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Ibanez RG970QMZ
Ibanez RG970QMZ
di [user #35616] - pubblicato il

Le indonesiane della serie Premium dimostrano di poter duellare senza paura con le più costose controparti Prestige. La RG970, con il suo acero figurato, il manico ridisegnato e i pickup firmati DiMarzio, è in grado di stupire occhi, mani e orecchie.
Le indonesiane della serie Premium dimostrano di poter duellare senza paura con le più costose controparti Prestige. La RG970, con il suo acero figurato, il manico ridisegnato e i pickup firmati DiMarzio, è in grado di stupire occhi, mani e orecchie.

L'altro giorno sono passato dal negozio di musica per farmi valutare una testata valvolare e la Zoom G9 in previsione di metterli in vendita e ho visto questa chitarra appesa sul muro che mi guardava con insistenza. Io sono uno di quelli che cede molto facilmente a questo tipo di provocazioni, quindi non appena è arrivato il commesso gli ho chiesto di provarla.

In realtà non era nelle mie intenzioni comprare una chitarra nuova, quindi sono partito con l'idea di provarla più per curiosità che per necessità reale, ma se mi trovo a scrivere questo articolo potete già immaginare come sia andata a finire, e vi spiego perché.

Ibanez RG970QMZ

La chitarra spiccava abbastanza con la sua colorazione Blazing Dusk in mezzo ad altre sorelline in tinta unita o con tonalità più scure. Questa colorazione è un rosso acceso, fiammato con sfumature quasi arancioni che danno un bellissimo effetto tridimensionale che ricorda la colorazione, appunto, di una grande fiamma.
Appena presa in mano ho notato con piacere la solidità della chitarra unita al peso ridotto (poche ore prima avevo suonato una Les Paul Prophecy che è una dannata incudine a confronto).
Non sono nuovo alle Ibanez RG, anche se l'ultima che ho avuto risale al lontano 2003 (una Prestige RG2550) e mi ha tenuto compagnia per parecchio tempo (un'ottima chitarra), quindi mi aspettavo di provare un senso di familiarità prendendo in mano la nuova RG970, ma non è stato così, anzi, è stato tutto l'opposto: manico, ponte, pickup e feeling in generale completamente diversi. Non peggiori, solo diversi.

La chitarra appartiene alla serie Premium (quella prodotta in Indonesia con una qualità superiore rispetto alla serie standard e leggermente inferiore alle Prestige) e appena l'ho presa in mano mi è sembrata costruita molto bene. A mio avviso non ha nulla da invidiare alla serie Prestige, sia per colorazione sia per finiture, meccaniche e hardware, con il vantaggio di potersela portare a casa senza dover sborsare più di mille euro (l'ho pagata poco meno di 800 euro). Inoltre Ibanez fornisce alla serie Premium una custodia rigida davvero di tutto rispetto.

Ho cominciato a suonarla in maniera un po' impacciata, poiché stavo cercando di decifrare quella sensazione di novità che non mi aspettavo di provare con una RG.
Rispetto alla mia vecchia RG2550, il manico era molto diverso e addirittura non mi sembrava un manico Ibanez, che sono notoriamente stretti e schiacciati. L'ho trovato più rotondo soprattutto nella parte alta. All'inizio mi sembrava un pochino scomodo e meno veloce della serie Prestige, ma a mano a mano che suonavo e prendevo familiarità con lo strumento mi ci sono abituato in fretta e non riuscivo più a staccarmi. È un manico molto veloce, comodissimo, che non stanca nemmeno dopo un paio d'ore di suono continuo. E vi posso assicurare che le ore passeranno veloci con questa chitarra. Il corpo è in tiglio e il top è in acero con una colorazione che, come ho già detto, è fatta davvero bene e restituisce un senso di profondità (dal vivo è molto meglio che in foto).

Ibanez RG970QMZ

Il ponte è l'Edge-Zero II con Zero Point System, altra bella sorpresa. Non conoscevo molto questo ponte, ma dopo averlo provato un po' lo trovo davvero strabiliante! Nonostante bending, vibrato e massicci usi della leva, tiene molto bene l'accordatura e non dà alcun fastidio in fase di palm muting poiché è ultra piatto. Inoltre fornisce la grande comodità di regolare le molle al volo senza dover smontare il pannello sul retro.

Ibanez RG970QMZ

Passando ai pickup, abbiamo i DiMarzio/Ibz, fatti dalla collaborazione tra DiMarzio e Ibanez e, pur avendo lo stesso nome di quelli che montava la mia RG del 2003, mi sembrano completamente diversi. Suonandoci un po' si può apprezzare il carattere e la grande versatilità di questi pickup: gli humbucker sono molto decisi, seppur cristallini e rotondi, e producono un suono davvero chiaro ma cattivello, un tono ideale per le distorsioni high gain tanto amate da chi prende in considerazione questo tipo di chitarre Ibanez, mentre il single coil aumenta ulteriormente la versatilità della chitarra restituendo un suono che strizza un po' l'occhio alle Fender Stratocaster.

In definitiva mi ha convinto alla grande e anche adesso, dopo averci macinato un po' di ore sopra, la trovo una chitarra con un ottimo rapporto qualità-prezzo che non sfigura affatto di fianco a chitarre che costano molto di più, con una versatilità immensa data dagli ottimi pickup DiMarzio/Ibz, una comodità e un aspetto molto piacevoli.

Nota della Redazione: Accordo è un luogo che dà spazio alle idee di tutti, ma questo non implica la condivisione di ciò che viene scritto. Mettere a disposizione dei musicisti lo spazio per esprimersi può generare un confronto virtuoso di idee ed esperienza diverse, dando a tutti l'occasione per valutare meglio i temi trattati e costruirsi un'opinione autonoma.

Ibanez RG970QMZ
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