di swing [user #1906] - pubblicato il 14 ottobre 2014 ore 15:03
Ciao a tutti, mi è venuto in mente di aprire una discussione riguardante i vari metodi di riduzione di potenza per gli ampli a valvole, ma non voglio parlare dei cosiddetti dummy load, quei riduttori di potenza passivi che si inseriscono in serie tra l'uscita di potenza ed il cono, bensì dei metodi di riduzione di potenza che agiscono (a quanto ho capito) direttamente sulla potenza erogata dalle valvole finali. Ultimamente tutte o quasi le case costruttrici hanno modelli equipaggiati con dispositivi che danno la possibilità di far lavorare le valvole a piena potenza ma di far erogare dalla metà ad un quarto o anche meno della potenza totale oppure alcuni utilizzano un potenziometro per una regolazione continua della potenza.
Ho cercato in rete qualche articolo ma non ho trovato qualcosa che spieghi come vengono costruiti, ho sentito parlare di funzionamento da triodi per le valvole che invece sarebbero dei pentodi così da diminuire il volume in uscita.
Lo spunto per cercare di farmi spiegare meglio che cosa succede, me lo ha dato il mio Silver Jubilee dal quale, una volta iniziata la sequenza di spegnimento, cioè da acceso si passa allo stand-by e poi allo spegnimento dell'interruttore di potenza, se si continua a suonar, si continua a sentire il suono della chitarra per qualche secondo, un suono che va via via spegnendosi ma che è un suono che ricorda il cosiddetto crunch delle valvole del finale tirate a palla, crunchettoso e piacevole, non zanzaroso e corposo, allora mi viene da dire, non è che facendo lavorare le valvole con tensioni via via più basse si ottiene l'effetto desiderato? Ma soprattutto: questi nuovi metodi di riduzione di potenza sono implementabili in qualche modo in qualsiasi ampli?