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La musica è una gara
La musica è una gara
di [user #116] - pubblicato il

Parliamoci chiaro: un giovane musicista che investe tutto il suo tempo e le sue risorse per diventare un professionista non si accontenta di suonare per divertirsi. Vuole imporsi, farsi apprezzare e lavorare. E per arrivare a questo, deve distinguersi e primeggiare tra i tanti, tantissimi, altri Ragazzotti che condividono il suo sogno.
Parliamoci chiaro: un giovane musicista, un Ragazzotto, che investe tutto il suo tempo e le sue risorse per diventare un professionista non si accontenta di suonare per divertirsi. Vuole imporsi, farsi conoscere e apprezzare. Vuole lavorare. E per arrivare a questo deve distinguersi e primeggiare tra i tanti, tantissimi altri Ragazzotti che condividono il suo stesso sogno. 

Dal vivo, oramai, si suona sempre meno e non è certo la maniera più immediata per farsi conoscere; partecipare a un contest, magari tra quelli indetti in rete, pare essere la maniera più veloce per finire sotto i riflettori. E mettersi, appunto, in gara. Il Guru innesta una serie di riflessioni interessanti su questo argomento, invitando i musicisti a essere franchi con se stessi e con le proprie ambizioni. Noi ne vogliamo aggiungere un’altra: perché anziché a gare e concorsi, che inevitabilmente privilegiano l’aspetto più tecnico e circense del proprio modo di suonare e costringono a dire tutto in una sola performance - magari video - il Ragazzotto si affida sempre meno alla creazione un suo demo o Ep di presentazione?


Di Marco Vinzoni, il Guru della Batteria sappiamo pochissimo. Originario di Monza, oggi vive nella Repubblica Domenicana. Ha trascorsi come musicista, ha odiato il jazz per una vita ma ora ci si sta appassionando e ha suonato cover dei Duran Duran. Al momento, è il riferimento assoluto per tutti i batteristi del pianeta che lo seguono nel suo corso di Alto Livello. 
guru della batteria
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Signori io dico solo questo: ...
di Liuto1500 utente non più registrato
commento del 21/01/2014 ore 12:12:43
Signori io dico solo questo: Se questa gente che esce dai programmi televisivi tra 30 anni la sentiremo ancora allora significa che valeva qualcosa! Il resto è solo business non arte, siamo seri per favore e smettiamola di idolatrare sti format! Tutti sti ragazzini montati li manderei a calci in culo a raccogliere i pomodori e le mele...
P.S. Redazione è morto un Maestro di Orchestra, Claudio Abbado, ed oggi alle 14 alla Basilica di S. Stefano a Bologna sarà aperta la camera ardente, per caso dico per caso eh lo avete sentito o preferite parlare delle cassiere che vanno a sanremo? Un titolo lo meritava credo e non dico altro...
Correzione: Scusate ho capito male l'articolo mea culpa, lascio il testo per correttezza.
Rispondi
Re: Signori io dico solo questo: ...
di eriktulissio [user #28153]
commento del 21/01/2014 ore 12:39:5
Ciao Liuto 1500,
mi permetto di dirti che probabilmente non hai letto bene o hai travisato le parole del guru... si parla di tutt'altro in questo pezzo. Pur essendo d'accordo con quanto esprimi, non è proprio adeguatissimo a questo articolo. ;)
A presto!
Rispondi
Il tuo commento è totalmente ...
di Carrera [user #31493]
commento del 21/01/2014 ore 12:36:20
Il tuo commento è totalmente fuori luogo e contesto.
L'hai letto l'articolo? Mi spieghi dove si dice che vengono idolatrati questi format?
Il punto è un'altro, molto interessante: come fa oggi un giovane strumentista a farsi notare? Dal vivo si suona poco. Dischi nessuno li ascolta. Resta solo youtube...dove il tasso di attenzione chi guarda è bassissimo. E allora l'unica maniera di farsi notare è sparare a mille.
Rispondi
Scusate ho capito male l'articolo ...
di Liuto1500 utente non più registrato
commento del 21/01/2014 ore 12:44:59
Scusate ho capito male l'articolo mea culpa!
Rispondi
purtroppo è vero : la ...
di Stick_ka_ka [user #33058]
commento del 21/01/2014 ore 13:12:1
purtroppo è vero : la musica diventa proprio una gara certe volte....però un pò di sana competizione può essere pure stimolante...!
alla fine se non ci fosse la voglia di fare di meglio di un altro più bravo di noi probabilmente ora non esisterebbero certi mostri di bravura e forse neanche certi generi musicali!
Rispondi
Business o arte?
di Claes [user #29011]
commento del 21/01/2014 ore 14:54:52
Quello che ci mantiene in vita è il business - suonare per avere paghe e fare il massimo per far escalare i cachet. Con questo consegue il migliorare la propria reputazione, essere sempre più attraenti per ingaggi, ecc. La logica delle case discografiche / edizioni ha del micidiale ma inevitabile. Per pagare dipendenti, spese di incisione (+produttori e musicisti), promozione, video, foto session e sovvenzionare in vari modi ci vogliono introiti di brutto! La casa discografica deve pure "credere" nel progetto non avendo nessunissima idea di come andrà... Si spera che vi possa essere un hit mondiale da superstar mondiale. Per noi non deve essere un gara - siamo colleghi. La gara è quella tra le case discografiche.

