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Recensione semi-seria del Blackstar ID:30 TVP
Recensione semi-seria del Blackstar ID:30 TVP
di [user #35616] - pubblicato il

Gli amplificatori valvolari sono sempre più economici e le piccole testate sono ormai alla portata anche di giovani studenti. I transistor però tengono il passo con ritrovati tecnologici avanzati, effetti, la versatilità del digitale e trovate eccellenti come il True Valve Power. È la storia del Blackstar ID:30 TVP.
Gli amplificatori valvolari sono sempre più economici e le piccole testate sono ormai alla portata anche di giovani studenti. I transistor però tengono il passo con ritrovati tecnologici avanzati, effetti, la versatilità del digitale e trovate eccellenti come il True Valve Power. È la storia del Blackstar ID:30 TVP.

La passione per la musica è una brutta bestia. Qualsiasi musicista sa che dovrà spendere tempo e denaro per la propria strumentazione e che ogni anno uscirà qualche nuovo giocattolino più bello o con qualche feature aggiuntiva (più o meno utile, non importa) che gli farà salire la scimmia per cambiare qualcosa.
Nel caso dei chitarristi, ci sono personaggi che inseguono costantemente la ricerca del "nirvana tonale" e, pur essendo soddisfatti della propria strumentazione, sono geneticamente predisposti all'idea di modificare, aggiungere o migliorare qualcosa come ampli, chitarra, pedali, plettri, corde e anche mani se si potesse. Ecco, io sono uno di questi personaggi.
Sono molto soddisfatto della mia strumentazione, ma non c'è niente da fare, quando vedo un giocattolo nuovo corro sempre il rischio di cedere alla curiosità di provarlo e se mi piace finisco con il cercare una scusa per gustificarne l'acquisto. E con questo Blackstar è successo proprio così: mi ritrovavo (per caso, lo giuro!) in un grande negozio di musica e questo ampli se ne stava tranquillo per terra insieme ai suoi amici. Lo vedo e mi incuriosisce sia per il prezzo sia per le qualità che offre (conosco e apprezzo i pedali Blackstar e gli ampli della serie HT e mi chiedevo come fosse questa serie ID). A un certo punto il commesso mi chiede se voglio provarlo (sempre per caso!) e io al posto di rispondere "No, la ringrazio, ho già un amplificatore molto versatile e di cui sono molto soddisfatto, quindi VADA VIA MALEDIZIONE!" mi ritrovo in una saletta con una chitarra in mano e questo mostriciattolo davanti che mi fissa con le sue lucine intermittenti.

Comincio a giocarci un pochino e apprezzo il suono più che onesto che ne viene fuori. Mi diverte, non mi fa gridare al miracolo, ma è davvero molto apprezzabile sia come puliti sia come distorti, dal crunch al drive bello cattivo, sempre discretamente dinamici. Gli effetti poi sono carini, servono allo scopo e forniscono all'amplificatore un'enorme versatilità. Penso che sia proprio un bel giocattolino, ma avendo già una strumentazione più che valida mi dico che in realtà non ho bisogno di un altro amplificatore. Proprio mentre la scimmia sta cominciando a calarsi giù dalla mia schiena, intravedo un pulsantino con scritto sopra "TVP" (acronimo di True Valve Power). Sono dubbioso e penso "Vera Potenza Valvolare? Certo, come no... E magari sull'alimentatore trovo la scritta Vera Potenza Nucleare!" ma essendo afflitto da un disturbo tale per cui io debba schiacciare tutti i pulsanti con degli acronimi scritti sopra, lo premo compulsivamente e ricomincio a strimpellare cominciando già a sorridere per l'ennesima trovata commerciale basata sulla simulazione del suono valvolare.

Recensione semi-seria del Blackstar ID:30 TVP

Beh, vi posso assicurare che ho smesso subito di ridere.
Con estremo piacere mi accorgo che il carattere dell'amplificatore e il suono sono cambiati notevolmente! Oltre ad avere più volume, trovo il suono molto più profondo, caldo e con ancora più dinamica. Raccolgo velocemente la mascella che nel frattempo ha toccato terra e mi stupisco di avere davanti un ampli a transistor da 30W. In Blackstar dovrebbero fare un mezzo busto in marmo ai creatori di questi ampli, perché era davvero da parecchio che non mi stupivo così.
 Prendo ancora un po' di confidenza con l'amplificatore e seleziono una simulazione diversa: il TVP (acronimo di "Ti Voglio Pettinare" col suono) è un circuito a sé che può simulare il comportamento di sei valvole diverse (KT88, 6L6, KT66, EL34, 6V6, EL84). Alla fine rimango affezionato alla simulazione delle 6L6 e con un veloce settaggio tiro fuori un suono high gain caldo, saturato, potente e perfetto per il genere hard rock/metal. Anche il pulito ne giova parecchio, molto dinamico e più cristallino grazie al TVP (acronimo di "Tu Vuoi il Pulito"). Più suono e più mi diverto apprezzando questo piccolo gioiello, e a quel punto non solo la scimmia è risalita del tutto ma ha anche chiamato gli amici.

