettronica. Temo che ne esca un ibrido che non piacerà agli amanti del classico e non interesserà a chi cerca nuove proposte. Ribadisco che se gibson si fosse sforzata di studiare una forma innovativa, almeno per il suo catalogo ed osato qualcosa in più, come suggerisce george, con un ponte a tremolo efficace forse avrebbe potuto conquistare una nuova fetta di mercato.
ciao, Francesco
Rispondi
Wow un Quaini da applausi!
di Blackmama [user #27591]
commento del 17/09/2013 ore 14:37:09
Il primo video sui puliti non mi ha colpito più di tanto. Altra storia quando ho visto il secondo...
Ecco come una chitarra rock dovrebbe suonare (ed essere suonata), spero un giorno di saperne cavalcare una così bene anche io...
Rispondi
Re: Wow un Quaini da applausi!
di logos 77 [user #5752]
commento del 17/09/2013 ore 23:04:57
concordo, distorto da paura!
Rispondi
Sono dell'avviso che Gibson nel ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 17/09/2013 ore 18:56:54
Sono dell'avviso che Gibson nel '61 non fece affatto un errore a sfornare la nuova Les Paul che non era altro poi che la "diavoletto"... la chitarra era diventata più leggera... aveva più dinamica... il pickup al manico più arretrato rispetto alla Les Paul lo rendeva più fruibile in campo rock... da li in poi, vista la ricerca smodata dei modelli precedenti di Les Paul, hanno praticamente avuto paura di risbagliare e non si sono più mossi... i progetti della Les Paul Custom Lite e di questa nuova SG sono secondo me dei passi importanti... la SG è un modello che meriterebbe di essere ulteriormente stravolto con un diapason di 25,5 e un tremolo alla PRS, con pickup splittabili e meccaniche autobloccanti, top in acero fiammato... insomma ben vengano ulteriori cambiamenti... questa SG future, visto anche il buon prezzo, mi sembra un'ottima notizia di mercato...
Rispondi
Re: Sono dell'avviso che Gibson nel ...
di Oliver [user #910]
commento del 18/09/2013 ore 00:18:51
Beh, non direi che non ci abbiano provato. La serie Nighthawk, per esempio, è stata un'innovazione assoluta, dal diapason alla configurazione elettronica, ai tipi di ponte (tremolo compreso, volendo anche con il Floyd). Ha anche vinto il premio "Guitar of the year" ma, come tutte le innovazioni Gibson e Fender dai '60 in poi, è stata completamente snobbata.
Anche la LesPaul Standard Double Cut era tutto sommato una chitarra "nuova", ispirata alle concorrenti Hamer e PRS, con 24 tasti e ampie "camere tonali". Sparita anche lei.
Se continuano a sfornare varianti dei classici è solo colpa nostra, che non compriamo altro.
Rispondi
Re: Sono dell'avviso che Gibson nel ...
di Claes [user #29011]
commento del 18/09/2013 ore 10:26:38
La Gibson ha di certo provato l'impossibile livello look. Designers di auto hanno inventato le forme Flying V, Explorer... anche la Moderne. Ho provato quest'ultima ma non mi è piaciuta - avrei forse dovuto acquistarla dato che è rarissima - da museo. Di questi tempi, come scrivi, quello che vende è roba classica Gibson / Fender, tributes a non finire e piccolissime differenze tra un modello all'altro. Spererei che sia Fender & Gibson inventassero qualcosa di radicalmente nuovo.
Rispondi
Re: Sono dell'avviso che Gibson nel ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 18/09/2013 ore 15:05:49
Se le novità Gibson assomigliano a prototipi di razzo pronti ad essere sparati nello spazio è ovvio che nessuno li compra. Ma non si può continuare a produrre chitarre come se gli ultimi trentacinque anni fossero passati senza alcuna innovazione in campo liuteristico. Con dico che non si debbano produrre i classici modelli. Ma se ne dovrebbero fare di meno. Di Les Paul ad esempio quando hai prodotto la Junior, la Studio, La Standard, La Classic, La Custom e le cinque custom shop dal '56 al '60 basta così. A che servono gli altri modelli? Non si può e non si deve essere a tutti i costi originali. Basta copiare da ciò che hanno fatto negli anni Ibanez, PRS, Jackson, ESP ed altri e produrre qualche chitarra con un pò di modernità e versatilità in più. Che darei per una superstrat neck thru in mogano con scritto Gibson sulla paletta... Per esempio...
Rispondi
Re: Sono dell'avviso che Gibson nel ...
di Oliver [user #910]
commento del 18/09/2013 ore 15:45:12
Non sono d'accordo.
I modelli ipertecnologici sono l'embrione delle chitarre di domani, e sono esattamente ciò che tutti chiedono (invece dei soliti vecchi modelli), ma poi disprezzano :)
Per ora.
La Gibson in particolare ha cercato molte volte di innovare i propri design (e produce Steinberger, tra l'altro), ma è stata quasi sempre bocciata dalla risposta di mercato, mentre è evidente che le innumerevoli varianti dello stesso modello (molto più economiche da realizzare rispetto a prodotti disegnati ex-novo) alla fine vengono vendute e contribuiscono a far parlare del marchio anche se sono delle meteore che durano una sola stagione, o meno.
Explorer, Firebird, Flying V, Nighthawk, Spirit (per non parlare di Corvus, Challenger, Victory, Marauder e altri modelli minori) sono tutti tentativi di modificare design, ergonomia e -a volte- anche l'elettronica. Tentativi quasi sempre falliti per decisione del pubblico (cioè noi), che ha scartato strumenti di qualità perlomeno paragonabile a quella delle "solite" LesPaul e SG per il solo motivo che... non assomigliavano ad una LesPaul o ad una SG. Salvo poi riscoprirli, come è successo a Flying V ed Explorer, e succede ora alla Firebird, improvvisamente tornata di moda. Ecco, è la moda che ci dimostra quanto siamo stupidi, e come le case produttrici si abbassino al nostro livello. Prima di Slash la LesPaul non se la filava più nessuno. Fino all'anno scorso la Firebird era solamente una chitarra eccentrica (=brutta) e superata. Eppure sono sempre gli stessi strumenti, da decenni.

