di redazione [user #116] - pubblicato il 04 febbraio 2015 ore 11:00
Legni di prima scelta ed elettronica versatile selezionata nei cataloghi JBE e Van Zandt con tanto di piezo a bordo sono gli ingredienti principali delle chitarre Lengardo. Abbiamo visitato lo stand del marchio svizzero per sbirciare da vicino le sue realizzazioni.
Legni di prima scelta ed elettronica versatile selezionata nei cataloghi JBE e Van Zandt con tanto di piezo a bordo sono gli ingredienti principali delle chitarre Lengardo. Abbiamo visitato lo stand del marchio svizzero per sbirciare da vicino le sue realizzazioni.
Appena più in là rispetto allo stand Essetipicks, al Namm abbiamo conosciuto gli svizzeri di Lengardo, brand chitarristico che si ispira alla tradizione della liuteria elettrica con linee intramontabili mescolate a concetti odierni. Incuriositi, abbiamo approfondito la conoscenza dei modelli offerti, tutti con le radici ben fondate nel passato ma con scelte singolari che garantiscono un carattere riconoscibile.
Tutta improntata su un'elevata versatilità per piegarsi ai generi più moderni quanto ai sound delle origini, la produzione attuale consiste in tre modelli principali con numerose caratteristiche alternative e opzionali per individuare la variante che più si confà al proprio stile. La Torino è una solid body di stampo californiano che mescola curve d'altri tempi in un shape inedito. Per gli amanti delle single-cut a cassa bombata, la Milano offre configurazioni elettroniche e hardware peculiari sull'immancabile miscela di mogano e acero. Semiacustica double-cut, la Venezia è una thinline con cassa in acero e tastiera in ebano che promette di avere tanto da dare agli amanti del jazz e blues nella versione con P90 quanto ai rockettari nella variante con humbucker.
Su tutte le chitarre, una particolare attenzione è rivolta al comparto elettronico, che vede pickup fatti su misura da Van Zandt e da JBE. Tra le opzioni si nota la presenza di ponti fissi e sistemi vibrato, anche in abbinamento con sellette piezo Ghost.