Recensione semi-seria del Blackstar ID:30 TVP

Gioco ancora un po' con l'amplificatore e provo a sparare il pulito quasi al massimo del volume consentito. Il cono da 12" regge bene, il suono non ne viene inficiato se non nel modo in cui ci si aspetta (più compressione) e per essere un 30W raggiunge volumi piuttosto alti.
Gli effetti presenti sono i classici: quattro tipi di delay, quattro riverberi e le solite quattro modulazioni (flanger, phaser, tremolo e chorus). Averli a disposizione è sicuramente una bella comodità e svolgono bene il loro lavoro, pur non riuscendo chiaramente a raggiungere la qualità degli effetti di pedali singoli di medio/alto livello, anche se le cose migliorano attivando il TVP (acronimo di "Timbri Violentemente Piallanti").
L'amplificatore ha in totale sei canali (due puliti, due crunch e due distorti) e con essi e gli eventuali effetti si possono creare dei preset programmabili da salvare direttamente sulla memoria dell'amplificatore.

Recensione semi-seria del Blackstar ID:30 TVP

Si possono creare fino a 128 preset, 12 di questi sono richiamabili tramite i tasti dell'amplificatore e non serve la pedaliera. Quest'ultima risulta molto comoda per utilizzare decentemente l'accordatore incorporato nell'amplificatore (senza pedaliera non si ha il riscontro visivo della nota), ma a parte questo ha due grosse pecche: in primo luogo va a cambiare la patch non quando schiacci il pulsante, bensì quando lo rilasci, una caratteristica totalmente incomprensibile e che ti lascia la stessa senzazione di una chitarra scordata. In secondo luogo ha un display che visualizza solo il numero della patch, senza il nome, quindi devi avere davvero una buona memoria per ricordartele tutte e 128 (o stamparti uno schemino da incollare sull'ampli come ho fatto io, che ho la memoria di un pesce rosso).

Recensione semi-seria del Blackstar ID:30 TVP

Il software di editing Blackstar Insider è intuitivo e leggero, ma purtroppo non è esente da bachi o difetti. Si occupa di tutta la configurazione dell'amplificatore: gestione effetti, voci, salvataggio e sincronizzazione della libreria di suoni, update del firmware, equalizzazione e così via, ma non visualizza i parametri di Resonance e Presence (che sono legati al master e non alla singola patch). Inoltre ci sono alcuni settaggi fattibili soltanto tramite questo software, come l'attivazione del Noise Gate (attivabile solo sui canali di distorsione e non sui puliti o sui crunch), che però non risulta molto configurabile (ci sono tre parametri: off, high o low). Tutte queste cose, unite al fatto che l'utilizzo e la sincronizzazione delle patch tramite software risultano a volte scomodi, vi possono portare a forgiare nuovi e coloriti commenti su quei simpaticoni degli sviluppatori. Dall'Insider si può inoltre accedere a una community online e scaricare i suoni messi a disposizione da altri utenti.

Recensione semi-seria del Blackstar ID:30 TVP

Attenzione a non confondere questo amplificatore con un amp modeler, nel senso che non vuole simulare i più blasonati modelli di amplificatori, ma semplicemente offre una simulazione della modulazione del suono data dalle valvole e tutta una serie di voci, effetti e settaggi tra cui scegliere per ricavare il suono che più ci piace. E per questo ho tirato un sospiro di sollievo: troppo spesso mi capita di leggere nomi di patch altisonanti che creano un sacco di aspettative perché richiamano palesemente un amplificatore famoso (roba tipo "Tender Deluxe", "Mesa Buggy RettoFire" e "GeiCiEmmeOttocento") ma poi quando le provo sembra che escano le bolle di sapone dalla cassa.

Menzione d'onore al pomello ISF (Infinite Shape Feature) che mi ha ricordato un po' il Contour di alcuni amplificatori, ma in realtà è un circuito passivo a parte che modifica l'equalizzazione e la risposta tonale e può essere settato in maniera differente per ogni patch salvata. Sul manuale viene descritto come un pomello in grado di rendere il suono più "british" o più "american" e... beh, effettivamente è così, ma mi sembrava un po' riduttiva come descrizione.

