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Morto Roberto Ciotti, il bluesman italiano
Morto Roberto Ciotti, il bluesman italiano
di [user #116] - pubblicato il

Si è spento oggi a Roma Roberto Ciotti, emblema della chitarra blues nel nostro Paese. Le cause del decesso non sono note al momento, ma il chitarrista era ricoverato da tempo.
Si è spento oggi a Roma Roberto Ciotti, emblema della chitarra blues nel nostro Paese.

Nato nella capitale nel 1953, aveva iniziato a suonare la chitarra a dodici anni, dedicandosi fin da subito a quel genere che lo avrebbe consacrato. Inzia la carriera nei primi anni '70, gravitando attorno al Folkstudio, noto locale romano, proprio nel suo periodo di maggior fermento artistico.

Forma i Blue Morning con Alfredo Minotti alla batteria, Sandro Ponzoni al basso, Alvise Sacchi alle percussioni e Maurizio Giammarco ai fiati, tutti musicisti noti nell’ambiente romano, che pubblicano il primo disco omonimo con la produzione di Antonello Venditti (con loro, tra le altre cose, parteciperà alle registrazioni di "Alice non lo sa" di Francesco De Gregori).

Totalmente rapito dal Delta blues, si dedica allo studio appassionatissimo della dobro e comincia a partecipare a tutti i principali festival blues in Europa.

Morto Roberto Ciotti, il bluesman italiano

Con Ponzoni e Minotti, poi, fonda i leggendari Big Fat Mama, con cui avvia un’intensa attività live che li rende assai popolari a metà degli anni ’70, benché non incidano dischi. È proprio in quel periodo che incontra Edoardo Bennato, con cui stringerà una profonda amicizia e anche un sodalizio artistico (inciderà le chitarre in “La Torre di Babele” e “Burattino senza fili”, oltre ad accompagnarlo dal vivo fino al ’77. Collaborerà nuovamente con Bennato nel ’90, nel disco Edo Rinnegato).

Nel ’78, per l’etichetta Cramps, esce Supergasoline Blues, il primo dei dodici dischi a suo nome.

Il nome di Ciotti è ormai affermato e, dopo un tour con Ginger Baker dei Cream, tra la fine degli anni ’70 e gli anni ’80 compare in innumerevoli trasmissioni nazionali (L’Altra Domenica, Quelli della Notte, D.O.C., Notte Rock, Maurizio Costanzo Show, e Mister Fantasy per ben dodici puntate), divenendo un volto popolare.

Nel 1989 riceve la targa “Sanremo Blues” e, oltre a proseguire con un’intensa attività live internazionale, collabora con Gabriele Salvatores per la realizzazione della colonna sonora di alcuni film. Comporrà ancora per il piccolo e grande schermo, ricevendo svariati premi (ricordiamo i film "Ciro il piccolo" e "Ambrogio" di Wilma Labate, "Il tempo del ritorno" di Lucio Lunerti, "L'anno prossimo vado a letto alle dieci" di Angelo Orlando).

L’attività live è praticamente ininterrotta: si esibisce, oltre che su tutto il suolo nazionale, in prestigiosi festival in tutto il mondo, dividendo il cartellone con artisti del calibro di con Bo Didley, Maceo Parker, Joe Cocker, Billy Cobham, Archie Sheep, Stanley Jordan e molti, molti altri.

Consigliatissima a tutti è la sua autobiografia uscita nel 2006 dal titolo Unplugged, con la prefazione di Renzo Arbore.

Il suo ultimo disco, Equilibrio precario è uscito proprio quest’anno.

Ci lascia un grandissimo e appassionato musicista, una colonna dela storia del blues italiano e non solo. Amato e rispettato dai colleghi e dai musicofili, era facile vederlo nei locali della capitale ad ascoltare musica dal vivo, anche quando a esibirsi erano dei perfetti sconosciuti.

Le cause del decesso non sono note al momento, ma Ciotti era ricoverato da tempo.

Morto Roberto Ciotti, il bluesman italiano

Blue Morning (1973, IT/Tomorrow, ZSTOM 2000)
Supergasoline Blues (1978, Cramps, 5205 751)
Bluesman (1979, Cramps, 5205 752)
Rockin' Blues (1982, RCA Italiana)
No More Blue (1989)
Road'n'Rail (1992)
Marrakech Express - Turné (1992)
King of Nothing (1994)
Changes (1996)
Walking (1999, Il Manifesto)
Behind the Door (2002)
Troubles & Dreams (2010)
Equilibrio Precario (2013)

Morto Roberto Ciotti, il bluesman italiano
roberto ciotti
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