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DV Mark Multiamp
DV Mark Multiamp
di [user #17844] - pubblicato il

Il Multiamp è un simulatore di amplificatori ed effetti di livello professionale. Progettato per racchiudere uno studio di registrazione intero in un box da due unità, il rack DV Mark fa la guerra alle tradizionali testate grazie ai suoi 500watt di potenza. Lo abbiamo provato a fondo.
 
Il Multiamp è un simulatore di amplificatori ed effetti di livello professionale. Progettato per racchiudere uno studio di registrazione intero in un box da due unità, il rack DV Mark fa la guerra alle tradizionali testate grazie ai suoi 500watt di potenza. Lo abbiamo provato a fondo.

In principio era la valvola, la vecchia e cara valvola che ancora oggi infiamma i chitarristi elettrici di tutto il mondo. Al suo fianco, però, una serie di alternative hi-tech si sono fatte strada negli anni, sempre più convincenti e versatili.
Le simulazioni digitali di effetti sono forse state le prime a entrare nelle case dei chitarristi, seguite a ruota dai primi modelli virtuali di amplificatori. Inizialmente poco più che equalizzatori ben modellati, via via hanno acquistato eccezionale fedeltà nei confronti delle controparti originali. Con il livello di tecnologia che oggi i musicisti possono avere a disposizione, diventa davvero difficile distinguere una buona simulazione da un amplificatore reale, a orecchio come sotto le dita, soprattutto quando si tratta di strumenti di fascia alta, del calibro del DV Mark Multiamp.

Il Multiamp è un amplificatore stereo a stato solido in formato rack, capace di simulare decine di amplificatori per chitarra, effetti, casse e microfoni. Oltre la sua sezione di potenza (la bellezza di 250 watt per canale in stereo o 500 in mono/Bridge), a differenziarlo da un comune multieffetto è la sua impostazione incentrata sulla simulazione di amplificatori. Come il nome stesso suggerisce, infatti il Multiamp concentra gran parte della sua generosa potenza di calcolo nel restituire minuziosamente le sfumature di svariate testate per chitarra, particolare che riesce subito a spiegare perché il pannello frontale sia così diverso da quello di un comune simulatore di effetti.


Oltre all'immancabile display e i pulsanti per navigare nei menù, disposti sulla parte destra, gran parte del frontale è dedicata ai controlli relativi all'amplificatore, con manopole per gain, bassi, medi, alti, presence e volume, uno per la patch, uno Master.
Tre pulsanti in alto permettono di scegliere altrettanti canali tra clean, crunch e lead. Un quarto switch attiva la simulazione di cabinet. Apparentemente sembrerebbe una normale testata, non fosse che ogni canale può rappresentare uno qualunque tra le decine di amplificatori presenti in memoria. Ciò permette di avere pieno controllo sul suono anche dal vivo, regolando on the fly i parametri e passando tra i vari canali esattamente come si farebbe con un amplificatore fisico.
La sezione relativa agli effetti, sebbene altrettanto curata e nutrita, è meno immediata nei controlli e nelle personalizzazioni. Non si sbaglierebbe nell'affermare che viene messa in secondo piano per favorire ciò che riguarda l'amplificazione.
Tuttavia gli effetti non mancano, e un utile sistema grafico a blocchi permette di avere pieno controllo sulla catena del suono. Il display mostra otto slot in cui inserire le varie simulazioni, dai pedali, all'amplificatore fino al cabinet. Per aggiungere un "anello" bisogna attivare uno dei blocchi e selezionare la simulazione del caso. La personalizzazione di ogni effetto, del tipo di cassa, di microfono eccetera, avverrà entrando nei dettagli del dispositivo scelto e regolando i parametri con la sola manopola Value.
Di certo il Multiamp non è studiato per giocherellare con i toni dell'overdrive o con il tempo del delay mentre si suona, ma la compatibilità MIDI sopperisce tranquillamente alle carenze in merito.
Inoltre, l'amplificatore pare digerire decisamente bene i pedali, sia in ingresso, sia nel send return, dando il meglio di sé in un rig ibrido con effettistica tradizionale per contare su una tavolozza sonora ancora più ampia e modificabile al volo in ogni aspetto.

Una volta assunto che il simulatore DV Mark è prima di tutto un amplificatore programmabile e solo dopo un multieffetto, muoversi tra i menu risulta agevole. Si scoprono in fretta i numerosi preset in memoria e si impara a crearne di nuovi con un approccio decisamente vicino a quello che si avrebbe con una strumentazione reale. Non mancano gli accessori del caso come un preciso accordatore cromatico e risulta estremamente gradita la presenza di uno slot per una memoria SD su cui salvare le patch. L'idea di poter creare i propri suoni a casa per poi riutilizzarli in studio o sul palco con un altro Multiamp portandosi dietro solo una scheda di memoria basta a far partire la GAS, per quanto l'amplificatore pesi meno di cinque chili, risultando comunque perfettamente trasportabile.
Non da meno è la cassa con cui abbiamo testato il Multiamp: una 4x12 DV Mark con coni al neodimio eccezionalmente leggera, considerata la mole.


Su palchi più impegnativi, dove la microfonazione è necessaria o si preferisce entrare in diretta nel mixer, una soluzione come il Multiamp è l'ideale, così come in studio, quando si vorrebbero provare più amplificatori fino a trovare il suono "giusto" per una take oppure sfruttarne vari insieme. La presenza di casse e microfoni simulati elimina qualunque problema legato alla ripresa dell'amplificatore, all'ambiente, all'insonorizzazione e a tutti quegli aspetti che fanno la differenza tra un home studio e una sala professionale. Messo alla prova in diversi contesti, il Multiamp con le relative simulazioni di cassa stupisce per la reattività al tocco, la percussività dei suoni puliti sempre ammiccanti al valvolare e la presenza sui bassi in generale, che non risultano mai confusi o cupi, bensì a fuoco, grossi ma sempre ben definiti.
Nel video di presentazione che segue è inserito un breve esempio di come la simulazione di cassa possa trasformare il suono in fase di registrazione, così come la presenza di una buona cassa fisica possa inficiare il risultato finale per l'ascolto diretto.


La vocazione di oggetto da studio del Multiamp è soddisfatta dalla presenza di due uscite jack non bilanciate per i canali left e right, due XLR bilanciate, switch per il ground lift e adattatore di livello tra +4dB e -10dB. Gradita è anche l'uscita cuffie da 3,5mm, sul davanti.
Spulciando le caratteristiche di connettività è impossibile non soffermarsi sulla porta USB. La presenza di una connessione del genere stimola la curiosità di chiunque. Nata inizialmente come una connessione di servizio per aggiornamenti e backup tecnici, la porta USB ha di recente introdotto la possibilità di controllare i preset tramite PC, velocizzando notevolmente le personalizzazioni dei suoni grazie al software gratuito Multiamp Remote Controller.

Per il momento (per il futuro chissà) non funge da interfaccia audio per la trasmissione di segnali sonori a un computer. D'altra parte, con un attrezzo del genere, si suppone che si possegga anche una scheda audio esterna di pari qualità.
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Nel mettere alla prova il Multiamp abbiamo preferito registrare tutto in diretta per un suono più puro e oggettivo, identico a quello che otterreste provando voi stessi l'amplificatore.
Fin dalle prime patch ci ha colpito il modo in cui volumi e saturazioni reagiscono al tocco. In qualunque condizione risulta facile pulire il suono sfruttando il volume della chitarra o plettrando con dolcezza. I clean si increspano in maniera naturale e la compressione subentra graduale, enfatizzando l'attacco più che schiacciando l'esecuzione. Ogni corda strappata diventa un vero piacere e ogni colpo di ritmica in palm mute dà un pugno in pieno stomaco.
Anche spingendo i canali con un overdrive o un booster esterno, il Multiamp dimostra di saper rispettare il carattere del pedale e introduce una saturazione dal sapore tutt'altro che digitale.

Anche gli effetti integrati hanno un loro perché, sebbene non tutti potranno apprezzarli a pieno.
Overdrive, fuzz e distorsori si comportano decisamente bene, offrendo gli standard dei rispettivi campi senza difetti di sorta, ma anche senza spiccare per originalità o carattere. Rappresentano, insomma, una buona dose di gain extra con cui modellare le simulazioni di amplificatori.
Un discorso a parte va fatto per modulazioni ed effetti ambientali. Dall'autowah al riverbero fino al delay, tutti sono avvolti in un alone di hi-fi che non sempre gradito al chitarrista. Il classico riverbero a molla cede il posto a una buona simulazione di ambiente, le ripetizioni del delay sono precise, pulite, lontane anni luce da quelli che sono considerati i sacri graal dei rispettivi campi. Un appassionato di effetti digitali può trovarci del buono, ma un chitarrista amante delle sonorità vintage potrebbe sentire il bisogno di aggiungere i suoi effetti preferiti all'equazione.

Dare una panoramica completa di tutte le simulazioni sarebbe impensabile, abbiamo quindi affrontato alcuni preset di fabbrica con cui toccare i riferimenti principali del sound chitarristico. Si passa dai clean di stampo americano vintage fino alle saturazioni estreme del metal moderno. Alcuni dettagli sui suoni utilizzati sono mostrati in video sullo schermo del Multiamp.
L'ascolto ad alti volumi è caldamente consigliato, per godere di tutta la presenza e definizione di bassi che fanno la vera differenza tra un prodotto professionale e un qualunque simulatore di fascia medio-bassa.