Va anche riconosciuto che, nonostante il solito ostracismo dei puristi, nei modelli "classici" sono state a volte introdotte novità a livello circuitale che ampliano enormemente le possibilità timbriche o la semplice gestione dell'accordatura.
Anni fa è stata prodotta una LesPaul con pickups intercambiabili (sul concetto della Ampeg, più o meno): dall'esterno non cambiava niente e i pickups si inserivano ad incastro dal retro del body, pre-montati su appositi supporti: idea fighissima, si poteva passare da un classic'57, a un Dirty Finger o a un P90 in pochi secondi e senza nemmeno un cacciavite.
E che fine ha fatto? I più non ne hanno nemmeno sentito parlare...

Quanto ai marchi "alternativi", direi che anche per loro non si contano più le miriadi di varianti dello stesso strumento, il che conferma che è un modo per mantenere attive le vendite.
Rispondi
Re: Sono dell'avviso che Gibson nel ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 18/09/2013 ore 17:57:20
Si ma siamo sempre li... cambiano i modelli ma sempre di chitarre in mogano con diapason 24,75 e pickup humbucker sono... vera evoluzione non c'è mai stata... molte "forme" si... ma poca modernità reale...
Rispondi
Re: Sono dell'avviso che Gibson nel ...
di Oliver [user #910]
commento del 19/09/2013 ore 00:20:10
La Nighthawk ha la stessa scala della Fender (25,5), set neck, varie configurazioni di pickups (minihumbucker, single coil, humbucker, doppio single coil slanted, P90, addirittura una dummy coil per eliminare i rumori di fondo) con mix originalissimi e split, selettori a 5 vie come una strato, varitone, ponti fissi con corde passanti in stile Fender, oppure Floyd Rose... Praticamente di fedele alla tradizione c'è solo la paletta: se non è innovativa questa, non saprei cos'altro inventarmi :)
Rispondi
Re: Sono dell'avviso che Gibson nel ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 19/09/2013 ore 06:48:34
Sempre una forma Les Paul con una tastiera poco accessibile all'attacco del manico... Andiamo... E poi se pure fosse stiamo parlando sempre di un solo modello... La liuteria moderna ha manici slim, tastiere ad alto raggio di curvatura a 24 tasti, tasti jumbo, ponti flottanti ultramoderni con sistemi di stabilizzazione... Diciamocelo con onestà: Gibson ste cose non le guarda proprio è ferma a 60 anni fa quando con fatica accettò di produrre una solid body... Sono lenti a cambiare... I loro modelli di punta sono le riedizioni custom shop di pezzi di antiquariato degli anni '50... Che va benissimo... Ma perchè non produrre almeno una chitarra con le caratteristiche e la eleganza di una PRS ad esempio? Non dico di fare superstrat... Ma una PRS non è così concettualmente lontana dalla ideologia Gibson... Ma quanto è più moderna!
Rispondi
Re: Sono dell'avviso che Gibson nel ...
di Oliver [user #910]
commento del 19/09/2013 ore 08:31:12
Non per fare a tutti i costi il paladino della Gibson, ma se mi trovi un catalogo che abbia modelli più diversi tra loro di quanto lo sono quelli di Gibson, ti offro una cena :)
Anche solo considerando l'aspetto estetico, che poi con l'innovazione c'entra veramente poco.
La Nighthawk assomiglierà certo -e non a caso- alla LesPaul (ma la PRS single cut no?), ma è un concentrato di novità assolutamente notevole. Rivoluzionario addirittura, se pensiamo che è marchiata Gibson.

