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Strumentazione definitiva, setup e utilizzi
Strumentazione definitiva, setup e utilizzi
di [user #7388] - pubblicato il

Esiste la strumentazione definitiva? Forse la risposta è che ne esistono diverse, a seconda di gusti, delle necessità e delle vie che si decide intraprendere per raggiungere un obbiettivo sonoro. Ecco una carrellata di setup ed effetti da cui prendere spunto per inseguire il suono che si ha in testa.
Esiste la strumentazione definitiva? Forse la risposta è che ne esistono diverse, a seconda di gusti, delle necessità e delle vie che si decide intraprendere per raggiungere un obbiettivo sonoro. Ecco una carrellata di setup ed effetti da cui prendere spunto per inseguire il suono che si ha in testa.

Dopo circa vent’anni di ricerca e sperimentazioni, ho deciso di condividere la mia esperienza illustrando la mia strumentazione, sperando così di dare un contributo utile alla comunità. In questo articolo mi soffermerò su ampli e pedali ma, per avere un’idea delle chitarre utilizzate con la strumentazione descritta e che di fatto hanno contribuito alla selezione della stessa, di seguito trovate una "foto di famiglia".

Strumentazione definitiva, setup e utilizzi

Premetto che ho sempre cercato di giudicare tutto con le mie orecchie e il mio gusto personale, evitando per quanto possibile di farmi influenzare da nomi, marche e pareri. In musica l’oggettività credo possa essere definita una chimera: ciò che è bello per alcuni può non esserlo per altri. Sicuramente ci sono convinzioni, correnti di pensiero e gusti che vanno per la maggiore, ma sono sicuro dell’importanza di provare comunque con le proprie orecchie, altrimenti si rischia di castrare la creatività unica di ognuno di noi. È comunque molto importante informarsi quanto più possibile.
Bando alle ciance e passiamo ai giocattoli.

Data la necessità di avere un certo grado di versatilità - nei miei progetti musicali ho sia inediti (indie, rock, pop), sia cover (hard rock, metal) sia jam varie ed eventuali - nel tempo ho sviluppato tre setup differenti che andremo subito a esplorare insieme. Anticipo già che descriverò principalmente le modalità di utilizzo, le modifiche, le particolarità e le mie impressioni sugli strumenti, tralasciando volutamente le caratteristiche tecniche standard degli stessi in quanto facilmente reperibili in rete.

Setup 1: jam varie ed eventuali

Strumentazione definitiva, setup e utilizzi

Sì, esatto: ampli e chitarra.
Di per sé, il Koch Twintone II è un ampli molto versatile: tre canali (un clean e due overdrive con controlli in comune), riverbero e boost di volume integrati e richiamabili dalla sua pedaliera. Cosa Serve di più? La chitarra.

Qualche parola in più su questo ampli, base comune di tutti e tre i setup. Preferito ad altri ampli dopo molte prove e confronti (pasta sonora, versatilità, feature, trasportabilità, rapporto qualità/prezzo), l’ho fatto anche modificare dal mio tecnico di fiducia: non sono un esperto e non entro nei tecnicismi, ma le modifiche riguardano essenzialmente qualche resistenza, finali EH, e due valvole cambiate nel preamplificatore (una 12AU7 Electronic e una vintage Eico Mullard 12AX7).
Il risultato è un ampli con molta meno potenza e gain rispetto alla versione standard. Prima era impossibile utilizzarlo a più di 3-4 di volume, ora invece a regime è possibile lavorare sui 7-8. La minor potenza di pre permette di far lavorare di più le finali, infatti il pulito è meno cristallino ma più frizzante e dinamico, e il canale distorto non va oltre un bel crunch corposo in stile british. Inoltre è migliorato tantissimo per come mangia pedali, diventando quindi base ideale per la costruzione di una pasta sonora più elaborata. In caso di necessità di maggior volume e spazialità, lo abbino a una cassa aggiuntiva 2x12 sempre Koch.