Inutile nasconderlo: il Multiamp ci ha conquistati. I suoni dettagliati e reattivi non fanno sentire la mancanza di un buon amplificatore tradizionale, l'approccio intuitivo e amp-alike aiuta a entrare subito in confidenza e la predisposizione naturale all'utilizzo in studio è in grado di trasformare una scrivania in una sala di ripresa di buon livello.
A conti fatti, una sezione di effetti buona ma comunque migliorabile diventa un comodo extra piuttosto che un punto debole. Se poi si considera che DV Mark rilascia continui aggiornamenti per il Firmware e di volta in volta aggiunge nuovi preset, amplificatori ed effetti all'appello, il dettaglio diventa davvero trascurabile in favore di una sincera curiosità verso ciò che arriverà nelle future release.
L'aggiornamento del software avviene in pochi minuti usando una memoria SD e può apportare anche modifiche all'interfaccia d'utilizzo, frutto di opinioni e richieste degli utenti.

Volendo trovare un difetto al Multiamp, si potrebbe additare il prezzo, perfettamente accettabile per un prodotto da studio ma non esattamente alla portata di tutti con i suoi 1499 euro di listino. In realtà, DV Mark ci ha già pensato e, raccogliendo le opinioni degli utenti, ha già sviluppato una versione Mono da 250 watt tirando così il prezzo giù di un buon terzo. Mossa azzeccata, considerando la percentuale di chitarristi affezionati ai setup monofonici.
Per chi proprio non riesce a fare a meno delle valvole, durante lo scorso Muisikmesse è stata anche annunciata una versione con finale valvolare da 120watt, denominata Tube Multiamp. Viste le premesse, non possiamo far altro che riservare ottime aspettative a riguardo.

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Faccio una sola domanda, che ...
di rickyfigoli [user #36535]
commento del 07/07/2014 ore 15:36:57
Faccio una sola domanda, che è un po' la stessa che mi ronza in testa per il kemper. Come reagisce da un punto di vista dinamico in quei suoni che vanno dal pulito al crunch, all heavy crunch solo lavorando di peso della mano destra e con l'uso di plettro/dita, ovvero in emulazione di un tipico suono Fender, tiene botta o no?
Rispondi
Re: Faccio una sola domanda, che ...
di Rothko61 [user #32606]
commento del 07/07/2014 ore 15:50:58
Ti rispondo per il Kemper, che possiedo.
Risponde esattamente come l'amplificatore di cui usi il profilo.
La marcia in più del Kemper sta tutta lì: profilazione anziché simulazione, ovvero replica fedele del singolo ampli che hai profilato.
Capisco le tue perplessità perché sono le stesse che avevo io...
Rispondi
Re: Faccio una sola domanda, che ...
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 07/07/2014 ore 15:53:29
Devo dire che si comporta molto bene. L'abbiamo riutilizzato per un test di una chitarra che sarà pubblicato nei prossimi giorni e c'è una breve parte suonata proprio così: simulazione Fender abbastanza satura ripulita con volume della chitarra a metà. Nonostante la natura economica della chitarra usata (una Epiphone, per fare un po' di spoiler), il livello di clean raggiunto era ottimo e con un calo di volume decisamente accettabile.
Rispondi
Re: Faccio una sola domanda, che ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 08/07/2014 ore 16:59:15
Reagisce alla grande alla dinamica,ce l'ho da un paio di anni,e ti posso garantire che "suona" divinamente!
Rispondi
Re: Faccio una sola domanda, che ...
di rickyfigoli [user #36535]
commento del 08/07/2014 ore 21:22:42
Ma per capirsi, un bluesman cazzuto, lascerebbe a casa il suo fido fender coi suoi tre pedali giusti per suonare con questo oggetto? (Lasciando perdere peso, versatilità costo e quant'altro che so già la risposta...)??
Rispondi
Re: Faccio una sola domanda, che ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 09/07/2014 ore 00:14:2
Un Bluesman cazzuto non è mica scemo :-) Non ci penserebbe due volte! La risposta è si....
Rispondi
Re: Faccio una sola domanda, che ...
di esseneto [user #12492]
commento del 11/07/2014 ore 13:04:57
Suono Blues e sinceramente non riesco a capire a cosa mi servirebbe una macchina del suono simile.
Rispondi
Re: Faccio una sola domanda, che ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 11/07/2014 ore 18:24:25
Ma ce l'hai il Multiamp? Ci hai suonato Blues?
Rispondi
Re: Faccio una sola domanda, che ...
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 09/07/2014 ore 00:55:40
Esempio azzeccato: lo fa Davide Pannozzo con ottimi esiti. Ne parlava in questa intervista: vai al link
E ci dovrebbe essere anche qualche video sul Tubo.
Rispondi
1.499 euro
di richie1982 [user #13247]
commento del 07/07/2014 ore 15:51:26
io mi ci comprerei un bassman usato sugli 850 euro e mi avanzerebbero anche soldi per un'altro acquisto.
Potrei prendere anche una bassman testata e cassa mesa 2X12 con quei soldi.
Si suona bene sicuramente, è moderno, integrato ecc ecc ma il prezzo è esagerato.
e non mi dite la put....ta dell'effetto stereo, io suono con un fender supersonic 60 e un twin contemporaneamente e con tutto il rispetto penso che questa macchina non ci si avvicinerà mai.
Rispondi
Re: 1.499 euro
di claude77 [user #35724]
commento del 07/07/2014 ore 16:31:53
Rispondi
Re: 1.499 euro
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 07/07/2014 ore 16:42:45
Ti dico solo una cosa: quando si progetta anche solo un circuito stampato su cui stanno disposti milioni di transistori serve una simulazione che dura una quantità di ore inimmaginabile e più progrediscono le progettazioni più servono computer potenti per farlo (quindi spesa di materiale in continua evoluzione), dopo la quale un bel po' di gente sta lì all'opera a controllare tutti i dati, quindi una volta che si ha la certezza si richiede ad aziende terze di realizzare fisicamente quel circuito, cosa che ha un costo veramente molto molto alto...Ed ogni volta che qualcosa va storto in fase di progettazione ci sono una marea di soldi e di tempo buttati...E io ti sto parlando solo della parte fisica, immaginati il lavoro di chi deve trascorrere mesi davanti al pc a scrivere codici che rendano le simulazioni sempre migliori...Sinceramente, vale molto più 1500€ una macchina del genere, se progettata come si deve e visto il brand non ho dubbi, che non un ammasso di 20 resistenze, 10 condensatori, un paio di trasformatori e 5 valvole, che dagli anni '50 ad oggi sono stati combinati in tutti i modi possibili...