Arte per l'arte: bisogna dapprima che sia ARTE! Più vera arte è, meno si guadagna. Nella musica si può generalizzare in 2 tipi di generi - O è Underground o Avantgarde (musica moderna considerata "classica" che vale un articolo a parte). Case discografiche con prodotti Pop/Rock/Dance di enorme successo fanno certe volte beneficienza ma di solito i prodotti escono su labels indipendenti con pochi fondi.

PS: editori musicali aspettano introiti automatici. Avendo da badare a un hit è però lavoro infinito.

TV tra 30 anni: eccovi un esempio di longevità... "Brava" / Mina alla Rai e su YouTube. Quando lo passo, chiunque lo ascolta va in balla!!! In futuro... boh? Vi sarà qualche revival di generi ma certe cose rimaranno per sempre. "Ti sento", "I treni di Tozeur", "Sapore di sale" (!), "Impressioni di Settembre"...
Rispondi
Io penso che, purtroppo, spesso ...
di WarrenMonteleone [user #37213]
commento del 21/01/2014 ore 15:50:14
Io penso che, purtroppo, spesso anzi molto spesso si cada nel tranello.
Un pò vuoi per forza maggiore, per stare a galla ed essere al pari coni altri, a volte senza nemmeno farci caso. Ma la musica non è una gara.
Anche se messi in condizioni come Contest o simili che diciamolo pure..... di "gara" si tratta! Ma non è detto che il migliore possa sempre vincere.

Arrivo al dunque

Cosa ci rende effettivamente "migliori" dal punto di vista della visibilità s'intenda.

Se guardiamo i grandi artisti cosa attira tanto di loro e cosa manca nel VERO musicista di oggi? Come mai ancora i ragazzotti ( me compreso idolatrano ancora Slash, Page o Perry ) per dirne alcuni e non magari i moderni musicisti?

Oltre magari ad un'abilità musicale/compositiva trovo che di fondo ci voglia CARISMA ( che per qualsiasi grande di qualsiasi settore è la base per tirare avanti il carroccio )

I VERI Frontman.

Se la gente avesse un pò più di carattere ( e testa ) vedremmo che di gare ce ne sarebbero poche, almeno con gente come loro, perchè neanche oseremmo! eheh

Ora, musicalmente parlando, è evidentemente il momento degli spintoni e delle garette per il nulla ma un giorno arriverà un nuovo grande che con 2 note ti distrugge! XD

Long Life to True Music!
Rispondi
Re: Io penso che, purtroppo, spesso ...
di Claes [user #29011]
commento del 22/01/2014 ore 10:27:27
Vi è anche un elemento fans da considerare, spesso in battaglia! Carisma: requisito numero uno!
Rispondi
Molto interessante, però più lungo
di JadJules [user #36635]
commento del 21/01/2014 ore 17:05:52
Questo è stato uno degli interventi più interessanti del Guru. Avrei preferito però che ne parlasse di più, approfondendo leggermente l'argomento, perché (e non credo di essere il solo) sinceramente è un argomento che mi interessa molto: come viene ascoltata la musica oggi, e come farsi notare?
Perché è vero, si può discutere per eoni su quanto fossero più fighi i cd (e già ai tempi del cd c'era gente che rimpiangeva il passato, ovvero il vinile, il che meriterebbe un'altra riflessione a parte), su come la qualità della musica sia forse scesa di molto con l'avvento di Itunes e degli mp3, più che altro di come si punti ormai tutto sul singolo anziché produrre un bell'album, però i fatti sono che oggi la musica si ascolta in modo diverso e, quindi, se qualcuno si vuole affermare, bisogna scendere a compromessi con questa realtà.
Quindi, insomma, avrei preferito il Guru magari ci illuminasse un po' di più proprio sull'aspetto «agonistico» della musica.
Rispondi
Mi permetto di aggiungere che ...
di NorwegianWood [user #18676]
commento del 21/01/2014 ore 18:32:41
Mi permetto di aggiungere che la Musica, a mio parere, dovrebbe essere competizione.
Ma una SANA competizione.
Tipo quella fra Paul McCartney e Brian Wilson.
Una sana competizione a creare musica sempre più interessante...che abbatta i clichè in ogni genere musicale.

Quindi sì, sono d'accordo...il Ragazzotto dovrebbe preoccuparsi di produrre Musica.
E su questo non ho altro da dire.