Le PRS (chitarre stupende) sono nate come... copie delle Gibson: la prima Santana, quella che ha lanciato il marchio, è sostanzialmente una LesPaul Junior Double Cut con il carved body e il flame top di una LesPaul Standard (più il vibrato). Oltretutto successiva alla Hamer, ancora più "uguale". La differenza, per entrambe, era la paletta, decisamente meno riuscita di quella Gibson, che a sua volta ha prodotto la LP Standard Double Cut: bella tanto quanto una PRS o una Hamer, leggera grazie alle camere tonali e con 24 tasti, come il mercato richiedeva (ma poi non l'ha comprata...).
Solo in seguito alla PRS hanno allungato il corno superiore, essenzialmente per motivi di bilanciamento.
La splendida PRS Single Cut è evidentemente una leggerissima revisione delle forme della LesPaul, niente di innovativo.
Riguardo ai manici, Gibson ne produce in tre diverse shapes, con numerose piccole varianti e ce n'è un po' per tutti i gusti. Le elettroniche diventano sempre più versatili (oddio, il Varitone esiste da decenni, anche se quasi nessuno lo ha mai usato). Insomma, anche per i brands storici c'è molta più varietà e ricerca di quello che può sembrare, semplicemente perchè i tentativi di innovazione -anche banali- non vengono graditi dal mercato. Lo stesso che li richiede...