P.s: anch'io amo il mio ampli a valvole, ma in tutta onestà se un pedale analogico boutique, che richiede processi di progettazione molto meno complessa, costa anche 500€, sinceramente una macchina complessa come questa o il Kemper che costano come un superatissimo, in termini elettronici, ampli valvolare, quali il mio o i tuoi, potrebbero costare anche più del prezzo di mercato al quale li si trova e non sarebbero comunque cari.
Rispondi
Re: 1.499 euro
di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 08/07/2014 ore 07:29:27
non c'è nemmeno lontanamente da paragonare questo... "coso"... con un pedale boutique. Ma proprio il concetto è completamente differente. E' proprio per queste considerazioni che noi fabbricanti di prodotti boutique siamo a pane e acqua. Da un lato hai ragione, alcuni esagerano coi prezzi. Ma non ti parlo solo degli artigiani, ti parlo anche di fabbriche e multinazionali. Dall'altro lato però le cose artigianali sono DAVVERO la perfezione in molti casi. Sono oggetti che richiedono passione, amore e perizia. Molto spesso il processo produttivo viene effettuato e seguito da pochissime persone e tutto quello che viene costruito viene fatto a mano. Ciò significa, virtualmente, che non esiste la possibilità di difetti. Perchè l'artigiano che, per carità non è infallibile, dovesse riscontrare un difetto in una sua opera lo corregge prima di mettere fuori il suo prodotto. Non ci stanno santi. Laddove poi non si può correggere il prodotto, in linea di massima, non esce proprio dalla linea produttiva. Sono giorni che io lavoro su alcuni nuovi progetti ed ho gli occhi che tra un po' mi sanguinano. Credimi... il tutto è molto diverso da come va avanti una grande azienda e lo sarà per sempre. Solo quando tutti gli artigiani si renderanno conto che sono già altissimi i prezzi dei prodotti delle grandi aziende e si sacrificheranno a mettere i loro più o meno allo stesso prezzo (cosa infinitamente ingiusta, ma è ciò che considerazioni come queste tue richiedono) smetteremo di fare la fame, di essere trattati come costruttori di serie B quando poi invece rappresentiamo effettivamente l'eccellenza. Forse un giorno dovrò smettere di portarmi in giro pedali di grandi aziende simili ai miei per farli provare a diretto confronto con i miei per fare effettivamente sentire che a confronto sono giocattoli e per fare la solita sceneggiata umiliante del confronto del prezzo che è praticamente lo stesso. Ripeto... io ci sono dentro fino al collo. Chi è davvero artigiano e fa le cose con amore migliorando giorno per giorno come me, Mastro Valvola e tanti altri NON DEVE nemmeno essere lontanamente paragonato ad un prodotto di fabbrica. Non sta ne in cielo ne in terra. E' quasi SEMPRE come paragonare una 500 con una Ferrari. Le cose sono fatte in maniera diversa. L'approccio è diverso. Questo ovviamente non vuole essere un attacco, ragazzi, ma più che altro una spiegazione. Io capisco perfettamente che non essendoci dentro non si può concepire appieno il discorso ed è perfettamente comprensibile. Ma vi invito a dedicarvi con passione, amore ed apertura mentale all'onesto artigianato italiano e non. E' il grado successivo che tocca l'eccellenza. Fate in modo da provare tutti i prodotti artigianali che potete. Si trovano tanti artigiani che vendono i loro eccellenti prodotti a prezzi veramente onesti. Ce ne sono anche tanti che sono zappe, non sanno lavorare o si fanno pagare a peso d'oro, questo è vero. Però al giorno d'oggi sono proprio pochi, visto i tempi che corrono. Oramai il futuro è il vecchio artigianato. Grazie per avermi dato l'idea per uno dei miei prossimi articoli. Ah... i processi di lavorazione di noi artigiani sono molto più complessi di quelli di una grande fabbrica automatizzata. Tutto viene fatto a mano, ogni pista viene controllata a mano, ogni componente viene selezionato a mano. Una fabbrica ci mette un ora per completare un pedale, a noi ci vuole qualche giorno. Noi non siamo macchine. Non abbiamo caricatori per i componenti elettronici, non abbiamo frese che creano gli stampati. Le saldature le facciamo a mano e quando ne capita una fredda (perchè capita, non ci sta niente da fare) la rifacciamo. E' un altro mondo. Non me ne volere, ma non hai proprio afferrato la differenza tra l'artigianato e il prodotto di fabbrica. Per questo ti invito a venire a provare i miei pedali o se sei più vicino magari a Mastro Valvola ad andare a provare i suoni. Ti mostrerò la differenza e sono sicuro che se glielo chiedi anche Luca di Mastro Valvola lo farà volentieri.
Rispondi
Re: 1.499 euro
di euke [user #1325]
commento del 08/07/2014 ore 09:31:3
Mi spiace ma forse sei tu che non conosci bene tutti gli aspetti produttivi legati ad un processo industriale serio.
Che credi che ad esempio le saldature fatte in fabbrica se sono fredde passino i vari controlli? Conosci le varie attrezzature dedicate ai controlli di processo?
Ragionare coi luoghi comuni per difendere il proprio operato è un po' riduttivo.
Come c'è l'artigiano pasticcione, c'è anche la fabbrica pasticciona; ma c'è anche quella che lavora bene come l'artigiano che lavora bene.
Ci sono poi posizioni indifendibili, tipo alcuni pedali boutique che costano centinaia di euro e all'interno hanno il solo trito ritrito circuito pseudo tubescreamer... e qui il costo è giustificato da cosa?
Rispondi
Re: 1.499 euro
di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 08/07/2014 ore 09:46:22
alzo le mani... ti ho mostrato il mio punto di vista da addetto al settore. In ogni caso... provare per credere. Vai da un bravo artigiano che fabbrica il solito trito e ritrito tubescreamer e confrontalo con uno originale ibanez. Mettili a diretto confronto. Quando ho iniziato a costruire pedali mi sono posto la stessa domanda ed ho costruito un muff su invito di un bravo bassista che mi diceva "non potrà mai essere migliore dell'originale". Io materialmente non potevo saperlo e volevo scoprire se valeva la pena fare tutto quel lavoraccio. Ad oggi è passato qualche anno ed ancora costruisco pedali! ;)
Rispondi
Re: 1.499 euro
di euke [user #1325]
commento del 08/07/2014 ore 10:06:25
Guarda, anche io ti parlo da addetto del settore, ma dall'altra sponda (non lavoriamo nel campo musicale sia chiaro).
Io le cose le ho confrontate, e ammetto che ci possa essere qualche differenza di scelta di componenti, ma il divario di prezzo è al di là di qualsiasi differenza qualitativa.
Oltretutto i costi di progettazione sono molto risicati in questo caso. La differenza sostanziale la fa il fatto che la produzione artigianale non è aiutata da nessuna macchina, quindi ci si impiega molto tempo in più e il tempo costa.
Però teniamo presente che non sempre il risultato risulta clamorosamente migliore.

P.S.: in pedaliera ho 3 pedali OKKO....
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Re: 1.499 euro
di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 08/07/2014 ore 10:20:02
OVVIAMENTE... in tutti i campi ci sono le dovute eccezioni. C'è chi si fa pagare troppo... e chi lavora male... questo è indubbio.
Rispondi
Re: 1.499 euro
di PaoloGaio [user #36314]
commento del 08/07/2014 ore 14:15:0
stavo pensando che se andando verso il digitale non ha senso - soldi a parte - vendere i propri fidati pedalini, andando verso il "vintage" tanto digitale conviene monetizzarlo il prima possibile.
a questo punto non venderò i miei fidati taxi driver e mercury di brunetti ; )
Rispondi
Re: 1.499 euro
di marcomo utente non più registrato
commento del 08/07/2014 ore 10:04:12
Mah quello che dici poteva essere vero tempo fa...Oggi stai tranquillo che tutta la circuiteria presente sul mercato dell'elettronica consumer è ASSEMBLATA, ciò significa che si comprano i componenti; DSP condensatori resistori trasformatori etc e si assemblano in una board.
L'elettronica è troppo complessa perchè un'azienda faccia tutto compresi i chipset ma spessissimo tante aziende fanno i pezzi poi un'azienda li assembla.
Quando si fa una board (connessione dei componenti) c'è un lavoro abbastanza oneroso per il placement e lo sbroglio ma qui entriamo in discorsi un po complessi...
tutto questo per dirti che il costo del DV mark piuttosto che di un qualunque altro simulatore è sostanzialmente nel processo di ingegnerizzazione della board che poi si abbatte con la mass production , poi nel codice per la realizzazione del firmware e nel design meccanico. I componenti si influiscono ma non costano poi tantissimo.

Per il resto non mi permetto di dare nessun giudizio sul prodotto che a prescindere dalla descrizione e dalle prove mi sembra abbastanza valido e che quindi può valere o meno i soldi che costa...di sicuro deve sgomitare abbastanza per accaparrarsi una fetta di mercato con altri competitor che sono sul mercato da molti anni prima... mi vengono in mente prodotti dal costo più contenuto quali boss, line 6 oppure con i nuovi che forniscono solamente il software o soluzioni integrate IK multimedia, native instruments, positive grid etc...

saluti
M.
Rispondi
Re: 1.499 euro
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 08/07/2014 ore 17:01:48
Forse se lo suonassi potresti esprimere un parere,siccome il Bassman RI ce l'ho avuto( e pure il twin),ed ora uso questo ,ti dico in tutta tranquillità che non tornerei indietro,prezzo esagerato? Costa quanto un buon combo,e non è che "ci si avvvicina" va molto più in là ;-)
Rispondi
Re: 1.499 euro
di samuolo [user #42132]
commento del 27/10/2014 ore 13:54:11
ciao l'hoappena acquistato
mi potresti dare qualche dritta su come utilizzarlo al meglio?
su cosa non devo assolutamente fare???
tu lo usi collegato ad una cassa o all'impianto??
il live si può collegare diretto all'impianto e contemporaneamente unare una cassa come spia?
grazie
Rispondi
Re: 1.499 euro
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 27/10/2014 ore 16:14:23
Ciao,intanto complimenti :-) Mi chiedi la luna,è un amplificatore lo devi utilizzare come tale,e cercare di sfruttare al meglio tutto quello che ti offre,intanto guarda se hai il firmware aggiornato all'ultima versione,sempre cosa buona da fare; io lo uso collegato ad una 4x12" quindi in mono,ma puoi andare direttamente in una console/mixer senza problemi,anche tutti e due assieme,cabinet e impianto,oppure esci in stereo su due cabinets,inomma è molto flessibile,prova qualche preset e magari inizia a farne di tuoi,così capisci come funziona,se poi ci colleghi una pedaliera MIDI,con i Program Changes cambi i presets,ma con i Control Cahnges puoi attivare e disattivare ogni effetto nell'ambito dello stesso preset,quindi ipotesi hai un preset con 8 slot occupati da effetti vari (in pratica tutto ciò che ti può servire) senza cambiare preset ma da pedaliera MIDI,disattivi/attivi ogni singolo effetto lì dentro,insomma una figata no? :-)
Guardati questo video così capisci come funziona la creazione di un preset in modo semplice
vai al link
Buona Musica! .-)
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Re: 1.499 euro
di samuolo [user #42132]
commento del 27/10/2014 ore 16:35:52
Grazie per le indicazioni... avresti una pedaliera da consigliare?
Rispondi
Re: 1.499 euro
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 27/10/2014 ore 17:23:40
Tra poco dovrebbe uscire la sua,di DV Mark,altrimenti una Rocktron Midimate va benissimo.
Rispondi
E' da tempo che seguo ...
di MrPecosBill utente non più registrato
commento del 07/07/2014 ore 16:19:4
E' da tempo che seguo sia il DV Mark Multiamp che il Kemper...
ottimi prodotti, ma considerando che non hanno costi esorbitanti di componenti, non li comprerò finchè non costeranno la metà... e continuo coi miei valvolari !!!

