di FBASS [user #22255] - pubblicato il 20 settembre 2013 ore 12:20
Questa volta ho voluto iniziare con un video di una Fender Jazzmaster del 1961, chitarra nata e presentata nel 1958 al NAMM Show; essa in verità era stata pensata per i chitarristi jazz, ma trovò poi maggior riscontro nel surf rock degli anni sessanta, anche se si vuole l'attribuzione della denominazione "Chitarra del Surf" alla successiva erede, la Fender Jaguar che vide la luce solo nel 1962 e che Fender pensò di introdurre come un'evoluzione migliorativa della Jazzmaster, ma il titolo l'ebbe in principal modo per l'uso che ne fece il gruppo legato alla Surf-Music per eccellenza, i Beach Boys, costava anche qualcosa in più, esattamente 379,50 dollari (http://www.fenderjaguar.net/vintage.htm ), ed era la più cara nel listino dell'anno 1962/63 :
Tornando alla Jazzmaster, si tramanda che Leo Fender propose la chitarra come "top-of-the-line" nel 1958, ad un prezzo di 329,50 dollari ( cioè 50 dollari in più rispetto alla Stratocaster, fino ad allora lo strumento al TOP della "Brand"). La Jazzmaster presentava notevoli particolarità e innovazioni, in primis un corpo asimmetrico ( trasferito poi sia al Jazz Bass, sia alla Jaguar che al Fender VI ), l"Offset Contour Body", studiato per ottenere un miglior bilanciamento, ed aveva già la tastiera in palissandro incollata, fu la prima chitarra Fender ad adottarla, seguita nel 1959 da Precision Bass con la stessa in "Rosewood", un nuovo tremolo dotato di blocco opzionale, studiato per non perdere l’accordatura ( il Floating Tremolo usato poi sulla Jaguar e sul Fender VI). Aveva lo stesso diapason della Telecaster e Stratocaster, cioè 25 e 1/2 di pollici contro i 24 pollici della sua erede Jaguar ( quest'ultima con il diapason, cioè la parte vibrante della corda, lungo 610 mm al posto dei tradizionali 648 mm di Telecaster, Stratocaster e Jazzmaster compreso, ma identico a quello della successiva Mustang ), pickup a "saponetta" che un po' ricordano i P 90 della concorrenza, un commutatore a tre posizioni, posizionato in basso sulla mascherina, lato spalla mancante inferiore, del tipo Les Paul della concorrenza; era dotata anche di un circuito aggiunto per il solo pickup al manico, splittabile mediante uno switch in alto al lato dei due potenziometri con manople a "taglio" zigrinate ( questa particolare dotazione di controlli derivava dai circuiti che Freddie Tavares, progettista di spicco alla Fender ed autore della paletta Stratocaster, aveva progettato e montato sulle sue chitarre private, cosa trasmessa poi anche alla Jaguar ma non al Fender VI ). Eccovi alcune foto della Jazzmaster, di chi la usò e di chi usò invece la Jaguar sua erede:
Chiudo citando il fatto che nel periodo CBS la stessa ebbe i segnatasti cambiati in quelli rettangolari in madreperla ( ma anche il Jazz Bass e la Jaguar ), le meccaniche Kluson-Deluxe lasciarono il posto alle F-series, poi dal 1967 in poi venne disegnata una nuova paletta più grande ( la "Palettona" ma in seguito anche la Stratocaster subirà la stessa modifica, anche se la prima chitarra ad esserne dotata e dalla nascita fu proprio la Jaguar, seguita, nel 1964 e quindi tutte in piena era pre-CBS, dalla Duo-Sonic II e subito dopo dalla sua erede Mustang, nata alla fine dello stesso anno, identica alla precedente ma dotata di tremolo e ponte fluttuante ). Poi dal 1968 venne cambiata la verniciatura da nitrocellulosa a poliestere ( e quì la cosa fu molto discutibile anche se dettata da norme severe in merito ). La Squier ha recentemente riproposto tutti gli strumenti vintage di quel periodo, ma la Jazzmaster era già presente in catalogo 2011 precedentemente come modelli "Squier Artist J.Mascis Jazzmaster" e "Squier Vintage Modified"