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Lengardo: versatilità classica al Namm 2015
Lengardo: versatilità classica al Namm 2015
di [user #116] - pubblicato il

Legni di prima scelta ed elettronica versatile selezionata nei cataloghi JBE e Van Zandt con tanto di piezo a bordo sono gli ingredienti principali delle chitarre Lengardo. Abbiamo visitato lo stand del marchio svizzero per sbirciare da vicino le sue realizzazioni.
Legni di prima scelta ed elettronica versatile selezionata nei cataloghi JBE e Van Zandt con tanto di piezo a bordo sono gli ingredienti principali delle chitarre Lengardo. Abbiamo visitato lo stand del marchio svizzero per sbirciare da vicino le sue realizzazioni.

Appena più in là rispetto allo stand Essetipicks, al Namm abbiamo conosciuto gli svizzeri di Lengardo, brand chitarristico che si ispira alla tradizione della liuteria elettrica con linee intramontabili mescolate a concetti odierni. Incuriositi, abbiamo approfondito la conoscenza dei modelli offerti, tutti con le radici ben fondate nel passato ma con scelte singolari che garantiscono un carattere riconoscibile.

Tutta improntata su un'elevata versatilità per piegarsi ai generi più moderni quanto ai sound delle origini, la produzione attuale consiste in tre modelli principali con numerose caratteristiche alternative e opzionali per individuare la variante che più si confà al proprio stile.
La Torino è una solid body di stampo californiano che mescola curve d'altri tempi in un shape inedito. Per gli amanti delle single-cut a cassa bombata, la Milano offre configurazioni elettroniche e hardware peculiari sull'immancabile miscela di mogano e acero. Semiacustica double-cut, la Venezia è una thinline con cassa in acero e tastiera in ebano che promette di avere tanto da dare agli amanti del jazz e blues nella versione con P90 quanto ai rockettari nella variante con humbucker.

Su tutte le chitarre, una particolare attenzione è rivolta al comparto elettronico, che vede pickup fatti su misura da Van Zandt e da JBE.
Tra le opzioni si nota la presenza di ponti fissi e sistemi vibrato, anche in abbinamento con sellette piezo Ghost.

lengardo namm show 2015
Link utili
Essetipicks al Namm
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Partendo dal concetto che una ...
di JackDynamite [user #14761]
commento del 08/02/2015 ore 05:14:08
Partendo dal concetto che una chitarra che fa tutto non esiste, ma esistono chitarre mediocri che cercano di far tutto, ho provato due lengardo, e sono strumenti di qualitá semi professionale, non sembrano svizzere ma cinesi, io, le sconsiglio.
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di robertou [user #42990]
commento del 06/03/2015 ore 16:10:41
Rispondo come amministratore della Phaselus SA, la ditta titolare del marchio Lengardo.
Premesso che ognuno ovviamente e' libero di pensarla come vuole, vorrei anzitutto chiedere al signor Jack dove ha provato le nostre chitarre, dal momento che non abbiamo ancora distribuzione in Italia.
Secondariamente bastera' dare un'occhiata alla nostra pagina Lengardo su Facebook, agli artisti che le usano e al fatto che abbiamo appena concluso un deal di fornitura di strumenti con l'universita' di Miami e ne stiamo chiudendo un altro con un distributore di marchi primari per il Sudamerica per rendersi conto che molti, fortunatamente la pensano diversamente dal signor Jack.
Sull'insinuazione poi che possano essere cinesi, vedo di non prenderla come tale, visto che e' fatta in modo allusivo e non diretto, perche' se no partirebbe una querela per diffamazione.
Il nostro prodotto e' concepito in Svizzera e prodotto nell'Unione Europea.
Detto questo ... de gustibus...
Per chi le vuol provare sono a disposizione.
Cordiali saluti
Roberto Upazzoli
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Ulteriore risposta
di muwatallu [user #22552]
commento del 25/04/2015 ore 11:24:33
Mi aggiungo alla risposta di Roberto in quanto Sales per L'Italia, nulla da dire al signor Jack se avesse detto mi piace o non mi piace...... E comunque la sua mancata replica la dice lunga.....
Sparare a zero su cose non vere o basate su sue ipotesi in base alla sua ...... Esperienza?.....
I primi centri Lengardo abbiamo iniziato a crearli da fine Marzo quindi dove le ha provate? ....... Ben vengano critiche costruttive o suggerimenti, di cui si può fare tesoro......e lo rimando al concetto di versatilità che non vuol dire fare tutto, bensì che ha varie sonorità che la rendono in grado di affrontare vari generi ( come si dice in Italia) o più correttamente vari colori che possono piacere o no...... Un paragone un po' grande , ma può aiutare.... ricordo che la stratocaster fu creata con il tremolo per ricreare le sonorità della lap steel... In voga in quel periodo nelle sonorità americane..... Fu criticatissima Se un certo Clapton o Hendrix avessero ragionato alla maniera similare? Beh lascio a voi le conclusioni .......
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risposta 3
di IVLAS [user #43363]
commento del 25/05/2015 ore 12:46:27
Concordo pienamente con i Signori di Lengardo, non fosse altro perchè 2 strumenti li ho visti nelle mani di Gigi Cifarelli e Luca Zmponi, non solo due cari amici, ma professionisti di comprovata caratura, e difficilmente avrebbero imbracciato una "schifezza", spero di potere provare molto presto una Venezia, come quella di Gigi, il quale mi è sembrato molto contento...a buon intenditor.
Rispondi
Risposta 4
di gabbo95 [user #43547]
commento del 01/07/2015 ore 10:17:38
Ho solo 20 anni, non sono ancora un grande esperto, ma penso di poter dare anche io un'opinione discreta... Il mio insegnate di chitarra (professore in conservatorio, e non solo) è endorser della Lengardo, quindi ho avuto la possibilità di provarne 3, tutte modello Venice, e devo dire che hanno delle sonorità molto calde e dei timbri molto particolari. I bassi sono molto equilibrati, consentono di produrre un suono rotondo e completo e non coprono i toni più acuti pur avendo una grande presenza. Le maccaniche sono ottime, il manico è comodo ed elastico, le dita scivolano sulla tastiera. Per quanto riguarda la parte elettronica, trovo che grazie alla presenza dei controlli 2x2 split con push/pull questi strumenti siano dotati di una grande versatilità in quanto permettono di accedere a una vasta gamma di timbri e sonorità differenti. Ho provato sia la versione con P90 Van Zandt sia la versione humbucker con magneti Alnico IV (che sono gli stessi usati dalla Seymour Duncan in alcuni modelli di pick-up, OTTIMA qualità e suoni molto particolari, posso dirlo con certezza in quanto li ho montati sulla mia PRS e penso che siano dei magneti eccellenti), e trovo che anche la versione con humbucker, pur producendo sonorità prevalentemente rock (come specificato dal redattore nella sua recensione), sia perfettamente in grado di soddisfare le esigenze di musicisti jazz o blues, basta sfruttare a dovere i 2 push/pull! E' vero che si parla di gusti come specificato dalle risposte precedenti, ma la qualità del prodotto mi sembra un dato di fatto, che poi possa non piacere è un discorso a sè stante.
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