L'amplificatore offre una serie di comodità anche per la registrazione, come il collegamente USB con possibilità di re-amping e registrazione diretta e, come accennato poco sopra, un'uscità con simulazione di speaker (che funge anche da uscita cuffie).
Tramite l'ingresso di linea si possono collegare pedaliere multi-effetto per andare direttamente nel finale. La simulazione delle valvole, il master volume, la Presence e la Resonance sono i parametri che rimangono attivi. Io ho provato a collegare sia una Digitech RP360 sia un POD HD e devo dire che il suono che ne esce non è davvero niente male, soprattutto abilitando il TVP (acronimo di "Testerai Velocemente il Pod"). L'unico problema è che, bypassando il preamplificatore Blackstar, il volume e la potenza ne vengono inficiati (io in sala prove non riuscivo più a farmi sentire). Purtroppo manca l'fx loop quindi si è limitati nel posizionamento degli effetti nella catena (o si mettono nell'input dell'ampli o si usa l'ingresso del finale) e chi lo ritenesse fondamentale dovrebbe orientarsi sul modello da 60W che utilizza l'uscita simulata e l'ingresso di linea come send e return (incomprensibilmente non l'hanno fatto anche sul 30W e sul 15W).
I più attenti avranno notato la mancanza del pomello dei medi sul pannello frontale dell'amplificatore. Niente panico: grazie a un aggiornamento del firmware basta tenere schiacciato il pulsante "tap" e girare le manopole ISF, Bass e Treble per modificare i parametri Middle, Resonance e Presence.
Insomma, tanti canali, effetti incorporati, accordatore, software di patch editing su PC, un sacco di cose, ma in fondo chissenefrega, la vera novità è questo TVP (acronimo di "Toni Volutamente Potenti").

Recensione semi-seria del Blackstar ID:30 TVP

Ma abbandoniamo per un momento la goliardica sensazione data dalla novità e analizziamo seriamente e a fondo questo TVP. Sia chiaro, pur avendomi entusiasmato all'inizio, la simulazione delle valvole non risulta del tutto fedele al suono di un valvolare (e so che qui partirà in coro un sonoro "ma non mi dire!"). Nei fatti, conviene pensare a questo Blackstar come a un buon amplificatore a transistor dotato di suoni molto dinamici e caldi, con più volume rispetto alla media e alcune peculiarità, oltre al TVP, che lo rendono interessante, come l'ottimo ISF, gli effetti incorporati, l'accordatore, l'uscita simulata e così via.
Finché rimaniamo sul pulito e sul crunch, l'amplificatore suona davvero bene e la simulazione delle valvole permette di avere una bella botta (in termini di "loudness") e una timbrica che, come ho già detto, non è tipica degli amplificatori a transistor. Passando alle due voci di distorsione, però, le cose cambiano. Le distorsioni possono diventare parecchio cattive (tipicamente hard rock e metal) e a volumi medio bassi suonano davvero alla grande: corpose, dinamiche, calde, grasse e con quel timbro che ricorda davvero le valvole saturate. Alzando il volume (ma non fatelo in casa se non volete rischiare il defenestramento) e arrivando a ore 2, però, il piccolo Blackstar comincia a mostrare il fianco e occorre regolare gli effetti e i vari parametri (anche Presence e Resonance) per rendere il suono meno impastato e fiacco. Certo, parliamo di un volume decisamente alto ma, ai livelli in cui un amplificatore a valvole di pari potenza comincia a tirare fuori la sua vera voce, il Blackstar ID comincia un po' a perderla.
C'è da dire che il 30W è pensato come amplificatore da studio/pratica e che per i volumi alti e spinti ci sono i modelli da 60W e 100W, però a questo punto ci si potrebbe chiedere perché scegliere questo Blackstar con la simulazione delle valvole quando con la stessa cifra si riesce a prendere un amplificatore valvolare da 5 - 10 watt. Come ho accennato prima, l'amplificatore possiede diverse caratteristiche e il TVP è solo una di queste e, anche se da sola magari non giustificherebbe del tutto l'acquisto rispetto a un piccolo valvolare, insieme a tutte le altre rende il Blackstar una proposta azzeccata se si cerca un buon ampli da studio, sala prove o registrazione casalinga con il vantaggio che non occorre tirargli il collo per avere una distorsione cattiva e saturata.
Anche uscendo dall'ambiente casalingo (sala prove o piccoli live) si possono apprezzare le sue qualità, a patto però di non dover tenere volumi da stadio (nel qual caso, ripeto, converrebbe buttarsi sui modelli da 60W o 100W).
Quindi, in definitiva, l'ID:30 è un buon prodotto per tutti coloro che hanno budget piuttosto limitati ma sono alla ricerca di un amplificatore con effetti incorporati che sia versatile, dinamico e affidabile. Inoltre è anche leggero e quindi comodo da trasportare per i piccoli live o per registrare e provare. Provate a dargli una possibilità, ne vale la pena. Io, onestamente, vorrei provare il 60W.

30tvp amplificatori blackstar gli articoli dei lettori id:
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Blackstar fa belle cose. Complimenti ...
di SuperAdrian76 utente non più registrato
commento del 08/02/2015 ore 14:1
Blackstar fa belle cose. Complimenti per l'articolo!
Rispondi
Re: Blackstar fa belle cose. Complimenti ...
di endyamon [user #35616]
commento del 09/02/2015 ore 11:11:07
Grazie mille, troppo gentile! :-)
In effetti Blackstar è una bella garanzia di ottimi suoni, per certi versi è innovativa rispetto ad altri marchi.
Rispondi
Stupendo!
di JasonB [user #4206]
commento del 08/02/2015 ore 15:07:05
Da possessore, non ho altri commenti. Il suono digitale più credibile attualmente (considerata la fascia di prezzo). Unici nei: manca una funzione "solo" per uscire durante gli assoli, e la gestione send return prevede un riduttore a minijack.
Rispondi
Re: Stupendo!
di endyamon [user #35616]
commento del 09/02/2015 ore 11:14:31
E' vero, la funzione "solo" sarebbe comoda. Io uso una patch con un volume più alto, ma ad alti volumi non serve. Ma anche tu hai il 30W? Toglimi una curiosità, hai provato a spingere il volume al massimo con la distorsione? Io ho notato una cosa strana, e cioè che dopo le ore 2 circa, il volume smette di alzarsi (se non in minima parte). Praticamente è come se ad ore 2 l'ampli avesse già raggiunto praticamente il massimo del volume e da ore 2 a ore ore 5 non cambia molto...
Rispondi
Re: Stupendo!
di JasonB [user #4206]
commento del 09/02/2015 ore 21:15:06
Si si, anche io 30W. Stesso modo pure io. Devo ancora provare con gli high gain, con i crunch mai avuto il bisogno di alzare tanto il volume (ho un gruppo tranquillo XD).
Rispondi
Bella recensione, complimenti! Me la ...
di fbf [user #36393]
commento del 08/02/2015 ore 20:10:51
Bella recensione, complimenti! Me la sono letta di gusto!!!
Buon prodotto ma troppi tasti e manopole....(per me)
Rispondi
Re: Bella recensione, complimenti! Me la ...
di endyamon [user #35616]
commento del 09/02/2015 ore 11:16:23
Eheheheh, grazie mille! Si, ci sono diverse manopole e tastini e si illuminano tutti! E' un amplificatore piuttosto "natalizio" ehehehehe! :-)
Arrivando dal POD oramai non mi spaventa più lo spippolamento violento... :-D
Rispondi
Bella recensione, che condivido. Ho ...
di Oliver [user #910]
commento del 08/02/2015 ore 23:19:10
Bella recensione, che condivido.
Ho provato il 60, ma solamente a volumi da negozio.
Impressione più che positiva. Per chi ha bisogno di versatilità, trasportabilità, semplicità d'uso (chitarra, ampli e switch), potenza e prezzo contenuto, è praticamente perfetto.
Rispondi
Re: Bella recensione, che condivido. Ho ...
di endyamon [user #35616]
commento del 09/02/2015 ore 11:19:5
Grazie mille!
Io sarei parecchio curioso di provare il 60W, anzi, se potessi farei subito una permuta perchè mi è fondamentale il send/return!
Rispondi
Ma quindi alla fine.....
di solsimi [user #28564]
commento del 08/02/2015 ore 23:33:13
.....non hai realizzato il TVP ? (acronimo de Te Vojo Prende) :-DDDDD
Va beh, te ringrazio della ottima recensione, che mi tornerà utile in caso di acquisto. Potrò andare sicuro dato che mi hai fornito del fattore ISF (acronimo de Io So' Fiducioso)