Rispondi
Re: E' da tempo che seguo ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 07/07/2014 ore 16:46:4
La ricerca e lo sviluppo non sono mica gratis e non mi pare che DV Mark sia una mutinazionale quotata in borsa che usa fondi provenienti dalle speculazioni finanziarie...
Rispondi
Re: E' da tempo che seguo ...
di Metall_krieger [user #24953]
commento del 12/09/2014 ore 10:16:2
Beh, anche tutti gli altri usano materiale che no costa molto.
Sinceramente, anche se lo amo, pagare 1600 euro un engl powerball che è basato su una tecnologia stracollaudata o 1400 su un prodotto innovativo non c'è paragone.
Suona bene, cone suona bene un dual rectifier, ma hai sempre e comunque un cassone da 20 chili con delle belle feature ma, al sodo, tot canali con quel suono li.
E una dual ne costa il doppio.
Ora come ora la mono ne costa 1000, e per il prodotto che èl i vale tutti
Rispondi
Re: E' da tempo che seguo ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 27/10/2014 ore 16:16:00
Ma perchè i valvolari di qualità te li regalano? :-)
Rispondi
ma..
di Joe Perry [user #9703]
commento del 07/07/2014 ore 16:32:00
Ci sarebbe la possibilità di boostare i tre canali oppure lavora come un ampli a tre canali senza possibilità di richiamare i diversi livelli di volume e gain?
Rispondi
Re: ma..
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 07/07/2014 ore 16:42:49
I preset possono essere personalizzati sotto qualunque aspetto (volume, gain, eq, presenza, disposizione e regolazione degli effetti...), hai totale libertà in questo senso, non sei legato al concetto di amplificatore tri-canale tradizionale.
Rispondi
Re: ma..
di Joe Perry [user #9703]
commento del 07/07/2014 ore 16:51:09
Ottima pensata!!
Quindi per lo stesso canale posso settare diversi livelli di gain e volume giusto?
E farmi tipo 3 diversi puliti, o 52 diversi puliti ecc?

Ottimo...
Rispondi
Re: ma..
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 07/07/2014 ore 16:56:0
Certo, puoi programmare una pedaliera MIDI come faresti con qualunque multieffetto: patch del tutto indipendenti, slegate sotto ogni aspetto.
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mi sia permessa una critica
di PaoloGaio [user #36314]
commento del 07/07/2014 ore 17:39:54
sono interessato al multiamp ed ho trovato tra le recenzioni più interessanti sul web quella di tony mckenzie. recensione che condivido per dare qualche informazione aggiuntiva alla discussione
vai al link
tony tra l'altro usa insieme kemper e multiamp.

che il multiamp sia un gioiellino e che la versione mono sia un'ottima risposta dei produttori alle richieste del mercato mi pare indiscutibile.

ho visto proprio nei giorni scorsi questa esibizione live nel quale è protagonista il multiamp
vai al link

mi permetto di suggerire un approfondimento su come venga gestito il multiamp via midi e quindi come possa lavorare con pedali tradizionali.

