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A proposito di dinamica
A proposito di dinamica
di [user #9523] - pubblicato il

Parlare di dinamica crea sempre confusione. Un amplificatore può avere più o meno dinamica? Un suono dinamico parte dal pickup, è espresso dalla cassa o sta tutto nelle mani? Ecco cosa si cela dietro la dinamica, quella vera.
Parlare di dinamica crea sempre confusione. Un amplificatore può avere più o meno dinamica? Un suono dinamico parte dal pickup, è espresso dalla cassa o sta tutto nelle mani? Ecco cosa si cela dietro la dinamica, quella vera.

La dinamica non è dell'amplificatore, almeno se con questo termine vogliamo indicare un insieme di componenti istruiti da un progettista a svolgere una funzione.
Essa, la dinamica, rappresenta una branca della meccanica e nulla ha a che vedere con tensione, corrente, capacità e resistenza e con le ferree leggi che ne regolano il rapporto. Essa esamina e regola, con i principi scaturiti dall'intuizione di menti eccelse come quelle di Galilei e di Newton, la modificazione del moto dei corpi ma non l'origine del moto stesso, che è generato da altre forze e dalle più svariate componenti.

Le corde dei nostri strumenti, come quelle dei pianoforti o le pelli di uno strumento a percussione, sono sempre in movimento perché il loro stato di quiete è modificabile perfino dal fievole miagolio di un gatto a dal fastidioso battere di ali di una mosca.

Pizzicando le corde o premendo i tasti o battendo su un timpano o su un piatto attuiamo solamente una modificazione del movimento a cui sono costantemente sottoposti e non generiamo nulla, imprimendo soltanto una accelerazione.

A proposito di dinamica

L'omino tira la fune per muovere un qualcosa, ma anche il qualcosa tira dall'altra parte tramite la fune.
Ambedue esercitano una azione dinamica nel senso che uno tira per modificare lo stato del moto e l'altro resiste contrapponendosi per reazione.
Il bending di espressione è un classico esempio nell'ambito musicale.
La forza da esercitare sarà commisurata al diametro della corda e alla rigidità del materiale di cui è composta oltre che al coefficiente di tensione tra i due punti di fissaggio.
Anche la semplice accordatura rappresenta un'azione dinamica perché il saldo ancoraggio della corda sul ponte si oppone al tiraggio operato dalle meccaniche attuando una sorta di reazione.
Quindi un circuito elettronico per definizione non può godere o soffrire di un effetto puramente meccanico, ma solamente rivelarlo nel modo più consono servendosi dei trasduttori che dovranno essere presenti in entrata, per acquisire il segnale, e in uscita per poterlo rivelare.

Il pickup, come la capsula microfonica o la testina di un giradischi, è trasduttore in ingresso, l'altoparlante lo è in uscita e solamente a queste componenti è applicabile il concetto di dinamica, perché in essi è presente anche la componente meccanica.

A proposito di dinamica

Le corde di una chitarra sono costantemente in movimento perché risentono delle frequenze generate dai rumori di ambiente. Pizzicandole con cognizione acceleriamo questo movimento e modifichiamo il campo magnetico generato dal pickup che tradurrà in un segnale questa modificazione e lo immetterà dell'amplificatore sotto forma di una tensione alternata.
Il finale di quest'ultimo invierà all'altoparlante ancora una tensione alternata ben maggiore di quella iniettata in ingresso, una tensione che solleciterà un magnete, il quale a sua volta imprimerà una accelerazione del moto al cono già in movimento per effetto dei rumori di ambiente e solo ora potremo udire il suono prodotto.

L'idoneità dell'elettronica dell'ampli ed il perfetto accordo dei vari stadi di amplificazione insieme con il giusto equilibrio di correnti e tensioni sulle singole componenti riveleranno il suono prodotto nel migliore dei modi, ma l'azione dinamica, quella genialmente intuita da Newton e Galilei nel lontano '600, sarà operata solamente nell'ambito dei trasduttori che saranno frutto di scelta da parte del musicista, ancora una volta per godere e soffrire della magia della musica.

A proposito di dinamica
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non posso non ringraziare pubblicamente ...
di gwynnett [user #9523]
commento del 15/02/2014 ore 11:51:06
non posso non ringraziare pubblicamente l'amico Pietro Paolo Falco che ancora una volta ha trasformato un breve diario in un articolo, corredandolo di una recensione iniziale e di immagini molto significative

grazie Pietro



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Bellissimo diario... ...
di liuto1500b utente non più registrato
commento del 15/02/2014 ore 12:01:03
Bellissimo diario...
Rispondi
Woahh...
di Salvog [user #26748]
commento del 15/02/2014 ore 14:22:43
Bene detto!
Non vorrei essere ridondante, ma riepilogando: -
Per ottenere ciò che effettivamente si va cercando in ambito di risposta sonora, dinamica e chi ne ha più ne metta, occorre avere una notevole conoscenza dell'entità, in ambito di caratteristiche dei vari trasduttori che ci sono in circolazione, e ce ne sono veramente tanti!

