di rosarioabramopfp [user #39141] - pubblicato il 22 febbraio 2014 ore 07:30
La maggior parte delle attività che svolgiamo con la batteria, le realizziamo in uno studio di registrazione oppure in una sala prove con tanto di strumentazione microfonata, hosting audio per la ripresa e lo sviluppo dei progetti a cui lavoriamo. Diversamente, può succedere di avere la necessità di operare fuori da questi ambienti , magari in regime di Home recording con la nostra strumentazione domestica, batteria compresa, ed è in questi frangenti che un software professionale come BFD3 potrebbe tornarci utile.
La maggior parte delle attività che svolgiamo con la batteria, le realizziamo in uno studio di registrazione oppure in una sala prove con tanto di strumentazione microfonata, hosting audio per la ripresa e lo sviluppo dei progetti a cui lavoriamo. Diversamente, può succedere di avere la necessità di operare fuori da questi ambienti , magari in regime di Home recording con la nostra strumentazione domestica, batteria compresa, ed è in questi frangenti che un software professionale come BFD3 potrebbe tornarci utile.
Prodotto da Fxpansion, brand specializzato nello sviluppo di software musicali con sede a Londra, BFD3 che viene indicato come complete acoustic drum software workstation, è la terza generazione di uno specifico programma per ottenere timbriche acustiche di tipo realistico, principalmente di batteria, ma anche di percussioni ed effettistica, destinato a coloro che hanno la necessità di implementare i propri progetti musicali, discografici o di ottimizzazione musicale con sonorità di qualità superiore a quelli usuali presenti nei vari host (Logic, Cubase e via dicendo) o nei moduli e nelle più comuni librerie percussive dei principali marchi del settore (Yamaha, Roland, Korg, Alesis e affini).
Utile, oltre che a batteristi e percussionisti, anche a studi di produzione e registrazione musicale, musicisti in genere, compositori e arrangiatori.
Per un normale utilizzo del software è necessario avere un sistema performante, aggiornato e dotato di buona capacità per quanto riguarda RAM e HDD. Di seguito i requisiti minimi di sistema (PC o Mac) per poter utilizzare il software.
PC - Window 7 (o successive versioni)
MAC - OSX 10.6.8 (o successive versioni)
Processore - Core2Duo 2.0 GHz (o equivalenti)
RAM - 2GB DDR3
HDD - 7200rpm oppure fast SSD
Porta USB 2.0 per istallazione
Connessione a Internet per effettuare download del software e relativa autenticazione del prodotto
In questo secondo schema vengono invece riportate le batterie elettroniche per le quali è previsto un preset relativo all'assegnazione suoni/pad. Il software può comunque essere anche gestito da qualsiasi master key o tastiera MIDI in commercio.
Trovate ulteriori informazioni sia sui requisiti di sistema che sulla compatibilità leggendo le FAQ sul sito del produttore.
Una puntualizzazione si rende necessaria per coloro che utilizzano le generazioni precedenti del software. Utilizzando la versione precedente, sarà sufficente effettuare il solo upgrade per avere la nuova versione, anche se in questo caso non potremo usufruire dei sette nuovi preset kit di batteria sviluppati ad hoc per la terza generazione. Questi sono utilizzabili soltanto se viene installata la full version. Utilizzando le versioni meno aggiornate ossia BFD1 oppure quella light denominata BFD eco, non sarà possibile effettuare alcun upgrade.
Ai sette kit proposti, possiamo aggiungere i suoni presenti su BFD2 - se installato nel sistema - ma soprattutto possiamo allargare la nostra libreria grazie alle varie espansioni opzionali che FXpansion ha sviluppato per il software, tutte rigorosamente a 64 bit, come del resto qualsiasi prodotto del brand. Nello specifico si tratta di pacchetti di suoni, kit di batteria, rullanti percussioni e via discorrendo tra i quali set di batteria Dunnett, Yamaha, elemtnti percussivi come congas e timbales ottimamanete campionati da strumenti professionali. Segnalo un'espansione di piatti denominata Zildjian Digital Vault che come nome suggerisce, racchiude ben 34 tipi di piatti Zildjian tra ride, crash, splash, hi-hat, china e effetti come il sizzle e altri.
