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Ibanez AF151: Hollowbo' Royal!
Ibanez AF151: Hollowbo' Royal!
di [user #16167] - pubblicato il

La AF151 arriva dirompente nel mondo delle hollowbody con finiture di tutto rispetto e un look sontuoso. Immancabili sono la cassa in acero fiammato e l'humbucker Super 58 Custom, lo stesso scelto dagli artisti Ibanez per le loro archtop.
Tra palette taglienti, Floyd e pickup al plutonio, Ibanez ha sempre dedicato qualche pagina del suo catalogo alle chitarre semiacustiche, sia quelle più rock'n'roll, sia quelle più propriamente jazzy, spesso con ottimi risultati. La AF151 arriva dirompente nel mondo delle hollowbody con finiture di tutto rispetto e un look sontuoso. L'abbiamo spedita direttamente a Michele Quaini nei panni del jazzista per caso.

La serie Artstar, introdotta proprio nel 2013 dall'azienda giapponese, è il top della gamma Ibanez per quanto riguarda il mondo delle semiacustiche. Ponendosi appena al di sotto - come prezzo e non come qualità - alle signature, queste chitarre rappresentano un po' un concentrato di tutto quello che nel corso del tempo Ibanez ha sviluppato nel settore. La AF151 è forse un dei modelli più jazz di tutta la serie. Lo si nota subito, oltre che dal singolo pickup al manico, anche dalle corde lisce di serie, che certo non lasciano dubbi sull'indole di questa hollowbody, ma andiamo con ordine.

Il body dalle dimensioni generose è interamente costruito in acero fiammato nella finitura Aged Whiskey Burst, l'unica disponibile tra l'altro: un ibrido tra un three tone sunburst e uno cherry burst che lascia bene in vista la profondità delle figurazioni dell'acero.
Il manico, ovviamente set-in, è in tre pezzi di mogano e acero. Una composizione largamente usata da Ibanez in questa tipologia di strumenti. Il profilo dalle dimensioni generose garantisce comodità durante il playing, nonostante una verniciatura a nostro avviso un po' troppo spessa ma non appiccicosa. Lo sovrasta una tastiera in ebano con un radius da 12". I venti tasti medium jumbo subiscono il Fret Edge Treatment, una lavorazione che a detta della casa garantisce un maggior comfort. Al tatto risultano decisamente ben rifiniti, come ci si aspetterebbe da uno strumento di fascia elevata. I segnatasti in abalone e madreperla fanno il paio con il ponte in palissandro e l'attaccacorde vintage style dorato. La dotazione comprende poi il pickup Super 58 Custom, ormai storico e scelto da tutti gli endorser "semiacustici" Ibanez per le loro signature, con cover dorata, ça va sans dire. Ultimi dettagli a completare l'opera sono il capotasto in osso e le manopole dal look ricercato che offrono un ottimo grip.


Colleghiamo la AF151 all’amplificatore, in questo caso una LAA Custom Belladonna. Equalizzatore flat e suono clean che più clean non si può. Crunch e distorsioni li lasciamo alla Cesareo signature che compare alle spalle di Michele nel video.
Quello che ci si aspetta da una semiacustica a cassa alta è un suono rotondo, corposo molto carico sui bassi, capace però di far sentire una punta in grado di bucare il mix e che quindi non resti intubato. Quello offerto da questa Ibanez è un ottimo campione.
Il Super 58 Custom lo conoscevamo già bene con il suo sound caldo e ricco, molto simile a quello di un PAF Gibson, ma leggermente meno aggressivo. Qui abbiamo a disposizione solo quello al manico quindi dovremo sfruttarlo sia per le ritmiche sia per gli assolo, nulla di strano ovviamente per una chitarra di questo tipo.
A livello solistico non si fatica a scorrere su e giù per la tastiera sufficientemente piatta. I tasti regalano il comfort promesso dall'Artstar Fret Edge Treatment e il body, nonostante le dimensioni generose, non infastidisce nel playing. Certo, se non si è abituati alle casse alte un po' si resta sorpresi, ma basta un pomeriggio per abituarsi alle differenti geometrie.
Tornando al suono, nelle ritmiche può risultare utile chiudere leggermente il controllo di tono. L'humbucker infatti, nonostante la posizione al manico, mantiene una brillantezza molto evidente, attenuabile con il potenziometro dedicato.
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La nuova Ibanez AF151, in definitiva, si può tranquillamente collocare tra le chitarre di fascia alta, pur avendo un prezzo decisamente inferiore alla media. Con circa 800 euro ci si può aggiudicare uno strumento dalle caratteristiche davvero al top, sia per scelta dei legni sia per quanto riguarda le finiture, con un rapporto qualità prezzo decisamente sbilanciato verso il numeratore e, nel caso si sentisse la mancanza del pickup al ponte, beh: c'è sempre la AF155 pronta in catalogo.