Naturalmente senza tralasciare l'importanza di un buon ampli assemblato con criterio e cura nei particolari che lo compongono.
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Re: Woahh...
di Claes [user #29011]
commento del 15/02/2014 ore 17:28:10
Appunto! La spiegazione tecnica di quel "rumore di fondo" acustico di cui non ne sapevo niente mi ha sbalordito. Non avrei mai pensato che un cono potesse essere microfonico di per sè! Dinamica / compressione / pick-ups:

Come sarebbe la situazione misurando un p/u? Misurare quello che si manda all'ampli da un p/u non è facile - il risultato dipenderà dalla chitarra usata. Che si possa fare un test dinamico con un pick-up non montato? Che vi sia una inerente compressione già a partire dal p/u? Cmq, vi sono p/u a bizeffe - fare un test di tutti è impossibile. O sarà sinché qualcuno inventa una macchinettina per testare in negozio o a casa!!!
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Questo articolo mi sembra un ...
di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 15/02/2014 ore 18:46:16
Questo articolo mi sembra un po' fuorviante. Tratti la dinamica da un punto di vista meccanico piuttosto che acustico. Anche questo è un argomento per carità, ma non sono la stessa cosa.
Tra l'altro il concetto di "Dinamica" nel campo chitarristico fa partire sempre uno sproloquio spesso condito da teorie buone per l'aperitivo al bar.
Da quel che ne so io, limitandosi solo all'audio, la dinamica è la capaciità di un sistema di riprodurre suoni molto bassi e molto alti. Un orchestra per esempio ha una dinamica elevatissima che fatica a stare su di un normale CD.
Passiamo agli ampli: Il fatto che un suono distorto si ripulisca col volume della chitarra non vuol dire che sia dinamico anzi, il volume a volte rimane uguale.
Quando si parla di dinamica mi viene in mente il concetto di prospettiva nella fotografia, anche qui il casino e la confusione mentale regnano sovrane...basta fare la seguente domanda: Da cosa dipende la prospettiva?
La risposta Ansell Adams la sa molto bene.
Buona dinamica a tutti!!!
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di gwynnett [user #9523]
commento del 16/02/2014 ore 00:16:38
perchè fuorviante ??

il fatto che la dinamica sia una branca della meccanica è inconfutabile, nessuno può asserire il contrario

il discorso che l'azione dinamica si eserciti sui trasdutturi e non sull'ampi anche, perchè esso, come realtà esclusivamente elettronica, non può opporre alcuna reazione

l'altoparlante ad esempio, in qualità di trasduttore in uscita, riveste una importanza vitale proprio per la reazione del cono alle sollecitazioni del magnete
influiscono l'efficienza espressa in db, il vattaggio nominale ed il valore di impedenza

esiste invece il termine di "dinamica musicale" che non ha nulla a che vedere con la meccanica nè con l'elettronica, in quanto si preoccupa di gestire le intensità sonore nell'ambito di una composizione ed è solamente il direttore d'orchestra ad esserne responsabile

ancora, in partitura, i "segni dinamici" o di espressione, per redigere al meglio uno spartito, ma che non riguardano assolutamente l'intensità sonora di una esecuzione

rimangono questi, concetti molto distanti dall'enunciato che "ad ogni azione corrisponde una reazione"

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di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 16/02/2014 ore 08:30:40
Più che fuorviante mi sembra che hai espresso dei concetti molto difficili da interpretare e, soprattutto, da applicare all'ambito chitarristico.
La mia idea è che quando si parla di dinamica bisogna specificare prima l'ambito al quale questo concetto si applica. Grandi segnali quando si parla di amplificatori, diffusori e orchestre, micro segnali quando si parla di PU della chitarra e dell'inviluppo del loro segnale. La differenza in Db tra queste fonti sonore può tranquillamente essere uguale in quanto i Db esprimono un rapporto e non un valore assoluto.
Non me ne volere ma il tuo articolo butta li dei concetti molto complicati senza una aggregazione o una spiegazione che metta in condizioni chi lo legge di trarre delle conclusioni.
Come ho detto sopra spesso i luoghi comuni si sostituiscono alle evidenze scientifiche creando delle vere e proprie leggende metropolitane che portano ancora più confusione nel già confuso cervello del chitarrista moderno.
A questo aggiungi che molti non sanno nemmeno lontanamente cos'è un Db o l'inviluppo di un segnale e potrai facilmente capire che siamo nel campo de "Il vestito dell'imperatore".
Buona dinamica (compressa) a tutti.
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di gwynnett [user #9523]
commento del 16/02/2014 ore 09:51:09
non te ne voglio assolutamente, ogni tipo di confronto esprime positività e propensione a tornare sui propri passi qualora ve ne siano motivi, tuttavia non mi sembra che il popolo accordiano sia molto all'oscuro su determinate problematiche

oggi c'è la rete che informa molto e che consente immediate consultazioni dalle quali trarre soddisfacenti conclusioni

normalmente, quando scrivo qualcosa, è sempre su invito di qualcuno e sovente preferisco tralasciare alcuni tipi di trattazione proprio per la non capacità, almeno da parte mia, incapacità abbastanza riconosciuta da quanto leggo, di tradurre in termini semplici argomenti invece molto complessi

