Un saluto a tutti gli accordiani. Vorrei spendere qualche parola su un argomento poco trattato, o di cui molto sfortunatamente io in rete ho trovato poco; quello delle prime mute che andiamo a trovare sulla nuova chitarra. Mi accompagnerò con un esempio. Un paio di mesi fa ho acquistato un Les Paul del 2013 Standard, per intenderci quella con manico asimmetrico, controlli pull-off (coil splittabili, ponte diretto, controfase), camere tonali e via dicendo. Alla prova la chitarra è fantastica, morbida e soda come una bella donna , mi piacciono molto fin dal primo istante le corde. Incuriosito chiedo al negoziante che corde monti (pur sapendo si trattasse di Gibson), il quale mi rifila una muta di Vintage Reissue della Gibson. Così a naso, con qualche anno di acquisti sul gobbone, decido di non far cambiare le corde allo strumento e me la porto a casa così, con le corde ossidate e una muta nuova di Vintage. Ho suonato la chitarra per una settimana buona giusto per riuscire a ricordare bene il feeling delle corde ed una volta cambiate mi accorgo che qualcosa non quadra. Le Vintage sono dure come l’espressione di Zidane ai mondiali del 2006 ed al di là della durezza solo dalla sensazione che si ha al tatto passandoci le dita c’è differenza. La prima muta presentava corde più gommose. Le ho tenute comunque per un paio di giorni giusto per essere sicuro che non fossero le mie mani ad aver dato di matto ma niente, quando faccio un faM il mio indice dichiara l’indipendenza, il cantino è una tagliola tra la falange e la falangina (notare che ho un’acustica). Disperato ho provato delle Ernie Ball, che tutti dicono essere corde morbide e molto buone. Non so che tipo di mano abbia chi fa la recensioni, o probabilmente quanto io non faccia testo, ma a me tagliano sempre le dita nelle prime posizioni e battono (per carità poco..) sul manico. Fortunatamente cercando in internet sono riuscito a capire che le corde che dovrebbe montare all’acquisto la mia Gibson sono delle Brite Wires (spero di averlo scritto giusto) e lasciatemelo dire…..sono fantastiche, sono le sue corde. Sono più morbide delle Ernie Ball e non battono sulla tastiera. Sono un prodigio. Ora volevo chiedere a Voi accordiani: è sbagliato, vista la mia esperienza, pensare che probabilmente seppur scarse in senso assoluto, delle corde di una data marca possano essere il topo per strumenti per i quali sono appositamente create? Seconda domanda: più in generale le corde Gibson non sono un po’ troppo sottovalutate (a parer mio come le chitarre, sento molti lamentarsi, secondo me a torto..)?
P.S. Tutte le prove sono state fatte con scalature da 0.10. Non mi sono dilungato sul suono delle corde perché l’articolo si focalizza su un altro aspetto, se può comunque interessare le BRITE WIRES sono più pastose e leggermente meno schioccanti a parer mio. Le preferisco anche in questo alle Vintage, considerando anche il fatto che i pick up della Standard hanno un suono moderno per essere dei Gibson. Le Ernie Ball suonano da Ernie Ball.
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