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Tommy Emmanuel: canto quindi suono
Tommy Emmanuel: canto quindi suono
di [user #116] - pubblicato il

Parliamo di improvvisazione nel fraseggio blues con Tommy Emmanuel. Diteggiature, scale, esercizi e note restano fuori dalla discussione. Sotto le lente del microscopio la nostra capacita di tradurre sulla chitarra ciò che cantiamo.
Parliamo di improvvisazione nel fraseggio blues con Tommy Emmanuel.
Diteggiature, scale, esercizi e note restano fuori dalla discussione. Sotto le lente del microscopio la nostra capacita di tradurre sulla chitarra ciò che cantiamo.

Emmanuel è un musicista versatile, aperto a molte contaminazioni e profondamente legato alla tradizione blues.
Brani del suo repertorio come “Sanitarium Shuffle” lo confermano e lo dimostrano un chitarrista assolutamente credibile e sopra la norma anche in questo genere. 


Gli abbiamo chiesto quale sia il suo approccio all’improvvisazione blues:
"Quando suono blues non penso mai alle scale o alle note. So di usarle, ma non so come chiamarle. Quando improvviso cerco sempre di suonare quello che mi canto in testa, ed è la cosa che funziona meglio secondo me. Invece che usare pattern prestabiliti e soffermarmici, preferisco cantare quello che mi viene in mente e suonarlo.” 


Per Emmanuel cantare pare essere il ponte diretto e più immediato tra la nostra creatività e la sua concretizzazione in suono. 

Cogliere a fondo questo concetto è importante per iniziare a pensare diversamente alle nostre improvvisazioni. Serve capire quanto maggiore potrebbe esserne lo spessore artistico di un’improvvisazione se questa partisse dal tentativo di riprodurre con la chitarra delle melodie che noi immaginiamo e ci figuriamo come piacevoli. Spesso invece, nell’improvvisazione non si fa altro che spostarsi in maniera più o meno meccanica e più o meno ordinata, tra scale, pattern, frasi che sappiamo funzionare armonicamente e correttamente sopra una base.
Non ci sono dubbi sul fatto che Tommy Emmanuel conosca a menadito ogni scala con le relative note blue, settime, none, e chi più ne ha più ne metta. Il chitarrista sostiene, però, che nel momento in cui si trova a comporre o a dover dire qualcosa di suo che non sia un esercizio o un esempio, si affida solamente alla sua musicalità.
Questo approccio è senz’altro difficile da applicare per chi non ha mai provato. Ma è prezioso perché aiuta a slegarsi dal pensare esclusivamente come chitarristi per avvicinarsi a un approccio legato alla musica in maniera più ampia e globale. 
Facciamo un esperimento: se dovessimo canticchiare liberamente una melodia inventata sopra un giro di accordi affidandoci solamente alla nostra voce, stonati o intonati, le nostre corde vocali non intonerebbero subito una pentatonica o una scala cromatica, se non per una precisa volontà. 


Canteremmo piuttosto un passaggio tra note anche distanti, con le relative pause dovute alla respirazione mescolando nella più totale libertà e inconsapevolezza arpeggi, triadi, scale, modi. Elementi che in un’improvvisazione più razionale e chitarristica si rischia quasi sempre di esporre in maniera accademica. 
Viceversa, cercare di riprodurre sulla chitarra quanto si è cantato ci porterà a scoprire approcci e commistioni di note totalmente nuove rispetto a quello che suoniamo di solito. Con un ulteriore enorme vantaggio. Suoneremo cose che abbiamo creato noi lavorando concretamente alla crescita e personalizzazione del nostro playing.
Cantare ci aiuterà anche a slegarci con più facilità dai punti di attracco sicuri, come tonalità o accordi, lasciando che sia solo il nostro senso musicale a parlare per noi e a guidarci.
Approccio magnifico per scoprire sonorità nuove e assimilarle subito alla chitarra. 
Ovviamente questo non va inteso come un allontanarsi dalla pratica tradizionale delle pentatoniche, delle scale, degli arpeggi o della teoria, anzi. 
Si tratterà piuttosto di sfruttare al meglio quello si è studiato, integrandolo con un approccio più musicale.
Esercitarsi con quest’approccio ha come obbiettivo quello di ridimensionare la tecnica e la teoria, facendocele percepire come semplici strumenti per agevolarci nel ricreare sulla chitarra quello che abbiamo cantato.
Del resto, oltre a Tommy Emmanuel, supportano questa tesi tanti altri chitarristi giganteschi Matt Schofield, Paul Gilbert e Guthrie Govan: 
“Faccio solo una cosa quando improvviso: cerco di suonare quello che canterei.” 


