di gianfra61 [user #28545] - pubblicato il 01 ottobre 2014 ore 18:25
Quella per i Paris Combo è, da parte mia, una passione antica, risalente alla fine del secolo scorso (detto così pare un casino di tempo, in effetti è una quindicina d'anni). Purtroppo mi ero ormai convinto che, come tanti altri, fossero delle meteore di passaggio, dato che il loro ultimo album in studio, Motifs, datava al 2005, stesso anno di un live (anzi, Live!) e che il loro sito risultava per lunghissimi periodi abbandonato a sé stesso.
E' stato con gran piacere che ho accolto la notizia della prossima uscita del loro quinto album intitolato appunto "5" che, poche ore dopo l'uscita era entrato a far parte della mia raccolta musicale. Gran bel disco, per un gruppo che fa un genere poco incasellabile, definibile come etno-swing, electro-manouche o altre amenità del genere, anche se i testi sono molto, molto politici...
Per chi non li conosce, basta una ricerchina su youtube e c'è materiale in abbondanza per farsi un'idea, ricordo che la Mannoia ha fatto la cover della loro "Senõr" e di "Moi, mon ame et ma conscience". comunque posto un link a uno dei pezzi che preferisco....
Appena ho scoperto che avrebbero tenuto un concerto a Parigi l'ultimo fine settimana di settembre, ho proposto alla moglie:" che ne diresti di un weekend a Parigi? Ci sarebbe anche un concerto la domenica pomeriggio...". Secondo voi, esiste una moglie che può resistere all'offerta di un fine settimana a Parigi? Secondo me devono ancora inventarla!
Devo dire che, a 53 anni mi sentivo un po' buffo ad avere tutta questa voglia di assistere a un concerto, ma chi se ne frega? A parte che, ho scoperto dopo, nel migliaio di persone presenti, si spaziava dai 5 agli 80 anni!
Quindi biglietti per volo low-cost, albergo (accidenti, quanto sono cari!) e biglietto prenotato su internet (poco meno di 25 €/cad). Sede del concerto, "Le Cabaret Sauvage, ospitato in un tendone nell'area della Città dell'Industria e delle Scienze, alla Villette, orario ore 18,00.
Quaranta minuti di metro, arrivo in un quartiere un po' così, ingresso rapido e alle 18,15 inizio del concerto.
Che dire? Ho avuto conferma che i Paris Combo sono un (gran bel) progetto musicale costruito intorno alla voce di Belle du Berry. Lei ha una presenza scenica da fare impressione, catalizza l'attenzione con la voce e le movenze swing, un'estensione vocale da paura.
Il gruppo è formato da un chitarrista manouche, un contrabbassista, un batterista e un pianista/trombettista.
Due ore di spettacolo di fila, con un tiro e un groove da paura, mai un momento di pausa. D'altronde, come disse qualcuno più competente di me: It don't mean a thing, if it ain't got that swing.
Comunque, per parafrasare Napoleone: "Parigi val bene un concerto!"