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Bello da vedere. Ma da ascoltare?
Bello da vedere. Ma da ascoltare?
di [user #116] - pubblicato il

Un musicista esperto sa bene che il virtuosismo non coincide necessariamente con la musicalità. Ma la diffusione della musica sul web, quasi esclusivamente in video, privilegia il successo di performance tecnicamente spettacolari e induce il giovane musicista a credere che le cose più complesse siano, di diritto, anche grande musica.

 
 
Musica e web: torniamo su questo delicato argomento assieme al nostro Guru. Facebook e Youtube diventano sempre di più le principali piattaforme attraverso cui un musicista può farsi conoscere. Anche perché, ora che nessuno ha più la pazienza di ascoltare e basta la musica, farsi vedere suonare  è praticamente necessario. Però, soprattutto per il ragazzotto, ambizioso musicista in cantiere che sogna un futuro da professionista, questo tipo di diffusione e promozione della musica in video cela una grande insidia. Non necessariamente infatti, ciò che è bello da vedere è anche bello da sentire. Performance tentacolari e acrobatiche dietro le pelli o sulle corde di una chitarra possono incantare chi le guarda, rapito se non addirittura ubriacato dalla velocità, complessità e articolazione dei movimenti del musicista. Ma bisogna chiedersi se a schermo spento e a fronte della sola percezione dell’audio, quella performance sortirebbe lo stesso effetto. Ovviamente, un musicista esperto e già formato sa benissimo che la perizia tecnica e il virtuosismo non coincidono necessariamente con la musicalità. Ma questa diffusione della musica in video - specie se strumentale poi -  può invece condizionare il giovane musicista e spronarlo a pensare che, sulla scia di qualche migliaia di like, le cose più complesse siano di diritto anche grande musica. 
 
 
Di Marco Vinzoni, il Guru della Batteria sappiamo pochissimo. Originario di Monza, oggi vive nella Repubblica Domenicana. Ha trascorsi come musicista, ha odiato il jazz per una vita ma ora ci si sta appassionando e ha suonato cover dei Duran Duran. Al momento, è il riferimento assoluto per tutti i batteristi del pianeta che lo seguono nel suo corso di Alto Livello.
guru della batteria
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Come al solito parole di ...
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 07/04/2015 ore 13:43:00
Come al solito parole di saggezza.
Rispondi
La differenza tra un musicista ...
di darkfender [user #16554]
commento del 07/04/2015 ore 14:26:08
La differenza tra un musicista con una buona tecnica e uno senza è che:

Il primo può scegliere quando usarla e quando no.
Il secondo è semplicemente limitato.

Paganini e Rachmaninov erano virtuosi dei loro strumenti e nessuno li ha mai criticati come musicisti.
Direste mai che uno scrittore ha poca ispirazione per l'eccessiva conoscenza della lingua italiana?

Se la musicalità manca si può avere la tecnica per nascondercisi dietro o non avere nemmeno quella.
Rispondi
Re: La differenza tra un musicista ...
di Gianni Rojatti [user #17404]
commento del 07/04/2015 ore 14:32:31
Ottima integrazione!
Rispondi
Re: La differenza tra un musicista ...
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 07/04/2015 ore 15:54:34
Fai come dice il Guru che è molto saggio.

Non guardare questo video, ascoltalo soltanto e dimmi in sincerità qual'è l'assolo più interessante.
vai al link

P.S.
Avevo regitrato con mysky il concerto di JB acustico, non sono riuscito a vederlo tutto, solo pochi minuti, mortalmente noioso...l'ho cancellato.
Rispondi
Re: La differenza tra un musicista ...
di helloween [user #27122]
commento del 14/04/2015 ore 10:08:39
Una volta ho provato ad ascoltare senza pregiudizi un concerto di Natala in cui suonavano Justin Bieber e Santana insieme. Purtroppo ho scoperto che la parte che non mi piaceva era quella suonata da Santana, non perchè fosse suonata male, ma perchè in quel contesto non c'azzecca nieeente (come dice Di Pietro)...forse quel pezzo l'hai postato proprio tu o comunque l'avevi commentato; non vorrei sbagliare però...
Rispondi
Re: La differenza tra un musicista ...
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 14/04/2015 ore 10:32:2
Ti sbagli a me non piace assolutamente Justin Bieber e anche Santana tranne qualche canzone...le più famose (black magic woman o soul sacrifice oye como va, già samba pa ti mi sta sulle palle e anche un po' europa) non mi piace.
Quindi non posso essere stato io.
Se l'avevo commentato...boh! e chi si ricorda.

