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Music Man contro Sterling: 2mila euro sotto le dita
Music Man contro Sterling: 2mila euro sotto le dita
di [user #16167] - pubblicato il

In redazione sono arrivate la Sterling Luke e la Music Man Steve Morse Y2D Dark Lord, due signature molto simili come filosofia, ma distanti più di 2mila euro. Prima di farvele sentire nei rispettivi test approfonditi, abbiamo pensato di scambiare con voi due opinioni sotto le dita.
In redazione sono arrivate la Sterling Luke e la Music Man Steve Morse Y2D Dark Lord, due signature molto simili come filosofia, ma distanti più di 2mila euro. Prima di farvele sentire nei rispettivi test approfonditi, abbiamo pensato di scambiare con voi due opinioni sotto le dita.

Dopo le camere tonali, le colorazioni limited e "SD1 o TS9", l’argomento che più tiene banco tra i chitarristi è sicuramente il rapporto qualità prezzo, o meglio, quanto senso abbia spendere più soldi per uno strumento simile, ma di fascia superiore. Quante tastiere (e non parliamo di quelle in palissandro) sono state consumate in interminabili discussioni, partite da un "ho comprato una messicana che suona meglio di una Masterbuilt".

Quando in redazione ci sono capitati due strumenti come la Music Man Steve Morse Darklord e la Sterling Luke, abbiamo colto l’occasione per raccogliere qualche impressione riguardo proprio le differenze tattili tra due chitarre così simili, dal punto di vista strutturale, quanto lontane nel prezzo.
Quindi, nell'angolo sinistro signori e signore la Y2D Dark Lord, con un prezzo di 3300 euro, corpo in pioppo, top in acero fiammato e manico in acero. Nell’angolo destro invece la Sterling Luke, 1000 euro circa per portarsela a casa, corpo in tiglio e manico in acero.

Scherzi a parte, non si tratta di una vera e propria sfida. Sappiamo bene che le due chitarre non sono identiche, come potrebbero esserlo una Strat messicana e una John Cruz (con i dovuti distinguo). La dotazione tecnica e le geometrie però sono molto simili e quindi possiamo trattarle un po’ come fossero lo stesso strumento. Entrambe montano una coppia di humbucker DiMarzio e meccaniche autobloccanti (4+2). Nell’articolo non parleremo quindi di caratteristiche sonore, ma ci soffermeremo sulle sensazioni out of the box, quelle insomma che ci trasmettono questi strumenti appena li si prende in mano e li si pastrugna un po', prima ancora di collegare il jack all’amplificatore. Lasceremo quell’onore e onere a Michele Quaini nei prossimi giorni.

Music Man contro Sterling: 2mila euro sotto le dita

Cerchiamo quindi di trovare dove sono andati a finire questi 2mila euro che, ne siamo certi, non sono tutti da imputare alla diversa provenienza geografica. Questa ha sicuramente il suo effetto sul cash ma anche, solitamente, sulla qualità delle finiture. C’è da dire che, prima ancora di giungere agli strumenti in sé, il Panzer corazzato che la made in USA si ritrova al posto della custodia lascia ben sperare sulla differenza tra le due. La Sterling si presenta con una borsa morbida (e questo è un bene) realizzata con cura e imbottita al punto giusto, ma comunque un fuscello, a confronto con quella in ABS della Music Man.

Il peso dei due strumenti è diverso, la bilancia pende verso la Sterling, ma questo è da imputare alle diverse essenze scelte per il body. Passiamo però la mano sul manico ed è qui che tutto appare chiaro. Il legno, sulla carta, è lo stesso. La realtà vuole che quello made in USA si uno splendido pezzo di acero birds eye con finitura a olio. Il lucido è dato solo sulla paletta reverse, con uno stacco tanto netto quanto preciso, che fa sembrare il trasparente quasi un guanto. La vista è compiaciuta, il tatto ancora di più. L’aspetto opaco e ruvido trae in inganno, il profilo è delicato come la pelle di un bambino e permette una scorrevolezza estrema.

Quello della Luke invece, pur essendo realizzato con cura e precisione, ci riporta con i piedi per terra. La finitura matte è altrettanto comoda e confortevole, ma la sensazione non è nemmeno lontanamente paragonabile a quel piacevole sentore di legno americano. Ma non è finita qui. Alla goduria data dalla verniciatura a olio, va aggiunta quella regalata dai tasti jumbo tanto levigati e lisci da non essere minimamente percepiti sui bordi del manico, come se non ci fossero. Con questo non vogliamo dire che quelli della Sterling siano delle lame di rasoio, sono anch’essi rifiniti con cura, ma in ogni singolo fret della Morse c’è l’intera perizia di tutti i 22 tasti della Luke. Senza il termine di paragone, l’indonesiana se la sarebbe cavata senza il minimo problema, ma il confronto evidenzia la superiorità dell’americana.