Traduzione e analisi stilistica di Paolo Antoniazzi
tommy emmanuel
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Indimenticabili le standing ovations dell'anfiteatro ...
di rickyfigoli [user #36535]
commento del 17/02/2014 ore 09:07:26
Indimenticabili le standing ovations dell'anfiteatro di Fiesole... Uno così fa quello che vuole con lo strumento, altro che suonare quello che canterebbe....è un mostro!! Facile per te Tommy eh?? ;-))
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Mi piace moltissimo suonare Angelina ...
di liuto1500b utente non più registrato
commento del 17/02/2014 ore 10:08:47
Mi piace moltissimo suonare Angelina e The Man With The Green Thumb
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Tutti i grandi musicisti fanno ...
di waterdog [user #12638]
commento del 17/02/2014 ore 10:29:13
Tutti i grandi musicisti fanno così, da Mozart a Beethoven a Bach. Tra i grandi chitarristi che l'hanno dichiarato espressamente: George Benson, Pat Metheny, Bill Frisell , Ed Bickert e soprattutto il supremo Jim Hall.
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Re: Tutti i grandi musicisti fanno ...
di Sollazzon [user #10046]
commento del 17/02/2014 ore 12:37:52
...persino Io!! hahahaha!
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Re: Tutti i grandi musicisti fanno ...
di f.n [user #3760]
commento del 17/02/2014 ore 15:19:1
Anche Steve Vai...spiegava ad una masterclass giusto come fosse utile imbracciare la chitarra e dedicare DUE ORE (lui fa tutto così...un sacchissimo di tempo, poiché vale meditazione) a prendere note sulla tastiera in base al canto.
Dice che si raggiunge il nirvana dopo un po'...

Federico
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Re: Tutti i grandi musicisti fanno ...
di Sollazzon [user #10046]
commento del 17/02/2014 ore 19:16:21
Grande Vai!..
(sì anche i Nirvana!..)
diciamo che ''basterebbe'' saper far fare allo strumento, .. quello che riusciamo a fischiettare!
Sarebbe già un buon Inizio!!!
io fischietto abbastanza bene.. ma non mi son ancora reincarnato in un manico! e che manico!!..si dice..!..in generale!.. anche nelle moto!.. Che gran manico!!
un tuttuno con il corpo!.. magaari!!!..:-/
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di Pearly Gates [user #12346]
commento del 17/02/2014 ore 11:39:29
Questo articolo si collega e conferma che i grandi chitarristi non fanno calcoli matematici quando suonano ma suonano ad istinto.

Come quando una persona fa un discorso non pensa in continuazione alla grammatica o alla sintassi parla e basta.
E soprattutto cerca di comunicare non di far vedere quante parole strane conosce.
Allo stesso modo uno che tira fuori paroloni in compresibili e pomposi è noioso quanto uno shredder in vena di fare arzigogoli e florilegi musicali. (che paroloni eh? però non si può parlare sempre di pedalanza della ibba e la mia ascia, ecc.)