E grazie di questo momento di goliardia ( a 52 anni nun ho ancora debellato la sindrome da Peter Pan).
Rispondi
Re: Ma quindi alla fine.....
di endyamon [user #35616]
commento del 09/02/2015 ore 11:25:42
Ahahaha, guarda non mi parlare di sindromi che ne faccio la collezione (e quella di Peter Pan ce l'ho pure doppia!). :-)
Sono contento che ti sia piaciuta la recensione e se casomai dovessi pensare di acquistarlo, sappi che io sto pensando di venderlo per passare al 60W (ho bisogno del Send/Return!!!). Fammi sapere se ti interessa, ha 2 mesi di vita, è immacolato e ha il famoso TVP (acronimo di Ti Va la Pubblicità?). :-)
Rispondi
Prezzo? ...
di AlexEP [user #35862]
commento del 09/02/2015 ore 11:08:14
Prezzo?
Rispondi
Re: Prezzo? ...
di endyamon [user #35616]
commento del 09/02/2015 ore 11:28:54
Io l'ho pagato 384 euro in totale (amplificatore + pedaliera FS-10). Casomai ti dovesse interessare, stavo pensando di venderlo per passare al 60W (l'ampli è perfetto e ha 2 mesi di vita, ma ho proprio bisogno del send/return!) e ovviamente te lo porteresti a casa con molto meno!
Rispondi
Recensione davvero interessante, anche l'ampli ...
di fabiojay [user #20826]
commento del 09/02/2015 ore 11:20:50
Recensione davvero interessante, anche l'ampli è interessante anche se lo trovo troppo pieno per i miei gusti. Troppe variabili, troppi suoni, troppe simulazioni.... cioè magari uno più smanettone di me ci si trova a suo agio, ma io, avendo avuto esperienze con ampli simili, proprio non riesco a destreggiarmi o meglio una volta trovato un suono che mi piace non esploro più e allora tutte le variabili diventano inutili. Però, premesso ciò, lo trovo davvero interessante e anche le demo che ho trovato su youtube cacciano fuori dei bei suoni... però un "Tender deluxe" originale è tutta un'altra storia eheh
Rispondi
Re: Recensione davvero interessante, anche l'ampli ...
di endyamon [user #35616]
commento del 09/02/2015 ore 11:37:24
Ma sai, alla fine la simulazione è soltanto una: quella delle valvole. E' vero, ci sono gli effetti e 6 canali con gain sempre maggiore e i suoni che si possono sono davvero tanti, però ti confesso che è davvero molto veloce crearsi i propri suoni (d'altronde il timbro è quello, nessuna simulazione per le voci dell'ampli). Inoltre è piuttosto comodo salire sul palco o andare in sala prove ed essere sicuro di avere i tuoi suoni portando solo un amplificatore relativamente leggero.
Anche se mi rendo conto che il "Tender Deluxe" è inarrivabile... :-D
Rispondi
Blackstart ID* vs Fender Mustang
di fmele [user #25317]
commento del 09/02/2015 ore 14:35:2
Ciao,
io ho il Fender Mustang III, quello da 100W, versione 1. Devo dire che "nonostante" abbia le simulazioni di ampli noti il suono mi sembra più che convincente (quasi nessun preset di fabbrica, occorre scaricarseli o crearne di tuoi).
Non ho provato il Blackstar, ma mi domando: perché dovrei spendere 60 euro in più rispetto al Fender Mustang III da 100W per un 30W (270 vs 330, fonte Thomann)? Tra l'altro a 170 euro trovo il Fender Mustang II, versione 2, da 40W.

Non è una domanda polemica, è proprio per capire se ne vale la pena.

Grazie
Rispondi
Re: Blackstart ID* vs Fender Mustang
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 09/02/2015 ore 15:34:00
Io questo non l'ho provato, ma il paragone mi sembra improprio perchè uno è digitale e l'altro analogico. In ogni caso secondo me la risposta alla tua domanda è molto semplice: perchè ti piace di più ed in fin dei conti 60€ non sono uno sproposito se la spesa è per entrambi vicina alle 300€.
Detto ciò, mi affascinano molto questi prodotti, ma ho dato via il mio Vypyr, mi son tenuto due ampli "veri" e per casa ad una cifra simile a queste, a breve, spero di prendermi scheda audio e monitor. Se si ha già l'ampli per suonare fuori, secondo me per divertirsi a casa si sta molto meglio così. Chiaro che parlo in base alle mie esigenze!

Quasi dimenticavo, gran bella recensione!
Rispondi
Re: Blackstart ID* vs Fender Mustang
di fmele [user #25317]
commento del 09/02/2015 ore 15:44:11
Sicuro che il Blackstar non sia digitale?