PRS e Ibanez hanno potuto produrre forme nuove (e ripeto: la forma conta davvero poco in una chitarra) per un motivo semplicissmo: non avevano una tradizione solidissima da rispettare e anzi dovevano necessariamente cercare di differenziarsi a tutti i costi, dopo avere iniziato con delle copie dei classici. Fender e Gibson sono inchiodate (da noi) alle immagini e ai concetti che oramai rappresentano LA chitarra elettrica per eccellenza. Pensa che la VG Stratocaster praticamente non ha mercato, eppure in teoria dovrebbe soppiantare tutte le altre Stratocaster: è una strato "standard", con la stessa estetica e con la sua normalissima dotazione di pickups (quindi suona esattamente come una Strato normale), e IN PIU' ha la possibilità di simulare altre chitarre e accordature.
E perchè non se la comprano, preferendole una American Standard?
Siamo bestie strane.
Rispondi
Re: Sono dell'avviso che Gibson nel ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 19/09/2013 ore 09:21:20
È la solita storia del bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno... Guardiamo due tipi di innovazione diversi... Io guardo alla liuteria di base e tu alla innovazione anche sul piano tecnologico... È certo che le innovazioni elettroniche non vendono quanto dovrebbero... Ma è pur vero che una chitarra tradizionale vale oggi quanto domani mentre una variax tra 10 anni non varrà più nulla visto che diventerà obsoleta... E allora ci si mantiene saldi alle tradizioni puntando ai suoni di multieffetti... Io invece una chitarra con tutti i suoni al suo interno magari da collegare direttamente ad un mixer la prenderei... Ma dovrebbero assicurarmi una sostituibilità del software e magari anche dell'hardware per eventuali aggiornamenti... Ciò purtroppo non accade... Magari standardizzare un alloggiamento sul retro delle chitarre per dimensioni e connettività in cui inserire processori aggiornabili negli anni... Allora una chitarra di quel tipo non perderebbe punti nel tempo...
Rispondi
Re: Sono dell'avviso che Gibson nel ...
di francesco72 [user #31226]
commento del 19/09/2013 ore 11:25:46
mi permetto una: che il catalogo ibanez sia meno vario di gibson o fender o chiunque altro non sta nemmeno su marte: la casa giapponese (che ha metà della storia di gibson e fender) annovera (al di là delle forme) chitarre per tutti i gusti e tutte le tasche. Ci sono le classiche superstrat (serie RG) e quelle col corpo slim (serie S), chitarre con pick up passivi ed altre con quelli attivi, chitarre a ponte fisso ed altre con tre tipi diversi di tremolo, configurazioni di microfoni a sfare: HH, HSH, HSS, oltre alle variazioni che danno gli splittabili, manici classici di vari tipi e manici slim, chitarre a 22 e 24 tasti e perfino una a 30. Per non parlare dei cataloghi a 7 ed 8 corde (soluzione che gibson e fender paiono nemmeno conoscere) che annoverano una notevole varietà di soluzioni, ancora una volta per molti gusti e tutte le tasche.
Infine veniamo al capitolo shape: che non conti può valere per te, ma per me invece, la forma è un elemento da tenere in considerazione. Poi sarò io l'eccezione, ma a parità di chitarra se posso scegliere anche la forma non mi pare un minus, anzi. Anche da questo punto di vista mi pare che i giapponesi diano 10 a zero a tutti, guardare il catalogo per credere.
Se siamo inchiodati a comprare solo le classiche fender e gibson, non lo so. Io due anni fa volendo acquistare una telecaster ho preso una modern player plus perchè più confacente alle mie esigenze; l'anno scorso ho trovato un'offerta su una gibson explorer e me la sono portata a casa. Però, ad esempio, visto che una SG già ce l'ho, e mi soddisfa, non sento assolutamente il bisogno di infognarmi a cercarne un'altra in cui cambiano le meccaniche o c'è la finitura non verniciata o il battipenna grande. Piuttosto cerco una chitarra con altre caratteristiche e se guardo il catalogo gibson non la trovo (tengasi presente che ho anche la les paul).
ciao
Rispondi
Re: Sono dell'avviso che Gibson nel ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 19/09/2013 ore 16:10:25
Concordo. Io ho parecchie chitarre tra cui anche alcune Gibson e Fender. Ma suono il 99% delle volte una RG2550Z per la suonabilità, l'affidabilità, la stabilità dell'accordatura e la versatilità. Non hai idea di quante volte vengo pressato dagli amici di "gruppo" a portare una Les Paul per il solo impatto scenico che ne deriverebbe. Non per il suono. Per l'estetica! Si sentirebbero più ispirati durante le mie esibizioni se imbracciassi una Les Paul. Io ormai non ho più il fisico per massacrarmi a portare quintali di attrezzatura e più di una chitarra visti anche gli spazi ridotti che ci vengono riservati nei locali. Per cui la mia ricerca sulla strumentazione negli anni è stata rivolta al "poco e di qualità" e con la maggiore versatilità possibile... Ma la gente spera di vederci con una Les Paul al collo e non con una RG... È una triste realtà...
Rispondi
Re: Sono dell'avviso che Gibson nel ...
di Oliver [user #910]
commento del 19/09/2013 ore 19:00:3
Guarda che non volevo mica polemizzare :)