Rispondi
Re: Questo articolo si collega e ...
di Rothko61 [user #32606]
commento del 17/02/2014 ore 12:04:48
Nella sostanza sono d'accordo con te.
Ma quante persone parlano senza pensare alla grammatica e commettono errori mostruosi?
Credo quindi che, nel caso di Emmanuel e di molti altri, ci sia alla base una conoscenza della musica e ancor più dello strumento tali da permettere loro di usare le mani esattamente come la melodia che hanno in mente richiede.
Quanto al paragone tra shredder e amanti dell'aulico linguaggio, concordo con te: se parli forbito solo per tirartela ma i contenuti sono poveri, fai una figuraccia e... pena.
Ma se sai parlare bene e sai anche dire qualcosa di sensato, beh, che dire?, ben venga anche lo shredder...
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Re: Questo articolo si collega e ...
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 17/02/2014 ore 13:39:53
Il problema dello shredder (io ho fatto l'errore di comprare un cd di Satriani che è lì a predere polvere da anni...noiosissimo) è che se si cimenta nella composizione (saper suonare e saper comporre non sono la stessa cosa) tutto viene visto sempre in funzione di far sentire la propria abilità.
Chi ha fatto successo ed è un chitarrista pirotecnico? Van HAlen ad esempio.
Ha saputo fare belle canzoni orecchiabili ed essere un virtuoso della chitarra.

Tommy Emmanuel è molto pop fa melodie comprensibili orecchiabili, cover di canzoni famose tipo Beatles o la colonna sonora di Borsalino.
Nel contempo si vede che suona da paura ed inoltre piace anche ai chitarristi elettrici, (me compreso) perchè suona con molta energia, mentre la maggioranza dei chitarristi acustici è molto soft.
E per ultmo è anche molto simpatico, che non guasta.
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di liuto1500b utente non più registrato
commento del 17/02/2014 ore 14:31:45
lo shredder alla fine diventa a parere mio un esercizio... Tommy cosi come la maggior parte dei chitarristi lo stimo ma quelli che prendono la chitarra e ci fanno i voli pindarici posso sopportarli per tre minuti poi mi danno tremendamente fastidio!
Rispondi
Re: Questo articolo si collega e ...
di mrnippo [user #31138]
commento del 17/02/2014 ore 16:43:16
mi viene in mente quello che diceva umberto eco in riferimento alla conoscenza del linguaggio: "Un bambino parla benissimo la lingua moderna però non saprebbe scriverne la grammatica. Ma il grammatico non è il solo che conosce le regole della lingua, perché queste le conosce benissimo, senza saperlo, anche il bambino: il grammatico è solo colui che conosce perché e come il bambino conosce la lingua"
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Re: Questo articolo si collega e ...
di Claes [user #29011]
commento del 17/02/2014 ore 12:38:46
Beh... non penso a gramatticca o sinntasi! Cerco di tenere in mente la linea melodica di un pezzo per suonare un assolo... che non sia arzigogolato! Almeno spero...
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Re: Questo articolo si collega e ...
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 17/02/2014 ore 13:54:57
La musica è comunicazione: quello è lo scopo primario, deve emozionare, deve divertire.
La reputazione di bravo musicista arriva di conseguenza.

Ad esempio EELST divertono, e nel contempo si sono guadagnati la fama di bravi musicisti.
Questo è il senso: uno deve pensare a fare belle canzoni e poi la bravura tecnico/strumentale salta fuori...e non il contrario.
Rispondi
Re: Questo articolo si collega e ...
di liuto1500b utente non più registrato
commento del 17/02/2014 ore 13:50:06
mi fa ridere la gente che fa cose didattiche su tubbo e dice suoniamo un pezzo su base jazz, blues o rock ed usiamo la lidia la frigia la dorica in questo passaggio ci vuole la 7a la 9a il rivolto e fra cazzo da velletri, uhm pardonne ora mi uccidete!
La Musica è istintooooo, la teoria musicale è lo studio della musica per capirne le proprieta....
E poi fanno pure per anni gli stessi video ma io dico cioe l'hai detto che ca.. lo ridici n'antra volta mica semo ciucchini ai tuoi occhi di sapientone che mentre suona se incazza per cercare la lidia sulla frigia e la 7 sulla 9... ma suona come cazzo ti arriva guarda i grandi della chitarra hanno fatto degli assoli della madonna e certi non sanno nemmeno leggere il pentagramma e te sapientone metti in riga le semiminime sul pentagramma in chiave di fa e mi dici l'assolo lo facciamo cosi senno mi stona la figgia,, ma friggite le patate no la friggia esaurito.
Come nei film ogni riferimento è puramente casuale hihihihi redazione non mi bloccare è solo un mio sfogo! Cia cia!!
kome dice kata SA LU TO NES
Rispondi
da quanto e' bravo mi ...
di qualunquemente1967 [user #39296]
commento del 17/02/2014 ore 12:26:41
da quanto e' bravo mi fa' venire l' angoscia !! Mamma mia quel accenno di blues ne primo video !! non si sa' piu' cosa dire di lui !!!! ciao a tutti
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La verità sta sempre nel mezzo...
di swing [user #1906]
commento del 17/02/2014 ore 15:57:17
Diceva un certo Charly Parker: "Master your instrument, master the music, then forget all that shit and just play."