Setup 2: cover hard rock - metal

Strumentazione definitiva, setup e utilizzi

Chiaramente mirato a generi più pesanti, nella foto ho lasciato volutamente la pedaliera dell’ampli proprio perché con questo set up sfrutto molto i canali drive (spinti dai distorsori), il boost di volume (per i lead) e il reverbero del TwinTone. Di seguito la catena effetti, l’elenco riproduce il percorso del segnale.

Boss PW3 - wah
Vecchio pedale fatto sistemare dal tecnico, il suono un po’ tagliente si sposa molto bene con le distorsioni. Inoltre trovo utilissima l’accensione da remoto con switch dedicato (Boss FS-5U) per attivare/disattivare l’effetto a una predeterminata apertura fissa del pedale.

Ibanez LU 20 - accordatore
Non sarà un fulmine di guerra, ma è sufficiente per dare una controllata alla accordatura.

Boss DS1 - Keeley Ultra Mod
Un classico, nulla da dire in più rispetto alle tonnellate di parole già spese su questo pedale, posso però dire che possiedo ed utilizzo anche il DS1 standard. Per me sono semplicemente due effetti diversi, con caratteristiche ben precise e sfruttabili con profitto in situazioni diverse.

Wampler Sovereign - distortion
Una vera sorpresa. Mentre il DS1 lo utilizzo per suoni più classici, con questo pedale riesco a ottenere sonorità pesanti più moderne. Dotato di una sua voce molto caratteristica, ha anche una discreta versatilità e lavora molto bene anche a bassi livelli di gain, ma attivando i controlli Bright e Boost e alzando il gain è capace di una cattiveria inaudita. Ha una gran riserva di volume e, abbassando quello della chitarra, si pulisce che è un piacere.

Nel send/return

Regenerator - modulazioni
Non amo questo tipo di effetti, ma dovendo suonare delle cover a volte sono necessari. Questo pedale Marshall fa il suo dovere e se non si hanno particolari pretese, considerando anche il rapporto qualità/prezzo, va più che bene. In generale il rotary e il phaser sono i suoni che preferisco.

Vox Time Machine - delay: delay digitale con un buon suono, semplice e diretto. Sfruttabile anche la modalità lo-fi.

Setup 3: inediti indie - rock - pop

Strumentazione definitiva, setup e utilizzi

Qui si capisce fin da subito che la sperimentazione e la ricerca sono parte integrante del processo di sviluppo e scrittura degli arrangiamenti. Generalmente, con questo set up utilizzo solo il canale clean e tutta la catena va direttamente nell’input dell’ampli. Anche qui l’elenco riproduce il percorso del segnale.

Match Box - buffer
Oltre alla funzione di buffer, utile data la lunghezza della catena effetti, mi permette di collegare due chitarre alla pedaliera avendo due ingressi separati con manopole Gain dedicate, utilissime per livellare le naturali differenze in ingresso di chitarre equipaggiate con pickup diversi. Nei live, il cambio chitarra non potrebbe essere più semplice e veloce: imbraccio la seconda chitarra, pesto lo switch e il gioco è fatto.

Maverick - wah
In questi contesti musicali è per me fondamentale attivare e disattivare al volo il wah, dovendo suonare arrangiamenti un po’ complicati che prevedono in rapida successione parti con wah e parti senza. Quindi questo pedale dotato di tecnologia elettro-ottica per l’attivazione è l’ideale. Inoltre, il tipo di attivazione che avviene con il pedale in posizione "toe down" rende l’ingresso dell’effetto più morbido perché inizia la sua escursione dai toni chiusi per andare ad aprirli man mano che si agisce sul pedale. Il suono in generale non dispiace, ma lo preferisco soprattutto con le distorsioni e con escursioni lente, certamente non è adatto al funk.

Comp Nova - compressore
Il risultato su chitarre con single coil o humbucker splittati è strabiliante: presenza e brillantezza senza distruggere la dinamica sui puliti. È anche molto bello prima del fuzz per un suono lead.

PolyTune - accordatore
Apprezzo molto la velocità e le dimensioni, ma lo uso in modalità corde singole. La funzione che permette di accordarle tutte contemporaneamente non funziona granché bene e secondo me fa perdere più tempo.