Genericamente, utilizzando BFD si tende ad avere in libreria alcune espansioni. Rifacendomi alla mia esperienza, consiglio uno/due set di batteria, una di rullanti, quella per i piatti e una per le percussioni.
Di seguito i nuovi set di batteria presenti in BFD3. I primi quattro kit sono stati realizzati presso L’Ocean Studios (Burbank, California) e si suddividono in:
DW Mardi Gras Sparkle Kit (Metal kit) con 2 casse e 6 toms, Tama Tempesta snare, set di piatti Zildjian composto da 3 crashes, splash, china, ride e hi-hat New Beats.Mastersound
Pork Pie Black Sparkle Kit (Indie kit) con cassa, 3 toms, Tama Bell Brass snare, set piatti Zildjian A series composto da crash e 2 rides
Ludwig Stainless Steel Kit (70s kit) con cassa e 3 toms,Ludwig Hammered Supraphonic snare, set di piatti Paiste composto da 2002 crash, 2002 ride, 2002 hi-hat e Giant Beat crash
Gretsch Purple Kit (Pop kit) con cassa e 4 toms, Canopus Bronze piccolo snare, set di piatti Paiste composto da ride, 2 crashes e hi-hat.
I successivi tre set sono stati registrati con una Mapleworks Custom presso L’Omega Studios (Maryland - USA) rispettivamente con bacchette (kit 5), spazzole (kit 6) e mallets (kit 7). Gli elementi previsti sono: cassa e 6 toms, 2 Mapleworks Custom snare da 13" e 14", Mapex Black Panther Blade snare, set di piatti Bosphorus composto da 6 crashes, ride, splash e hi-hat.
BFD3 può essere definito un software particolamente versatile grazie al fatto che offra svariate possibilità di gestione e customizzazione. Va detto che per poter sfruttare appieno le sue molteplici qualità, sarebbe opportuno avere nel proprio background, una base di conoscenze di gestione audio e mixing per meglio districarsi con l'effettistica e le varie regolazioni di volume, panning, disposizione microfonica e tipologie.
Utilizzato come plug-in in una DAW, potremo controllare tutte le funzioni tramite una schermata primaria divisa fondamentalmente in tre sezioni differenti: superiore, inferiore e laterale. Ognuna di queste - a sua volta - suddivisa in vari elementi. In breve, la sezione superiore rappresenta l'ambiente virtuale in cui sarà colocato il set virtuale. Quella inferiore rappresenta la cabina di regia. Ci troviamo infatti mixer, effetti. mandate, microfonia, personalizzazione dei suoni e via dicendo. L'ultima, quella laterale, è la parte da cui attingiamo i vari suoni e i kit di batteria. Una sorta di magazzino virtuale dove sono custoditi i nostri strumenti.
Una funzione molto importante che si gestisce nella parte superiore tramite la key map, consente di configurare un proprio MIDI map con il quale gestire il software attraverso un controller (batteria elettronica o tastiera che sia). Tutte le customizzazioni potranno essere salvate e all'occorrenza richiamate per adoperarle in nuovi progetti tramite una finestra di dialogo denominata "file" posta in alto a sinistra della schermata principale.
In sostamza BFD3 ripropone - in modo virtuale - la sala prove o studio di registrazione dove solitamente operate. Ciò consente di ottimizzare i tempi di lavoro e le spese. Soprattutto se siete soliti utilizzare strutture a pagamento, limiterete allo stretto necessario la fruizione delle stesse. Potrete così sviluppare i vostri progetti con la massima calma e attenzione senza l’odioso conteggio delle ore e dei minuti, tutto a vantaggio di un ottimo risultato finale.