di FBASS [user #22255] - pubblicato il 21 novembre 2013 ore 18:51
Era il 1953, anno in cui la Gibson, eterna seconda (salvo il caso ES 150 = Electric Spanish più il costo all'epoca in dollari, che fu invece la prima chitarra elettrica da jazz della storia, nel lontano anno1937 ), visto il successo del Fender Precision di Leo Fender nel 1951, propose e meno di due anni dopo, un proprio basso elettrico, il modello EB1 ( cioè Electric Bass n° 1 ), con scala 30,5 pollici e con pickup humbukcker a bobine verticali affacciate, pickup rimasto poi sempre lo stesso ( ed unico ) sia sul secondo modello, l'EB2, che sul più economico EB0, a seguire poi ( ma non unico ) sull'EB3 nel 1961. Adottò però per il body una forma inusuale, quella del violino, anche se in versione "solid body" e con le due "effe" solo dipinte in nero, con meccaniche tipo banjo trasmesse poi sia all'EB2 che all'EB0 della prima serie "transition" ( ne ho già parlato, il basso EB1 è quello nella prima immagine d'apertura ); ma destò nel contempo subito un notevole interesse, anche da parte della concorrenza al di quà dell'oceano. La Hofner, nota casa germanica costruttrice di chitarre elettriche di media qualità, ne fece subito un modello arch-top ( come quello della seconda immagine d'apertura, che è del 1967 ). Però quello iniziale del 1958 era un po' diverso ed aveva i due pickup monobobina con cover in plastica nera molto più vicini al manico, poi furono adottati i pickup humbucker che risultano essere quelli del basso, anno 1964, utilizzato di più ( ed ancora adesso) dal secondo bassista dei Beatles Paul McCartney ( il primo bassista era stato il compianto Stuart Sutcliffe, che usò invece un Hofner del modello "President" ), ecco i Beatles con al basso ancora Stu Sutcliffe, strumento poi prestato a Paul con l'impegno di non invertirne le corde dato che quest'ultimo era mancino:
Paul McCartney aveva usato inizialmente uno dei primi modelli 500/1 della Hofner ( quello con i pickup con cover metallica cromata, ma in posizione entrambi vicini al manico, similmente al primissimo modello del 1958), da tutti oggi chiamato "Cavern" dal nome del locale in cui i "Fab Four" si esibivano all'epoca ( ne ho posseduto uno del 1961, dato in permuta per la Jaguar 1966 quando non esisteva ancora il deleterio fenomeno "vintage"; mi mangerei le mani, ma mi servono ). Eccovene sia la versione 1964 con i due pickup humbucker, a seguire poi l'autentico cavern a fondo piatto, indi poi il modello del 1958 con i due pickup monobobina ed infine Paul McCartney bassista ( io adesso ne ho uno del 1967 con pickup a barra, l'ultima foto in basso, preceduta da una chicca, Paul McCartney e Brian Jones al basso Hofner )
Subito si scatenò il fenomeno"clonazione" ( noi napoletani lo chiamiamo coloritamente "Copia-Cupiella"), la prima forse fu una ditta conterranea della Hofner ma poco conosciuta all'epoca dalle nostre parti, la Klira, con svariati modelli "Twen Star" di cui il primo fu il mod.162 (anni 1965-66), con manico incollato, retro monopezzo, niente battipenna, pickups color crema della Schaller ( anche realizzato con sagome surrealiste nei modelli denominati 162-2 e 162-3), seguito dal mod. 356 (anni1967-68), più simile a quello della concorrenza, salvo le due buche a "virgola"onnipresenti, con manico avvitato, retro in due pezzi, battipenna opzionale e pickups cromati split. Personalmente ebbi modo di provare lo "Standard 162" del 1965, eccoveli di seguito, compreso l'avveniristico, per l'epoca 162-2 a doppia spalla mancante
Dalle nostre parti si cimentarono in due ditte a farne dei propri modelli, prima la EKO di Recanati con un primo modello solid body e verniciature fisarmonicistiche, anno 1965 circa o giù di lì ( qualcuno dice 1962 per i primi modelli solid body, io ne ho posseduto uno rosso brillantinato e retro madreperlato bianco, cambio tipo telefonico e pickup con lamierini a vista, modello 1276 ), a seguire l'hollow body 995 che aveva dei suoni non male da contrabbasso, come si portava all'epoca, notevole poi il riccio che mi ricordava molto la paletta del Framus Triumph, eccoli a partire da quest'ultimo:
Poi una ditta famosa per i suoi amplificatori ed echo a nastro magnetico, che produsse anche molte chitarre e batterie sotto il nome Hollywood Meazzi ( aveva però incominciato come Framez, cioè Fratelli Meazzi, e con la collaborazione di Wandrè, negli anni 50s ), ne immise sul mercato due modelli, ad uno e due pickup, di cui il primo ebbe un certo successo ( all'epoca preferivamo il pickup al manico, il secondo al ponte lo inserivamo raramente ) :
Recentemente, visto il ritorno di molti bassisti ( anche dei non molto anziani ) alle musicalità alla Beatles ed anni "Beat" ( vedi il ritorno dei brani dei Beatles e da noi le cover dei Corvi e Nomadi prima maniera ), la Epiphone, di proprietà della Gibson dal lontano 1957, ne ha riproposto un modello denominato "Viola" ed anche una ditta che produce strumenti economici la Stag ( ma che ha prodotto anche discreti strumenti, ho posseduto un clone Jazz Bass abbastanza buono, salvo cambiare i pickup lo volevo rendere Fretless ), ne ha proposto un proprio modello che è anche abbastanza fedele al Violin Bass della Hofner del periodo. Poi ve ne sono anche di recentissimi ed a basso costo , proposti da ditte emergenti, ma da prendere in considerazione :
Ma c'è un grande bassista, lo considero personalmente il migliore, sarà solo mia opinione ma lui mi ha invogliato ad apprendere un modo più solistico di suonare il "4 corde", cosa inusuale all'epoca in cui si usavano solo note singole e sonorità cupe, lui poi usava all'epoca un Gibson EB3; io da sempre cercod'emularlo, Jack Bruce, dei Cream, ritornato recentemente al Gibson EB1, il primo Violin Bass: