Accordo: Samson: serie MTR

Un elemento fondamentale nell'allestimento di uno studio di registrazione professionale o domestico, è sicuramente il microfono. Il desiderio è quello naturalmente di voler spendere il meno possibile, ma senza gravare sulla qualità e sulla versatilità. Proprio in quest'ottica abbiamo testato la serie MTR prodotta da Samson.

Microfoni apparentemente simili che in realtà hanno caratteristiche differenti per adattarsi al meglio al proprio impiego e sopratutto portafoglio. La serie si apre con l'MTR 101. E' venduto in una semplice confezione in cartone a differenza dei modelli 201 e 231 che sono contenuti in una piccola valigetta d'alluminio per consentirne una pratica, ma sicura trasportabilità. Troviamo quindi lo shockmount (il supporto "smorza vibrazioni" sul quale si monta il microfono per essere sorretto dall'asta), un filtro anti pop, il manuale d'uso e l'elenco delle caratteristiche tecniche.

Per il test, i tre microfoni sono stati collegati rigorosamente a un mixer volutamente lasciato flat per quanto riguarda l'equalizzazione e per favorire il concetto di comparativa, il Gain è stato regolato nello stesso modo su tutti e tre i modelli. Accendiamo l'alimentazione Phantom e via diretti dentro la scheda audio.

La prima prova effettuata, prende come riferimento la voce in quanto questa tipologia di microfoni è stata concepita prettamente per questo impiego. Ascoltando in studio con le casse monitor, si percepisce nel modello 101 un po' più di spigolosità sonora, il suono è meno soffice e morbido se confrontato con i due modelli superiori. Fattore talmente delicato che può rientrare in una scelta sonora di gusto più che in un vero e proprio difetto, mentre la differenza sostanziale tra il 201 e il 231 è nella possibilità di scegliere le figure polari.
In realtà leggendo le caratteristiche tecniche sul manuale, scopriamo che mantenendo la medesima figura a Cardioide nei due modelli superiori, i microfoni rispondono comunque diversamente, leggermente più caldo e profondo il 231, anche se con un leggerissimo calo di volume rispetto al 201.

Per la seconda prova abbiamo scelto di registrare chitarra e voce insieme, vista l'opportunità dell'MTR 231 di cambiare la figura polare. Dopo qualche test, ho deciso di optare per la figura Omnidirezionale. In questa modalità, il microfono riprende a cerchio tutto intorno a se. Di fatto, rispetto alla figura a Otto (l'altra figura polare selezionabile che ha la capacità di catturare il suono davanti e dietro escludendo i suoni che arrivano lateralmente), questa sarebbe indubbiamente più direzionale. Ci avrebbe però costretti a molta precisione nel posizionamento, mentre con l'omnidirezionale - a discapito di far rientrare un po' più suono d'ambiente e corposità sonora - ci siamo seduti davanti al microfono senza pensarci troppo ottenendo una registrazione dignitosa e sufficientemente bilanciata.

Ho preferito in questa seconda prova utilizzare la chitarra baritona della liuteria Ragghianti per una semplice questione di profondità di suono. Lo strumento è accordato una quarta sotto una normale chitarra, la sesta corda è un B grave. Così facendo ho ampliato il divario di frequenze tra la voce e le note più gravi per vedere la reazione della capsula, cioè il cuore del microfono. E' uno dei test possibili, solitamente sono gli estremi dello spettro in frequenza da registrare a risentirne in termini di qualità. Acuti spigolosi e bassi spenti possono essere l’insidia da evitare. La serie MTR Samson supera decisamente anche questa parte di test.

Per la terza prova, abbiamo utilizzato la serie MTR davanti all'amplificatore. I modelli 201 e 231, oltre alla possibilità di cambiare le figure polari, hanno un interruttore che permette un abbattimento di -10db proprio per casi come questo. Nell'ultima parte del video, armato di Zoom G3 come loopstation, ho registrato il giro armonico dello stesso brano. Nella prima parte (quando accompagno) si può sentire la differenza tra suono dell'ampli e suono acustico del secondo MTR che ho posizionato a circa 15/20 cm dal dodicesimo tasto.

L'improvvisazione finale è la somma dei due microfoni.
Avendo nelle orecchie diversi suoni di microfoni, perché oltre a tutto ciò che andiamo a registrare, anche il microfono offre comunque il suo taglio in frequenza e carattere sonoro, trovo questi tre Samson assolutamente dignitosi, caldi, morbidi e sicuramente fedeli. Purtroppo Il filtro anti pop in dotazione risulta quasi insufficiente, infatti si sente qualche consonante percussiva che straborda sovraccarica di frequenze. D'altro canto se solitamente si compra a parte con non meno di 15/20€ ci sarà una ragione.
Diciamo che per cominciare a effettuare le prime registrazioni può andare, ma sicuramente risulterà una nota carente nella dotazione.

In termini di qualità e soprattutto versatilità, la serie MTR di Samson (intesa come serie microfonica a condensatore di fascia “entry level”) vince a piene mani. Con lo stesso microfono è possibile registrare la voce, l'ampli (chitarra o basso), strumenti acustici, fiati (che in registrazione sopratutto sugli acuti abbondano di volume come una chitarra elettrica sparata in un combo da 30/50 watt tirato quasi al massimo) e non da meno l'opportunità di utilizzarlo come panoramico per registrarsi in duo o portarlo alle prove per registrare "alla vecchia" cioè un solo microfono in mezzo alla stanza o in coppia per registrare un intero coro.

Come le sigle numeriche differenziano i tre modelli, questi si distaccano e differenziano anche nel prezzo che si attesta rispettivamente a100, 200, 300 euro circa.

Peccato sia già passato Natale, l'MTR sarebbe stato un ottimo regalo per il neofita, ma anche per il professionista che senza troppe pretese potrebbe avere in studio un microfono alternativo e sicuramente valido.

Samson è un marchio distribuito in Italia da Mogar Music.