tempo fa ho redatto uno scritto, sempre su invito di qualcuno, sui compressori della dinamica e si sono poste le medesime problematiche: qualcuno mi ha invitato a non farlo data la complessità dell'argomento e quindi, nel mezzo della discussione, ho desistito

vuol dire che da questo momento mi asterrò dal proporre determinate trattazioni
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di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 16/02/2014 ore 10:13:18
Non te la prendere...quando ci si avventura in questi territori è sempre difficile accontentare tutti.
Se mi permetti ti do un consiglio. Quando parli di cose difficili cerca di renderle semplici. Io l'ho imparato studiando l'elettrotecnica a scuola. I paragoni idraulici chiariscono con facilità concetti come la tensione e corrente. Oltre a questo le informazioni vanno aggregate e fatte confluire in una, o più, conclusione finale.
In fondo sono concetti semplici che, se ben spiegati, aprono gli occhi (e le orecchie) a molte persone.
Purtroppo i chitarristi assorbono spesso dei concetti per sentito dire senza approfondire l'argomento. Ovviamente non è obbligatorio sapere tutto ma spesso aiuta a utilizzare la propria attrezzatura...alla quale poi si da la colpa!!!
Continua pure a scrivere i tuoi articoli senza problemi, io ho detto solo il mio parere. Basta solo condirli con qualche esempio banale per farli diventare comprensibili anche ai meno ferrati in materia.
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di gwynnett [user #9523]
commento del 16/02/2014 ore 11:16:37
normalmente non mi avventuro mai in nessun tipo di discorso, se ne parlo lo faccio sempre con cognizione di causa

quando un'argomentazione viene sottoposta su questo sito può essere ignorata totalmente, contravvenuta o condivisa, ma penso che il popolo accordiano non meriti una semplificazione così tanto banale perchè si tratta sempre di musicisti o musicanti, non tecnici, d'accordo, ma neppure semplici strimpellatori

quando si parla di liuteria, ed avviene spesso sul sito, non riesco mai a comprendere a pieno la vera causa che ha originato lo scitto, ma lo leggo comunque e con ammirazione nei riguardi dell'autore, pur non intervenendo perchè privo di una qualsiasi conoscenza specifica, consapevole quindi di non fornire un apporto costruttivo per la questione

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di herrdoctor [user #18849]
commento del 16/02/2014 ore 13:03:26
Mi aspettavo che ci fossero commenti di questo tipo.
Per me la prima frase è invece fuorviante o io non la capisco.

"La dinamica non è dell'amplificatore, almeno se con questo termine vogliamo indicare un insieme di componenti istruiti da un progettista a svolgere una funzione."

Cioè che vuol dire? Un amplificatore (non per chitarra) ma nel senso genericissimo del termine ha una sua DINAMICA elettronica.

Sono d'accordo che la dinamica è una parte della fisica e ok il resto e mi sta bene quanto detto dopo, ma quanto indicato da FenderPassion è giusto.


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di gwynnett [user #9523]
commento del 16/02/2014 ore 13:52:55
è dov'è?
come la riscontri?
con quale strumento la quantifichi?

se usando lo stesso ampli sostituisci il pickup o l'altoparlante percepisci una dinamica diversa
quindi l'apparecchio rimane una costante ed i trasduttori le variabili
Rispondi
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di herrdoctor [user #18849]
commento del 16/02/2014 ore 19:22:20
Se io ho un op-amp e uno mi chiede la dinamica del segnale di ingresso
cosa dovrei rispondere? Che non esiste?
Il voltage swing d'uscita di un op-amp non costituisce una delle sue dinamiche?
Alcune dipendono dal suo guadagno, altre da come esso è costruito.
Un op-amp rail to rail raggiungerà una dinamica d'uscita superiore a un vecchio Op-amp.

Inoltre ti ha detto Fenderpassion, lo stesso concetto di dinamica di un segnale e i suoi eventuali dB implicano una certa profondità di bit se il segnale deve essere campionato.





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di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 16/02/2014 ore 20:39:53
La dinamica si misura in Db. Il Db può essere ricavato sia dalla tensione che dalla potenza. Tralascio le formule...c'é wikipedia per questo.
Si misura il segnale minimo riproducibile dall'amplificatore (può essere pari al rumore di fondo) si misura quello massimo, si applica la formula e viene fuori il range dinamico dell'amplificatore.
Rispondi
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di smilzo [user #428]
commento del 17/02/2014 ore 09:25:36
Esatto. Per chi volesse capire il concetto di dinamica consiglio di dicumentarsi nello studio del passaggio da 16 a 24 bit.
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di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 17/02/2014 ore 12:07:45
Scusa se mi permetto...Vorrei sfatare il mito dei bit. I bit non aumentano la dinamica ma la precisione del singolo campione preso. Se il dispositivo campionante ha una sensibilità di 100 Db tali rimarranno. La differenza è che con 24 bit si hanno 16777216 livelli di rappresentazioni mentre con 16 bit 65536 quindi il campione è meglio rappresentato e si ha una riproduzione più fedele del segnale campionato.
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di smilzo [user #428]
commento del 17/02/2014 ore 14:04:21
La risoluzione aumenta.
Aumentando la precisione, la differenza tra valore reale e valore campionato (rumore) dimuisce. Dimezza per ogni bit aggiunto. Diminuendo il rumore, aumenta la dinamica (per definizione). La dinamica (teorica) di 16 bit è 96dB, di 24 bit è 144dB. Che poi ciò si traduca in suono migliore... tutto da dimostrare... ;)
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di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 17/02/2014 ore 14:27:38
Mi fai vedere le formule di questi conti?
La differenza tra valore reale e valore campionato in Valle d'Aosta non la chiamiamo rumore ma errore di campionamento e non altera la dinamica, almeno non quella di un singolo campione.
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di smilzo [user #428]
commento del 17/02/2014 ore 14:52:12
Teoria dei segnali I.

