di redazione [user #116] - pubblicato il 09 febbraio 2015 ore 17:00
Claudio Formisano, presidente Disma e Cafim, fa il punto sul mercato musicale per il 2015. Lo abbiamo intervistato per parlare di riforme per l'istruzione musicale, di strumenti, di rapporti con il resto del mondo.
Claudio Formisano, presidente Disma e Cafim, fa il punto sul mercato musicale per il 2015. Lo abbiamo intervistato per parlare di riforme per l'istruzione musicale, di strumenti, di rapporti con il resto del mondo.
Un'edizione incoraggiante. È la prima, preziosa osservazione sul recente Namm di Claudio Formisano - presidente Dismamusica e Cafim -, che sottolinea come la crescita di espositori e pubblico sia un segnale positivo per tutto il mercato. Una nuova vitalità della musica Oltreoceano non può che far ben sperare il Vecchio Continente, ancora afflitto dai colpi di coda di una crisi che auspicabilmente vedremo attenuarsi nei prossimi mesi.
Altrettanto interessante la notizia del disegno di legge 1365 della senatrice Elena Ferrara, presentato al NAMM da Formisano stesso, per una operazione profonda di ristrutturazione e adeguamento dell'insegnamento della musica in Italia. Il progetto, che "risponde a gran parte delle domande da parte degli operatori musica", ha suscitato un grande interesse alla riunione Cafim da parte di altri Paesi che condividono con l'Italia la necessità di ricostruire la musica a scuola, aggiornandola e rendendola compatibile con la realtà del nuovo millennio.
Claudio Formisano, da quarant'anni nel mercato dello strumento musicale come imprenditore di successo, rappresenta il volto positivo dell'Italia che lavora. Consapevole che la salute del settore non può che nascere da un'operazione culturale di base, a partire dalla scuole, ha portato istanze ed esperienza degli operatori nell'istituzione, a vantaggio del Paese che fa musica e che lavora con la musica. Il suo impegno è un valore per tutto il suo sistema musica Italia.