di Pietro Paolo Falco [user #17844] - pubblicato il 15 febbraio 2014 ore 07:00
Una delle band più innovative della scena alternative degli ultimi vent'anni ha pubblicato la sua prima app per iPhone e Android. PolyFauna non è un catalogo né un gioco, e neanche un programma per fare musica, ma qualcosa di diverso. Noi l'abbiamo provata sul campo.
Una delle band più innovative della scena alternative degli ultimi vent'anni ha pubblicato la sua prima app per iPhone e Android. PolyFauna non è un catalogo né un gioco, e neanche un programma per fare musica, ma qualcosa di diverso. Noi l'abbiamo provata sul campo.
Anche dopo otto album, di cui molti si sono rivelati successi mondiali e d'ispirazione per le band a venire, anche dopo aver monopolizzato per anni la scena rock alternative, anche dopo aver lanciato l'idea dell'album in cui il prezzo lo decide l'acquirente (In Rainbows - 2007), i Radiohead sembrano lontani dall'esaurire la vena creativa.
Thom Yorke e soci hanno approfittato della pausa dall'ultimo disco (The King of Limbs - 2011) per sperimentare con i computer. Il mondo degli 0 e 1 è sempre stato molto vicino ai Radiohead, che hanno spesso usato tecnologie digitali per le loro composizioni. Adesso, però, non si tratta di fare musica, bensì una app che potesse immergere l'utente nel loro personale universo musicale.
In collaborazione con Universal Everything, i Radiohead hanno presentato la app PolyFauna. La notizia si è sparsa a macchia d'olio sul web e le criptiche istruzioni del gruppo non hanno fatto altro che accrescere curiosità e senso di smarrimento nei confronti del programma. I Radiohead infatti spiegano:
Il tuo schermo è una finestra su un mondo in evoluzione. Muoviti per guardarti intorno. Puoi seguire il puntino rosso. Puoi indossare le cuffie.
"Puoi", non "devi". Per l'utente tipo, questo già crea confusione. Pare non ci siano scopi precisi nella app. Avviando PolyFauna ci si trova in un mondo virtuale privo di menu, spiegazioni e obiettivi chiari. PolyFauna non è un catalogo virtuale per i lavori della band, non è un gioco e non è un programma per fare musica, bensì un'esperienza sensoriale nella mente dei Radiohead.
In PolyFauna, l'utente può muoversi attraverso scenari surreali, valli e montagne, ambienti sottomarini dall'aspetto a volte inquietante. Delle forme di vita virtuali, simili ora a serpenti, ora a onde sonore e ora a semplici particelle, viaggiano sullo schermo e possono essere create dallo stesso utente. L'idea per la app è nata durante le registrazioni di The King of Limbs e fa uso dei suoni provenienti dalla canzone "Bloom" per creare tappeti sonori ai "viaggi". I suoni variano da uno scenario all'altro e si alterano lentamente anche all'interno dello stesso scenario, ma è difficile dire se ciò accade in automatico o a seguito di qualche azione dell'utente.
PolyFauna nasce da un interesse nei primi esperimenti di vita a computer e dalle creature immaginarie del nostro subconscio.
Incuriositi, abbiamo prontamente scaricato la app e l'abbiamo provata sul campo. Telecamera fissa sullo schermo in movimento per la stanza, ed ecco cosa ci abbiamo trovato.
Definire quale sia lo scopo di PolyFauna non è facile. Anzi, si potrebbe benissimo dire che non ce n'è affatto uno. Come spiegano i Radiohead, mettete le cuffie, usate lo schermo come finestra su un'altra realtà, guardatevi intorno e godetevi il viaggio.