Chiudiamo con le meccaniche. Entrambi gli strumenti montano un set di autobloccanti, molto simili nell’aspetto, quasi identiche, finché non le si ruota. Basta mezzo giro per accorgersi di quanto quelle montate sulla Y2D siano più morbide e allo stesso tempo solide. Quelle Sterling sembrano decisamente più grezze nell’azione e leggermente meno precise. Sembra si stia sfociando nelle pippe mentali, e in parte è anche vero. Basta dare qualche legnata alla leva del tremolo della Luke, fare un paio di dive bomb per capire che le chiavette sono solide quanto le altre, solo forse leggermente più economiche. Sono comunque autobloccanti e precise, in linea con il prezzo dello strumento.

Music Man contro Sterling: 2mila euro sotto le dita

In tutto questo, direte, non si è parlato minimamente del suono. La cosa è voluta, proprio perché il nostro obbiettivo era soffermarci sulle differenze tattili e visive, quelle che catturano la nostra attenzione quando camminiamo tra gli scaffali del nostro negozio di fiducia, prima che le nostre pupille esplodano nel leggere il cartellino del prezzo.

Possibile quindi che 2mila euro si nascondano solo in queste differenze, magari piccole, ma fondamentali, quasi certo ci verrebbe da dire. A queste vanno poi aggiunte le peculiarità timbriche dovute alla migliore selezione di legni e materiali, ma di questo ci occuperemo singolarmente nelle due recensioni.

Non siamo una rivista scientifica e non esistono veri esperimenti per stabilire con precisione se valga la pena spendere 2mila euro in più per uno strumento made in USA rispetto a uno made in Indonesia. Per il momento quattro sensi su cinque ci stanno spingendo tra le braccia di Steve Morse, mentre il nostro portafogli continua a piangere, pieno com’è di scontrini e monetine.


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chitarre elettriche dark lord luke music man smy2d sterling
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Voglio anche ricordare che in ...
di Foglio [user #19480]
commento del 10/04/2015 ore 07:57:05
Voglio anche ricordare che in Indonesia i diritti e gli stipendi dei lavoratori sono sicuramente inferiori rispetto a quelli di uno statunitense...
Rispondi
Re: Voglio anche ricordare che in ...
di marcomo utente non più registrato
commento del 10/04/2015 ore 09:37:54
quello è sicuro...io però vorrei portare anche un'altro esempio... all'interno della Fender Factory in Corona (California) tutto il personale è Messicano ad eccezione del personale del Fender Custom Shop quello e solo quello è razza Americana...e li la forbice tra una Fender fatta nella stessa fabbrica ma rifinita nel custom shop si amplifica esponenzialmente... e lo fa solo per le finiture i pickups e probabilmente lo stipendio di chi ci mette le mani sopra...

insomma credo che molto del prezzo, al di la dei particolari che comunque secondo me non lo giustificano, lo facciano il brand e il look, un po come succede per le borse Gucci o Prada non è che sono poi tanto meglio delle altre ma costano un botto perchè sono Gucci...

REgards

M.

Rispondi
Re: Voglio anche ricordare che in ...
di chiatarrox [user #36263]
commento del 10/04/2015 ore 12:55:56
Ma che discorso é? Se sono messicani ma lavorano in America hanno gli stessi stipendi e diritti dei lavoratori americani. Idem se per assurdo ci fosse un indonesiano nel Custom shop verrebbe pagato tale e quale come un operaio specializzato Usa. Ma poi razza americana??? Sarebbe???
Pienamente d'accordo col primo commento...
Rispondi
Re: Voglio anche ricordare che in ...
di marcomo utente non più registrato
commento del 10/04/2015 ore 13:38:47
1)E' un discorso che voleva focalizzare l'attenzione sul fatto che il BRAND e il LOOK di un prodotto sono i maggiori responsabili della forbice di prezzo ingiustificata rispetto a prodotti con BRAND/LOOK meno blasonato ma di qualità/manifattura comparabile o leggermente inferiore ...tra l'altro uno si compra una Fender Custom Shop a 6000 dollari pagando 5000$ solo di finiture/reliccatura/setup e pickup ,probabilmente migliori, ma che comunque vengono assemblate con gli stessi componenti che vengono creati nella stessa fabbrica, se gli stessi pezzi venissero assemblati dal personale di routines pagheresti la stessa chitarra, intendo fatta con gli stessi materiali e comunque volente o nolente dagli stessi operai a 1/6 del prezzo del Custom Shop.

