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Idee per un setup vintage digitale
Idee per un setup vintage digitale
di [user #21196] - pubblicato il

Affidarsi al digitale per ottenere un sound vintage può sembrare strano, ma dei buoni dispositivi usati a dovere e senza esagerare possono fare al caso del chitarrista amante del rock classico quanto della praticità dei multieffetto, magari usandone anche più di uno.
Affidarsi al digitale per ottenere un sound vintage può sembrare strano, ma dei buoni dispositivi usati a dovere e senza esagerare possono fare al caso del chitarrista amante del rock classico quanto della praticità dei multieffetto, magari usandone anche più di uno.

Usare effetti digitali per un repertorio anni '60 pò essere considerato singolare, eppure in questo modo ho tutto ciò che mi serve e sono pienamente soddisfatto.
Ho abbandonato l'idea del setup definitivo da tempo, ormai ho capito che è meglio riadattare gli effetti a seconda del progetto.
L'unico elemento che non cambio mai è l'amplificatore, un valvolare che mi garantisce un pulito e un distorto di base, entrambi suoni su cui so di poter fare affidamento.
Mentre per il mio progetto heavy ne espando i suoi suoni con un overdrive, un noise gate, un delay e un wah, ecco cosa utilizzo per il mio progetto "vintage".

Idee per un setup vintage digitale

TC Electronic G-Sharp
Il vecchio effetto a rack, reduce da un tempo in cui era utilizzato per avere praticamente un delay a tempo per ogni canzone, è posizionato nel loop parallelo dell'amplificatore, sempre acceso su un programma slapback, è l'unico effetto che mi serve in questa posizione, in modo che abbia la stessa risposta sul pulito e sul distorto. L'attivazione dell'effetto è controllata tramite l'attivazione del loop col pedale di controllo dell'amplificatore.
Non è un effetto che consiglio particolarmente, a meno che non vi serva solo per i delay (su cui distrugge il giovanotto M5) e siate sicuri che lo userete in un loop effetti parallelo, perché nel seriale ha qualche problema, almeno il mio.

Line 6 M5
Utilizzato tra chitarra e ampli per:
- reverb. Con un'impostazione molto intensa, mi serve solo su qualche suono pulito, sul distorto farebbe un macello.
- tremolo. Anche questo mi serve solo sui puliti, altrimenti dovrei cominciare a pensare a un posizionamento nel loop.
- auto swell e delay. Negli anni '60 si arrangiavano con il volume della chitarra, ma vuoi mettere la comodità? Lo uso sia sui puliti sia sui distorti.
- Tube Driver. Per sporcare leggermente il pulito cristallino del mio ampli.
- fuzz. In alcuni pezzi è insostituibile, per tutto il resto uso la distorsione valvolare dell'amplificatore.

L'M5 è diventato decisamente il mio asso nella manica, se non lo avessi non avrei di certo comprato tutti i costosi pedali di cui uso la simulazione, sicuramente avrei fatto a meno del Tube Driver e dello swell, mentre per tremolo e riverbero mi sarei arrangiato col G-Sharp, limitando la spesa quindi solo a un fuzz.

Infine vi faccio un regalo, dal momento che le simulazioni di distorsori Line6 hanno un equalizzatore molto sensibile e sono difficili da impostare, ecco come regolo il Jumbo Fuzz (simulazione del Vox Tone Bender). Ricordate che i parametri hanno una scala che va da 0 a 25:
Drive 25, Bass 16, Mid 21, Treble 3, Output 9.
Noise Gate quanto basta (ecco un altro vantaggio di questi multieffetto rispetto ai pedali tradizionali).

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