Comunque sono 330 euro per il 30W della Blackstar e 270 euro per il 100W della Fender.
Rispondi
Re: Blackstart ID* vs Fender Mustang
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 09/02/2015 ore 17:39:59
Beh, della ID Series si parla come di ampli solid state e non modelling...Poi certamente gli effetti saranno digitali, ma quelli non c'entrano su come funziona l'ampli. Non ho capito perchè mi hai scritto i prezzi e i wattaggi dei due ampli!? Stiamo a + o - 30€ dai 300€, questo intendevo dire. E' diverso che una differenza di prezzo tra un prodotto che costa 60€ ed uno che ne costa 120€. :)
Rispondi
Re: Blackstart ID* vs Fender Mustang
di mindcrime74 [user #40081]
commento del 10/02/2015 ore 00:03:13
Forse intendeva dire che uno ha il triplo della potenza e costa anche meno
Rispondi
Re: Blackstart ID* vs Fender Mustang
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 10/02/2015 ore 06:09:37
In realtà volevo solo capire se pensasse o meno che il prezzo dovesse essere rapportato al wattaggio, cosa, per me, inutile da applicare a due ampli diversi, di case diverse e con diversa tecnologia.
Rispondi
Re: Blackstart ID* vs Fender Mustang
di fmele [user #25317]
commento del 11/02/2015 ore 14:51:15
Ovviamente so che il prezzo non è legato al wattaggio. Al massimo posso applicare questo parametro per ampli della stessa serie, quindi marca e modello base uguale, ma con potenze diverse.

mindcrime74 c'ha preso: intendevo che il Fender ha un wattaggio superiore e costa meno, ma metto in conto anche la quantità di opzioni, che non vuol dire necessariamente versatilità, perché, per esempio, sugli high gain il Mustang non si muove bene, quindi non ci faccio molto.


Per tornare alla mia domanda iniziale a cui avete comunque risposto: evidentemente mi deve piacere il Blackstar, non è che ha per forza numeri "superiori" al Fender; oppure, come dice endyamon, visto che il Blackstar si muove meglio sugli high gain, uno potrebbe sceglierlo perché preferisce quelle sonorità.
Rispondi
Re: Blackstart ID* vs Fender Mustang
di fmele [user #25317]
commento del 12/02/2015 ore 08:32:33
Ho trovato questo video: vai al link