La parte matematica si chiama errore di campionamento, che si traduce in rumore.
Pensa al'estremo inferiore di segnale.
A 16 bit un segnale di entità tra 0 e 1/2^16 è o 0 o 1. A 24 bit invece puoi ricostruire il segnale fino a 1/2^24. La differenza è dinamica aggiunta. Da non confondere con ampiezza del segnale.
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di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 17/02/2014 ore 15:50:31
Abbi pazienza ma ho studiato telecomunicazioni e queste tue spiegazioni le trovo un po' fumose e incoerenti. Come fa un errore di campionamento a convertirsi in rumore non mi è dato saperlo e i calcoli che fai tu non aiutano per niente. Le potenze di 2 le so anch'io ma mi sfugge qualcosa del tuo ragionamento. Tra l'altro mi spieghi come fai ad asserire che tot bit corrispondono a tot Db di dinamica?
Forse ti sfugge che la dinamica nel campionamento dipende dalla sensibilità del trasduttore che rileva il segnale e non dal campionamento stesso. Ma l'acronimo PCM (pulse code modulation) non ti dice nulla? Il campionamento non fa che rappresentare un dato, con aprossimazione ma lo rappresenta. Quando il dato è al massimo il campionamento è anche lui al massimo. Se il segnale supera questo valore e il trasduttore che lo rileva non ce la fa più la dinamica è finita, non c'è bit che tenga.
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di smilzo [user #428]
commento del 17/02/2014 ore 16:43:23
Stai confondendo dinamica con segnale.
Non ho sottomano link... vediamo di spiegare in altro modo...

Pensa alla definione di db: è un rapporto. Il numeratore rappresenta il segnale più forte che puoi convertire - quello è, e come dici tu sei fatto quando lo superi... il denominatore rappresenta il segnale più debole che puoi distinguere dal rumore (non 0 assoluto!). Maggiore è la risoluzione, più ti avvicini allo zero, minore diventa il denominatore. Quindi i db crescono.

Che poi sia "teorico" perchè il trasduttore non ce la fa... siamo d'accordo. Ma non su segnali alti (5 volt sono un limite di mercato per AD DA, confermi?), ma sui segnali bassi dove hai un rumore (analogico) molto alto.
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di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 17/02/2014 ore 17:22:21
Non mi hai convinto per niente. O mi dai un articolo che spiega sta cosa oppure non ci siamo. Sei tu che fai confusione col rumore di fondo del segnale. E' vero che minore è quest'ultimo e maggiore è la dinamica perchè i segnali deboli si annegano in esso alzando il valore minimo del segnale e riducendo quindi il range dinamico ma un sistema di campionamento questo non lo sa e campiona quel che c'è (hardware permettendo) anche il rumore. I bit, lo ripeto, non aumentano nessuna dinamica che siano 16 o 24 o 32, la qualità dei dispositivi hardware invece si, ammesso che si abbia a disposizione una dinamica ampia..
Rispondi
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di smilzo [user #428]
commento del 18/02/2014 ore 10:20:2
Non voglio convincere nessuno, solo informare e ragionare.
Su google il primo risultato è: vai al link

*** L’audio digitale a 24 bit ha un intervallo dinamico massimo teorico di 144 decibel, a differenza dei 96 decibel del 16 bit. Tuttavia l’intervallo dinamico massimo finora ottenibile è di circa 120 decibel, a causa delle limitazioni intrinseche ai circuiti integrati.***

Ogni anello della catena ha una dinamica. Se ci sono più stadi, analogici o digitali, ogni stadio ha una dinamica. Il minimo delle dinamiche è la dinamica del dispositivo. Il collo di bottiglia in questo momento è la parte analogica.

