di redazione [user #116] - pubblicato il 25 gennaio 2015 ore 11:00
I classici di casa Schecter si rinnovano con la prima Hellraiser passiva e con una nuova gamma di Banshee per gli amanti delle sei, sette, otto corde, ponti fissi, mobili, con pickup Schercter made in USA ma anche con Sustainiac integrato. Allo stand del Namm abbiamo visto questo e altro.
I classici di casa Schecter si rinnovano con la prima Hellraiser passiva e con una nuova gamma di Banshee per gli amanti delle sei, sette, otto corde, ponti fissi, mobili, con pickup Schercter made in USA ma anche con Sustainiac integrato. Allo stand del Namm abbiamo visto questo e altro.
Gli amici di Gold Music, distributore ufficiale del marchio Schecter in Italia, ci guidano in una panoramica attraverso le novità della produzione 2015 presentate in occasione del Namm Show.
La super-Strat Banshee viene rimodernata e ampliata per la serie Elite. La costruzione è neck thru e vede due ali di frassino incollate a un manico in nove pezzi di acero e noce con su una tastiera in ebano e fret in acciaio. Schecter si occupa in prima persona dell'elettronica con pickup americani costruiti in casa, ma prevede anche versioni con Sustainiac. Il nuovo modello è disponibile sia a ponte fisso sia mobile per le configurazioni a sei e sette corde. È prevista anche una versione con otto corde e ponte fisso.
Considerata tra i modelli di punta del catalogo Schecter, la Hellraiser si fa ora anche passiva. Sia con ponte fisso sia mobile per la sei-corde, con ponte fisso per la sette corde, la Hellraiser monta una coppia di humbucker Schecter made in USA e vede design single o double-cut.
Novità attendono anche la linea Platinum, ora con ponti TonePros, tastiere in ebano e un nuovo shape aggiunto alla collezione. Vi si affianca la nuova Custom con compound radius e pickup Schercter americani.
All'offerta si aggiungono i due endorser Chris Garza e Jerry Horton. Il primo sceglie un disegno classico da single-cut a cassa piatta, abbinandovi pickup attivi e una finitura nera arricchita da un binding lungo tutti i bordi. Nessun segnatasto spezza il fascino sobrio e minaccioso della sette-corde. Il chitarrista dei Papa Roach sceglie invece un body Tempest in una finitura interamente bianca e vi abbina i nuovi pickup Schecter Pasadena. Interessante è la scelta di usare materiale fluorescente per i segnatasti sul bordo del manico. Per l'occasione vengono aggiornate anche le signature storiche. La chitarra di Jeff Loomis ottiene un upgrade tecnico e la Keith Merrow riceve la nuova finitura Lambo Orange con binding e coperchio del vano elettronico in fibra di carbonio.