Cmq santana è proprio uno di quelli degli assoli infiniti, magari se stai facendo altro e in sottofondo metti santana va bene, come il jazz, mentre stai cenando, se sei in ascensore, se sei in una salad'attesa, se stai trombando, vanno bene ovviamente i pezzi soft ma per il resto preferisco altro.

Musica strumentale e assoli infiniti, nel 99% dei casi per me significa noia.

P.S.
Ho trovato una compilation blues da urlo quasi tutte vanno bene per momenti intimi...diciamo.
Rispondi
Re: La differenza tra un musicista ...
di helloween [user #27122]
commento del 14/04/2015 ore 10:45:18
E meno male che non ti piace JB ahahah Santana non piace molto neanche a me, ma penso che il problema sia dovuto al fatto che non mi piacciono proprio i ritmi latini. In particolare i brasiliani come il bossa. Non posso farci niente...blues? :) Dimmi tutto! :D
Rispondi
Re: La differenza tra un musicista ...
di pastrana [user #34418]
commento del 07/04/2015 ore 14:48:19
"Il primo può scegliere quando usarla e quando no.
Il secondo è semplicemente limitato"

Questo è molto vero, a prescindere da qualsiasi altro ragionamento si voglia proporre. E di mezzo ci sono la libertà e l'espressione, che son fondamenti per l'artista come per il mero esecutore (che non necessariamente coincidono l'uno con l'altro.. anzi, non coincidono quasi mai).

La faccenda in fondo non è troppo complessa. In tre righe hai detto tutto quello che c'era di importante da dire, secondo me...
Rispondi
Re: La differenza tra un musicista ...
di umanile [user #42324]
commento del 07/04/2015 ore 15:21:58
Secondo me nella musica "pop" (e con pop intendo "popolare" volendo includere tutti i generi che non sianoo classica o avanguardia) la mancanza di tecnica non è questo grande handicap di cui tu parli.
Siamo pieni di gruppi o singoli artisti che hanno scritto grande musica con un vocabolario estremamente limitato, come siamo altrettanto pieni di vari Michael Angelo Batio dal bagaglio tecnico sterminato, che però non hanno spostato di un millimetro il corso della musica.
La tecnica è propedeutica a quello che vuoi esprimere. Se i tuoi pezzi sono belli con due accordi e una melodia di quattro note non ne serve tanta.
Rispondi
Re: La differenza tra un musicista ...
di WilsonS [user #42009]
commento del 10/04/2015 ore 22:10:25
Hai ragione un bravo ed esperto musicista dovrebbe avere delle buone doti tecniche, sapere quando utilizzarle e unirle alla musicalità, l'espressività ecc..
Il problema, e credo sia questo il punto dell'articolo, è che molti aspiranti musicisti affascinati dai funambolismi dei vari guitar heroes, a un certo punto cominciano a concentrarsi solo sulla tecnica e si dimenticano di tutto il resto. E poi tutto quello che esprimono sono solo vuoti esercizi in serie.
Rispondi
È una cosa che sostengo da anni
di Virgilio [user #12857]
commento del 07/04/2015 ore 14:35:59
Perfettamente d'accordo e ritengo che la cosa riguardi anche virtuosi molto blasonati non solo giovani alle prime note.

La performance ha tutta una serie di aspetti come la gestualità, la coreografia, lo stesso concetto di immagine che inevitalbilente intervengono nella nostra percezione uditiva. Chi allestisce un palco o una ripresa video sa benissimo che uno sfondo, una luce piuttosto che una messa a fuoco possono intervenire profondamente nella nostra valutazione del musicista oltre a gesto atletico.

Addirittura ho visto stimati colleghi suonare con grandissimo gusto e poi strappare un applauso con un misero artificio tecnico segno che il pubblico ascoltava con gli occhi piuttosto che con le orecchie... A me stesso e successo di beccare applausi in questo modo.

La butto giù così, immaginate quanto questo aspetto fosse importante prima che venisse inventata la tecnologia per la registrazione... quando musica e performance non erano scindibili, la musica veniva PER FORZA anche vista e non solo ascoltata come nel caso della musica classica... Quanti brani ascolteremmo senza il supporto del video? Sicuri che anche uno strumentista classico in queste condizioni non tenesse in larga considerazione l'immagine oltre alla composizione? Provate ad ascoltare qualche virtuoso della chitarra classica senza video, vedete che effetto fa. Ovviamente non sto denigrando una categoria, sto solo invitando a fare delle proprie considerazioni.