2)Non hanno gli stessi stipendi...Quanto ai diritti insomma... tra l'altro non sono molto ben visti dagli Americani stessi/nativi le frontiere non sono cosi controllate ed è pieno di messicani che vanno a partorire in California...

3) Non capisco perchè dici per assurdo


4)razza Americana sarebbe un modo ironico di dire "cittadini Americani non immigrati"..

REgards,

M.
Rispondi
Re: Voglio anche ricordare che in ...
di chiatarrox [user #36263]
commento del 10/04/2015 ore 16:48:2
1) posso essere d'accordo in parte sul discorso del brand che si paga ma i materiali per quanto non siano così selezionati come si vuole far credere nelle Custom Shop sono comunque diversi rispetto ad una indonesiana, allo stesso modo incide sul prezzo un controllo di qualità che probabilmente nelle indonesiane non viene fatto. Insomma ovvio che il marketing ha il suo peso ma non é dovuto solo a quello la forbice di prezzo, che pro altrimenti produrre in Indonesia, Cina, Korea? Credo che pagare un operaio 1$ l'ora per 10 ore al giorno incida abbastanza sul prezzo finale del prodotto.
2) Dubito cuce in Fender assumano immigrati clandestini da pagare in nero, dubito altresì che le maestranze siano solo messicane. Chiunque ha la carta verde gode degli stessi diritti di qualsiasi americano e degli stessi stipendi. L'operaio Fender Americano caucasico per legge é pagato con lo stesso salario dell'operaio ispanico. E ci mancherebbe.
3) L'America non é come l'Italia, é in senso lato un paese di immigrati. Per cui sono pieni di personale di origine ispanica che lavorano e magari sono Americani da tre o quattro generazioni. Lo stesso John Cruz ha un cognome chiaramente di origine ispanica ma è diventato Masterbuilder. Shishkov, masterbuilder pure lui é russo ed é pure di immigrazione recente, probabilmente quando parla ha pure un accento evidente eppure guarda dove arrivato. Ma di fatto parlare di cittadini americani non immigrati per l'America non ha senso, gli unici non immigrati sono i nativi americani. Poi razzismo e discriminazione ci sono come in tutti i posti verso chi é arrivato di recente, ma in Usa se lavori e lavori sodo ti pagano eccome...
Ti dirò una cosa che ti sconvolgerà: il presidente degli Stati Uniti non é abbronzato...é nero!
Rispondi
Re: Voglio anche ricordare che in ...
di Repsol [user #30201]
commento del 10/04/2015 ore 16:31:52
Qui in California i messicani non hanno gli stessi diritti e gli stessi stipendi dei cittadini americani.
Qualcuno si, soprattutto chi è nato qui e si è integrato bene. Ma la stragrande maggioranza prende un quinto dello stipendio di un americano e vive spesso grazie a sussidi, Obama Care, Medi Cal etc...
Detto questo, fanno sicuramente una vita molto dignitosa, magari non particolarmente integrata, ma chi ha la possibilità di lavorare per grandi aziende, come la Fender di Corona, puó condurre una vita di livello accettabile.
Rispondi
Scusa non so a chi ...
di chiatarrox [user #36263]
commento del 10/04/2015 ore 16:53:53
Scusa non so a chi ti riferisci ma se un messicano regolare lavora in un cantiere prende lo stesso stipendio di un bianco. Per altro parlare di messicani é improprio perché sicuramente molte persone che lavorano da Fender sono Americane anche se di origine messicana. Se parliamo dei poveri cristi che sono venuti clandestinamente e vengono pagato in nero non credo che sia il caso di Fender, tuttavia in Usa se lavori tanto e lavori bene non importa da dove vieni ma ti pagano eccome.
Rispondi
Re: Scusa non so a chi ...
di marcomo utente non più registrato
commento del 10/04/2015 ore 17:57:29
In USA ti pagano bene se hai TITOLI e ci immigri se hai uno sponsor che ti paga il visto, detto questo vige la meritocrazia se sei capace vai avanti entro certi limiti...
Nessuno ha detto che i messicani vengano pagati in nero ma ho affermato e un'altro ti ha confermato che vengono pagati MENO.
Se puoi per il resto fatti un giro alla Fender Factory in Corona e vedrai tu stesso.

REgards,
Rispondi
Re: Scusa non so a chi ...
di chiatarrox [user #36263]
commento del 10/04/2015 ore 18:41:31
Scusa ma un operaio che titoli deve avere? Sarebbe come dire che in Fiat un operaio rumeno con la terza media viene pagato meno dell'equivalente italiano...é vero? No. Lo stesso in Usa. Il nocciolo del discorso però era che la roba cinese la paghi meno perché un operaio messicano (o meno) Usa ha uno stipendio dignitoso, mentre un lavoratore cinese si prende 1 dollaro al giorno per lavorare in carne di montaggio 14 ore senza norme di sicurezza...la capisci la differenza? Ma perché producono tutto nel far East se non incide così tanto sul costo??
Rispondi
Re: Scusa non so a chi ...
di marcomo utente non più registrato
commento del 11/04/2015 ore 07:21:56
vabbè senti tu mi pare che parli per preconcetti.
Io ti dico che è cosi perchè ci sono stato, sono entrato dentro e ho parlato con le persone che ci lavorano.
Poi tu sei libero di pensarla come vuoi e di farti tutti i tuoi ragionamenti ma se questi sono basati su quello che leggi in internet e non te li sei fatti tu stando sui posti non credo IMHO che valgano tantissimo.. in ogni caso le tue domande paiono complesse e richiedono risposte che io non sono in grado di darti.
Dal piccolo della mia misera esperienza di vita viaggiando per lavoro in USA come in CINA mi sono fatto un paio di idee personali che mi inducono a dire che:

1) in Cina non esiste la IP
2) in Cina lavorano come bestie vero ma dipende da chi e da cosa, un ingegnere che lavora in una fabbrica di PCB Cinese ti assicuro che è pagato meglio che in Italia.
3) meno rispetto a cosa? rispetto a una moneta diversa rapportata al costo della vita di quale altro paese che consideriamo come standard?
4) i concetti della globalizzazione sono molto complessi ed esulano dal rapportare due chitarre prodotte in uno stabilimento come due borse blasonate.

I regimi FISCALI sono molto diversi, i sistemi legislativi, le assicurazioni sanitarie che devi farti per tirare a campa' non sono paragonabili, non vedo perchè dovrebbe esserlo la manifattura...
In due paesi diversi la manifattura costa diversamente come tutto il resto.

REgarda.
Rispondi
Re: Scusa non so a chi ...
di chiatarrox [user #36263]
commento del 12/04/2015 ore 17:14:39
Non so come hai girato il mondo tu ma in Cina é abbastanza palese, aldilà dei luoghi comuni, che gli operai sono sottopagati anche rispetto al costo della vita (e che vita rispetto agli standard occidentali), lavorano come bestie e che spesso e volentieri quelle che qui sono banali norme di sicurezza li non esistono nemmeno. Se nella fabbrica dove vengono prodotti gli ipad c'é un tasso di suicidi altissimo, per fare un esempio a caso, forse un problema ci sarà non credi? Poi sai non è che devi cercare piu di tanto in internet basta leggere i giornali e un'idea te la puoi fare...
Per quel che riguarda l'américa invece avendo vissuto parecchio tempo li é conoscendo bene la cultura scusa se mi sembra quantomeno bizzarro che uno che fa il factory tour della Fender si metta ad interrogare gli operai chiedendo ad un nero o ad un ispanico se sono pagati meno dei bianchi. Cosa per altro assurda perché se si scopre che in Fender discriminano gli operai pagando meno in base al colore della pelle li fanno chiudere in 5 secondi oltre a sputtanarsi per tutta la vita...
Rispondi
Re: Scusa non so a chi ...
di marcomo utente non più registrato
commento del 12/04/2015 ore 22:09:03
vabbè hai ragione tu su tutto.
Ora stacco questa discussione a senso unico mi pare alquanto sterile.
Buona Musica.

Ciao!

