di rosarioabramopfp [user #39141] - pubblicato il 18 novembre 2013 ore 07:30
In trent'anni di percorso batteristico, ho avuto tantissimi strumenti. Iniziando con delle Hollywood prossime alla rottamazione, fino ad arrivare a Gretsch Usa Custom. Di conseguenza ho posseduto una moltitudine di piatti, accessori, aste, pedali per hi-hat e cassa. E guarda caso, volevo parlare proprio di un pedale. Facciamo però un piccolo passo indietro.
In trent'anni di percorso batteristico, ho avuto tantissimi strumenti. Iniziando con delle Hollywood prossime alla rottamazione, fino ad arrivare a Gretsch Usa Custom. Di conseguenza ho posseduto una moltitudine di piatti, accessori, aste, pedali per hi-hat e cassa. E guarda caso, volevo parlare proprio di un pedale. Facciamo però un piccolo passo indietro.
Più che un articolo era mia intenzione condividere con gli accordiani un'esperienza personale e che giudico positiva.
Nel settembre scorso, mentre preparavo le registrazioni del mio primo CD (orgogliosamente autoprodotto), ho deciso di acquistare una coppia di pedali da usare nella strumentazione domestica in sostituzione a quelli da portare in sala giusto per non rimanere fermo con lo studio nel periodo passato in sala. Ho contattato il mio negoziante di fiducia richiedendo un pedale per hi-hat Drum Sound. Costo 60 euro e visto che non aveva di meglio in quel momento, ho preso un pedale per cassa Sonor usato alla modica cifra di 38 euro. I nuovi acquisti restano quindi per un po' nell'angolo mentre io continuo a usare il mio Pearl Demon Drive Eliminator doppio (anche se lo usavo come singolo) e il pedale per hi-hat DW 5000 che mi accompagna da quasi dieci anni.
Pochi giorni prima di entrare in studio, preparo gli strumenti e decido di collocare i pedali sostitutivi nel set di casa. Ed è qui che riscontro con grande sorpresa che il pedale Sonor aveva una risposta e una morbidezza ben superiori allo stesso Pearl, questo nonostante il suo valore sia di circa 600 euro! Ciò che mi ha colpito del pedale sostitutivo, è la sua semplicità di costruzione, la sua forma mi ha ricordato quello che Steve Smith usava nei suoi primi video molti anni fa: battente a forma di clessidra con estremità arrotondate, di piccole dimensioni e che produce un colpo forte e netto.
Iniziai a considerare di portare il Sonor in studio per registrare anche se la cosa in un primo momento mi lasciava alquanto dubbioso. Può mai un pedale di poco più di 30 euro scalzare uno da 600? E' vero non sempre il costo condiziona la qualità di uno strumento, però mi sembrava strano visto che il Pearl era in perfetto stato. Con il passare dei giorni non trovavo risposta a questo dubbio. Telefonai anche al negoziante, vecchio amico e batterista (Leopoldo Brancaccio di Acustica - Napoli) per chiedergli un parere. Lui ridendo di gusto mi rispose: "Caro mio, tu sei come me, un vecchio scarpone!".
Forse si riferiva al fatto che la fabbricazione degli strumenti - con il tempo - abbia avuto una naturale evoluzione. Sono stati adoperati nuovi materiali e nuove tecniche costruttive hanno trasformato quello che poteva essere un tamburo o un pedale in qualcosa di molto diverso rispetto a 25 anni fa. Una Gretsch attuale se pur costosissima (e ovviamente di buona fattura) non sarà mai una Gretsch del 1975 e di conseguenza un pedale moderno che sia DW, Pearl , Tama (tutti da me già posseduti in passato) pur essendo ottimi accessori arricchiti di tecnologia, cuscinetti, forme e trazioni particolari, al confronto con qualche pedale, tipo il mio Sonor costruito con una tecnologia antecedente, ma non per questo meno efficace, è capace di far notare la differenza. Naturalmente purché sia in buono stato e io ho avuto la fortuna di averlo così.
Ricordate Buddy Rich che usava il suo vecchio pedale con il battente di legno?
Ci sono anche altri esempi di grandi batteristi che preferivano usare strumenti datati pur potendo avere tutto il meglio che in quel momento esisteva sul piano della strumentazione.
Un piccolo consiglio. Se pensate di fare qualche acquisto (specialmente se costoso) e avete la possibilità di provare qualche strumento usato dal negoziante, fateci sempre un tentativo. Ovvio, otto volte su dieci, l'usato sarà mediocre rispetto allo strumento o all'accessorio che vi accingete ad acquistare, ma vale sempre la pena provare.
Conclusione: ho venduto il pedale Pearl alla cifra di 350 euro.