Ma alla domanda perché "il Ragazzotto si affida sempre meno alla creazione un suo demo o Ep di presentazione" ?
rispondo: chi lo ascolterebbe?
Parlo per esperienza personale: nemmeno i locali chiedono il demo ormai...ti chiedono se hai video su youtube! E te lo chiedono anche per verificare se la vostra band è avviata, ovvero che non suona in giro dal giorno prima.
Cosa che a me fa alquanto girare i cosiddetti.
Ci sono band in giro da 5-10 anni che fanno cagare...e band pazzesche seppur appena uscite dal garage.
Mi è capitato di fare ascoltare in anteprima qualche brano del nostro primo EP...e più di una volta mi sono sentito dire "video su youtube non ne avete???"
Ed io, educatamente, rispondo: "guarda che dal vivo facciamo queste cose qui".
Locali su cui ho messo una x sopra, ovviamente.
Che si tengano la tribute band dei Negrita...con tutto il rispetto per i Negrita e chi si fa il c**o per suonarli.
Chi prova a fare musica propria è tutt'altro che incentivato.
Anzi, si chiede giustamente "chi me lo fa fare?".


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Non sono per nulla d'accordo... ...
di Foglio [user #19480]
commento del 22/01/2014 ore 08:53:10
Non sono per nulla d'accordo...

Spesso si da per scontato che all'epoca dei Led Zeppelin e dei Deep Purple ci fossero solo loro, mentre in realtà il mondo era già pieno di gente che sgomitava per avere un po' di successo...

Pure in italia...

Per quanto mi riguarda, la competizione non fa altro che bene... La competizione permette al migliore di venire fuori, di mettersi in gioco e dare il meglio di se stessi e infine, di selezionare gli elementi pessimi che meritano solo di suonare nelle proprie camerette...

La legge della natura applicata alla musica è sempre la stessa: la selezione naturale...
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Re: Non sono per nulla d'accordo... ...
di Claes [user #29011]
commento del 24/01/2014 ore 19:06:46
Selezione naturale... Certo! La gara diventa sempre più dura, un aumento anagrafico di continuo, il proliferare di generi (o sounds!) che presto scompaiono... mica facile!
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Io non capisco perché (leggendo ...
di alcor72 [user #16133]
commento del 22/01/2014 ore 14:01:51
Io non capisco perché (leggendo i commenti) ci debba essere sempre il partito del "contro"
Già a malapena sopporto le rivalità calcistiche (dove la logica dei ragionamenti e il dialogo non sono proprio di casa) ma li si può anche glissare e tifare al di la della logica.
Qua leggo cose come se gli usciti da Xfactor stiano rubando per caso il lavoro a qualche musicista.
Non abbiamo forse avuto in tempi antecedenti gente come Pausini, D'alessio e molti altri usciti da un sistema che non prevedeva il talent? Gente senza un unghia di talento neanche a volerla cercare.
Meglio questi che almeno si mettono in gioco...poi magari conoscerete un fenomeno che suona nel pub sotto casa ed è 1000 volte meglio (e qui si tratta di cantanti poi...per la maggior parte non autori).

Meglio un Morgan che in mezzo in mezzo a decine di lattine di RedBull (o chissà che diavolo beve di continuo) ci offre una selezione musicale intelligente di brani rivisti a modo suo, di tante altre schifezze musicali che girano in TV.
Non è il Vangelo, non è forse nemmeno il Bignami del Vangelo , ma non è peggio di quello che si vede ogni anno a Sanremo.
Rispondi
certo che è una gara!
di tormaks [user #26740]
commento del 24/01/2014 ore 05:16:11
Penso lo sia dal momento che vuoi farlo diventare un mestiere remunerativo.
Comunque è un esercizio neuromotorio importantissimo, per grandi e piccini!
Ho 48 anni e maneggio chitarre da quando ne ho 7, autodidatta, da giovanissimo tentai la "gara".
Ma in Italia non è un mestiere e più che una gara, sembrava un circo.....
Papà non ci credeva, non mi incoraggiò e forse aveva ragione.
Ma Ho sempre continuato a suonare, per me, una sorta di "masturbazione" cerebrale.
E poi basta un pc per essere veramente "INDIE". Non mi sembra una gara.
E fa tanto bene, almeno a me.
Quindi, di riflesso, anche al mondo che mi circonda,
Questo è quanto spiego alla mia compagnia quando dico che è necessario saper suonare..
saluti
maks
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Re: certo che è una gara!
di Claes [user #29011]
commento del 24/01/2014 ore 19:29:48
Tra quelli da combattere ve ne sono molti. Parte da proprietari di piccoli clubs sino al manager - magari procura un contratto discografico. Gente senza talento è alla mercè di managers, discografici e ci si deve adattare - lasciarsi controllare. Esempio: a Milano per sessions 71 o 72. Ti si sbatte in mano uno spartito e via. Da danesino ingenuo chiedo qual'è la linea di canto, chi la deve cantare? Risposta: l'esatta melodia e testo non è ancora a posto e proveremo diversi cantanti su questa base.
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