Non ho citato gli AD 24bit come esempio di dinamica, ma come esempio per capire la definizione di dinamica. Cosa che hai espresso perfettamente nella frase:

*** E' vero che minore è quest'ultimo e maggiore è la dinamica perchè i segnali deboli si annegano in esso alzando il valore minimo del segnale e riducendo quindi il range dinamico***

A livello definizione, un ampli con elevatissimo volume ma altissimo rumore di fondo può avere meno dinamica di un ampli con basso volume ma rumore di fondo non misurabile. Da non confondere dinamica con il livello del segnale non distorto, che definisce "l'headroom" dell'ampli.
Rispondi
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di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 18/02/2014 ore 13:47:25
Ancora non ho visto la formula che mette in relazione i bit con il range dinamico.
Leggiti questo, vai al link 4.html è vero che parla di fotografia ma è la stessa zuppa. Ormai anche li contano i segnali e anche li avevano promesso più bit=maggior range dinamico invece sono ancora lontani dalla profondità di colore della pellicola.
Rispondi
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di marcomo utente non più registrato
commento del 23/02/2014 ore 22:03:29
scusa se ti correggo ma l'errore di campionamento è legato alla frequenza...il campionamento lo fai in KHz la quantizzazione la fai in BIT, la quantizzazione si fa per le ampiezze del segnale...
Un segnale di 5 volt di ampiezza lo puoi quantizzare a 16 bit a 24 bit o come ti pare...quel che cambia è l'errore che avrai quando il segnale analogico cade tra un bit e l'altro si arrotonda per difetto e ti perdi parte dell'ampiezza del segnale...non ti perdi però l'informazione in senso stretto dato che Shannon ha dimostrato che per non perdere informazione basta campionare con una frequenza almeno doppia rispetto alla massima frequenza del segnale.

Saludos

M.
Rispondi
Re: Questo articolo mi sembra un ...
di smilzo [user #428]
commento del 24/02/2014 ore 10:33:53
Ma benvenga ogni precisazione! :)
Rispondi
Re: Questo articolo mi sembra un ...
di smilzo [user #428]
commento del 17/02/2014 ore 09:22:18
Perchè hai una "catena", e ogni anello (componente) ha una sua dinamica, intesa in senso elettrico (delta tra segnale massimo e minimo rirpoducibile). La dinamica di una catena è data dal minimo tra le dinamiche delle componenti.

Da non confondere dinamica con livello del segnale.
Rispondi
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di giorgio89 [user #14743]
commento del 16/02/2014 ore 19:27:18
Premetto che ho letto l'articolo con piacere, però devo ammettere che, da studente di fisica, l'ho trovato anche io un po' fuorviante. La dinamica è una branca della Fisica, è vero, ma negli ultimi 100 anni ha pian piano acquisito una accezione molto più ampia di quanto riportato in questo articolo.

Non sapendo esattamente quale sia il background di chi scrive, mi permetto di dire (o ricordare) che anche i fenomeni di trasporto di carica elettrica hanno una loro "dinamica": gli elettroni che si muovono in un mezzo per via di un campo elettrico, se vengono trattati nell'ambito di una approssimazione semiclassica (ovvero come particelle), obbediscono a leggi che assomigliano in prima approssimazione a quelle di Newton, ma anche volendo adottare descrizioni più complesse il concetto di fondo non cambia. Questa può sembrare un'inutile pignoleria, ma non lo è, dato che questo comportamento microscopico si riflette poi in modo del tutto non trascurabile su variabili macroscopiche quali tensioni e correnti nel mezzo.
Per concludere aggiungo che il concetto di "dinamica" in Fisica dello Stato Solido viene esteso anche a oggetti non propriamente reali, ma modelli matematici quali i fononi, eccitoni ecc ecc (o altre quasi particelle), i quali possono essere originati da fenomeni che non hanno nulla a che vedere con sollecitazioni meccaniche, ma che hanno effetti macroscopici importanti.

In ogni caso, complimenti per l'articolo, è bello vedere che qualcuno si ricorda che dietro ad ogni strumento musicale c'è una bella Fisica. Io devo ringraziare la chitarra se ho iniziato un percorso di studi che ora mi appassiona..!

Un saluto
Rispondi
conclusioni
di gwynnett [user #9523]
commento del 16/02/2014 ore 20:51:31
carissimi,
non mi resta che ringraziare tutti per il modo tanto cordiale ed altamente corretto con il quale è stata condotta questa bonaria disputa fatta di conoscenza, esperienza e pacata discussione

ringrazio i talentuosi studenti in ingegneria, l'ottimo Luca Villani, amico sincero e serio professionista, e tutti coloro che hanno espresso pareri facendo tesoro delle proprie cognizioni

nel prossimo articolo proporrò un magnifico 40 watt valvolare, puro come la rugiada di primavera, assemblato strettamente in point to point e con componenti di ottima fattura

avrà elettrolitici Sprague Atom, valvole Tung Sol, polipropilene Xicon e resistori metaloxide

una poderosa GZ34 rettificherà la tensione e gli ottimi potenziometri Alpha faranno da coronamento

se è vero quello che voi dite è dotato di una dinamica pazzesca ma il giudizio finale sarà sempre il vostro e lo subirò con stoica rassegnazione