È solo un spunto di riflessione ma quando pianifico uno spettacolo cerco di tenere in considerazione anche l'aspetto visivo dal quale inevitabilmente il pubblico non riuscirà a svincolarsi.
Rispondi
Sono d'accordo!
di BigCigar [user #27566]
commento del 07/04/2015 ore 16:00:32
Ahah ma è un caso che l'immagine di copertina mostri quella "nota" ragazza che vuole dimostrare al mondo come si suonino i power chord? XD
Rispondi
mah
di francesco72 [user #31226]
commento del 07/04/2015 ore 16:18:57
come spesso accade, le parole del guru mi suonano un po' estranee, sarà perchè io la musica la ascolto e non la guardo o sarà perchè, a mio parere, può anche essere divertente vedere uno smanettone della chitarra che si arrampica sul manico al contrario. Non capisco il punto: se uno riesce a suonare un certo pattern o lick in maniera più "spettacolare", forse quel pattern vale di meno? A mio parere no; però se il brano o il lick o il pattern è brutto può farci attorno tutti i balzelli o moine che vuole che nessuno se lo fila.
Inoltre, come ha giustamente scritto virgilio, la musica si fruisce anche live e la performance va studiata e suonata perchè sia gradevole anche da vedere e vivere, altrimenti basterebbe collegare un i-pod all'impianto del palazzetto ed il concerto è fatto.
Forse le pillole sono un po' troppo pillole e si dimostrano solo dettati manichei o forse io non le capisco, scusate.
ciao
Rispondi
Re: mah
di eugenio01 [user #39191]
commento del 07/04/2015 ore 20:23:37
le parole del guru ti suonano un po' estranee perché non le hai lette con attenzione :-).

Dice testualmente - Però, soprattutto per il ragazzotto, ambizioso musicista in cantiere che
sogna un futuro da professionista, questo tipo di diffusione etc.etc.-

Soprattutto per il ragazzotto vale la questione no?. Si dà per scontato che non dico un musicista ma un ascoltatore
evoluto (?) sia in grado di capire dove finisce l'espressività musicale ed inizia il circo.

Tra l'altro non capisco tutta questa attenzione verso le povere orecchie giovanili (che fortunatamente si fanno
tranquillamente i cz loro)...da dove esce tutto questo interesse per il corretto sviluppo musicale
dei nostri pargoli..mah....
Vogliamo continuare a menarglielo con i doors e con i mamas & papas?
Vogliamo dargli un educazione musicale? (ma allora col cavolo che si berrebbero tutta la
spazzatura che gli rifila il pop ed mtv e allora non andrebbe affatto bene..)

Stiamo parlando di musica concepita nata e vissuta per essere venduta e consumata..il resto
è tutta roba per far andar le dita (i diti per gli amanti della rusticità espressiva..) sulla tastiera.

Le pillole in effetti non sono proprio pillole..diciamo che sono pezzi di carne che vengono gettati...
una cosa tipo ok io la butto li e adesso sbranatevi tra di voi che vediamo cosa esce :-)
Rispondi
Re: mah
di francesco72 [user #31226]
commento del 08/04/2015 ore 09:09:33
condivido quasi tutto il tuo intervento, l'incipit mi pare un po' poco rispettoso, sia perchè mettere in dubbio la capacità di lettura e/o comprensione di altro partecipante al forum non mi sembra il massimo; sia perchè, se il pezzo è rivolto "soprattutto" ai ragazzotti, ciò non esclude anzi espressamente include tutti gli altri: soprattutto significa principalmente, prioritariamente, non "ad uso esclusivo".
Per il resto, come scrivevo, concordo.
ciao
Rispondi
Re: mah
di eugenio01 [user #39191]
commento del 08/04/2015 ore 12:20:38
c'era una faccina sorridente dopo l'incipit "poco rispettoso" che secondo consuetudine
informa il lettore che l'affermazione preceduta da faccina debba essere intesa in maniera ironica et\o
scherzosa....mancando la faccina allora si..sarebbe stato un commento aggressivo....con la faccina diventava
ironico non nei tuoi confronti ma in quelli dell'articolista.

