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Robben Ford: l'allegria nella pentatonica di B.B. King
Robben Ford: l'allegria nella pentatonica di B.B. King
di [user #34874] - pubblicato il

Per spiegarci un classico del fraseggio blues, il mix tra la pentatonica maggiore e minore, Robben Ford scomoda due tra i suoi più grandi riferimenti chitarristici: Mike Bloomfield e B.B. King. Addentriamoci in quello che Ford chiama "happy sound".
Per spiegarci un classico del fraseggio blues, il mix tra la pentatonica maggiore e minore, Robben Ford scomoda due tra i suoi più grandi riferimenti chitarristici: Mike Bloomfield e B.B. King. Addentriamoci in quello che Ford chiama "happy sound".

Continuiamo a esplorare alcune delle sonorità più caratteriste del fraseggio blues e, in particolare, quella che si ottiene mescolando tra loro la pentatonica maggiore e quella minore. Abbiamo dedicato parecchie lezioni a questo argomento, coinvolgendo grandi chitarristi come Stef Burns e Matt Schofield per farci spiegare il loro approccio.
Oggi è il turno di uno dei chitarristi blues più influenti degli ultimi decenni, Robben Ford.
“Non c'è niente di speciale nel modo in cui creo questo sound. Se ascolti BB King, questo mescolarsi di sonorità maggiori e minori è molto presente nel suo fraseggio; quella sonorità allegra e solare, un "happy sound". Così come questa sonorità la puoi trovare nella musica di Mike Bloomfield che è stato uno dei miei primi guitar hero. E in tanti altri chitarristi: Albert Collins per esempio. Non c'è una particolare tecnica per affrontare questo tipo di discorso: sta tutto nel sapere come suona, nell'avere nelle orecchie questo tipo di sonorità caratteristica del blues. Serve avere bene in mente quello che si vuole suonare.”




 

Gli esempi suonati da Ford prendono come riferimento le due pentatoniche, maggiore e minore, di C. 
C Major Pentatonic: C, D, E, G, A 
C Minor Pentatonic: C, Eb, F, G, Bb

Robben Ford: l'allegria nella pentatonica di B.B. King

Per prima cosa Ford insiste sulla natura dell’accordo sul quale sperimentare questo mix di sonorità: il C6 è ideale perché farà risaltare la nota di A, sesta maggiore e colore più caratteristico che si somma alla sonorità collaudata della pentatonica minore. Un accordo molto presente nella musica di B.B. King.


Per Ford è importante saper individuare con una certa scioltezza le terze delle due pentatoniche: quella minore, il Eb per la pentatonica minore e il E, quella maggiore, per la seconda.
Le due terze, assieme alla sesta, non solo offriranno le sonorità più caratteristiche di questo tipo di fraseggio ma ci offriranno un punto di riferimento mentre trasportiamo le due pentatoniche su varie posizioni.
Memorizzata la posizione delle due terze, serviamoci del bending per passare da minore a maggiore trasformando il Eb in E naturale. 
Ecco un breve esempio di come potremmo inserire sesta e terza all'interno di un fraseggio:



Proviamo ora a bersagliare le note caratteristiche in un fraseggio più ampio, sempre avvalendoci dei due modelli di pentatonica illustrati nel primo esempio e spostandoci tra le due posizioni. 
Un grande e utile lavoro è individuare terze e sesta in tutte le posizioni pentatoniche, estese su tutte le corde: ci aiuterà a concentrandoci e a considerare le singole note e a non muoverci vincolati solamente dai box pentatonici. L’ultimo esempio riassume quanto visto fino ad ora. 