grazie
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Re: mi sia permessa una critica
di mauriblues [user #15759]
commento del 07/07/2014 ore 18:55:23
Bella prova e bello strumento,io ho venduto il markv per questo gioiello,felicissimo di averlo posseduto in abbinamento al GSystem,avevo decisamente un grande suono ma..... ogni volta che dovevo trasportare il mio setup mi veniva l'ansia... troppo peso!
con questo dv mark sono ugualmente soddisfatto riducendo il bagaglio da trasportare.
anche io suggerisco un approfondimento per gestire al meglio il multiamp con una pedaliera midi,e a riguardo pongo una domanda: la pedaliera della G-lab gsc standard ha 5 loop ,la posso usare gestendo i pedalini che mi sono rimasti?questa configurzione è compatibile con il multiamp?
grazie e buona musica
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Re: mi sia permessa una critica
di PaoloGaio [user #36314]
commento del 08/07/2014 ore 10:31:41
dal linlk che avevo messo il tizio usa proprio una g lab ma non è il mio campo. lui dice di aver sostituito il suo pre behringer con il multiamp per potere avereo la configurazione multiamp standard o il kemper che fa lavorare il multiamp come pre e come multieffetti (se ho capito bene).
la cosa è discutibile ma è una configurazione interessante nel momento in cui kemper esce sul mercato anche con la versione non power.
pare che la fcb1010 vada per la maggiore avendo due pedali di espressione ed un prezzo molto competitivo (usata si trova sui 70 euri). per quello che vedo in rete c'è poi qualcuno che vende il chip per configurarla immediatamente con una serie di marche (kemper, Axe Fx ecc) ma al momento non sembra ci sia il multiamp. non sarebbe male lo aggiungessero.
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Re: mi sia permessa una critica
di marcomo utente non più registrato
commento del 08/07/2014 ore 16:52:5
sbaglio o mi sembra di aver capito che non tutti i modelli sono disponibili ma puoi "acquistarne altri"???
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Re: mi sia permessa una critica
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 08/07/2014 ore 17:03:49
Sbagli,con l'ultimo Firware è disponibile tutto,e la gestine MIDI è stata "avanzata"... ;-)
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Io preferisco invece da sempre....
di FBASS [user #22255]
commento del 07/07/2014 ore 18:15:25
Il mio Fender Supertwin 180 W combo, del 1979, ed il mio Fender Bassman 100, testata del 1969, ma uso anche un Pathfinder VOX degli inizi che mi da tutti i suoi 15 W con il suo BulDog da 8 pollici e la mini testata Valve Junior Epiphone su cassa Marshall 1912, gli amplificatori bisogna sentiteli vicino e pronti a darti tutto di loro e principalmente "VERI" , Ciccio il Nostalgico
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Re: Io preferisco invece da sempre....
di sdl [user #5004]
commento del 07/07/2014 ore 23:10:1
Sai...quello che dici ha senso: un ampli devi sentirtelo "vicino", da tutti i punti di vista! Ma il fatto e' proprio questo, e parlo sempre da utente del kemper: dal vivo molto (moltissimo) spesso il nostro ampli lo sentiamo male, o perche troppo basso di volume (e quindi sotto sfruttato), o perche' posizionato male rispetto al nostro punto di ascolto, o perche' (come capita spessissimo) microfonato malamente (sia verso il pubblico che per la nostra spia). A me personalmente tutto questo mette ansia e mi fa suonare peggio...e spesso avevo molti problemi proprio a riconoscere il "mio" suono (ascoltato magari da una spia gracchiante). Queste macchine (mi riferisco di più al kemper che nasce in modo specifico per la diretta) ovviano soprattutto a questi problemi, per chi ne sente l'esigenza. Problemi che, se si volessero usare live un paio di ampli, sarebbero proprio insormontabili (se non si suona negli Aerosmith!)
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io l'ho provato e mi ...
di dantrooper [user #24557]
commento del 07/07/2014 ore 18:21:28
io l'ho provato e mi sa che ho provato proprio questo ripreso (e ho riconosciuto chitarre e manella di chi suona: 'o Mast mij, napoletanamente parlando hahaha).
devo dire che a me non è per niente piaciuto; ci ho smanettato non poco e non mi ha mai convinto: alla fine mi dava sempre quella sensazione di finto; certo è che se serve per comodità e andare in giro, magari in qualche festa dove fai il turnista torna utile, ci si può "arrangiare" eccome, però se dovessi considerarlo come la macchina da cui tirar fuori il mio suono, assolutamente no!
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Re: io l'ho provato e mi ...
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 07/07/2014 ore 18:31:27
Uè! Sì, la "manella" l'hai riconosciuta, ma l'esemplare è un altro: questo è qui con me e me lo sto ancora spupazzando come si deve :D
Appena possibile te lo faccio provare per bene, il pensiero di essere collegati a un aggeggio digitale fa molto a livello psicologico. Anzi, magari appena riusciamo a beccarci facciamo un bel blind test testata vs Multiamp!
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Re: io l'ho provato e mi ...
di dantrooper [user #24557]
commento del 07/07/2014 ore 21:33:5
ah ok, credevo fosse quello che avevo provato da lui: ho fatto un piccolo errato collegamento mentale hehehe
sono disponibilissimo per la prova, lo sai ;)
quando lo provai mi aspettavo qualcosa quasi uguale (per non dire uguale) alla risposta di un ampli a valvole, stessa pasta sonora ecc è in questo che mi ha deluso, non ho badato al fatto di esser attaccato a qualcosa di digitale.
ci sto per il blind test, quando vuoi, sicuramente non lo supererò hahahaha
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Re: io l'ho provato e mi ...
di smilzo [user #428]
commento del 08/07/2014 ore 10:07:07
Non volermene, ma a me dalle clip sa molto di Boss GX700... ci tiri fuori anche dei suoni buoni, ma il suono non è proprio da valvolare in saturazione, cremoso.
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Re: io l'ho provato e mi ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 08/07/2014 ore 17:06:06
Assolutamente no,lo devi "usare" e sentirlo al tocco sotto le dita,lasciate perdere le clip in rete,si sente anche di peggio con della roba "valvolare" di alto lignaggio ;-)
Va provato...altrimenti sono solo chiacchiere.
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Quando un digitale è di ...
di SuperAdrian76 utente non più registrato
commento del 07/07/2014 ore 22:19:55
Quando un digitale è di questa qualità sfido chiunque a riconoscere la differenza....ho avuto dei prodotti DV e sono veramente ampli di qualità spaziale!
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... E io cari ragazzi ...
di qualunquemente1967 [user #39296]
commento del 08/07/2014 ore 07:55:44
... E io cari ragazzi farei un altra considerzione che per molti sara ' banale ma io ora quando suono live mi muovo con una custodia doppia per le chitarre una piccola pedaliera midi e la piccola e leggera borsa a tracolla del mio Kemper .... Io la schiena e le braccia non me le rompo piu' ciao
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degustibus
di richie1982 [user #13247]
commento del 08/07/2014 ore 08:07:0
alla fine i gusti sono gusti. Io personalmente sono per i valvolari monocanali sarebbe anche meglio, non comprerò mai attrezzatura del genere anche perchè parliamoci chiaro, se io possedessi una macchina che mi restituisse un numero esagerato di "simulazioni" di diversi ampli andrei al manicomio, non suonerei più perchè mi metterei a provare un pezzo con tutti gli ampli che ho caricati.
Preferisco il suono dell'ampli che mi sono scelto e lavorare su quello. C'è gente che usa lo stesso ampli da una vita e ancora non è capace di tirarci fuori un suono vero figuriamoci ad averne 50.
Pensate che per registrare qualche appunto con un pod direttamente nel PC perdo mezzora solo per scegliere quale suono usare, con il pod..... figuriamoci con queste macchine ultima generazione.
Poi non condivido il fatto che si dice che ormai i valvolari sono stati realizzati in tutti i modi possibili sempre con le solite 20 resistenze condensatori e valvole, questo non significa niente.
Anche tutti i pedali overdrive derivano da un primordiale ts808 allora non compriamoli più ci compriamo un pedale digitale della zoom e stiamo a posto. Non sono d'accordo mi dispiace, vi invito a pensare al sound dei vostri guitar hero e a vedere i loro rig, a meno che il vostro eroe non è Andy Summer ognuno avrà il loro ampli / testata valvolare, che sia dei marchi più famosi oppure più boutique alla fine loro si affidano sempre alle solite resistenze e valvole di una volta.
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Non sono d'accordo...
di SuperAdrian76 utente non più registrato
commento del 08/07/2014 ore 08:46:57
....secondo me non bisogna fossilizzarsi: queste nuove tecnologie non fanno altro che semplificare la vita al musicista e ok, finchè il digitale ha suonato male come molti prodotti anche del recente passato sono sempre stato il primo a schifarlo, ma qui siamo completamente ad un altro livello.
Costa tanto? forse...ma ti permette di possedere un rig di livello professionale composto da simulazioni di molteplici ampli con degli effetti decisamente credibili.
Credo che non essere vincolato sempre a quell'unico suono, fosse anche di un Bassman o di una Plexi d'annata, sia un enorme vantaggio per la flessibilità e l'inventiva, quindi 1400 € non sono poi tanti da questo punto di vista.
Sulla difficoltà di utilizzo forse coi prodotti Line 6 ti do ragione, ma esistono prodotti con interfacce decisamente più user-friendly e con suoni altrettanto credibili, io uso una Zoom G5 e secondo me è una figata assoluta e a settarla non perdo tempo ma mi diverto.
Soprattutto ora che i soldi sono meno per tutti credo che l'evolversi della tecnologia aiuti tantissimo.
Personalmente ho venduto tutti i miei valvolari e sono passato ad un Orange a transistor che secondo me suona alla grande e non rimpiango affatto la mia scelta, anzi.
Bisogna ascoltare con le proprie orecchie e non lasciarsi condizionare dal mercato o dalle mode del momento (difetto tipicamente Italico).
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Re: Non sono d'accordo...
di richie1982 [user #13247]
commento del 08/07/2014 ore 09:08:36
che sia chiaro io intendevo che per me avere troppi suoni fruibili sarebbe un manicomio perchè starei li sempre a provare suoni e simulazioni differenti, non ho detto che sia difficile usare queste macchine, anzi a prima vista il DV mi sembra anche più user friendly del Kempler, suona molto bene, io l'avevo già sentito.
Io spero che i marchi come DV mark si aprano anche a progetti più classici come suono cercando di rientrare in una certa fascia di prezzo, è difficile lo so ma andrebbe provata come strada.
Ci sono molti ottimi chitarristi in Italia che possono supportare tali progetti con le loro consulenze.
Parliamoci chiaro i tempi sono quelli che sono, la moneta gira poco soprattutto se si va su roba ricercata e poco commerciale, perchè non ricalcare qualche classic sound british e americano e tirarci fuori una serie di ampli che stiano sotto i 1000 e che magari partano dai 600 euro più o meno e cercare di guadagnarci in quantità di pezzi venduti.
Io sinceramente uso pedali boutique italiani e mi fa piacere supportare questi marchi perchè hanno una qualità elevatissima che spesso supera i grandi marchi americani ed è giusto portarli in giro e farli conoscere. Avrei sempre voluto fare lo stesso con gli ampli ma non ho mai trovato quello che mi piacesse di più o al massimo allo stesso modo di quelli che uso (che sono fender). In questo caso la progettazione/sperimentazione è molto minore dato che si parla di progetti fatti e rifatti da 50 anni a questa parte.
A volte ci si inceppa nel voler progettare qualcosa che sia innovativo e si perdono anni di lavoro e soldi portando i prezzi al pubblico a livelli alti.
Al momento i gusti del 90% dei chitarristi guarda a roba vintage analogica dinamica d'annata, classica e penso che il mercato sia questo....per adesso......
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Re: Non sono d'accordo...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 08/07/2014 ore 12:26:5
Si, ma magari una persona che progetta un affare come questo potrebbe trovare svilente, umiliante e professionalmente squalificante "buttare" nel water tanto sapere, che, mi spiace dirlo e senza offesa per nessuno, dovrebbe essere decisamente superiore a quello di chi si limita ad assemblare componenti elettriche note, e mettersi a fare copie migliorate di roba di cinquant'anni fa...E' un po' come se dicessi ad un ingegnere meccanico che lavora alla Ferrari di dedicarsi ad assemblare copie delle Ferrari degli anni '60, sinceramente non avrebbe senso, soprattuto, per tornare agli ampli, considerando il fatto che il mercato è strapieno di -inspired by...Poi DvMark non è che produca solo roba hi-tech, ha anche il suo Galileo e l'altro ampli di cui non ricordo il nome, a valvole, che hanno un loro suono ed è giusto che sia così. Poi io, come te, amo suoni vintage e mi sono preso un JCM800, ma non pretendo certo di andare da un'azienda come Dv Mark e chiedere una copia di una Plexi, anche perchè in Italia ci stanno tanti artigiani o aziende più o meno affermate che già lo fanno, tipo LAA Custom, almeno come ispirazione, MadCat, BrSamp (mi pare), ecc. ecc.
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Io ho fatto la scelta "ibrida"
di Dinamite bla [user #35249]
commento del 08/07/2014 ore 09:21:5
Per il mio sistema mi sono rivolto a Dv Mark, ma essendo ancora legato alle valvole (sarà un mio limite mentale non essere ancora pronto per apparecchi digitali, ma anche solo vedere quella sorta di lampadine accese nello chassis mi riporta psicologicamente in automatico ai "bei vecchi tempi"), ho preso la testata bad boy 120.. amplificatore stupendo, la qualità dei puliti secondo me non ha molto da invidiare ad ampli del calibro di Two-Rock e compari, e in più me la porto in giro con i suoi appena 9kg e la sua borsa con maniglie, tasche e tracolla. Non male per una testata valvolare da 120w...

L'unica cosa che non capisco del Multiamp è questa...: l'apparecchio vuole emulare dinamica, tocco, e bla bla degli ampli a valvole, ma con tecnologia digitale.. allora perchè fare la versione con il finale a valvole?? cioè solo per accontentare quelli come me che vogliono "vedere/sapere" che dentro quel coso ci sono delle valvole, o effettivamente il suono sarà migliore?? Perchè in questa seconda ipotesi tutti i bei discorsetti fatti vanno un pò a farsi benedire.. o sbaglio??
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Re: Io ho fatto la scelta "ibrida"
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 08/07/2014 ore 09:41:21
L'idea della versione valvolare è nata in collaborazione con un artista. Sarei curioso di scoprire le differenze, magari ce ne sono di effettive, magari sono sfumature o magari è solo una questione di gusti... boh! :D
Intanto qui Riccardo Damiani di DV Mark spiega com'è nata la versione valvolare: vai al link
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Solo una chiosa
di arne_saknussemm [user #24345]
commento del 08/07/2014 ore 09:38:30
MI permetto, dal basso della mia profondissima ignoranza in materia d'elettronica (della quale peraltro, resto orgoglioso) di esprimere un parere sulla diatriba ampli/simulatori et similia.
Detto che trovo fantastici gli escamotage assortiti con i quali i tecnici-artigiani-indistriali arricchiscono quotidianamente il gear availability di noi chitarristi resta sempre e soltanto una cosa che si vuole omettere, per volontà o per negligenza. Cioè che tutto si incanala per giungere a quello strumento banalissimo e che nessuno scienziato di sorta potrà mai neanche lontanamente simulare-clonare-profilare: l'orecchio umano. E' a questo strumento perfetto che si rivolge tutto il lavoro che facciamo noi chitarristi (o musicisti, in genere) per cui - e arrivo al punto - è lui che decide cos'è meglio, il tutto ben oltre le scelte di chitarre cinesi o americane, di ampli a valvole o a transistor, dell'analogico o digitale, del padalame boutique o dozzinale.
Per cui, lunga vita a chi fa, lavora e propone nuove soluzioni, ma non dimentichiamo mai l'orecchio, giudice inappellabile e soprattutto unico elemento determinante delle nostre scelte.
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Non capisco tutta questa avversione ...
di alcor72 [user #16133]
commento del 08/07/2014 ore 10:08:33
Non capisco tutta questa avversione dei puristi del suono.