Burtford Robot - ring modulator
Questo è un effetto che mi ha conquistato subito, trattasi di un ring modulator analogico con tre filtri selezionabili alternativamente (upper band, upper e lower band, sub band). Dal suono insolito, è in grado di fare alcuni toni di modulazione ad anello stravaganti così come un effetto tremolo a onda quadra molto bello. Ha pure uno switch chiamato Accent che dà un carattere leggermente diverso al suono. Nella pedaliera lo vedete collegato al suo pedale di espressione dedicato (il pedale nero tra il Whammy e il DL4). Questa è una modifica richiesta ad hoc al mio tecnico di fiducia che replica il comportamento della manopola Oscillator per regolare il pitch dell’effetto. Gestirlo con il piede moltiplica le possibilità di questo effetto in maniera esponenziale.

Moller - overdrive
Elementi vincenti di questo pedale sono il mix per miscelare il suono effettuato con quello dry e il boost indipendente che apprezzo particolarmente sui puliti. Ho speso un po’ di tempo per capire come utilizzarlo al meglio, ma devo dire che lo utilizzo sia da solo per increspare i puliti sia per boostare gli altri distorsori che seguono in catena. Permette di avere molte sfumature a disposizione.

Mudhoney - drive/dist
Questo è un pedale che mi conquistato dal primo accordo. Con la strana escursione della manopola del Gain da un leggero overdrive a un fuzz pastoso, nei settaggi intermedi trovo delle distorsioni con una timbrica molto personale.

Octafuzz - fuzz
Incredibile come, dopo tanti pedali provati e una ricerca estenuante, sono riuscito a trovare il mio suono fuzz in un pedale che non è propriamente un fuzz. Per me è semplicemente fantastico in modalità Normal, boostato con il Moller e chitarra Stratocaster con posizioni pickup 2-4. Inoltre è utilizzabile con soddisfazione anche con bassi livelli di gain. La modalità Octa non la uso quasi mai.

MXR EQ - equalizzatore
Utilissimo per scolpire il suono, svolge bene anche la funzione di boost. Generalmente lo uso per aggiungere mediosità e volume per uscire negli assolo, ma è molto comodo anche per ricercare suoni particolari. Ha anche uno stadio di gain aggiuntivo, molto comodo.

Little Lehle - looper
Lo uso per inserire/disinserire dalla catena effetti solo il Whammy, l’unico pedale che ho constatato provocare una degenerazione del segnale non trascurabile all’interno della catena effetti.

Digitech Whammy
La scelta di inserirlo dopo i distorsori dipende essenzialmente dal fatto che utilizzo anche il suo pitch shifter, principalmente terze e soprattutto ottave (bassa/alta gli estremi di escursione del pedale).

Line 6 DL4 - delay
Con uno switch dedicato (il mini pedalino color argento) collegato all’ingresso per il pedale di espressione, dà la possibilità di raddoppiare il numero dei preset disponibili da tre a sei. Il suono selezionato è sempre lo stesso, ma è possibile passare da un minimo a un massimo di uno dei parametri preselezionati (immaginate di passare da una risoluzione a 8 bit delle ribattute a una a 16 bit, oppure con diverse impostazioni sui filtri o sul numero o volume delle ribattute). Di fatto possiamo avere tre preset con due impostazioni diverse velocemente richiamabili semplicemente pestando sullo switch dedicato.
Ormai questo pedale può dirsi superato, in commercio esistono altri pedali (TC Flashback X4, Strymon Timeline, Eventide ecc.) che sono di gran lunga superiori, ma secondo me siamo di fronte a un pedale che, grazie proprio alle sue emulazioni imperfette e ai suoi difetti, può essere considerato un effetto a se stante, valido non più per le emulazioni ma proprio per i suoni caratteristici che ha.

Digitech Stereo Reverb
Usato talvolta per effetti di riverbero un po' più ricercati. Considerato il prezzo, lo trovo notevole.

