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Jad & Frèer Glam, cinquanta watt e non sentirli
Jad & Frèer Glam, cinquanta watt e non sentirli
di [user #16167] - pubblicato il

Una testatina con più canali che chili. Tutto quello che serve in un formato compatto e trasportabile, questa in due parola la Glam realizzata da Jad & Frèer. Cinquanta watt e tanto carattere. Come sempre quando tra le mani ci passa un po’ di made in Italy non potevamo lasciarcelo sfuggire.
Una testatina con più canali che chili. Tutto quello che serve in un formato compatto e trasportabile, questa in due parola la Glam realizzata da Jad & Frèer. Cinquanta watt e tanto carattere. Come sempre quando tra le mani ci passa un po’ di made in Italy non potevamo lasciarcelo sfuggire.

Alla Jad & Frèer le cose le fanno bene. Lo avevamo già intuito con il Bohia ed eravamo realmente curiosi di testare la Glam, una testata da 50watt con la bellezza di quattro canali tutti controllabili tramite footswitch. La livrea del modello mandatoci in prova era nera, ma a catalogo ci sono numerosi colori in grado di soddisfare anche i palati più, diciamo, fini. Per quelli che del glam hanno fatto uno stile di vita insomma. Verde, arancione, ma anche crema, grigio e avorio. Soffermarsi all’aspetto esteriore però in questo caso è davvero riduttivo perché all’interno del case realizzato veramente bene e che dà l’idea di poter resistere anche a un passaggio sotto le ruote di un trattore, troviamo un mondo fatto di valvole e circuiti tutto da scoprire. Di serie troviamo all’interno due valvole 6L6 nel finale e tre ECC83. Guardando il pannello anteriore però veniamo travolti dalla quantità di manopole a disposizione. Ben quindici knobs in metallo nero in che permettono di sagomare alla perfezione tutti e quattro i canali. Già perché nei quaranta centimetri della Glam trovano spazio ben quattro canali. Clean, drive, crunch e lead, in perfetto ordine di gain. I primi due condividono l’equalizzatore passivo composto da alti medi e bassi. Crunch e lead oltre all’eq hanno in comune anche il controllo di contour che agendo sempre sull’equalizzazione consente una migliore gestione delle frequenze per un suono il più possibile vicino al desiderio del chitarrista. Ogni canale inoltre ha il suo controllo di volume e guadagno tranne il drive che li condivide con il pulito.

Abbiamo fatto le presentazioni con circuiti e controlli ma di carne al fuoco ne abbiamo ancora molta. Girando intorno alla testata troviamo il send-return attivabile e disattivabile da pedaliera e i controlli di presence e depth che agiscono direttamente sul finale e che per forza di cose non trovavano posto sul pannello frontale dove invece troviamo l’altra chicca ovvero il doppio master. Con due belle manopole si possono settare due diversi volumi d’uscita e scegliere tramite la pedaliera quale attivare. Una buona soluzione per tirare il collo all’ampli anziché boostarlo con un pedalino nel S/R. Come avrete potuto notare la Glam è una testata che, nonostante le dimensioni compatte, offre tutte le feature che ci aspetteremmo da amplificatori ben più grossi e pesanti. Certo, tutto questo po po di roba ha un certo peso, ma con i suoi dodici chili la Glam resta comunque trasportabilissima, soprattutto con la comoda borsa realizzata su misura. Questa ha pure sufficienti tasche per ospitare cavi e footswitch. Proprio riguardo la pedaliera bisogna sottolineare che nell’azienda bresciana è stato fatto un ottimo lavoro sia per quanto riguarda la solidità che l’estetica. Questa ben curata anche sulla testata, led colorati, loghi esplicativi e cool.

Ora però è giunto il momento di assaggiare sta carne, la griglia di protezione in effetti è bella calda, ma nonostante la vicinanza con Ferragosto freniamo l’istinto di appoggiarci sopra una braciola. Cominciamo dal canale clean. Già con l’equalizzazione completamente in flat il suono che esce dalla 1x12 è interessante. Caldo e corposo. Si sente che la potenza è tanta e anche l’headroom non manca. Con il pick up al manico di una Telecaster non si faticano comunque a tirare fuori sufficienti bassi sper scuotere il pavimento. All’occorrenza giocando con il pot dei medi si può appuntire il suono e renderlo più sfacciato. Un’eq sensibile è una buona base per creare un amplificatore versatile. La versatilità sicuramente era l’obbiettivo perseguito dai tecnici della Jad & Frèer nel momento in cui hanno inserito ben quattro canali in una testatina così piccola. Premiamo il footswitch e passiamo al drive. Il suono di increspa e a parità di gain si nota un leggero incremento di volume. La cosa non ci dispiace era quello che ci aspettavamo. Ricordiamo che gain e volume sono in comune con il canale clean quindi in sede live un piccolo boost di volume tra il primo e il secondo non guasta. Il secondo canale aggiunge ancora più corposità, dà una botta di vita alle medie che iniziano a essere belle presenti. Il suono in generale ricalca la pasta corposa del clean ma con quella croccantezza crunchettosa davvero piacevole. Con gli humbucker la differenza tra i due si fa ancora più intensa, ma senza nemmeno accorgercene siamo arrivati al canale crunch. Uno scossone. Il gain diventa poderoso, nonostante il nome lasciasse pensare ad un suono più tranquillo. Siamo già ai confini dell’hard rock, soprattutto con in mano una Les Paul. Quello che lascia piacevolmente sorpresi è la dinamica unità alla definizione sonora. Anche suonando accordi aperti le note sono sempre chiare e distinte. Con il PU al manico quasi le basse diventano invadenti, niente che una regolazione dell’eq non possa sistemare. Ultimo step e siamo al lead. In sostanza la pasta resta la stessa del canale crunch con un ulteriore incremento di gain e volume. Si sente davvero molta cattiveria, il sound è aggressivo, ma mai zanzaroso. Nonostante abbia gain da vendere la Glam non è per nulla un amplificatore hi-gain nel senso dispregiativo del termine. La corposità e wall of sound son sempre presenti e nonostante il suono non sia medioso non si fatica a bucare il mix. Sui canali distorti abbiamoa disposizione il contour che può sempre aiutare a rendere il suono ancora più aggressivo. 


La Glam è un concentrato di testata. Sembra una classica testata da 100 watt con le sue generose dimensioni a cui è stato fatto fare un rapido passaggio in una pressa da sfascia carrozze. Per un prezzo tutto sommato contenuto per un amplificatore boutique, 1100 euro, abbiamo quattro canali, almeno 50watt da sfruttare e una quantità di controlli smisurata. Un amplificatore decisamente ben riuscito che può con facilità adattarsi ad ogni esigenza. Pur avendo una versatilità eccezionale non manca di personalità e, in verde o arancione fa un’ottima scena, abbinato magari a una o due 1x12 sempre marcate Jad & Frèer. 

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amplificatori glam jad & freer
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