A parte tutto (potremmo discutere per ore, ma manca il tempo, lo spazio e... siamo anche OT), non ho mai detto che per me la forma non conta: è il primo e il principale elemento di scelta di uno strumento per la stragrande maggioranza dei chitarristi, che ne siano consapevoli oppure no.
Quello che intendevo è solamente che la forma di un body o di una paletta non sono "innovazione liuteristica", salvo i casi in cui si parla di ergonomia. Ad esempio: la Explorer è di una comodità incredibile, la Flying V... no. Però suonano allo stesso modo, e non sono dissimili da una SG (a parità di pickups, ovviamente).
Rispondi
Re: Sono dell'avviso che Gibson nel ...
di francesco72 [user #31226]
commento del 18/09/2013 ore 15:47:22
esattamente quanto ho cercato di scrivere io: se anzichè modificare la SG sfornavano una "vattelapesca" con quelle caratteristiche fisiche e magari un tremolo sarebbe stata un'operazione migliore.
ciao
Rispondi
Re: Sono dell'avviso che Gibson nel ...
di francesco72 [user #31226]
commento del 18/09/2013 ore 15:53:2
ops, c'è stata una concomitanza, io mi accodavo al messaggio precedente, quello di angusnoodles e non sono d'accordo che la novità non paghi e che sia così soggetta alla moda: il manico wizard non c'era prima dell'ibanez ma oggi è un ottimo strumento ed alcuni lo ritengono essenziale. il ponte zp non c'era prima di ibanez, ma è meglio del floyd rose. La differenza è che Ibanez in 20 anni ha sfornato centinaia di modelli diversi, poi di largo consumo ce ne saranno dieci, Gibson ne ha sfornati 4, per cui non ci si aspetti che siano tutti azzeccati. Personalmente compro quello che mmi piace o mi serve (non sempre le due cose combaciano), ma non posso comprare una chitarra che non mi piace o non mi serve solo perchè c'è scritto gibson.
Rispondi
Re: Sono dell'avviso che Gibson nel ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 18/09/2013 ore 17:54:52
Da estimatore Ibanez non posso che essere d'accordo con te... anche se c'è manico wizard e manico wizard... ce l'ho su 4 ibanez... stesse misure dichiarate... non dico che sono 4 manici diversi... ma almeno due tipi diversi si... e nessuno è l'ultra sottile con i rinforzi in titanio... poi l'Edge Zero con il ZPS3 ormai è diventato un ponte del quale non riesco più a fare a meno... geniale...
Rispondi
Re: Sono dell'avviso che Gibson nel ...
di Claes [user #29011]
commento del 19/09/2013 ore 14:41:24
Che darei per una superstrat neck thru in mogano con scritto Gibson sulla paletta...

Mi fai pensare che un P90 sarebbe iconoclastico ma forse adatto a una chitarra davvero schizofrenica come quella che intendi!
Rispondi
Re: Sono dell'avviso che Gibson nel ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 19/09/2013 ore 15:49:18
Perchè no! Magari al centro tra due PAF! :-)))
Rispondi
Con le sue prove...
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 17/09/2013 ore 20:16:19
....Michele potrebbe far vendere anche un manico di scopa.
Rispondi
Re: Con le sue prove...
di Blackmama [user #27591]
commento del 18/09/2013 ore 11:27:30
Come darti torto! ;)
Rispondi
C'è anche senza il sistema ...
di fbf [user #36393]
commento del 17/09/2013 ore 20:44:19
C'è anche senza il sistema min-Etune??
Rispondi
Re: C'è anche senza il sistema ...
di Denis Buratto [user #16167]
commento del 17/09/2013 ore 21:05:56
cito dalla recensione: "Sull'esemplare che abbiamo testato è inoltre montato il sistema Min-ETune, ma va sottolineato che le meccaniche applicate di serie sulla Gibson SG Future Tribute sono forse la parte più moderna di tutto lo strumento. Si tratta infatti delle Steinberger Gearless tuners, delle meccaniche davvero innovative in grado di garantire un’accordatura perfetta senza stressare in nessun modo la corda."