Rispondi
Re: mah
di francesco72 [user #31226]
commento del 08/04/2015 ore 12:39:51
ok, allora scusa. Purtroppo vengo da un tempo ed una formazione in cui le cose si scrivono/dicono o no, non si sottendono con icone e fatico un po' a comprenderne il significato.
ciao
Rispondi
Re: mah
di eugenio01 [user #39191]
commento del 08/04/2015 ore 12:48:19
eh ma come facevo a dire che ha scritto più str^^^ate che virgole..dovevo andarci leggero ..
Rispondi
Secondo me...
di beps79 [user #36176]
commento del 07/04/2015 ore 17:54:34
Oggi ci sono migliaia di ragazzetti ed anche bambini che sanno suonare in maniera pazzesca che però a mio avviso suonano solo per loro stessi e per dimostrare al mondo quanto sono bravi.
La vera difficoltà del musicista però è sapersi integrare all'interno del gruppo e non prevaricare sugli altri mettendosi a disposizione dell'armonia di ciò che si sta suonando insieme.
E' ovvio che poi ci sarà anche il momento per mettere in mostra il proprio virtuosismo, ma senza esagerare si intende che la cosa poi diventa noiosa.
ciao
Rispondi
Re: Secondo me...
di darkfender [user #16554]
commento del 08/04/2015 ore 10:09:29
I "ragazzetti" sono tali perché non hanno ancora sviluppato l'aspetto più complesso della musica.
Alcuni lo chiamano orecchio, ma lo scopo ultimo è suonare con la testa e non con le mani/piedi.

Nel momento in cui è la mente a dettare la musica, sarà chiarissimo quando la tecnica è carente e quando no.
In questo modo è anche difficile esagerare con virtuosismi fine a se stessi, anche se ci fossero sarebbero comunque onestamente voluti e le critiche andrebbero ai gusti musicali.

Se i ragazzetti suonano in maniera invidiabile, buon per loro... sono già a metà del lavoro :).
Rispondi
Trasmettere...
di mehari [user #25169]
commento del 07/04/2015 ore 20:38:00
è tutta li la questione
Rispondi
Mah...
di endyamon [user #35616]
commento del 08/04/2015 ore 10:48:44
Alla fine dei conti i virtuosismi tecnici divertono più l'esecutore che l'ascoltatore. Faccio un esempio pratico nell'universo del rock (tanto per nominare gruppi popolari): se ti metti ad ascoltare i Dream Theater rimani a bocca aperta per la tecnica e ti viene voglia di prendere la chitarra e studiare alcuni fraseggi complessi, ma obiettivamente uno che non suona o che vuole ascoltarsi qualcosa di leggero durante un lungo viaggio in macchina può facilmente annoiarsi ad ascoltare i 52 minuti di assoli di Petrucci e soci. Dall'altra parte della barricata abbiamo gruppi, invece, come gli AC/DC o gli Iron Maiden che con 4 accordi messi in croce e ritmiche trite e ritrite riempiono gli stadi e non annoiano mai.
La tecnica, quindi, conta fino a un certo punto. Una volta raggiunto un certo grado di tecnica e precisione, è la "capacità melodica" a fare la differenza, cioè la capacità di creare melodie accattivanti e che trasmettono emozioni.
E' questa la vera differenza tra una canzone ed un esercizio di stile ed è questa la netta differenza che (forse) non si può insegnare ma si comprende col tempo.
Poi se dovessi scegliere mettendoci dentro anche il mio personalissimo gusto musicale, allora scarterei sia i Dream Theater, sia gli Iron sia gli Ac/Dc, andando decisamente su altri generi, ma questa è un'altra storia! :D
Rispondi
Tecnica non è solo virtuosismi ...
di bluestringer utente non più registrato
commento del 08/04/2015 ore 12:09:57
Tecnica non è solo virtuosismi o velocità.
E' pieno di gente veloce che poi non sa fare un bending a tono, o non sa gestire la dinamica con la destra, o non ha controllo del vibrato eccetera.
Solo i chitarristi (elettrici) hanno la fissa che la tecnica sia fare il tapping con 11 dita se no sei nammerda.
Rispondi
Re: Tecnica non è solo virtuosismi ...
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 08/04/2015 ore 15:57:34
"Solo i chitarristi (elettrici) hanno la fissa che la tecnica sia fare il tapping con 11 dita se no sei nammerda"....e' solo la tua opinione, la rispetto ma non la condivido assolutamente: mi sembra un giudizio banale e superficiale.
Rispondi
Re: Tecnica non è solo virtuosismi ...
di Guycho [user #2802]
commento del 11/04/2015 ore 07:56:32
io un po' la condivido. Spesso si crede che la tecnica sia la velocità o cose simili, ma poi ci si perde su cose apparentemente semplici.
Ho conosciuto un chitarrista che sapeva fare tutti i soli di Gilmour e di Van Halen, ma non è stato in grado di fare il semplice riff di Crossroads!
Rispondi
Re: Tecnica non è solo virtuosismi ...
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 11/04/2015 ore 12:37:31
le eccezioni esistono sempre ma sono eccezioni.
Rispondi
Re: Tecnica non è solo virtuosismi ...
di Guycho [user #2802]
commento del 11/04/2015 ore 18:42:26
...ragazzi che sweeppano ma non sanno fare un arpeggio sul giro di Do, tapparoli incalliti che non distinguono una settima da una nona, altri che fanno Satriani ma senza accordatore elettronico sono persi... aivoglia quanti ce ne sono!