M.
Rispondi
Re: Scusa non so a chi ...
di chiatarrox [user #36263]
commento del 13/04/2015 ore 13:55:17
Concordo che sostenere l'insostenibile sia abbastanza sterile e faticoso!
Buona giornata
Rispondi
Re: Scusa non so a chi ...
di alexus77 [user #3871]
commento del 11/04/2015 ore 19:40:44
Negli USA gli stipendi sono individuali, ossia ogni persona, non per categoria, e determinati al momento dell'assunzione, quando si contrattano dettagli come quanto verra' corrisposto, orari di lavoro, ferie, ecc... Le contrattazioni di categoria sono cosa rara, dubito le abbiano alla Fender, e per quanto ci siano dei salari di riferimento, non sono garanzie. Per questo e' noto che ci sono differenze sostanziose nei trattamenti economici di donne e gruppi etnici, quindi non mi stupirei se in media un immigrato messicano che lavora a Corona prendesse meno di un operaio statunitense... ammesso che se ne trovi qualcuno ;)
E non e' vero che negli USA "se lavori tanto e lavori bene non importa da dove vieni ma ti pagano eccome", anzi, se non sei specializzato prendi stipendi da fame, e senza ammortizzatori paragonabili a quelle di altri paesi. Specialmente nell'ultimo decennio negli USA c'e' stato un aumento esponenziale delle differenze salariali, la fascia media e' sempre piu' rara, o prendi "six figures" perche' sei altamente specializzato, o prendi "minimum wage" o poco piu' facendo lavori che richiedono una specializzazione ridotta.
Rispondi
Re: Scusa non so a chi ...
di chiatarrox [user #36263]
commento del 12/04/2015 ore 17:07:41
Guarda io gli Stati Uniti li conosco abbastanza bene avendoci vissuto per alcuni anni. Posso dirti con certezza che se in una grande azienda, tra l'altro con una certa visibilità, come Fender si mettessero a pagare sistematicamente afro americani o ispanici meno dei bianchi a parità di funzione-competenze gli farebbero uno di quei culi che neanche ti immagini visto che la questione discriminazione in Usa é vissuta molto seriamente fino ad arrivare a dei grotteschi eccessi di politically correct e quasi ad un razzismo al contrario.
Per il resto se é vero che il "sogno americano" non é più quello di 30-40 anni fa (e la storia di uno Shishkov lo conferma per non citare tutte le persone che invece ho conosciuto io personalmente) é comunque possibile lavorando bene fare carriera anche partendo dal basso, se non altro molto ma molto di più rispetto che qui in Europa.
Rispondi
Re: Scusa non so a chi ...
di alexus77 [user #3871]
commento del 12/04/2015 ore 17:59:43
Mah... non so dove e quando ci hai vissuto tu, ma ribadisco che le contrattazioni salariali sono sempre individuali, e di norma non sono rese pubbliche, se non dai diretti interessati, cosa che immagino possa avvenire con frequenza maggiore in un contesto tipo linee di produzione, ma comunque, ribadisco, non e' la prassi. Ad HR piace avere controllo su questi numeri, per limitare i costi di personale.
Certo, e' possibile fare carriera partendo dal basso, molto piu' che in Europa - o quantomeno in Italia, che in altre parti della EU le cose sono ben diverse. Ci sono aziende che ancora promuovono in base all'anzianità, e sono quelle meno efficienti di solito, altrimenti per progredire ci si deve sbattere, i.e. lavorare, studiare, prendere certificazioni, fare networking a manetta, e cosi' via. Nessuno ti paga più di quanto vali, questo il succo del mio commento, anzi, la tendenza e' sempre quella a sottopagare, per questo una grande fetta dei lavoratori rientra sempre nella categoria "overqualified & underemployed", e in cerca di opportunità migliori, e negli ultimi anni il gap salariale tra chi e' qualificato e chi ha solo competenze di base e' cresciuto. Non mi stupirei se un operaio alla Fender, magari un messicano che non parla bene inglese assegnato a compiti piu' semplici della linea di produzione, prendesse poco piu' della minimum wage californiana.
Rispondi
Re: Scusa non so a chi ...
di chiatarrox [user #36263]
commento del 13/04/2015 ore 13:51:31
E' ovvio che non vengano resi pubblici i contratti e i compensi di ogni singolo dipendente, ma siccome le persone parlano tra loro e siccome sono dati non particolarmente inaccessibili al personale interno (per esempio dalle risorse umane o dagli amministrativi che effettuano materialmente i pagamenti, ma suppongo ci siano anche dei controlli esterni) se ci fosse un sistema discriminatorio per cui sistematicamente gli stipendi di neri o ispanici sono più bassi di quelli dei bianchi verrebbe fuori in cinque minuti e, ribadisco, non solo sarebbe un danno di immagine enorme per una azienda visibile come la Fender ma sarebbe anche perseguibile penalmente. Ergo mi pare assolutamente improbabile anzi decisamente impossibile. Detto questo mi sembra che stiate parlando con una mentalità un po' provinciale: lo "straniero" che lavora in Italia spesso e volentieri non parla bene l'italiano, ma chi vi ha detto che gli impiegati che lavorano in Fender non siano a tutti gli effetti americani, nati in America e perfettamente anglofoni? In Usa sono tutti immigrati chi più recentemente, chi meno e i messicani lavoravano in Fender già ai tempi di Leo (josefina campos e abigail ybarra tra gli altri vi dicono qualcosa?).
Per il resto non credo che tu abbia compreso il succo della discussione: nessuno vuole sostenere che gli operai americani siano coperti d'oro, ci mancherebbe, d'altra parte zero qualifiche vuol dire salario basso ed é anche giusto, semplicemente si voleva semplicemente evidenziare il fatto che non c'é paragone tra lo stipendio rapportato al costo della vita, la qualità della vita e del lavoro degli operai americani (di qualsiasi colore siano) e quelli cinesi, indonesiani, taiwanesi ecc. E' questo é un fatto abbastanza macroscopico su cui non si puo' sindacare più di tanto.
Mi sembra poi interessante citare questa tua frase che denota a mio avviso quanto poco conosci della cultura americana: "Nessuno ti paga più di quanto vali, questo il succo del mio commento, anzi, la tendenza e' sempre quella a sottopagare, per questo una grande fetta dei lavoratori rientra sempre nella categoria "overqualified & underemployed". Questo é vero in Italia e anche in molti stati europei, in USA al contrario se sei OVERQUALIFIED per un ruolo spesso e volentieri non ti assumono. Giustamente.
Rispondi
Re: Scusa non so a chi ...
di alexus77 [user #3871]
commento del 13/04/2015 ore 16:42:49
"... che denota a mio avviso quanto poco conosci della cultura americana..."
certo, se non fosse che diversamente da te io negli USA ci vivo da quasi 14 anni, ci lavoro, qui ho famiglia e amici americani, e se non bastasse ne capisco cosi' poco che 7 anni fa ho pure preso la cittadinanza...