MXR Smart Gate
Ultimo elemento della catena e poco utilizzato, risulta utile però quando si utilizzano più overdrive e distorsori in cascata, per attenuare il rumore di fondo che naturalmente si genera. Lo uso con settaggi minimi.

Di seguito il brano Empty Surface estratto dal primo EP dei Sickabell dove suono con questo setup.


In conclusione posso dire che non esiste un suono definitivo, uno strumento definitivo, un setup definitivo. Se qualcuno me lo chiede, rispondo sempre: dipende. Dipende da cosa devi suonare. Questa consapevolezza da tempo ormai illumina la mia pace sonica.

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Delucidazioni
di Jakilandi [user #31257]
commento del 28/09/2014 ore 16:27:51
Ciao xxx_RINO_xxx, potresti darmi qualche indicazione in più sulla modifica fatta all'ampli per "togliere potenza al pre"? perchè la trovo molto interessante... Complimenti per il bell'articolo! ;)
Rispondi
Re: Delucidazioni
di xxx_RINO_xxx [user #7388]
commento del 28/09/2014 ore 23:36:10
Ciao Jakilandi,
ti ringrazio per i complimenti, quello che ti posso dire è che il lavoro di depotenziamento del pre è stato effettuato essenzialmente con il cambio delle valvole. Tolte 2 12AX7 e messe quelle che ho descritto nell'articolo che di fatto sono molto più scariche rispettoi alle prime (soprattutto la 12AU7). Domani controllo in quali posizioni sono state inserite. Ti faccio sapere.
Rispondi
Re: Delucidazioni
di xxx_RINO_xxx [user #7388]
commento del 29/09/2014 ore 13:14:19
Ciao Jakilandi, ho controllato il pre, la Eico Mullard 12AX7 in posizione V1, la 12AU7 in posizione driver.
Fai un pò di prove, ti garantisco che scoprirai un mondo nuovo!
Rispondi
Re: Delucidazioni
di Jakilandi [user #31257]
commento del 29/09/2014 ore 16:16:4
Tante grazie Rino!!! Troppo gentile! ;)
Rispondi
Re: Delucidazioni
di xxx_RINO_xxx [user #7388]
commento del 29/09/2014 ore 16:31:24
Figurati! :-)
Rispondi
a me interessa molto il ...
di Sykk [user #21196]
commento del 28/09/2014 ore 17:47:13
a me interessa molto il discorso di rendere più tranquillo il finale
Rispondi
Re: a me interessa molto il ...
di xxx_RINO_xxx [user #7388]
commento del 28/09/2014 ore 23:46:42
Ciao Sykk,
io nel finale ho cambiato solo le valvole con delle EH ma sempre EL34. Questo per cambiare leggermente la pasta sonora dell'ampli: la cercavo più neutra e le EH le trovo appunto meno caratterizzanti da un punto di vista sonoro. La Potenza però di finale è rimasta la stessa, è nel pre che ho "tranquillizzato" la belva.
Rispondi
che bravi!!!
di scottt [user #5541]
commento del 28/09/2014 ore 17:48:02
a parte i commenti sulla strumentazione,mi è piaciuto un tot il sound del pezzo..mi ha ricordato soprattutto all'inizio,i (dove sono finiti?) Kula Shaker..
Rispondi
Re: che bravi!!!
di xxx_RINO_xxx [user #7388]
commento del 28/09/2014 ore 23:48:55
ti ringrazio e sono molto contento che ti sia piaciuto il sound, è una cosa su cui lavoriamo molto.
Kula Shaker gran bel gruppo, peccato davvero siano spariti...
Rispondi
Rino, complimenti, ottima strumentazione, e ...
di alexus77 [user #3871]
commento del 29/09/2014 ore 01:24:09
Rino, complimenti, ottima strumentazione, e una filosofia che condivido. Ma soprattutto complimenti per il pezzo dei Sickabell, e' raro trovare produzioni italiane di questa qualita', sia compositiva che di registrazione. Chapeau.
Rispondi
Re: Rino, complimenti, ottima strumentazione, e ...
di xxx_RINO_xxx [user #7388]
commento del 29/09/2014 ore 11:10:05