Altro che eccezioni, stanno diventando la regola. Questo perchè apri un browser, ti cerchi un video o una tab e il gioco è fatto: senza, però, capire veramente cosa si sta facendo.
Rispondi
Re: Tecnica non è solo virtuosismi ...
di darkfender [user #16554]
commento del 15/04/2015 ore 13:47:14
Si chiamano esecutori...

E non sono per forza virtuosi.
Nelle cover band ne trovi migliaia. (anche qua non per forza).

Sono persone a cui non interessa scrivere musica... il livello tecnico non ha alcun peso.
Esistono anche per altri strumenti, ad esempio pianoforte, ma nessuno ne fa un caso :)

Non si definiscono certo compositori....
Rispondi
Keith Moon e Ginger Baker
di Claes [user #29011]
commento del 08/04/2015 ore 13:17:13
Come la vedete? Sembrano suonare assoli perenni!
Rispondi
Da mezza schiappa....
di MAT77 [user #27583]
commento del 08/04/2015 ore 18:10:32
....qual'è che sono penso comunque che alla fine la tecnica conti molto.
E'vero che per suonare alcuna musica pop o punk non serve (forse) altro che saper suonare bene un giro armonico eppure ascoltando per esempio "Roadhouse blues" dei Doors (quandi accordi saranno: 4/5 accordi ?!?!) nel modo in cui la suona Robby Krieger ogni volta penso: cazz ma come suonava questo qua!!!!).
Senza tecnica ed esercizio non fai molta strada (non vuol dire solamente andare a 300 all'ora sulla tastiera, ma anche suonare puliti, tocco, e perchè no, capacità di emozionare chi ti ascolta...).
Poi se un chitarrista amatore si diverte con poco ok....ma non si può assolutamente affermare che la tecnica conti poco dai...
Rispondi
Sono un po' perplesso
di Zango [user #42812]
commento del 09/04/2015 ore 09:40:24
Sono perplesso ma non riguardo all'articolo, bensì riguardo ai commenti!
Sembra quasi che nessuno abbia capito il senso di ciò che dice Marco (ho detto "sembra" eh, non saltate tutti quanti dalla sedia per scrivermi qui sotto che sono irrispettoso...).

Per quello che ho capito io l'articolo parla di un fenomeno diffuso nella rete per cui ragazzini che sviluppano una tecnica invidiabile dai più girano video dalla indubbia spettacolarità visiva ma di scarso interesse musicale (specifico che "fenomeno diffuso" non vuol dire "tutti", bensì "parte di essi") che però, grazie appunto alla loro spettacolarità visiva, raccolgono un numero inimmaginabile di apprezzamenti o "like" come si chiamano al giorno d'oggi.

Tutti questi apprezzamenti rischiano ("rischiano" non vuol dire lo faranno sicuramente, ma solo che "c'è la probabilità che") di montare la testa del ragazzino poco esperto che sull'onda dei like si crederà un musicista con un ottimo gusto nella composizione o nell'arrangiamento quando invece c'è la possibilità che sia niente più che un buon circense.

Dubito quindi che questo articolo proposto dalla redazione voglia essere un consiglio verso gli utenti di Accordo del tipo "ragazzi la tecnica non serve a niente, lasciate stare tutto!" ma solo un modo per condividere e discutere di un fenomeno che in rete è sempre più diffuso.

Ad esempio io ho tanti amici non chitarristi che ogni tanto mi fanno vedere video di sconosciuti virtuosi della chitarra che trovano in rete, ed esaltati dalle loro performance elencano una lista infinita di complementi al misterioso chitarrista, se non che poi se gli faccio ascoltare For the Love of God (brano preso a caso come esempio di tecnica unita a buon gusto, ma potete metterci qualsiasi altro brano che preferite) senza fargli vedere le mani di Vai mi dicono "sì, però che due cojoni" dopo 10 secondi di solo.