Il tizio dela Blackstar afferma è E' digitale, non modelling nel senso che non cerca di emulare un amplificatore valvolare specifico, ma la tecnologia è digitale.
Rispondi
Re: Blackstart ID* vs Fender Mustang
di endyamon [user #35616]
commento del 10/02/2015 ore 10:29:41
Credo che la differenza di prezzo non stia nella potenza, ma nella tecnologia utilizzata. Il Fender utilizza un modeler digitale per le simulazioni di ampli, mentre il Blackstar di digitale ha soltanto le modulazioni, mentre tutto il resto (distorsione, simulazione di valvole, ISF) è tutto analogico e in alcuni casi con dei circuiti dedicati.
Ti deve piacere la voce dei Blackstar, perchè alla fine è quella e con i canali cambi solo il "gain" e non la timbrica. Il Fender è insuperabile sui toni vintage, mentre è un pochino meno adatto ai suoni high gain moderni. Questo Blackstar è l'esatto opposto, ma credo che alla fine la differenza di prezzo stia nella risposta al tocco data dal TVP: devo confessare che ha un calore ed una dinamica davvero molto simile alle valvole che non ho sentito, ad esempio, in nessuna simulazione del Vypyr (parlo sempre di suoni high gain).
Infine, è vero che c'è scritto 30W, ma ti posso assicurare che questo ampli spinge molto di più della potenza dichiarata (lo paragonerei almeno ad un 60/80W a transistor).
Rispondi
Una curiosità...
di SysOper [user #10963]
commento del 09/02/2015 ore 20:36:0
... da dove hai dedotto le differenze tra questo modello ed il 60W per quanto riguarda la "simulazione" del loop effetti? Il collegamento che descrivi sembrerebbe essere semplicemente costituito dall'invio del segnale - comprensivo di effetti interni ed emulatore di cassa - agli effetti esterni, ed il ritorno di questi all'ingresso mp3/line (difficile pensare ad una riconfigurazione dinamica del percorso del segnale su un prodotto di queste caratteristiche), per cui - al di là del livello più o meno elevato in uscita dai pedali - dovrebbe funzionare esattamente allo stesso modo sul tuo modello.
Rispondi
Re: Una curiosità...
di endyamon [user #35616]
commento del 10/02/2015 ore 10:04:51
Lo switch dell'ingresso "mp3/line" e dell'uscita emulata in un loop effetti è una feature che si attiva dal software Blackstar Insider. Ho letto proprio sul manuale di questo software che questa possibilità è attiva soltanto sui modelli dal 60W in su e infatti io non ho l'opzione sul mio software (il manuale è disponibile anche online, vai al link , pagina 17 e 18).
Sul 30W c'è solo la possibilità di convertire l'ingresso mp3/line in una sorta di "return" per andare direttamente al finale, ma in questo modo non è possibile utilizzare ad esempio il metodo dei 4 cavi (che era proprio quello che serviva a me per agganciare gli effetti del POD e usare la distorsione dell'ampli).
Rispondi
visto che cerco ampli
di rob800 [user #42751]
commento del 10/02/2015 ore 00:20:36
Visto che sono nella disperata ricerca di un ampli mi avete convinto ad andare a provarlo ma vi chiedo una cosa : Suon alla MetallicA?
Rispondi
Re: visto che cerco ampli
di endyamon [user #35616]
commento del 10/02/2015 ore 09:47:07
Ti posso assicurare che ci tiri fuori un suono bello cattivo con cui puoi tranquillamente fare i Metallica (forse roba più cattiva direi di no, ma fino ai Metallica ci arriva alla grande).
Rispondi
pedali
di gilles_021 [user #40916]
commento del 16/02/2015 ore 09:57:0
Ciao, complimenti per l' articolo, davvero bello e interessante.
Da circa un anno è il mio ampli, nonché il primo. Qualche settimana fa mi sono comprato un pedalino della mxr, il fullbore metal, che dalle demo di youtube sembra un buon pedale. Sono andato al negozio con la mia squier *sospiro* ed ho provato il pedale in questione, che faceva il suo lavoro. Torno a casa tutto contento, collego il tutto e il suono fa davvero ribrezzo! Io in rete avevo letto che la bestiolina mangiava pedali, ma nel mio caso proprio no! Allora ho pensato che fosse la chitarra , e invece ieri mi è arrivata la pronta smentita sul fender blues deluxe di un mio amico: sempre con la squier e l' mxr, ma il suono è un distorto bello pieno e ruggente, assolutamente niente a che vedere con il rumore che fa col mio id 30. Tu hai magari da smentire? Forse il mio ampli in particolare è difettato?
Rispondi
Re: pedali
di endyamon [user #35616]
commento del 16/02/2015 ore 10:45:16
Dunque... Mi sono andato a vedere com'è il Fullbore Metal perchè non lo conoscevo. Questo pedale ha una montagna di gain, quindi già di suo non è facilissimo da gestire.
Non credo che il tuo ampli sia difettato, ma penso che sia proprio il Blackstar ID a non digerire benissimo i pedali (secondo me). Io l'ho provato con due pedaliera, come ho scritto nell'articolo, e nell'input erano insuonabili, mentre nel "return" (che sarebbe il mini jack dell'mp3) suonavano bene ma con volumi più bassi.
Quindi credo che il preamplificatore di questo ampli colori moltissimo il suono e influisca pesantemente su gain e volume, ma questo non significa che il Fullbore Metal non possa uscire decentemente dal nostro ID. Sicuramente è necessario qualche smanettamento aggiuntivo.
In particolare puoi provare a:
- Regolare Presence e Resonance molto più bassi
- Tenere i parametri high, mid e bass a "flat"
- Impostare una patch pulita con un bassissimo gain
- Impostare i parametri "flat" sul Fullbore Metal e un gain basso (parti da ore 8 o 9 al massimo)
- NON attaccare il TVP (il tvp aumenta la saturazione e secondo me va un po' a cozzare con un pedale così aggressivo).

Prova a partire così e vedi se esce fuori un suono decente (anche se non è quello che cerchi). Se non è troppo distorto, prova piano piano ad aumentare i parametri che ti servono, ad attaccare il TVP (magari non sulle 6L6 che sono parecchio scure) e così via.