Ciao Alexus ti ringrazio tanto per i complimenti, sai quanto possa essere difficile portare avanti progetti del genere ma sapere che vengono apprezzati aiuta molto ad andare avanti!
Rispondi
Davvero complimenti per il pezzo, ...
di sdl [user #5004]
commento del 29/09/2014 ore 07:59:14
Davvero complimenti per il pezzo, bei suoni, begli arrangiamenti, belle idee. Mi e' piaciuto un sacco!
Rispondi
Re: Davvero complimenti per il pezzo, ...
di xxx_RINO_xxx [user #7388]
commento del 29/09/2014 ore 11:10:52
Grazie!!
Rispondi
Ma quale definitiva! E' talmente ...
di helloween [user #27122]
commento del 29/09/2014 ore 10:18:34
Ma quale definitiva! E' talmente noioso il definitivo! Mi sento appagato quando compro materiale nuovo! A proposito, complimenti per il tuo! ;)
Rispondi
Re: Ma quale definitiva! E' talmente ...
di xxx_RINO_xxx [user #7388]
commento del 29/09/2014 ore 11:25:50
Ciao Helloween, effettivamente da un certa soddisfazione comprare roba nuova, io per anni e anni l'ho fatto senza ritegno! :-)
Ma ormai sono anni che lavoro con questa strumentazione, mi sono reso conto che è un set up molto stabile, per la musica e le sonorità che ho in testa ho tutto quello che mi serve!
Rispondi
credevo di essere l'unico al mondo...
di ParanoidAndrea utente non più registrato
commento del 29/09/2014 ore 10:21:12
....ad aver fatto modificare l'ampli per avere meno guadagno!
;-)
Complimenti, bellissimo(i) setup(s)!!
A.
Rispondi
Re: credevo di essere l'unico al mondo...
di xxx_RINO_xxx [user #7388]
commento del 29/09/2014 ore 13:15:58
No non sei l'unico! Per me è stata la soluzione a molti problem
Grazie per i complimenti!
Rispondi
Re: credevo di essere l'unico al mondo...
di ParanoidAndrea utente non più registrato
commento del 29/09/2014 ore 15:05:55
Uhm....Sickabell...
qualche volta avete provato al DeOpera di rimini (Viserba) vero??
A.
Rispondi
Re: credevo di essere l'unico al mondo...
di xxx_RINO_xxx [user #7388]
commento del 29/09/2014 ore 16:05:51
Esatto!! Allora ci siamo incrociati?
Rispondi
fuori dal coro
di francesco72 [user #31226]
commento del 29/09/2014 ore 13:16:0
ciao, bell'articolo, dettagliatissimo; io però ho scelto un'altra strada e dopo anni di pedali e pedaliere assemblate sono passato al line 6 m9 e ne sono così entusiasta che sto puntando la m13. Premetto che per le distorsioni uso un lt dual della blackstar, ma tutto il resto lo gestisco con la pedaliera che annovera un centinaio di effetti di ogni tipo. La grossa comodità è poter utilizzare la pedaliera esattamente come una serie di stomp box ma senza avere le beghe di cablaggio, alimentazione ed ingombro. Altro lato positivo è la possibilità di salvare delle "scene" richiamabili al volo in cui registrare i propri set-up. In questo modo posso passare dall'hard rock anni '70 al funky al noise al metal in un attimo e senza cambiare strumentazione. Conosco l'obiezione: non sono effetti analogici, ma sinceramente non avverto la differenza rispetto alla media di quanto oggi in commercio nell'analogico.
Ciao
Rispondi
Re: fuori dal coro
di xxx_RINO_xxx [user #7388]
commento del 29/09/2014 ore 16:05:12
Ciao Francesco,
ti ringrazio per i complimenti. La M9 e ancor di più la M13 sono prodotti ottimi che ti permettono estrema versatilità e minor ingombro. Personalmente apprezzo molto i prodotti Line 6, anch'io ho utilizzato in passato sistemi similari e non ho alcun tipo di remora nei confronti del digitale, ho usato per anni il POD a rack sparato in un finale mosfet! Prima ancora ho avuto addirittura il Digitech 2101 amplificato da un finale valvolare....