Quello che ho provato a farti notare non e' il discorso su stipendi e costo della vita, quello e' ovvio, ma che non e' affatto perseguibile penalmente una discrepanza salariale, perche' praticamente impossibile da dimostrare (oppure dillo alle donne, che prendono statisticamente il 70% dei colleghi maschi).

Nessuno ti assume se sei overqualified perche' chiedi piu' di quanto la compagnia sia disposta a spendere, questo e' quanto avviene di norma. Parimenti, se sei poco qualificato in generale e fai quindi lavori che richiedono poche qualifiche, sei anche pagato uno stipendio da fame, come gia' in tre ti abbiamo confermato e ribadito. Questo era il succo delle nostre risposte.
Rispondi
Re: Scusa non so a chi ...
di chiatarrox [user #36263]
commento del 14/04/2015 ore 12:03:46
Io per lavoro in Usa ci sono stato 5 anni. E per quel che riguarda la mia esperienza é diversa. Negli Usa sono morbosamente attenti riguardo a tutto cio' che riguarda il politicamente corretto, compresa la questione "razziale"che spesso effetivamente assume anche connotazioni grottesche; Detto questo se in una azienda siematicamente senza nessuna ragione oggettiva si pagano, per fare un esempio, i neri meno che i bianchi, a parità di qualifiche e di ruolo lavorativo non solo se si viene a sapere l'azienda fa una figura di merda colossale, ma si é anche illegale. Questo ovviamente se l'azienda in questione non riesce a dimostrare che qualche ragione oggettiva c'é (nel qual caso si salva a livello legale ma fa una figuraccia). Prova a chiedere ad uno dei tuoi tanti amici Americani se é legale decidere arbitrariamente di pagare meno dei lavoratori solo in base al colore della loro pelle...é probabile che strabuzzi gli occhi e ti guardi di traverso...e non mi sembra neanche complesso da dimostrare...poi puo' essere che ci sia in generale una certa discrepanza salariale tra immigrati freschi freschi che non possono neanche esibire titoli di studio statunitensi e l'americano nato in america, cosi' come altre sfumature, ma da quanto scritto sopra sembra che in Fender assumano solo immigrati irregolari appena usciti dalla frontiera quando i messicani ci lavoravano anche al tempo di Leo Fender ed é probabile che gli ispanici che ci lavorano oggi siano cittadini americani (come te) e non "messicani".
Per quel che riguarda l'essere overqualified il senso del mio commento era che in USA anche se accetti di essere pagato meno se sei sovraqualificato per un posto spesso non ti assumono comunque, perché si parte dal presupposto che una persona sovraqualificata ma sottopagata lavori meglio di qualcun oche é pagato il giusto per le competenze che ha (poi ovviamente ci sono anche delle eccezioni ma é comunque un principio diverso rispetto allItalia dove i datori di lavoro godono a dare stipendi da 1200 euro a ingegneri con master super specializzati). Fatti spiegare anche questo dai tuoi amici americani. Sai non basta stare in un posto e avere la cittadinanza per capirne la cultura, bisognerebbe anche osservare, leggere e porsi delle domande.
Comunque l'assunto di base da cui continuate a discostarvi é fondamentalmente uno: per quanto pagati poco (poi poco sulla base di cosa? Quanto dovrebbe essere pagato l'equivalente di un operaio con la terza media senza esperienza?) operai poco qualificati Americani vivono meglio e costano sensibilmente di più di un operaio cinese che vive e lavora in condizioni disumane. D'altra parte se quasi TUTTE le aziende producono in Cina sobbarcandosi costi di trasporto e importazione notevoli forse non é solo per regimi fiscali più agevolati...sarà anche per altro? Io ho lavorato anche in Australia, sai che li i succhi di frutta li fanno con la frutta australiana ma sono fatti in Cina e poi riportati in Australia...cioé loro raccolgono il mango in Australia, lo mandano in Cina che gli rimanda poi il prodotto finito...anche qui é una questione di brand e di marketing? Ragazzi miei forse é il caso di accendere il cervello, perché non c'é bisogno di essere residenti in USA o esperti in economia per capire certe cose...poi ognuno ne tragga le conclusioni che vuole...
Rispondi
Re: Scusa non so a chi ...
di alexus77 [user #3871]
commento del 14/04/2015 ore 16:09:08
"Fatti spiegare anche questo dai tuoi amici american"