Quindi in conclusione il succo dell'articolo per quello che ho inteso io non era "non fregatevene della tecnica che tanto le cose belle sono fatte senza di essa" ma un (a mio parere) molto più condivisibile "se hai una buona tecnica e un sacco di like su un video non è detto che tu sia il nuovo fenomeno della chitarra".

Se poi ho inteso male io, tante scuse a tutti.
Rispondi
come sempre...
di adsl36 utente non più registrato
commento del 10/04/2015 ore 12:10:06
...parla ma non fa ascoltare niente. può anche essere vero ciò che dice ma possibile che non faccia mai vedere neanche un mezzo ritmo? grosso, grosso dubbio...
Rispondi
Re: come sempre...
di eugenio01 [user #39191]
commento del 10/04/2015 ore 22:45:
e come sempre dovete andarvi a vedere i video per capire il livello infimo di sto soggetto...stupisce che accordo gli dia una rubrica senza specificare che questo individuo al massimo è un umorista e di ben dubbio gusto..pessimo servizio veramente
Rispondi
Re: come sempre...
di adsl36 utente non più registrato
commento del 11/04/2015 ore 11:30:32
sei stato più incisivo di me che mi sono mantenuto un po' più sul "generico"...non è la prima volta che vedo pubblicazioni del presunto batterista e, quando mi capita, mi viene in mente l'immagine di una persona qualunque che fa un video in cui compare, ad esempio, vestito col camice, guanti mascherina e bisturi: non per questo dev'essere un chirurgo a meno che non lo dimostri! ecco, su un sito specializzato come questo è naturale e logico corredare i propri articoli con qualche dimostrazione pratica, altrimenti rimangono soltanto concetti parlati e non dimostrati...quindi in futuro mi aspetto che il "guru" parli meno e faccia sentire qualcosa di pratico!
Rispondi
Re: come sempre...
di Carrera [user #31493]
commento del 14/04/2015 ore 09:04:2
Ma dai...è chiarissimo l'intento ironico e provocatorio del Guru.
E' uno di noi, nemmeno un batterista professionista che sì inventato questa figura del "Guru" per spronar tanti musicisti a non prendersi troppo sul serio...vediti i suoi video anche sul suo canale "Alto livello"...vedi quelli dove parla del Jazz...se lo capisci te lo godi il triplo!
Rispondi
Re: come sempre...
di adsl36 utente non più registrato
commento del 14/04/2015 ore 09:55:28
sì, infatti non "contesto" lo spirito di ciò che dice perchè, comunque, in alcune cose mi trovo anche d'accordo e anche se non lo fossi, comunque rimarrebbero opinioni diverse dalle mie ma del tutto rispettabili. ciò che mettevo in evidenza è che viene presentato appunto come un batterista di alto livello e anche se non sono batterista, mi piacerebbe vedere qualche sua performance di quell'alto livello annunciato, proprio perchè la presentazione crea quest'aspettativa in chi la legge, non so se mi spiego...
Rispondi
Re: come sempre...
di eugenio01 [user #39191]
commento del 14/04/2015 ore 15:19:04
A me è chiarissimo l'intento provocatorio e ironico...purtroppo un pezzo da cabaret viene preso a modello
di un estetica musicale basata sulla semplicità e questo è grottesco nonché profondamente diseducativo.

Che un pincopallo dotato di eccessiva autostima apra le sue rubriche su youtube fa parte del bello
del web e su questo nessuno trova da ridirci.
Il fatto che queste vengano poi riportate per farne oggetto di dibattito all'interno di comunità
in cui probabilmente non tutti sono in grado di "pesare" la competenza del comico di turno mi causa prurito
alle dita e feroci accessi di digitazione.

L'unica differenza tra questo signore e richard benson sta nel volume della voce.
Ci manca un bassista e poi abbiamo un trio che agli aristocrats darà ben dal filo da torcere sia sul
piano teorico che estetico :-)