Se, la vostra soluzione ideale è un ampli monocanale valvolare con le saldature fatte a mano in un retrobottega di una collina della California o vicino ad Abbey Road per N.1 suono che sapientemente dosato con il volume della chitarra copre tutte le vostre esigenze da palco....sono contento per voi...
Sono contento che non abbiate mai avuto il problema che l'ampli "tradizionale"debba essere "lanciato" per dare il suo meglio e quindi magari quello in direzione opposta della sala prove senta solo voi (meglio di voi), oppure che il gestore del pub dove suonate vi dica di abbassare volume che altrimenti arriva la volante dei vigili urbani.

Probabilmente avrete a che fare con service professionali che sapientemente vi microfonano l'ampli tutte le volte al meglio, oppure suonate per conto vostro senza alcun ritorno nel PA fregandovene che il batterista e il bassista sentano quello che stiate suonando.

Per tutti quelli invece che hanno bisogno di più suoni più umani...belli, non superlativi...ma più di uno(chiamiamoli preset) e non vogliono dovere cercare pedali con i diodi al plutonio per avere il "suono" (l'unico e l'onnipotenete) forse una soluzione come questa per quanto onerosa è quella ideale.

Non uso questo oggetto...uso una soluzione forse anche più complicata di questa, ma che mi permette di avere ii suoni giusti pronti all'uso per il genere che "provo" a suonare.

Suonerà come il Bassman del 1959 originale....la risposta è ovvia: NO
Abbiamo tutti bisogno del suono del Bassman del 1959, del Marshall plexi con le saldature a mano...forse NO...ma possiamo sempre scegliere la soluzione che più ci soddisfa.
Rispondi
Per piacere qualcuno sa darmi ...
di nopairbaby [user #40212]
commento del 08/07/2014 ore 11:00:15
Per piacere qualcuno sa darmi qualche info sulla funzionalità del nuovo multiamp MONO? sarei orientato a prenderlo visto il prezzo di mille euro....grazie a chi avrà la pazienza di darmi due consigli
Rispondi
Re: Per piacere qualcuno sa darmi ...
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 08/07/2014 ore 12:00:40
Ciao, potenza di calcolo, interfaccia e suoni sono gli stessi dello stereo, solo che l'amplificatore interno ha un solo canale da 250watt anziché due da 250 (per un totale di 500 stereo).
Rispondi
Re: Per piacere qualcuno sa darmi ...
di nopairbaby [user #40212]
commento del 08/07/2014 ore 13:37:07
grazie mille :) ma la differenza spicciola? nel senso questa cosa è un limite grave e compromettente oppure si può sorvolare? non sono molto pratico di canali di ampli ecc
Rispondi
Re: Per piacere qualcuno sa darmi ...
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 08/07/2014 ore 14:00:58
Scusami, forse ho creato un po' di confusione col termine "canale".
Il Multiamp ha questa particolare impostazione che imita un amplificatore per chitarra a tre canali per una questione di praticità e immediatezza, ma è comunque un multieffetto in grado di salvare un numero virtualmente illimitato di preset, a prescindere che si tratti di puliti, distorti eccetera, in totale libertà.

Poi, il "canale" di cui di solito parlano i chitarristi è una cosa diversa dal "canale" di un amplificatore stereo. Noi intendiamo "canale" come il tipo di suono ottenibile (un ampli monocanale ha solo il clean, un due canali ha clean e lead eccetera).
Negli amplificatori hi-fi, invece, per "canale" si intende il numero di tracce simultanee che l'amplificatore gestisce: un ampli mono ha un solo canale, uno stereo ne ha due. All'atto pratico, un amplificatore stereo contiene due amplificatori uguali e speculari: uno per il left, uno per il right.
Il Multiamp stereo ne ha quindi due al suo interno, e il mono invece racchiude un solo amplificatore da 250 watt. Così facendo i costi calano considerevolmente, perché metà circuito destinata all'amplificazione viene letteralmente esclusa.

A livello funzionale ne perdi in potenza (invece di 250+250 hai "solo" 250, che comunque sono più che sufficienti e abbondanti) e perdi la possibilità di utilizzare effetti stereofonici, tipo alcuni delay o chorus. Il fatto è che sono davvero pochi i chitarristi a usare un setup stereo (due amplificatori per chitarra e due casse), quindi la stragrande maggioranza dei musicisti non sentirà la mancanza di un ampli stereo.
Rispondi
Re: Per piacere qualcuno sa darmi ...
di nopairbaby [user #40212]
commento del 08/07/2014 ore 14:17:25
no no ci mancherebbe altro che confusione!!!! sei stato fin troppo gentile ed esauriente, grazie mille davvero!!!!! credo proprio che sarà la mia scelta visto che per 1000 euro ti porti a casa una vera cosa professionale......grazie mille di nuovo :)
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bella recensione
di ParanoidAndrea utente non più registrato
commento del 08/07/2014 ore 16:30:18
sempre più professionali...
...e che mano(i)!!
Bello!
A.
Rispondi
Re: bella recensione
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 08/07/2014 ore 16:47:15
La mano (tranne il clippettino introduttivo del video panoramico, che mi sono divertito a comporre e suonare io) è tutta merito di uno special guest, un amico che tornerà presto su queste pagine con una sfilza di test che, solo a prepararli, mi hanno fatto salire la GAS a livelli pericolosamente alti :D
Rispondi
Provatelo ragazzi,e lasciate il "talebanesimo" ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 08/07/2014 ore 17:09:14
Provatelo ragazzi,e lasciate il "talebanesimo" a casa,poi ne riparliamo,se non lo usi non potrai mai dire cosa sia capace di fare,e come reagisce.....sfido chiunque lo provi a fondo a dire che non regge il confronto con i migliori valvolari,e sulla flessibilità e facilità d'uso proprio non c'è storia!
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premettendo che non fa per ...
di mattconfusion [user #13306]
commento del 08/07/2014 ore 18:50:12
premettendo che non fa per me, credo che si posizioni bene come alternativa decisamente più abbordabile (e probabilmente meno performante, ok) a unità come i Fractal Axe-Fx (I, II, Ultra ecc ecc). I suoni non mi sembrano male, anzi. Sono convinto siano totalmente credibili in un live.
Che poi l'amplificatore classico, singolo, magari vintage, magari boutique, dia altre emozioni credo che nessuno lo metta in discussione.
Rispondi
"premettendo che non fa per ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 09/07/2014 ore 00:17:09
"premettendo che non fa per me"
Perchè?

"e probabilmente meno performante, ok) a unità come i Fractal Axe-Fx (I, II, Ultra ecc ecc)."
E come lo stabilisci?

"Che poi l'amplificatore classico, singolo, magari vintage, magari boutique, dia altre emozioni credo che nessuno lo metta in discussione."

Certamente,specie dopo aver speso migliaia di Euro per acquistarlo,come fai a dire di averli buttati via? ;-)
Rispondi
Re: "premettendo che non fa per ...
di Khaos88 [user #18462]
commento del 22/07/2014 ore 00:56:12
Io ho sentito usare live (e provato) l'axe fx-2, e ho visto usare live il multiamp (da marco sfogli e andy james), mi ha sbalordito molto di più il multiamp.
Rispondi
Re: "premettendo che non fa per ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 22/07/2014 ore 01:09:4
Lo so...io infatti l'ho preso dopo aver provato a fondo anche gli altri due,a mio avviso "suona" meglio,ed è già completo di tutto così come viene fuori,e la semplicità d'uso,rispetto agli altri, è pazzesca.
Però sono naturalmente opinioni personali ;-)
Rispondi
Carissimi amici sto leggendo I ...
di Markdv [user #27116]
commento del 09/07/2014 ore 08:21:57
Carissimi amici sto leggendo I vostri post e sono interessantissimi, purtroppo adesso devo andare ho una visita ad un negozio fuori regione ma questa notte mi fara' piacere condividere con voi un po dei miei pensieri e del perché e come ho concepito il Multiamp. Buona giornata.
Rispondi
multiamp e pedaliera midimate rocktron
di mauriblues [user #15759]
commento del 09/07/2014 ore 19:21:10
vi pongo una domanda ,secondo voi potrei alimentare la midimate che ha 7 pin, dal multiamp che ne ha 5 di pin,e so per certo che 2 di questi 5 pin portano corrente. quindi che cavo dovrei avere per il risultato sperato ? grazie
Rispondi
Vorrei fare una sola precisazione, ...
di Markdv [user #27116]
commento del 09/07/2014 ore 23:57:53
Vorrei fare una sola precisazione, non è corretto confrontare il Multiamp con il Fractal o Kemper per il semplice motivo che il nostro Multiamp ha il finale dentro anzi due nel caso di quello stereo. Il finale è in genere la parte piu' costosa di un ampli.
Circa le prove vi invito a provarlo con le proprie orecchie e dal vivo, ha una componentistica di altissimo livello ed il team che mi è servito per metterlo a punto consiste si Hardwisti, swristI DSP, swristi Microprocessorir e molto altro.
Il Paragone con gli altri quindi a parte il suono e la dinamica, che vi invito ancora a sentire da vicino deve partire dal presupposto che è una macchina all in one.
In parole povere quando ho pensato di realizzarlo le premesse erano queste: semplice da utilizzare ( quasi come uno standard issimo ampli da chitarra e da qui I suoi tre canali pulito, crunch e lead), non complicato come alcuni altri digitali che prima di tirarci fuori un suono devi rimanere chiuso in casa per una settimana.
Leggero naturalmente, potente e dinamico e soprattutto un solo cavo da collegare alla cassa ed uno al midi controller.