Rispondi
Approccio troppo tecnico...
di Urghs [user #33916]
commento del 16/02/2014 ore 00:03:44
Tralasciando l'articolo, che secondo me lascia il tempo che trova (su come funziona il sistema chitarra-amplificatore-cassa sono già state scritte troppe righe, a partire da mezzo secolo fa), mi viene in mente comunque una riflessione.
Per carità, la bontà dei trasduttori è quello che permette a noi chitarristi di esprimere al meglio la dinamica adatta a quello che stiamo suonando, ma ci serve veramente tutta questa dinamica? Nel 2014 ogni suono di chitarra (se qualcuno mi può smentire sarei lieto che lo facesse), sia in studio che in sede live, viene quantomeno equalizzato; se poi il fonico è competente sa anche usare come si deve un compressore o un limiter lungo la catena di effetti. Poi dobbiamo mettere in conto le distorsioni, che limitano ancora di più l'ampiezza del segnale in uscita dal mixer o dalla cassa direttamente collegata all'amplificatore. Senza contare che l'headroom che tanto si ricerca negli amplificatori stile fender aggiunge anch'essa compressione al suono. Se poi consideriamo i formati con cui ascoltiamo la musica oggi, beh lasciamo stare...
La conclusione è che secondo me la dinamica sta molto di più nell'intenzione che mette il musicista che nella strumentazione, e che l'ascoltatore percepisce quelle note come molto variegate in termini di pressione sonora, mentre in realtà non lo sono affatto.
Rispondi
Re: Approccio troppo tecnico...
di gwynnett [user #9523]
commento del 16/02/2014 ore 00:46:44
il contenuto dell'articolo, che possiamo comunque tranquillamente tralasciare, contiene verità assolute, scomode per il parlare quotidiano fuori del bar, ma inconfutabili da un punto di vista tecnico o come tu affermi, troppo tecnico

il termine di dinamica, nel sistema chitarra -amplificatore- cassa, esclude l'elemento amplificatore per i motivi già elencati e sui quali non si sono ancora ascoltati motivati dissensi

spesso si confonde una grande linearità dell'ampli con una sua dinamica che non può avere in alcun modo sempre per i motivi elencati nell'articolo


***La conclusione è che secondo me la dinamica sta molto di più nell'intenzione che mette il musicista che nella strumentazione, e che l'ascoltatore percepisce quelle note come molto variegate in termini di pressione sonora, mentre in realtà non lo sono affatto***

certamente le dita del musicista ed il suo caratteristico modo di espressione sono determinanti ma se l'apparecchio ha come trasduttore in uscita un altoparlante poco efficiente e con un vattaggio nominale troppo superiore a quello richiesto l'azione dinamica viene smorzata dall'eccessiva reazione da parte di quest'ultimo


torna all'articolo

Rispondi
Re: Approccio troppo tecnico...
di Urghs [user #33916]
commento del 16/02/2014 ore 11:01:05
Ho scritto di getto e forse mi hai frainteso...Non volevo dire che quello che c'è scritto nell'articolo è sbagliato, anzi è l'approccio che si dovrebbe seguire, analizzare gli effetti di ogni elemento della catena sul parametro che si prende in considerazione. Studio ingegneria e di fisica, acustica ed elettrotecnica ne ho sentito abbastanza parlare, ma quello che volevo risaltasse è che la capacità dei trasduttori di non alterare la forza applicata dal musicista convertendola in un segnale elettrico era molto più importante quando il suono era lasciato esente da effetti applicati. Mettendo da parte le definizioni, quello che conta per me è quello che giunge all'orecchio dell'ascoltatore, ed è innegabile che per quanto detto nel mio primo commento il range di pressione sonora di un pezzo moderno è molto contenuto.
Rispondi
Re: Approccio troppo tecnico...
di gwynnett [user #9523]
commento del 16/02/2014 ore 11:51:43
non ti ho frainteso, ho compreso benissimo il senso del tuo discorso e ne ho apprezzato le sfaccettature, guarda caso, molto dinamiche in perfetto accordo con il tema



Rispondi
qualche definizione
di Emiliano Girolami [user #13]
commento del 16/02/2014 ore 08:24:06
Solo per fare chiarezza riporto qualche definizione. Dal punto di vista della meccanica classica (quella di Newton e Galilei) la dinamica è la disciplina riferita allo studio delle cause del moto (le forze e l'energia). La cinematica, invece, ne studia le caratteristiche (posizione, velocità e accelerazione). Nell'audio si definisce dinamica la differenza tra il volume minimo e quello massimo che un sistema può gestire. Anche l'orchestra ha una dinamica e i piano o i forte che sono indicati sullo spartito sono legati proprio al volume prodotto. I concetti espressi nella meccanica (il principio di azione e reazione, ad esempio) traslano anche nell'elettromagnetismo (la reattanza ne è un buon esempio).
Noi chitarristi apprezziamo la dinamica del sistema chitarra/ampli perché, insieme ad altri 1000 fattori, aiuta la nostra espressività. Per la cronaca, compressione e saturazione riducono la dinamica.
Confrontare una disciplina scientifica con un parametro fisico può essere fuorviante.
Rispondi
Ciao è un articolo senza ...
di marcomo utente non più registrato
commento del 16/02/2014 ore 13:29:5
Ciao è un articolo senza dubbio molto interessante, ma che secondo me, che esprime un tuo punto di vista tra l'altro non completo...
Mentre in meccanica è lo studio del moto dei corpi e delle sue cause, la dinamica in musica è la gestione delle intensità sonore...come tale credo che si una cosa abbastanza complessa il cui studio richieda di prendere in esame molti aspetti (anche l'acustica di una sala...)...ma chitarristicamente parlando se proprio vogliamo semplificare la dinamica parte sicuramente dal moto della corda e quindi dal termine meccanico "vibrazione di una corda previa azione di forze vincolari e applicate dalla mano" e passando attraverso i trasduttori (che hanno dinamica se sono capaci di trasdurre questa differenza di tocco in una differenza di tensione) si esprime dopo aver attraversato anche tutta la catena strumentale, traducendo la differenza di tocco in una differenza di volume diffuso dai coni e quindi percepito...quindi boh quando parli del fatto che la dinamica non è nell'ampli non mi trovi molto d'accordo..
Che i trasduttori poi giochino un ruolo fondamentale sono d'accordo anche per la corrente che si autoinducono e che va a sommarsi alla corrente prodotta dal tocco.