Sto sganasciandomi dalle risate. Ti è sfuggita la memo: io sono culturalmente anche americano, puoi fare il galletto e sfoggiare 5 anni negli USA con i tuoi amici di Brembate, ma con me e altri che abbiamo esperienze di vita ben più significanti del tuo pseudo-erasmus oltre oceano non attacca. Se dici panzanate, abbi almeno la decenza di tacere quando vieni corretto.
Rispondi
Re: Scusa non so a chi ...
di chiatarrox [user #36263]
commento del 14/04/2015 ore 18:08:46
Ti piacerebbe essere culturalmente americano (per quale motivo lo ignoro visto che in quanto a "cultura" per lo meno la vecchia europa ha ancora parecchio da insegnare agli Stati Uniti) ma dubito fortemente che una carta verde e 14 anni di lavoro ti pongano così al di sopra del mio "erasmus" di 5 anni (più due anni in Australia, più tutta una serie di altri "Erasmus" che tu neanche ti sogni) perché per apprezzare una cultura bisognerebbe avere una certa cultura di base. Considerato che della discussione originaria non hai capito molto penso che probabilmente questa cultura o per lo meno una visione di insieme ti manchi. Noto inoltre che probabilmente per mancanza di argomenti hai spostato la discussione dal tema principale (e ripeto per non saper ne leggere ne scrivere dovresti per lo meno accorgerti di certe evidenze macroscopiche) all'insulto gratuito. Sono solidale con la popolazione di Brembate, che non conosco ma che, sicuramente é più acculturata e meno provinciale dell'equivalente paesino disperso negli Usa.
Rispondi
Re: Scusa non so a chi ...
di alexus77 [user #3871]
commento del 14/04/2015 ore 20:11:37
Sei una forza. Se non mi facessi ridere cosi' tanto t'avrei gia' salutato, ma darti corda ha effetti ben piu' esilaranti.

Ho spostato la discussione dal tema principale perche' quello e' gia' stato chiarito ampiamente, visto pero' che ti ostini a non leggere o ad ignorare i commenti di chi ne sa piu' di te, devo fartelo notare.

Dall'arroganza e supponenza, azzardo un profilo: direi il tipico PhD figlio di papa', studente professionista, che s'e' fatto qualche anno all'universita', continuando a lamentarsi che "le lasagne non si fanno con ricotta e spinaci" e "la salsa di pomodoro ha troppe spezie"... ne ho visti fin troppi di questa specie qui negli USA.

Ribadisco, non carta verde, sono cittadino, con passaporto e compagnia bella, e prima di dire cosa si sognano gli altri, fatti un esamino di coscienza: per quanto tu possa aver fatto nella vita, ci sara' sempre qualcuno che ha piu' esperienza di te, e non sai mai chi ti trovi davanti. Torna pure all'erasmus... prossima destinazione? Fantasilandia?
Rispondi
Re: Scusa non so a chi ...
di chiatarrox [user #36263]
commento del 15/04/2015 ore 10:44:43
In realtà la cosa esilarante é che continui a fare psicologia spiccia da bar tirando in ballo in modo spregiativo abitanti di paesini della bergamasca e phd vari, ma voglio ancora insegnarti qualcosa:
1- abitare in un paese o esservi nati di per sé, non é certo indice di demerito
2- non sono tutti coglioni quelli che hanno un phd, anzi sono persone che hanno studiato e si sono fatte un mazzo tanto, ma a quanto pare (malgrado tu sia così fico da avere una cultura americana) ragioni ancora con una mentalità tipicamente italiana di bassa lega del tipo "hai studiato? Che pirla ma a cosa ti é servito? Io guadagno più di te neh ahhah". Per fortuna che all'estero non é così.
E tutto questo detto da uno che il phd non ce l'ha ma rispetta profondamente chi ne ha uno.
Comunque continua pure a fare il figo americano che stai facendo ridere mezzo accordo (e offendendo una buona percentuale di iscritti che non hanno avuto le tue "mirabilanti" esperienze di vita e che vivono in un paesino o persone che sono più volte di te perché sono "studiati").
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Re: Scusa non so a chi ...
di alexus77 [user #3871]
commento del 15/04/2015 ore 15:48:26
Ti ostini a non leggere a a non voler capire. Ti lascio nel tuo mondo dei sogni. Buonanotte.
Rispondi
Re: Scusa non so a chi ...
di alexus77 [user #3871]
commento del 14/04/2015 ore 20:19:4
A proposito, sapientino, Eric Holder attende che tu gli scriva per fargli sapere che ne pensi... e' evidente che non possono esistere discriminazioni sul lavoro negli USA...