Ecco avevo sottovalutato l'importanza di questo oggetto ed infatti a Settembre ne avremo uno nostro dedicato.
In poche parole doveva essere una macchina che ricordasse per suono ed utilizzo quelli analogici e reggesse se non surclassasse gli altro prodotti con suoni digitali una volta paragonati.

Il Multiamp si porta in una comodissima borsa, con l'ultima release uscita da una settimana è davvero una macchina completa, altre release in arrivo manmano che ci rendiamo conto che qualcosa manca.
Ormai abbiamo centinaia di mail del suo utilizzo in studio e delle sue perfonce per registrare, infatti anche in questo caso volevo una macchina che in un home studio fosse praticamente sufficiente.
Se dovete paragonarlo ad un Kemper o Fractal ricordate di decidere prima che finale utilizzare poi prendete I cavi poi collegatelo al pre e poi collegate l'ampli alle casse, chi ha il multiamp deve solo accenderlo.
Ultima nota per gli amici artigiani, io mi sento e mi sentirò sempre un artigiano, ho iniziato praticamente da quando ero piccolo a giocare con ampli e casse, quando mi sono sposato chi veniva a trovarmi rimaneva quasi dispiaciuto di vedere le mie due camere di casa con un letto che era una rete ed un materasso una cucina minuscola quaso da campeggio e tanti altoparlanti, qualche oscilloscopio e un tester Fluke acquistati tutti a rate, le notti insonni erano normali, poi I viaggi per far provare I prodotti e la passione quella vera che mi dava una spinta tale da non farmi sentire la fame che avevo per aver saltato il pranzo o per aver dormito in una mitica Peugeot 305 che un marocchino voleva per dormirci lui, sempre lasciata lontano dai negozi per ovvii motivi....non voglio essere patetico ma sui sacrifici credo che possa dire la mia e raccontare tante storie.
In quei momenti sceglievo attentamente I componenti ma purtroppo gli accessi e le possibilita di contrattazione non erano paragonabili a quelle che ho oggi. Oggi siamo distribuiti in 50 paesi e avendo una rete di fornitori che ci danno fiducia, ma soprattutto orgogliosi di lavorare con noi, riusciamo ad avere prezzi e componenti impensabili per un artigiano e per questo riusciamo a competere in tutto il mondo.
Abbiamo ancora con I miei collaboratori riunioni notturne, con o senza cena, perdiamo ore con I mieI ingegneri a decidere componenti e tipi di circuiti ed il know how che oggi è nella mia azienda è un vero fiore all'occhiello dell'Italia e lo dimostra il fatto che molti possono fare effetti analogico ma pochi una macchina tipo Multiamp!!
Spero di aver reso bene l'idea di cosa sia il Multiamp del perché è stato fatto e con che passione, detto questo vi chiedo solo di provarlo e per chi di voi si occupa di elettronica, faccia I conti dei materiali che ci sono dentro e quelli che sono dentro a quelli che qualcuno chiama competitor e poi mi dica se I 1500 euro per lo stereo e I 999 euro per il mono sono troppi!! Grazie comunque a tutti e buona notte e vi invito a venirci a trovare per respirare il clima della mia azienda. Inutile dire che ringrazio tutta la redazione di Acvordo per darmi la possibilità di leggere cosi tante belle ed intelligenti critiche che sono un vero toccasana per appassionati come me che anche questa sera sta disegnando qualcosa sul proprio quaderno a quadretti che spero diventeranno novità per il 2015.
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ORGOGLIO ITALIANO!
di SuperAdrian76 utente non più registrato
commento del 10/07/2014 ore 09:58:11
Marco De Virgiliis = MITO.
Scusa l'arruffianamento ma ho avuto diversi tuoi prodotti e mi sono trovato alla grande! ^__^
Una domanda: esiste la possibilità di poter vedere prima o poi un vostro ampli solid state (a transistor) di alta qualità? Prendo come esempio l'Orange CR120 che possiedo e ritengo una bomba...sarebbe bello vedere un vostro prodotto simile, con lo scopo di contenere magari i prezzi rispetto a un all-valve.
Ciao e ancora complimenti per i tuoi prodotti e per il tuo (meritatissimo) successo.
Rispondi
Re: ORGOGLIO ITALIANO!
di binip [user #19289]
commento del 10/07/2014 ore 12:44:51
Secondo me lo hanno già in listino: è il FRANK GAMBALE, che uso da un paio di anni.
Magari è un prodotto jazz-fusion oriented, ma è indubbiamente di eccellente qualità
Rispondi
Re: ORGOGLIO ITALIANO!
di SuperAdrian76 utente non più registrato
commento del 10/07/2014 ore 13:18:32
Conosco il Gambale Combo ma mi riferivo a un prodotto meno specialistico e possibilmente più versatile. Il Gambale ha comunque anche una sezione a valvole.
Rispondi
Re: ORGOGLIO ITALIANO!
di binip [user #19289]
commento del 10/07/2014 ore 13:31:19
Sì è vero, ha una valvola nel pre del canale lead.
Il fiale è tuttavia solid state; in ogni caso confermo che è un ampli molto caratterizzato nel genere fusion-jazz.
Rispondi
Re: ORGOGLIO ITALIANO!
di SuperAdrian76 utente non più registrato
commento del 10/07/2014 ore 15:04:13
Una? credo che ti stia sbagliando, quell'ampli ha quattro ECC83 nel pre del canale Lead.
Per il resto è ovvio che essendo il signature di Gambale sia concepito per il genere di Frank!
Ciao ^_^
Rispondi
Re: ORGOGLIO ITALIANO!
di binip [user #19289]
commento del 10/07/2014 ore 15:39:51
Accidenti!! Credevo ci fossero meno valvole.... ;D

Suonando jazz non uso mai il canale lead (caso mai uso un pedalino esterno); mi piace tantissimo questo ampli per il suono pulito molto particolare che ha e per la possibilità di alzare il volume del canale clean senza aver mai risconteato nè problemi di saturazione nè problemi di feedback con le hollow body (esempi la 175). Pensa che mi accordi di non aver provato il canale lead una volta tornato a casa dopo l'acquisto...
Rispondi
Re: Vorrei fare una sola precisazione, ...
di ciun [user #15167]
commento del 10/07/2014 ore 16:12:50
Allora visto che avete fatto 100, perché non pensate a fare 101?
In questo senso.
Il Multiamp possiede giá uscite per entrare in diretta in PA, prevede gia una simulazione di cassa, allora perché non prevedere un modello senza finale?
Il costo si alineerebbe, che so, a un Eleven Rack o a una pedaliera evoluta (ammiraglie della Boss, Zoom, Digitech), con una grossa differenza : la semplicitá e immediatezza d'uso di un (o due-tre) amplificatore, con la qualitá di un Kemper al prezzo di un multieffetto.
Anch'io sono fra quelli che sono tornati ai pedalini stufo di uscire di testa appresso a multieffetto da mille e una notte, ma un oggetto così mi sollazzerebbe parecchio.
Senza contare che per problemi di ingombro, trasporto, mal di schiena, ecc. comunque la mia testata é parcheggiata da un annetto, e portare solo la cassa non mi cambierebbe nulla in questi termini.
Oltretutto un ottimo monitor attivo da palco da affiancargli, se proprio volessi portarmelo appresso, costa quanto, o meno, di una buona cassa per chitarra, con molte possibilitá di utilizzo in più.
Pensaci e mi prenoto sin d'ora.
Rispondi
Fatemene trovare uno nei negozi ...
di Zado utente non più registrato
commento del 10/07/2014 ore 02:11:51
Fatemene trovare uno nei negozi qui in Veneto e vi dico cosa ne penso.
Rispondi
Sicuramente per quanto riguarda la ...
di richie1982 [user #13247]
commento del 10/07/2014 ore 09:17:38
Sicuramente per quanto riguarda la produzione italiana DV mark è il marchio più forte perchè ha sfornato macchine veramente innovative dalla testata little al multiamp.
Io continuo a sperare che un giorno si possa avere una linea di ampli italiani di stampo vintage con suoni orientati verso il dumble style, fender e plexi applicandoci le innovazioni già messe in campo per i prodotti.
Per esempio sarebbe una bomba un ampli in stile fender con il pot che riduce i Watt come sulle little 40, che funzioni tipo hot plate e magari differenti scelte per i coni . Sarebbe qualcosa di classico ma nuovo allo stesso tempo nuovo e penso che molti come me sceglierebbero il suono di casa nostra.
prima o poi spero che sul tuo quaderno compaia qualcosa del genere :-)