Devo scappare anche se mi piacerebbe disquisire sull'argomento.

Ciao e grazie
M.
Rispondi
"vibrazione di una corda ...
di gwynnett [user #9523]
commento del 16/02/2014 ore 14:03:5
"vibrazione di una corda previa azione di forze vincolari e applicate dalla mano"

mi sembra questa la giusta locuzione

ed ancora:

"movimento del cono di un altoparlante applicato dal magnete per effetto della tensione alternata"

abbiamo citato il comportamento di due trasduttori che godono anche di una componente meccanica

manca quella riferita all'amplificatore, chi è in grado di citarla?



Rispondi
Re: "vibrazione di una corda ...
di marcomo utente non più registrato
commento del 23/02/2014 ore 14:33:56
La dinamica dell'amplificatore ha la stessa funzione dei trasduttori nella catena del segnale...
Il problema semmai è che un amplificatore è un elemento "attivo" al contrario degli altri elementi della catena (pickup, altoparlanti) sono comunque per quello che intendiamo noi e nella maggioranza dei casi passivi...
Quindi per un ampli possiamo dirlo in modo popolare cosi...
La dinamica è quella proprietà secondo la quale vengono riprodotti con + volume i segnali più forti (nel range di interesse) rispetto a quelli più piccoli...
Quindi se i pickup sono in grado di darmi che ne so 150mV per una plettrata accarezzata piuttosto che 400mV per una plettrata "zappata" l'amplificatore deve appunto rendere ancora più udibile tale differenza in termini di volume.
Questo concetto richiama fortemente la linearità , ma in realtà la cosa a me sembra più complessa quando entra in funzione la saturazione...
A seconda della configurazione che si adotta infatti non sempre a una plettrata + forte corrisponderà a più volume in uscita ma magari corrisponde un suono + o meno distorto o crunchato rispetto a uno pulito senza che vari tanto il livello sonoro prodotto...

saluti

M


Rispondi
Re: "vibrazione di una corda ...
di gwynnett [user #9523]
commento del 23/02/2014 ore 16:25:39
la saturazione non ha nulla a che vedere con la linearità e quest'ultima ancora nulla con la dinamica

ad una plettrata imposta con maggiore vigoria deve necessariamente corrispondere una più alta tensione in uscita perchè il campo magnetico del pickup viene modificato maggiormente


la saturazione può essere definita come un errore di progettazione, condizione voluta naturalmente
predisponendo in una certa maniera la circuitazione del pre e del finale non si ha saturazione, naturalmente a discapito di una certa presenza e qualità di suono quando si parla di strumenti musicali

un amplificatore non può essere dinamico perchè su di esso non si imprime alcuna azione ma gli viene fornita soltanto una informazione il cui contenuto in frequenza verrà comunque modificato prima della rivelazione

se poi vogliamo dirlo in modo popolare o semplicistico facciamolo pure, ma non è corretto
Rispondi
Re: "vibrazione di una corda ...
di marcomo utente non più registrato
commento del 23/02/2014 ore 19:40:49
si lo so che la saturazione non è lineare e lo so che se dai una plettrata più forte produce una tensione maggiore per la legge di Lenz il concetto che cercavo di esprimere però era un'altro.....si satura quando il segnale in ingresso dovrebbe produrre in uscita un segnale che va oltre lo swing di uscita lineare...
Il concetto è che se dai una plettrata che produce poca tensione di ingresso in uno stadio progettato in un certo modo che risponde comunque in saturazione e se allo stesso stadio dai una tensione maggiore data da una plettrata più forte se lo stadio funziona comunque come un transistor o una valvola (regione lineare + ginocchio e saturazione nella transcaratteristica) che tu lo voglia oppure no l'elemento attivo in questione risponderà dandoti in uscita un segnale con + distorsione e questo è proprio di tutti gli elementi attivi con una curva corrente tensione e guadagno a transconduttanza come poco fa descritto...di conseguenza anche se non si verifica una differenza di livello di segnale di uscita (che è l'esatta definizione di dinamica) si verifica un suono differente che è dinamica in senso allargato o fammelo chiamare chitarristico....

Quindi l'ampli da alla dinamica due contributi

Finchè lavora in zona lineare darà contributi di volume e a segnali più grandi in ingresso corrisponderanno volumi più elevati in uscita quando invece lavora in saturazione a segnali più grandi in ingresso corrisponderanno segnali ancora più saturi in uscita...


