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Musica offerta, Musica cercata
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di [user #13581] - pubblicato il

Siamo onesti: la gran parte dei musicisti vuole suonare nei locali. Ci siamo mai fatti la domanda "cosa vuole realmente ascoltare la gente" o meglio ancora "cosa sono disposti ad accettare i gestori dei locali"?
Qualche tempo fa ho dato un'occhiata a Villaggio Musicale. Una miriade di annunci. Per fortuna c'è la possibilità di filtrare per zona,genere ecc...
Io che ho suonato fino a ora con cover band e tributi vari, mi accorgo che se da una parte c'è troppa richiesta per questo tipo di "modo di suonare", dall'altra parte si ritrova molto pressapochismo.

Non ci sono idee chiare su cosa si vuole fare e dove si vuole arrivare. Facciamo un passino indietro.
Siamo onesti: la gran parte dei musicisti vuole suonare nei locali. Ci siamo mai fatti la domanda "cosa vuole realmente ascoltare la gente" o meglio ancora "cosa sono disposti ad accettare i gestori dei locali"?

Non basta più la buona volontà di farsi il mazzo in sala prove, a prescindere dalla scelta di fare cover o meno. Non basta più suonare per portare avanti un progetto a lungo termine.
Bisogna improvvisarsi manager, graphic designer, gestore di siti e social network, PR... e spesso con scarsi risultati.

Chi è realmente disposto a impegnare tempo e denaro (molto) per strutturare qualcosa di artisticamente valido e accattivante?

E gira e rigira, si torna sempre sul vecchio che - per quanto poco - una sicurezza ce la da: una data ogni mai. Mi ritengo fortunato a portare avanti qualche piccolo impegno musicale esterno alla mia attività di chitarrista: registrare a casa mia, passare ore tra gente che va e viene (di estrazioni musicali molto estreme tra loro), studiare e curiosare qualsiasi cosa che può tornare utile in quello che sto facendo... è stata la mossa giusta. Penso.

"Stay hungry, stay foolish"

Sono molto portato a concludere alcuni lavori per poi dedicarmi al meglio a canzoni che sto stendendo. Vorrei togliermi qualche soddisfazione tramite concorsi musicali: sì, ci sono pure quelli.
L'importante è partecipare, ma se non si parte con la speranza di vincere, allora si sarà inevitabilmente-eternamente secondi (a prescindere poi dal risultato...).
Però per arrivare a pensare questo, mi son serviti tanti anni.
Adesso per proporre qualcosa di valido, devo legare le mie capacità (discutibili) di musicista, le mie passioni per la fotografia e di conseguenza di smanettamenti su programmi di editing video e in modo strettamente connesso le mie abilità nella registrazione audio.
Chiediamoci allora se siamo disposti a fare queste cose, magari dividendosi i compiti all'interno del gruppo. Chiediamoci se siamo in grado o se dobbiamo appoggiarci a terzi per questo tipo di lavoro.
Chiediamoci se siamo disposti a sborsare euro su euro per compensare le nostre carenze.
In sostanza, chiediamoci se siamo in grado di sopportare/supportare tutto questo.

Non basta più saper suonare uno strumento, mettetevelo in testa.

Musica offerta, Musica cercata

Alla fine, per fortuna, c'è ancora la musica e lì entrano in gioco le carte che ora come ora sono le più bistrattate: l'originalità, la proponibilità.
In queste cose si è liberi, ci si può sbizzarrire ma sull'immagine no: la copertina del vostro lavoro deve invogliare chi la vede, ancora prima di sentire il disco. Tenetelo a mente: tutto deve essere in armonia, bilanciato.
Non fatevi bastare l'idea "tanto a me piace" oppure "la mia band è la migliore".
Non durerà se sotto non ci sono le basi per pensare che quello che per me è figo lo potrebbe essere anche per qualcun altro. Lavorate quindi per rendere il tutto misurato, fruibile e gustabile dal target di persone che vi siete preimpostati.

Fate prima delle scelte: mettetevi dei paletti (non dico dove! eheheh), imparate a darvi delle linee guida, impegnate del tempo per valutare le cose ed eliminare quello che non vi serve.
Poi fate quello che volete, ma non chiedetemi di venirvi a sentire mentre suonate con l'ennesimo gruppo blues.

Spero di avervi dato qualche spunto di riflessione utile, in caso contrario son sicuro che almeno le due bionde vi siano rimaste in testa.

In bocca al lupo a tutti!
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