Rispondi
Grazie a tutti per I ...
di Markdv [user #27116]
commento del 10/07/2014 ore 23:20:38
Grazie a tutti per I consigli!
Ci ragiono sopra, proprio in questi giorni stiame definendo il piano prodotti 2015 e molte delle vostre idee e suggerimenti saranno parte di loro!! Davvero grazie.
Rispondi
Re: Grazie a tutti per I ...
di marco70_italy [user #13103]
commento del 14/07/2014 ore 17:04:20
probabilmente sara' nel roadmap: possibilita' di caricare 3rd party cabinet IRs

complimenti ancora!
Rispondi
Il lavor svolto da Mark ...
di sunlaz [user #2402]
commento del 13/07/2014 ore 12:09:10
Il lavor svolto da Mark bass prima e dv Mark poi in questi anni è stato encomiabile..sappiamo tutti che esistono degli ottimi costruttori in italia nel settore , ma Marco e la sua crew sono gli unici che sono riusciti a creare una realtà industriale che per numeri è da considerare importante a livello internazionale...e senza mai scendere a compromessi per quello che riguarda la qualità dei prodotti...Per quello che riguarda le sonorità prodotte si entra molto nella sfera del personale...Io non ho ancora potuto provare di persona il multiamp ma non esiterò a farlo appena ne avrò occasione...L'unica cosa che mi sento di dire è che in rete girano molte demo , ma la maggioranza improntata a sonorità jazz-fusion o metal , cmq roba molto standard, che se da un lato può fare intuire che questa macchina non ha nulla da invidiare ai vecchi valvolari , forse non fa capire quanto il suono sia caratterizzabile a chi cerca magari la praticità però no vuole rinunciare ad un suono personale e riconoscibile...Per quello che riguarda la sezione effettistica ( vedendo che cmq è in continuo sviluppo) sono ottimista anche se penso non sia un grosso problema integrare con unità esterne...Dato che Marco legge posso confessare un sogno? UN multiamp con sezione effetti sviluppata in joint venture con tc electronics e che possa caricare i toneprints...credo che sarebbe l'arma definitiva :)
Rispondi
domanda su collegamenti live
di marco70_italy [user #13103]
commento del 14/07/2014 ore 13:29:47
ma le uscite come vengono gestite?
le uscite dal finale (stereo o bridged) sono sempre prese prima del blocco speaker simulator? o e' selezionabile indipendentemente dalle uscite xlr?

la configurazione che pensavo e' dal vivo:
-uscite finale senza cab sim collegate a casse chitarra per stage monitor.
-uscite xlr con cab sim collegate al PA.

e' possibile? scusate ma dalle prove a dal manuale non ho trovato una risposta chiara.

Marco
Rispondi
Re: domanda su collegamenti live
di mauriblues [user #15759]
commento del 19/07/2014 ore 01:56:0
Io so che di default in diretta con i cavi bilanciati si attiva sempre il cab ,invece nello speaker stabilisci se vuoi attivare o no il cab
Rispondi
Re: domanda su collegamenti live
di marco70_italy [user #13103]
commento del 21/07/2014 ore 09:10:26
ok, quindi con le uscite del finale puoi pilotare sia guitar cabinet sia monitor FRFR.
in diretta con il cab sim sempre inserito perderesti l'opzione di usare impulse response esterni
Rispondi
Suggerimento
di mauriblues [user #15759]
commento del 14/07/2014 ore 21:13:59
Da un paio di giorni sto studiando su questo gioiello, e la sua estrema facilità d'uso si mette subito in evidenza, da ex possessore di boogie markv posso dire..... almeno x quanto mi riguarda che non provo alcuna nostalgia se non, il vedere e sentire che il bel suono non esce più da un vero amplificatore...non che questo non lo sia....anzi!
comunque veniamo al punto,decido di installare il software remote controller,solo per curiosità!
dopo averlo collegato via usb, dopo vari smanettamenti e con il passare di qualche ora, voglio spegnere il tutto,come al solito spengo casse ,mixer ed infine il multiamp,dopo un quarto d'ora ho voglia di sentire ancora i suoni del multiamp e riaccendo,qui la sorpresa il display rimane azzurro e la schermata iniziale non compare, spengo di nuovo e riaccendo, niente da fare non parte, panico!!
mi accorgo che il led del canale che avevo impostato è acceso nonostaste avessi spento dal tasto di accensione e spegnimento, allora scollego i cavi bilanciati e il cavo di corrente pensando di risolvere cosi ,riaccendo il tutto e... niente non va, non potete immaginare le imprecazioni.... ero disperato il pensiero di mandarlo in assistenza appena preso mi inquietava troppo, comincio a guardare in giro come si fa quando si è nel panico e mi casca l'occhio sul cavo usb che non consideravo proprio,forse per mia ignoranza, ma nel momento che stacco si spegne il led del canale,riaccendo e tutto è come prima!!
quindi occhio a non fare il mio errore, pena sbattimento!!! spero di esservi stato utile
ps
magari se a voi non succede vuol dire che sono sfigato e che devo soffrire x le cose che mi piacciono e questo multiamp mi piace troppo ! complimenti a chi lo ha ideato.
Rispondi
smanettamenti
di mauriblues [user #15759]
commento del 14/07/2014 ore 21:33:43
uno dei primi lavori che ho fatto sul multiamp è stato quello di salvare su un bank user tutti gli amplificatori disponibili con l'aggiunta di un pò di reverbero e tutti i parametri dei toni ,gain, level e peresence al centro, credo che sia un ottimo punto di partenza per costruirsi i propri suoni in modo veloce.
Rispondi
Osservazione
di mauriblues [user #15759]
commento del 15/07/2014 ore 01:16:44
come avrete capito mi sono innamorato del multiamp DV Mark e continuo a sostenere che per me è un ottimo strumento,nonostante ciò voglio riconoscere un piccolissimoooooo difetto,lo dico sempre a titolo personale e riguarda il pannello frontale, peccato non abbiano illuminato anche i comandi x le operazioni principali,sarei rimasto volentieri al buio.... impossibile! sono gli unici che non si vedono,tutto il resto è perfetto! magari per il futuro ci potrebbero pensare
Rispondi
perplessità
di mauriblues [user #15759]
commento del 21/07/2014 ore 22:42:15
non posso credere che dal giorno in cui ho scritto i miei post, nessuno abbia più aperto questa pagina di accordo, ho forse scritto qualcosa che vi ha turbato cosi tanto? spero di no!
Rispondi
Re: perplessità
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 22/07/2014 ore 01:15:22
Siamo impegnati a "trafficare" con il Multiamp :-) Poi quando uscirà a settembre la pedaliera MIDI dedicata,saremo al completo!!
Rispondi
Sono riuscito a fare tutto ...
di mauriblues [user #15759]
commento del 23/07/2014 ore 02:17:41
Sono riuscito a fare tutto escluso il tap tempo con la midimate , ho messo a punto program change, controll change e volume.
It tap tempo credo che non lo possa fare.
Rispondi
Re: Sono riuscito a fare tutto ...
di theedge [user #1079]
commento del 02/10/2014 ore 19:15:55
se ti può essere utile io tra le implementazioni del firmware 2.1 ho trovato queste indicazioni e ce l'ho fatta:

By holding the RECALL button for few seconds (on the MULTIAMP’s front panel) you will have access to the TAP TEMPO function, for preset/s that include a DELAY effect. You can set the desired tempo by pushing multiple times the ENTER button; the led will show the selected tempo speed.
- This function is available also via MIDI, it can be activated sending a MIDI Note ON command, parameter note = 60, velocity > 0 from a programmable MIDI pedalboard/controller.

ciauz

Rispondi
Re: Sono riuscito a fare tutto ...
di mauriblues [user #15759]
commento del 05/10/2014 ore 17:51:19
Ciao mi potresti dare indicazioni precise su come sei riuscito ad attivare il tap tempo via midi? Io come avrai già letto uso la midimate , ma non riesco proprio ad programmarlo. Grazie
Rispondi
Re: Sono riuscito a fare tutto ...
di theedge [user #1079]
commento del 05/10/2014 ore 21:31:45
a dir la verità io utilizzo la MFC10 della yamaha e non la midimate...quindi maggiori indicazioni rispetto a quello sopra indicate in inglese non saprei dartele....
Rispondi
DV Mark multiamp
di Adolfo Pacchioni [user #59]
commento del 27/07/2014 ore 17:45:00
Le clip dimostrative non mi convincono: suoni tendenzialmente scuri e poco aggressivi...dà l'idea che quando suoni in gruppo non hai presenza.
Può darsi dipenda dal dimostratore e dalla sua scelta timbrica, non so. Non mi è scattato il GAS.
Rispondi
PEDALIERA MIDI a SETTEMBRE - I WISH
di PaoloGaio [user #36314]
commento del 30/07/2014 ore 12:58:45
anche io l'ho comprato e volevo chiedere se qualcuno ha news sulla pedaliera.
immagino possa avere un rapido accesso ai preset
un pedale volume o di espressione (eventualmente collegabile)
tap tempo
ed un display leggibile

per materiali ed altre features qualcosa che la renda il più funzionale ed economica possibile

un'idea sul prezzo?
Rispondi
Comprato da poco...
di RespiroAcustico utente non più registrato
commento del 10/06/2015 ore 07:44:17
Sono un nostalgico...amo le cose che trasudano passione, amo le valvole, il vintage e le cose di una volta! ma ho appena dato dentro il mio caro vecchio valvolare per prendere il multiamp...
Dico a tutti quelli che hanno pregiudizi di concedergli almeno una prova ben fatta: ha suoni veri! ,puliti, definiti e gestibili a qualsiasi volume, facile da usare, pesa pochissimo ed è italiano ! Cosa si può volere di più??
Rispondi
di slowmusic [user #44951]
commento del 07/06/2016 ore 06:11:49
Riprendo questa discussione in quanto molto di quelli che vi partecipavano avevano acquistato il multiamp. Vorrei capire : premesso che il MAamp non consente la campionatura di ampli come fa il kemper, gli amplificatori che ha in memoria il MA sono stati campionati come fa il kemper e poi messi nella memoria oppure sono solo delle simulazioni a cui i tecnici sono arrivati con prove comparative?
Rispondi
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