;)
Rispondi
Re: C'è anche senza il sistema ...
di fbf [user #36393]
commento del 17/09/2013 ore 21:23:1
OPS! A leggere in fretta! Thanks
Rispondi
Woah.....
di Salvog [user #26748]
commento del 19/09/2013 ore 08:37:03
Ma si... è sempre la stessa storia inneggiamo a nuovi prodotti, crutichiamo le ben note case costruttrici perché non inventano qualcosa di innovativo, ma a quanto pare, andiamo a nostro avviso sempre sul sicuro scegliendo sempre le stesse medesime caratteristiche, che ricerchiamo con particolare piglio in uno strumento.
Ma ragazzi...ma se comprate chitarre, che io odio, relliccate "Artificialmente" addirittura, che vuol significare questo?
Che il concetto allettante ed auspicabile del vintage penso che, forse lo abbiamo sposato nel modo più accanito esasperato ed esagerato possibile.
Altrsì Siamo sempre affascinati dai vecchi maestri, io il primo, qualsiasi genere professino o abbiano professato, conseguentemente non accetteremmo in pieno qualcosa che abbia forme e materiali diversi dalle ben note sei corde. Aggiungo che, se si continuerà ad acquistare uno strumento premeditando già una eventuale rivendita, è logico pensare che si acquisterà sempre la stessa solfa.
Certo per acquistare una chitrarra in Plexiglass o in paniforte, truciolato o tamburato, ma che abbia un' hardware ed un'elettronica di nuova generazione sara veramente, ma veramentedura!!
Rispondi
Re: Woah.....
di Claes [user #29011]
commento del 19/09/2013 ore 15:25:48
Plexiglass: avevo una adesso distrutta Dan Armstrong. Ovviamente trasparente e con look Strat. Mica tanto sustain senza booster, ma un sound molto percussivo di per sé. Speed Neck alla moderna. Un pick-up era costruito come un mattoncino che si inseriva nell'apposito ricettacolo della chitarra.

Era sorprendente l'aver pick-ups intercambiabili nel giro di pochi secondi, ma uno solo alla volta era possibile - single pick-up. Qualcuno dovrebbe copiarne il concetto. Una spina tipo luce sul pick-up (come sulla Armstrong) potrebbe diventare d'obbligo per i fabbricanti di pick-ups.

Questo era il Future datato 1971-72.
Rispondi
Re: Woah.....
di Salvog [user #26748]
commento del 19/09/2013 ore 15:54:09
Pick ups ad innesto?

Non male come idea!!
Rispondi
Re: Woah.....
di Oliver [user #910]
commento del 19/09/2013 ore 19:04:12
vai al link

Hehehe....
Rispondi
Re: Woah.....
di Claes [user #29011]
commento del 20/09/2013 ore 18:05:5
PUSH TONE! Bella sorpresa! Mi sembra però difficile cambiare pick-ups dal vivo nel giro di 30-60 secondi tra un pezzo e l'altro. Altri fabbricanti di pick-ups faranno di certo modelli compatibili a questo sistema Tone Push.
Rispondi
mi spiace ma no
di francesco72 [user #31226]
commento del 19/09/2013 ore 11:32:16
scusami salvog, ma personalmente sono all'antitesi di quanto scrivi: il mio parco chitarre comprende i classici, ma anche ben altro. a mio parere quando uno ha una stratocaster gli basta. Personalmente quando mi incuriosisce una chitarra è perchè ha qualcosa di nuovo o diverso da quanto già in mio possesso. Ci saranno gli amanti delle relic, ma ci sono anche tanti che acquistano le jem o le esp, anzi a vedere i negozi che bazzico io le relic coprono una nicchia di mercato.
Rispondi
Woah....
di Salvog [user #26748]
commento del 19/09/2013 ore 15:51:49
Ma no! Non è che io sia amante del vintage estremo anzi, non spenderei mai 4/5 K eruri per una chitarra di 30/40 anni fa e penso che s'era capito, anch'io ho un po di tutto, eh eh eh eh misa che come te le amo un po' tutte.

Mo te do na chicca,

me dovrebbe arrivare una Suhr standard H S H, è un anno che l'aspetto, ma penso che ancora devo pazientare.


Ciao Francesco.
Rispondi
toh.. una gibson con ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 20/09/2013 ore 01:41:57
toh.. una gibson con un pulito interessante.. !!
Rispondi
Rock!
di Marko [user #5457]
commento del 03/03/2015 ore 10:53:50
Ho appena ricevuto la SG Future Tribute, ecco il mio test
vai al link

Molto versatile, si passa dal pop, rock, blues, metal
Rispondi
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