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Bon Jovi, l'armonia e i mostri dello studio
Bon Jovi, l'armonia e i mostri dello studio
di [user #10210] - pubblicato il

Il processo che si cela dietro la scrittura di una grande canzone o di un assolo indimenticabile è magico. Spesso, cercare di imbrigliarlo sul pentagramma o spiegarlo a colpi di teoria, può essere poco fruttuoso se non addirittura controproducente.
Buona giornata  a tutti, 
vorrei avere se possibile dei chiarimenti di armonia musicale.
Analizzando il brano "Wanted Dead or Alive" dei Bon Jovi mi sono sorti alcuni interrogativi di teoria musicale che non riesco a risolvere, mi spiego meglio.
Il brano è costruito sui seguenti accordi D, F,C,G che si ripetono per tutto il brano in varie sequenze, armonicamente dovremmo essere i C maggiore, e qui scatta la prima domanda: cosa ci fa il D al posto del Dm?
le altre domane arrivano al momento del solo, mantenendo sempre lo stesso giro di accordi Sambora usa si la scala di C ma vista dalla pentatonica di Dm in essa contenuta, perche secondo voi?
Grazie dell'attenzione...
 
Bon Jovi, l'armonia e i mostri dello studio
 
Risponde Gianni Rojatti, coordinatore di Didattica e chitarrista dei Dolcetti: la tua analisi è corretta. I tre accordi F, C, G sono i tre accordi maggiori della tonalità di C maggiore: IV, I e V grado. Nell’armonizzazione di questa scala (C, Dm, Em, F, G, Am, Bdim) il D dovrebbe essere per l’appunto minore. Pensarlo come maggiore, idealmente D7, è una modulazione, che colora e rende meno scontato e più fiero il suono della progressione.
Oppure, visto il ruolo predominante dell’accordo di D, vero protagonista in questa progressione, ti suggerirei di provare a pensare a questo giro anche da un altro punto di vista:
guardalo come in D Misolidio con D, C e G rispettivamente come V, IV e I grado del G maggiore. Qui sarebbe invece il F l’accordo galeotto, estraneo alla tonalità che ne vivacizza l’armonia.
In entrambi i casi, la scelta di improvvisare usando Dm pentatonico e C mggiore può essere spiegata proprio in relazione al contrasto dell’utilizzo della terza minore F della pentatonica sopra la terza maggiore F# dell’accordo D. Abbiamo in più lezioni visto quanto questo passaggio suoni Bluesy.
Anche nella seconda opzione, quella del D misolidio, l’utilizzo massiccio della terza minore F, imprime questa sonorità blues a tutto il fraseggio.
Osserva inoltre come utilizzando questa scala farai suonare la settima minore anche sul G. In sostanza avrai accennato il suono di due accordi di Dominante D7 e G7, che suggeriranno un’atmosfera ancora più country blues.
 
Detto questo, c'è un grande, enorme, PERO'.
Il mio parere è che non è mai particolarmente fruttuoso e brillante mettersi a fare le pulci dal punto di vista armonico a canzoni come questa. Sarebbe come cercare di spiegare con un trattato di armonia, i quattro accordi maggiori che aprono “Smell Like Teen Spirits” dei Nirvana, di per sé non inquadrabili in alcuna tonalità.
 
Bon Jovi, l'armonia e i mostri dello studio
 
Quando ci si muove su canzoni, capolavori e opere d’arte come queste, è bene pensare a scritture libere, frutto dell’ispirazione, che assecondano l’estetica e l’emozione dell’artista che le ha scritte. Prova a utilizzare nella progressione il Dm al posto del D maggiore; o il D Misolidio al posto della pentatonica minore; prova a modulare in F Lidio quando passi sul F. Tutto sarà più giusto e armonicamente corretto. Ma, immediatamente, suonerà da saggio di musica all’oratorio. E perderai il suono selvaggio e sanguigno - da vero cowboy - della chitarra di Sambora su questo gioiello di Bon Jovi.
Qui su Didattica cerchiamo di fornirvi tutti gli strumenti tecnici e teorici per affrontare e analizzare ogni progressione. Ma la raccomandazione è di non scordarvi mai che, alla fine, a comandare deve essere la musica. Sempre. Se nel processo creativo qualcosa vi stimola e suona bene, questo va assecondato e utilizzato. Giusto o sbagliato che sia. Suonare e scrivere musica è una cosa. Studiare e fare i compiti, un’altra. Tant’è che una delle peggiori controindicazioni dei musicisti sfornati dalle scuole e accademie o di chi, in generale, studia troppo e in maniera ottusa, è di iniziare a suonare perseguendo il “giusto” piuttosto che il “bello”.
Quante volte mi è capitato di assistere, pietrificato, ad allievi che a saggi o esami suonavano modale su “Knocking On Heaven’s Door” o che usavano le scale alterate su “Jhonny B Good”. Sapevano spiegare e motivare correttamente ogni nota. Ma non ho mai sentito qualcosa di più mostruoso!
 
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