Si osservino con particolare attenzione i passaggi tra terze minori a maggiori presi  con  bending di mezzo tono e la costante presenza di seste maggiori nei vari passaggi.



lezioni robben ford
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Ford dice...
di Rothko61 [user #32606]
commento del 14/05/2014 ore 15:33:46
Ford dice una cosa giustissima: in questi fraseggi, più che una questione di tecnica, devi avere "quel suono nella tua testa".
Rispondi
...e se lo dice Robben ...
di uzik [user #25323]
commento del 14/05/2014 ore 15:53:17
...e se lo dice Robben ...provare per credere.
In fin dei conti il blues è questo. Prima delle questioni di tecnica bisognerebbe affinare orecchio e playing su questi due mondi di Maggiore e minore.
Rispondi
...strano!!! :-)
di uzik [user #25323]
commento del 15/05/2014 ore 15:08:15
...è strano constatare che l'articolo su Micheal Angelo conta 28 commenti mentre questo su Robben solo 2.
Così, tanto per osservare! :-)




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Re: ...strano!!! :-)
di rickyfigoli [user #36535]
commento del 15/05/2014 ore 20:27:55
Beh, collector's choiche gibson è a una cinquantina, evidentemente di pentatonica maggiore e minore tutti ne sanno a palate e di relic o chitarre che devono costare più o meno di un tot invece non se ne sa abbastanza.... Grandissimo Robben Ford, un vero maestro...
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Bella lezione; back to basics ...
di davo [user #31664]
commento del 15/05/2014 ore 15:14:19
Bella lezione; back to basics direi...
Ho scoperto a mie spese che mescolare le due scale richiede molto gusto più che gran tecnica; è davvero un problema di "testa" e di raccontare una storia, quasi come se la chitarra fosse una voce umana. Mi pare che lo stesso BB King avesse usato una espressione del genere in una intervista.
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Re: Bella lezione; back to basics ...
di esseneto [user #12492]
commento del 16/05/2014 ore 09:35:1
Un sistema usato da me per divertirmi a suonare dietro ai dischi blues è quello di doppiare con la chitarra le linee di canto,quindi invece di svisare dopo il cantato riproduco proprio la parte cantata, naturalmente lasciando tantissimo spazio all'improvvisazione.Sia il grande BB che tantissimi altri bluesman afroamericani eseguono i loro fraseggi sulla chitarra come se stessero cantando, è una tecnica standard nel blues e forse(non sono un esperto) anche nel Jazz.Indubbiamente per suonare il blues una buona tecnica è importante ma come hai detto è altrettanto importante l'intensità con cui si eseguono le note e l'approccio stesso alla musica deve essere caratterizzato da un profondo coinvolgimento emotivo.
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Re: Bella lezione; back to basics ...
di paoloantoz [user #34874]
commento del 16/05/2014 ore 16:24:40
Grazie! Infatti penso che suonare quello che si canta è il modo più produttivo per avere un bel fraseggio. Tanti esercizi, scale ecc. in alcuni generi premiano il fraseggio, in altri, come il blues tra i tanti, lo penalizzano. L'ideale sarebbe avere delle belle basi pratiche sulle quali sviluppare questa teoria :)
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Ottima lezione da un grande ...
di George S.L.A [user #10210]
commento del 17/05/2014 ore 08:41:40
Ottima lezione da un grande maestro!!
In questi esempi andrebbero più sottolineati l'armonia di base su cui si va ad improvvisare, cosa che infatti Ford fa, per capire anche il mood generale su cui si sta improvvisando..
Credo che tutte queste lezioni su penta maggiore e minore andrebbero organizzate in un unico capitolo per dare anche un maggiore senso logico..
Rispondi
Re: Ottima lezione da un grande ...
di Grix [user #36841]
commento del 22/05/2014 ore 16:42:19
''Credo che tutte queste lezioni su penta maggiore e minore andrebbero organizzate in un unico capitolo per dare anche un maggiore senso logico..''

quoto! sarebbe il massimo! :)
Rispondi
il mio primo blues
di bisca86 [user #41058]
commento del 31/05/2014 ore 15:11:07
il mio primo fraseggio blues é stato proprio uno di Robben Ford!
me lo fece studiare il mio insegnante e questo mi ha aperto la mente per l'improvvisazione!
quello ke ha imparato é ke un buon blues viene da dentro e si puo suonare anke con solo 3 note!
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