Una noiosa mattinata domenicale e complici alcuni forum che seguivo in questi giorni, mi e' venuta voglia di spegnere il kemper e riaccendere un valvolare. Nella fattispecie un jtm45 modificato da Mantovani, principalmente con uno switch che permette di passare dalla rettificazione nativa valvolare a quella solid state (molto più "blonde" quindi, per dirla in termini fenderistici). Nel complesso, fra i miei, il mio ampli preferito. La pedalanza era la mia solita: micro AMP, ts9 anniversary, carbon copy e mxr 10 bande. La cassa, una 2x12 Archimede closed con v30.Ebbene, dopo quasi un anno di utilizzo esclusivo del Kemper pensavo di essere comunque colpito dalla nostalgia di quei suoni valvolari veraci a cui sono stato abituato per oltre un ventennio. O dal piacere di essere investito da un suono bello diretto, sparato in pancia. O dalla schiettezza diretta di una testa con le valvole roventi...beh, con una punta di delusione, non si e' manifestato nulla di tutto questo. Dopo neanche mezz'ora ho staccato tutto, abbastanza scazzato devo dire. Sono tornato a lottare con i feedback, con l'equalizzazione delle basse sempre da ritoccare, con i controlli di volume poco progressivi, con la direzionalità che ti fa piacere un suono e poi, ad un passo di distanza, te lo fa odiare...per me, e ripeto che parlo per me, oggi ho avuto la conferma definitiva che indietro non tornerò...mi sta venendo voglia addirittura di vendere tutto (cosa che non avevo neanche mai lontanamente contemplato), magari tenendomi solo la framus cobra, se mai dovessi avere un colpo di coda ultra metallaro...l'unico appunto al kemper, ma (per il tipo di suoni che cerco io) me ne ero già accorto da mesi, i delay on board non hanno la ricchezza, la profondità e la deliziosa imprecisione del Carbon copy (che io uso come slap back). Ma questa, pigrizia permettendo, e' fortunatamente una cosa facilmente risolvibile! |