Ora lasciamo la parola a un Quaini in giacca e cravatta, come ogni jazzista che si rispetti dovrebbe essere, o forse no?


Ibanez è distribuita in Italia da Mogar Music.

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bella e, per i miei, ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 01/10/2013 ore 08:03:12
bella e, per i miei, gusti, sufficientemente brillante anche senza magnete al ponte...
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Buon suono, da quello che ...
di waterdog [user #12638]
commento del 01/10/2013 ore 08:41:1
Buon suono, da quello che si sente. ma almeno è fatta in Giappone o è la solita cineseria? Peccato per la verniciatura, spesso è troppo spessa...
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Re: Buon suono, da quello che ...
di maxventu [user #4785]
commento del 01/10/2013 ore 10:22:
non si capisce dov'è fabbricata, ma finiture di fascia alta, prezzo di circa 800 euro, e poi l'adesivino CE dietro la paletta, dove a volte "CE" non sta a significare "Comunità Europea" (come spesso si crede) bensì "China Export"....
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Re: Buon suono, da quello che ...
di Denis Buratto [user #16167]
commento del 01/10/2013 ore 10:45:00
Confermo il Made in China.
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Re: Buon suono, da quello che ...
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 01/10/2013 ore 14:53:26
È Cinese, ma non parlerei di "cineseria". Ormai da diversi anni Ibanez sta sfornando davvero bella roba per le fasce medio-basse, e soprattutto certe archtop sono dei veri chitarroni!
Avevo una AF125 fino a qualche tempo fa, legni molto belli e finiture da urlo. L'ho rivenduta solo perché in seguito ho cominciato ad apprezzare suoni più "legnosi", mentre il timbro della mia Ibanez era più moderno e troppo cicciotto per me: vai al link
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Con le archtop Ibanez,specie la ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 01/10/2013 ore 10:21:45
Con le archtop Ibanez,specie la gamma medio/alta,si va sempre sul sicuro ;-)
Difficile trovare di meglio.....
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Bella!
di Rothko61 [user #32606]
commento del 01/10/2013 ore 10:44:12
Bella e "buona"!
Solo "l'attaccacorde vintage style dorato" non mi entusiasma.
A me le Ibba garbano molto ed hanno un rapporto qualità/prezzo spesso imbattibile.
Prima di un acquisto la confronterei con una Godin 5th Avenue Kingpin II e con le ottime Peerless.
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Sembra un bel prodotto davvero. ...
di frank5150 [user #22607]
commento del 01/10/2013 ore 21:10:0
Sembra un bel prodotto davvero. Per questa fascia di prezzo comunque le rivali non mancano; Washburn, Godin e Peerless non sono da meno secondo me... Ci vorrebbe un confronto, ovviamente da fare di persona, per verificare la bontà dello strumento anche da spento ;-)
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Ibanez hollow body? Ingiustamente snobbate.
di macchiadileopardo [user #23035]
commento del 04/10/2013 ore 11:57:59
Versione della Gibson L5, ma non copia. Ho una AF 75 Special Ed. Provatela con le corde giuste e sentirete che meraviglia.Il prezzo è davvero inferiore al valore della chitarra. Sia che sia made in Korea sia che sia made in Cina, le rifiniture risultano perfette. Non collegata all'amplificatore ha un'eccelente sonorità. E' grande se amplificata su Marshall o Fender. Con queste premesse, accolgo con gioia l'uscita della AF151.
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