Qui sta chiuso il succo del discorso secondo me: non puoi suonare quello che hai in testa se prima non ti sei esercitato con un po' di tecnica, se prima non hai suonato le scale che usi (anche se non sai nominare che scala stai usando in quel momento) ma nella testa deve esserti ormai marcio il suono di quelle scale perché solo avendola ascoltata e suonata mille volte prima, poi ti verrà in mente di usarla mentre suoni.

Quindi credo che chiunque dica che improvvisa senza pensare alle scale abbia ragione, ma bisognerebbe chiedergli quanti anni di studio ha impegnato su quelle scale e su quella teoria.
Rispondi
non mi stupisco..
di jackvance [user #34268]
commento del 17/02/2014 ore 16:10:17
conoscere regole e strutture non significa essere indipendenti, tutt'altro. Il punto a favore di scale arpeggi , teorie etc etc è che allargano il mio orizzonte musicale tutto lì ..ma come diceva jackvance " le note son solo 12 ( da noi). Allora cosa è che rende unici?"
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Ebbravo
di Giuseppe95 [user #36747]
commento del 17/02/2014 ore 21:02:26
Ha ragione. E' quello che mi ha sempre detto anche il mio maestro e che mi dimentico di fare xD
Rispondi
Canto e dialogo
di voodooman [user #8538]
commento del 19/02/2014 ore 05:04:44
Sicuramente un ottimo esercizio ed allenamento all'orecchio. Tutt'altro che facile "beccare" sul manico la nota che vuoi, appena pensata o emozionalmente "sentita", comunicare dialogando con se stessi o con gli ascoltatori. Più facile forse, per quanto armonicamente e tecnicamente possa essere complesso, esprimersi usando con razionale consapevolezza un ricco vocabolario.
Praticamente Emmanuel suggerisce di arrivare ad avere una sorta di mappatura sonora del manico. Un collegamento che dovrebbe divenire istintivo tra "posizione" e "suono". Importa relativamente di meno che poi questa unione si possa chiamare anche "nota", e che quella nota sia per esempio una "settima dominante", e che ancora si inserisca nell'accordo "X", nel modo "Y", ecc...
Inoltre riprendendo l'esempio del dialogo, è importante credo sottolineare che esso prevede pause, urla, sussurri, accenti...insomma il timing, la dinamica...non c'è solo la melodia ma anche il ritmo, se no è come una bellissima poesia scritta tutta di seguito senza spazi e punteggiatura.
Rispondi
Che palle!
di jdessi [user #27382]
commento del 21/02/2014 ore 12:45:14
Sempre lo stesso argomento! Tecnica o sentimento ...
Rispondi
Mha !
di SCHIZOFONIC [user #36909]
commento del 21/02/2014 ore 15:11:22
Ho ascoltato con attenzione il video "Sanitarium Shuffle " eccellente Finger Pick ovviamente ma....se lì stava improvvisando o non ho capito nulla della musica dopo 31 anni che suono oppure chiamatelo semplicemente .....Gesù ! Mha ! :D
Rispondi
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