Saluti

M.
Rispondi
Re: "vibrazione di una corda ...
di gwynnett [user #9523]
commento del 23/02/2014 ore 20:46:25
***Quindi l'ampli da alla dinamica due contributi***

ora trovo giuste le tue affermazioni !!!
l'ampli rivela la dinamica imposta al trasduttore di ingresso tramite quello di uscita, l'altoparlante, che ha una sua reazione, imposta dalla natura del magnete e dalla consistenza della tela, o carta, del cono

non bisogna inoltre confondere il criterio di saturazione con quello di distorsione
la saturazione è eliminabile progettualmente
se le impedenza di carico in uscita da ogni stadio di amplificazione sono perfettamente in accordo con quelle in ingresso dello stadio successivo l'amplificatore non saturerà
invece avrà comunque distorsione, anche se minima ed impercettibile, tanto impercettibile da farci udire un purissimo clean
la distorsione viene immessa dal pickup, sempre e comunque sia progettato il preamplificatore dello strumento

anche la testina di un giradischi, che è comunque un trasduttore, ha distorsione, e la cede immediatamente all'ampli, qualunque sia l'azione dinamica che viene esercitata
il peso del braccio e della testina rappresentano la reazione, proprio come il discorso dell'omino che tira la fune
Rispondi
Secondo me andrebbero un po' ...
di Fritz [user #333]
commento del 16/02/2014 ore 17:31:06
Secondo me andrebbero un po' specificate le definizioni. E' ovvio che se prendiamo le definizioni classiche di meccanica e le applichiamo al contesto della chitarra elettrica possiamo evidenziare delle incongruità. Però, semplificando, per me non si può dire che "la dinamica non è dell'amplificatore". E' ovvio che l'amplificatore non produce suono, quindi la dinamica è del trasduttore, però quando si dice che un amplificatore "ha parecchia dinamica" si intende che è in grado di riprodurre per intero (o per grande parte) la dinamica che il chitarrista genera col plettro sulle corde, un ampli "dinamico" riproduce bene le sfumature, uno "non dinamico" invece ti da sempre lo stesso attacco/intensità eccetera.
Rispondi
Sono convinto. . .
di luvi [user #3191]
commento del 16/02/2014 ore 18:01:59
. . . che il fraintendimento, come qualcuno ha correttamente sottolineato, derivi dal significato improprio (dal punto di vista fisico) che da musicisti conferiamo al concetto di "dinamica".

Intendiamo con questo termine di solito la capacità di un dispositivo - sia esso una chitarra, un pickup, un pedale o un amplificatore - di rispondere in modo pronto e con comportamenti ben differenziati alle diverse sollecitazioni dell'esecutore.

Ecco quindi che, per fare degli esempi, un pickup si dimostra dinamico se è in grado di aprire o chiudere efficacemente lo spettro armonico in funzione dell'energia della plettrata, che un overdrive o un amplificatore si dimostrano dinamici se, opportunamente regolati, rispondono con un suono pressoché pulito ad un tocco particolarmente soft e distorcono gradualmente e con spettro armonico via via variabile man mano che l'energia delle corde trasdotta dai pickup aumenta, senza che sia necessario mettere mano ai loro controlli nuovamente.

Chiaramente, partendo da questa concezione "impropria", il concetto fisico di dinamica correttamente trattato da te nell'articolo appare assai distante da come comunemente è sottinteso nel nostro strano mondo chitarristico... :-)
Rispondi
Re: Sono convinto. . .
di smilzo [user #428]
commento del 17/02/2014 ore 09:16:2
Qualcuno invece usa il termine dinamica per misurare il livello al quale l'amplificatore inizia a distorcere. :)

Io per indicare la capacità di passare dal pulito al distorto preferisco usare il termine "reattività". Un ampli è molto reattivo se passa dal pulito al distorto solo variando a forza della plettrata... il che si traduce spesso in molto compresso.
Rispondi
Re: Sono convinto. . .
di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 17/02/2014 ore 12:11:23
La tua prima affermazione è corretta. Quando un ampli comincia a distorcere il volume di uscita non aumenta più e quindi si può dire che è il limite massimo raggiungibile in termini di range dinamico.
Concordo anche sulla seconda affermazione, reattività è la definizione appropriata del fenomeno.
Rispondi
di kithara [user #24622]
commento del 16/10/2015 ore 10:44:40
Posso dare un consiglio spassionato a Gwynett? Lasciali sfogarsi tra di loro: ogni situazione è giusta è differente rispetto all'altra. Io leggo il tuo articolo, confronto ciò che dici con quello che mi accade e se corrisponde ai miei casi ok, altrimenti è una tua idea e VivaDio! Ma da qui a cercare di convincere tutti che ognuno di noi conosce la verità suprema è quantomai ridicolo. Tyler avrà la sua, Emiliano la sua, Fender avrà la sua è così via. È come stare in un pollaio e vedere tante galline azzuffarsi per un nulla di fatto, perché fondamentalmente queste vostre affermazioni (TUTTE) oltre l'articolo sono solo aria fritta. Scrivetevi anche voi il vostro bell'articolo e postatelo: vediamo che succede...
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