Rispondi
sono d'accordo
di magheggio [user #10968]
commento del 13/04/2015 ore 10:14:01
Sono pienamente d'accordo!
Leggo in altri commenti che la tecnica serve... e questo è ovvio, nessuno ha fatto l'elogio dell'ignoranza della musica e strumentale: è solo stata criticato una tendenza (estrema) che ormai in certi ambiti, chitarra solista su tutti, è diventata una malattia diffusissima... non per niente sono nati gli shreder, che grazie alle nuove tecnologie sono già centinaia di migliaia in tutto il globo, e se ne trova uno nuovo ogni giorno: le cosa che li accomunano sono: sempre più velocità, tapping, sweep, string skipping ecc ad ogni istante... senza nessuna musicalità ne originalità ne altro: puro sfogio di padronanza dello strumento.
Qualcuno ha definito certi comportamenti Body Building Guitar...
Rispondi
Re: sono d'accordo
di adsl36 utente non più registrato
commento del 14/04/2015 ore 10:26:58
la musica è come tante altre discipline in cui ci vogliono dedizione, capacità e anche un po' di abnegazione, almeno per ciò che concerne il lato dello studio, mentre per il resto è puro piacere. in parte trovo vero ciò che dici: troppi velocisti che a tutti i costi ostentano la loro padronanza. però, al tempo stesso, mettendo da parte il loro esibizionismo -quando ovviamente si parla di chi lo fa per spavalderia, ma per fortuna non sono tutti così- rimane il fatto che attraverso loro si ha dimostrazione pratica di quante altre cose è possibile fare con una chitarra. intendo questo: se rimanessimo ancoràti soltanto ai vari Gilmour, B.B.King, Clapton e altri che non sono shredder, in qualche modo la chitarra sarebbe uno strumento in gran parte inesplorato, cioè se nessuno fosse in grado di scoprire ed eseguire cose che vanno al di là del "melodico", la musica chitarristica avrebbe più di qualcosa in meno. ovviamente rispetto i chitarristi melodici citati ma, personalmente, li reputo "bravi" solo su ciò che fanno...e nient'altro, a differenza di altri che sono veri e propri sperimentatori. quando ascolto i Pink Floyd o i Queen, ad esempio, risulta subito evidente che David Gilmour e Brian May in effetti sono i "migliori" chitarristi del mondo pur non essendo funambolici ma, la loro estrema bravura, è riferita ai gruppi in cui sono cresciuti. cioè, nessuno potrebbe immaginare questi due gruppi con altri chitarristi, perchè sono parte integrante delle loro impronte digitali. in questo senso, quindi, li reputo i "migliori", ma se li estrapolassi per metterli in altri contesti, beh, il discorso cambierebbe radicalmente. trovo comunque non completamente vera la comune convinzione che shredder = mancanza di musicalità. come sempre dipende dall'esecutore e da ciò che gli interessa fare, se mostrare soltanto le sue potenzialità velocistiche oppure "melodizzare" ciò che esegue, anche se lo fa a 300 all'ora...non dimentichiamo, inoltre, altri due aspetti importanti. il primo è che in giro c'è molta gente invidiosa e, nel campo dei musicisti, se ne trovano a tonnellate: gente che etichetta negativamente i velocisti soltanto per pura invidia e incapacità di arrivare al loro livello tecnico (a chi non piacerebbe essere in grado di fare altrettanto??)...in ultimo, e non da meno, che un musicista sia velocissimo e ipertecnico o soltanto tecnico-melodico, ciò che conta in primis è l'umiltà e questa, sicuramente, non c'è tipo di scuola o di maestro di musica che sia in grado di insegnarla, perchè nasce da dentro.
Rispondi
Re: sono d'accordo
di magheggio [user #10968]
commento del 21/04/2015 ore 17:34:25
Sono d'accordo!
Indubbiamente io vorrei avere quella padronanza... :( ma non ho avuto simile abnegazione in passato... ma forse preferirei solo suonare un po'... è da tanto che non lo faccio con altri...

Io molti shreder (piuttosto shreder antelitteram) del passato li ho apprezzati ed apprezzo tuttora... il primo direi Malmsteen, che ora non seguo più perchè ritengo sia andato ad libitum sul binario, ormai morto, che lui stesso ha creato senza sapersi evolvere ulteriormente con gli anni... ormai sono 40 anni che fa sempre le stesse cose in salsa neoclassica... che palle, si potrebbe dire!
Apprezzo ancora i vari Vai, Satriani, Morse (tranne che nei DP), Becker (sigh), Friedman, Petrucci, Gilbert e svariati altri che ora non ricordo. Questi hanno creato un loro stile ben riconoscibile, un suono caratteristico e sono stati gli apripista del genere metal solistico... con gusto però, sperimentando molte soluzioni ed anche innovando.