Quello che mi ha allontanato da questo tipo di sistemi, da un punto di vista pratico, è il fatto che non puoi avere sotto controllo tutti i parametri. Voglio dire, devi usare molto la memoria cerebrale e per rig complessi o scalette molto lunghe (o più scalette) può diventare un problema. Avere tutti i pedali a "vista" ti permette di avere tutto sotto controllo, impostazioni, ciò che è in funzione, ecc... Inoltre puoi modificare parametri di effetti mentre ne stai usando altri.
Infine anche i suoni ottenibili sono differenti, nel senso che una pedaliera assemblata avrà un proprio suono caratteristico (in base al tipo di pedali), mentre un prodotto tipo Line 6 secondo me può essere considerato un po' più standard, qui però andiamo a gusti, null'altro.
Rispondi
Re: fuori dal coro
di garbage [user #41176]
commento del 29/09/2014 ore 18:04:38
Io ho due setup, uno analogico e uno digitale, quindi nessun preconcetto ostile verso nessuno, però la differenza si sente eccome, poi ci sarà il discorso che c'è digitale e digitale, così come ci sono analogici di diverso livello... però lo scopo di un digitale di alto livello è quello di riprodurre il più fedelmente possibile il suono di un circuito analogico... cioè fin dove operano nello stesso campo il rifermento è sempre l'analogico, classico, moderno o vintage che sia.
Rispondi
Re: fuori dal coro
di xxx_RINO_xxx [user #7388]
commento del 29/09/2014 ore 19:48:16
Certo se vuoi paragonare le emulazioni digitali con gli originali analogici allora hai bisogno di attrezzatura di altissima qualità per un paragone decente...per questo ad un livello più commerciale io li reputo semplicemente strumenti diversi, con filosofie costruttive diverse...
Rispondi
E gli effetti di modulazione?
di Parisib utente non più registrato
commento del 05/10/2014 ore 11:35:28
Ciao xxx_RINO_xxx , una curiosità, ho notato che nel tuo set-up per inediti indie rock non sono inclusi effetti di modulazione come Chorus, Flanger ecc. Posso chiederti come mai? E' una questione di gusti personali o per suonare indie sono meno indispensabili di quello che può sembrare?
Rispondi
Re: E gli effetti di modulazione?
di xxx_RINO_xxx [user #7388]
commento del 05/10/2014 ore 13:28:57
Ciao Parisib, principalmente è una questione di gusti miei personali, di fatto non amo molto questo tipo di effetti!
Comunque, senza addentrarci troppo in quelle che sono le definizioni di musica indie e le sue evoluzioni nel corso degli ultimi tre decenni (altrimenti non ne usciamo più), mi è parso di riscontrare uno scarso utilizzo di questa tipologia di effetti, almeno nella parte di discografia che maggiormente apprezzo nel genere (ad es. Kaiser Chiefs, Franza Ferdinand, Artic Monkeys, Radiohead, KAsabian, KOL, Interpol, Strokes, Editors ecc...).
Quindi secondo me non sono indispensabili per questo genere, ma non ci sono regole, dipende dai tuoi gusti, da quello che scrivi e da come focalizzi il sound che vuoi ottenere.
Infatti anche a me è capitato di scrivere e inserire negli arrangiamenti parti in arpeggio bagnate ad esempio con il Detune del Whammy (Shallow) che può essere assimilato ad una sorta di chorus, oppure ho utilizzato in diverse situazioni lo sweep echo del DL4, il quale applica un ampio effetto di filtro ai repeats, e con settaggi estremi dell'onda sinusoidale il risultato nel mix è assimilabile a qualcosa tipo phaser/flanger.
Rispondi
Re: E gli effetti di modulazione?
di Parisib utente non più registrato
commento del 05/10/2014 ore 13:54:09
Grazie del chiarimento!
Rispondi
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