Considera che il Fender ha uno dei puliti più cristallini per eccellenza, quindi lo "sporchi" bene con un pedale high-gain e magari è difficile raggiungere lo stesso tono sul Blackstar, però questo non vuole dire che il tuo pedale non possa suonare bene sul Blackstar.
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Re: pedali
di gilles_021 [user #40916]
commento del 16/02/2015 ore 11:52:5
Per flat intendi a ore 12 oppure al massimo? Scusa se lo chiedo, ma sono piuttosto nuovo al mondo chitarristico!
Per il return non ci avevo mai pensato (dato che non sapevo cosa fosse fino a 5 minuti fa). Ci sono due entrate per un jack piccolo sopra l' input: su uno c' è scritto mp3, l' altro è per le cuffie. Da quanto ho capito io devo far uscire un cavo jack dall ' mp3, collegarlo al pedale, e farlo rientrare nell' entrata cuffie? Oppure è il contario? Grazie in anticipo :)
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Re: pedali
di endyamon [user #35616]
commento del 16/02/2015 ore 14:08:48
Per flat, in questo caso, intendo a ore 12.
Il return lo puoi usare solo se quel pedale funge da preamplificatore, altrimenti non va bene (io lo uso solo con le pedaliere tipo POD che sono dei preamp). E' quel jack con sopra scritto "mp3", ma devi verificare che sia settato come return dalle opzioni del Blackstar Insider.
Se il pedale è un preamp, basta che colleghi il pedale così:
chitarra -> pedale -> mini jack mp3 del blackstar.
Mi raccomando, verifica che sia un preamp, altrimenti non avrai un segnale abbastanza forte.
Rispondi
Re: pedali
di gilles_021 [user #40916]
commento del 16/02/2015 ore 15:46:07
Grazie mille, purtroppo l' mxr non è un preamp, quindi...
Rispondi
Ma tra questo è un Laney?
di SylvianFloyd utente non più registrato
commento del 13/04/2015 ore 20:00:59
Ma tra un Laney VC15 valvolare e un Blackstar ID 60 TVP con 15 euro di differenza dove dovrei buttarmi secondo voi? (400 il laney e 415 il tvp)
Rispondi
di caribe75 [user #22710]
commento del 16/11/2016 ore 17:03:56
Ciao
come tanti hanno già fatto prima di me, ti faccio i complimenti per la recensione. Questo ampli mi intriga parecchio, soprattutto per la simulazione di diversi tipi di valvole. I suoni che ho sentito in rete sono davvero convincenti.
Non sono però un esperto di amplificazione ed effetti, e mi trovo davanti a un dubbio. Al momento suono la mia Les Paul studio con un Line 6 Floor Pod (NON la versione Plus o HD) e delle buone cuffie AKG. Dato che però vorrei un ampli per non dover suonare sempre con le cuffie, e non so che fare tra queste possibilità

A- Blackstar ID 15TVP + Floor Pod
B- Piccolo ampli valvolare + Floor Pod
C- Vendo il pod e uso solo il Blackstar ID 15TVP. Non ho capito se sarebbe ridondante avere gli effetti del Pod e quelli del Blackstar (ammesso che prenda anche il footswitch blackstar)

Ci sarebbe poi anche un'opzione D, e cioè i nuovi Marshall Code, ma sinceramente non ho capito se sono buoni.

Comunque mi serve un ampli non troppo potente, dato che lo userò esclusivamente in casa e nelle ore serali. Suono blues, rock e metal.
MI farebbe piacere un tuo parere se hai tempo. Grazie
Rispondi
di endyamon [user #35616]
commento del 16/11/2016 ore 18:11:22
Ciao! Onestamente non mi sento di consigliare l'utilizzo di un ID:15 o ID:30 con un preamplificatore esterno come il POD. I suoni del POD vengono riprodotti bene, ma la reale potenza di questi ampli sta nel preamplificatore Blackstar e non nel finale (piuttosto fiacco a dire il vero).
Quindi, nel tuo caso, ti suggerirei la soluzione C (a meno che tu non abbia degli effetti sul POD che non sono replicabili dal Blackstar).
Tieni conto che il 15 è adatto solo a suonare in casa, se vai in sala prove è difficile che riesci ad uscire dal mix (io col 30 non riuscivo a farmi sentire, ma ho un batterista che è un fabbro). Se prevedi di usarlo live in futuro, ti conviene fare l'investimento totale, vendere il pod e prendere l'ID:60 e la pedaliera, così sei pronto sia per suonare a casa, sia per i live.
I Marshall Code non li conosco, ma appena sento il nome Marshall mi viene l'orticaria (non sono un amante di questo marchio).
Rispondi
di caribe75 [user #22710]
commento del 17/11/2016 ore 07:04:47
Grazie, mi hai chiarito un po' le idee. Da quello che ho letto in giro il 15w è comunque abbastanza potente, e in ogni caso suono soltanto in casa.
Grazie!
Rispondi
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