Ora ci sono migliaia di emuli/allievi che non fanno altro che imitare i maestri della generazione precedente: senza uno stile, senza neanche un "suono": tutti uguali... hanno "memorizzato" tonnellate di video di tecnica e pattern al fulmicotone in tutte le possibili tecniche dei maestri ma senza elaborare, non "sento" personalità nel loro solismo esasperato fine a se stesso... preferisco i maestri... gli allievi, per me hanno studiato tantissimo, si sono esercitati, ma in sostanza sanno solo copiare o "esibirsi" senza comunicare nulla!
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Re: sono d'accordo
di adsl36 utente non più registrato
commento del 22/04/2015 ore 11:30:09
i maestri shredder del passato, infatti, hanno aperto un mondo tutto nuovo nel chitarrismo mondiale. sono d'accordo su malmsteen, non si è evoluto e questa secondo me è una grave pecca...in passato mi colpì molto ma se dopo tanti anni insiste a usare soltanto scale e arpeggi di diminuite e minori armoniche è chiaro che risulta noioso. gli altri che hai citato li stimo molto. steve vai, al di là dei gusti, è un vero "pazzoide" della chitarra, con una fantasia a volte incredibile...mi piace anche becker e mi dispiace moltissimo che la sua malattia ha privato lui della sua libertà e talento e noi della delizia per ciò che era capace di farci ascoltare...a proposito di evoluzione, un altro chitarrista shredder che mi piace moltissimo è greg howe, evolutosi in questi anni da "metallaro", anche se molto tecnico, a chitarrista fusion di livello superiore! e a proposito di fusion, non facile da suonare perchè richiede la conoscenza e padronanza di tutti i generi e dell'armonia, non si può non ricordare il grande gambale...gli allievi nuovi che tu citi mi fanno venire in mente un po' il discorso della moda dell'abbigliamento. dopo le varie tendenze diverse nel corso degli anni, gira e rigira dopo un po' tornano di moda modelli che in passato hanno fatto storia, come qualche anno fa successe di nuovo coi pantaloni a zampa d'elefante usati negli anni '70, ma gli esempi si sprecano...nella musica, cioè nella tecnica, credo che succeda un po' questo. si è talmente inventato di "tutto" (in senso non assoluto), che alla fine risulta praticamente difficilissimo creare qualcosa di veramente nuovo, nel senso che dopo aver suonato con gli effetti più strani, con l'e-bow, con l'archetto da violino o addirittura col trapano come van halen ;-) diventa veramente complicato distinguersi dalla massa con un'impronta personale. quindi tanto di cappello a chi riesce a mettere in 300 note al secondo un qualcosa che lo renda molto diverso da malmsteen, ad esempio, e più godibile. ciao.
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Re: sono d'accordo
di darkfender [user #16554]
commento del 23/04/2015 ore 10:21:0
Conosco 2 strade per suonare senza ispirazione e contenuti.

1) nascondersi dietro alla tecnica

2) nascondersi dietro dissonanze e progressioni alterate completamente gratuite

MA entrambe le cose si possono usare con gusto...quello che non capisco è come mai la moda di alcuni chitarristi, sia criticare i primi e glorificare i secondi.

Quanta musica spazzatura esiste nel jazz e nel blues?

Oggi come oggi non abbiamo più molti modelli attuali di virtuosismo..quindi non esiste pericolo per i "ragazzini" che dite.
Daltra parte si continua a celebrare "gli accordi da adulti" cit.

Avete mai letto su questo sito una singola volta che bisognerebbe dosarli in modo appropriato?
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Re: sono d'accordo
di magheggio [user #10968]
commento del 23/04/2015 ore 15:14:17
In tutta sincerità non conosco la seconda parte...
Sono un melomane e fondamentalmente ascolto Metal con decine di sottogeneri, un po' di prog anni 70 e Musica Classica (da camera e strumentale)... non ascolto Blues, ne Jazz che in passato però ho ascoltato... ma non mi hanno dato niente...
Per quanto riguarda il Blues mi capita spesso di vedere vari musicisti nei locali attegiarsi a novelli bluesman italioti... ma non mi riesce di pensare che può avere senso suonare blues in italia... il blues per me è troppo legato al sud degli Stati Uniti, a quell'aria, a quella terra, a quelle persone... non lo si può trasportare qui!
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Re: sono d'accordo
di Guycho [user #2802]
commento del 25/04/2015 ore 09:08:53
"ma non mi riesce di pensare che può avere senso suonare blues in italia... il blues per me è troppo legato al sud degli Stati Uniti,"

Sono sostanzialmente d'accordo. Ma solo per quel che riguarda "l'imitazione"; per contro, si può benissimo rimanere italiani facendo blues, Pino Daniele ce ne ha data una bella dimostrazione.
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