"Despite passage of the Equal Pay Act of 1963, which requires that men and women in the same work place be given equal pay for equal work, the "gender gap" in pay persists. Full-time women workers’ earnings are only about 77 percent of their male counterparts’ earnings. The pay gap is even greater for African-American and Latina women, with African-American women earning 64 cents and Latina women earning 56 cents for every dollar earned by a Caucasian man. Decades of research shows that no matter how you evaluate the data, there remains a pay gap — even after factoring in the kind of work people do, or qualifications such as education and experience — and there is good evidence that discrimination contributes to the persistent pay disparity between men and women. In other words, pay discrimination is a real and persistent problem that continues to shortchange American women and their families."

dalla pagina vai al link
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Re: Scusa non so a chi ...
di chiatarrox [user #36263]
commento del 15/04/2015 ore 10:31:46
Beh vedi che alla fine ti ho fatto imparare qualcosa? Sono contento di aver contribuito ad aprirti la mente. Comunque la cosa buffa é che quello che hai postato conferma quello che dico: cioé che é ILLEGALE pagare qualcuno meno a parità di qualifiche in base alla "razza" (ma guarda un po' c'é persino una legge!). Detto questo é scontato che razzismo e discriminazioni continuino ad esserci (l'America non é il paradiso), così come ci saranno anche posti in cui addirittura assumono immigrati clandestini in nero pagandoli una miseria ma é ovviamente improbabile che questo avvenga in una azienda grossa sotto gli occhi di tutti come Fender anche perché quest'ultima avrebbe più da perderci in pubblicità negativa che a guadagnarci pagando un po' meno la forza lavoro messicana. Devo continuare a spiegarti come funziona il mondo?

Ps ti cito: "non e' affatto perseguibile penalmente una discrepanza salariale" che risate...
Rispondi
Re: Scusa non so a chi ...
di alexus77 [user #3871]
commento del 15/04/2015 ore 15:47:34
Proprio non sai leggere... continua cosi, fatti del male...
Rispondi
Re: Scusa non so a chi ...
di chiatarrox [user #36263]
commento del 16/04/2015 ore 07:46:45
Degna conclusione di chi non ha niente da dire...continua a fare l'americano va...
Rispondi
Re: Scusa non so a chi ...
di alexus77 [user #3871]
commento del 12/04/2015 ore 18:09:17
Comunque, tanto per tagliar la testa al toro, mi sono andato a guardare che dicono su glassdoor per Fender, e vedo la tipica tendenza, titoli per lavori nel settore IT hanno salari alti, sopra 100k (anche se bisogna vedere dove, che il costo della vita potrebbe renderli stipendi normali), per titoli che richiedono poche qualifiche, ma per lavori d'ufficio, i tipici salari intermedi, se chiedi a me da fame, mentre per titoli da linea di produzione, pochi dati, ma confermano il mio sospetto che alla Fender pagano stipendi da fame. Non sono tutti Cruz o Shishkov...
Rispondi
Re: Scusa non so a chi ...
di chiatarrox [user #36263]
commento del 13/04/2015 ore 13:52:35
Non tutti sono Cruz e Shishkov perché non tutti sono abbastanza bravi, detta proprio semplicemente.
Rispondi
quella palettina non mi ha mai fatto impazzire ma....
di fender64 [user #14522]
commento del 10/04/2015 ore 07:57:10
Come in passato la paletta della tele non mi faceva impazzire, anche questa può darsi che col tempo mi piaccia ma, per il momento, esteticamente non mi piace affatto. Lo so, saranno gursti ma è così. Anche la PRS non mi faceva impazzire ma tempo fà, un mio amico che la possiede me l'ha fatta provare e ho cambiato idea. Nei prossimi giorni mi farò un giretto nel negozio che le tiene e vedremo.
Rispondi
La questione è molto più ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 10/04/2015 ore 08:27:33
La questione è molto più semplice di quanto appaia: visto che difficilmente la chitarra da 1000€ suona meglio di quella da 3000, se le finanze lo consentono, entro in negozio e quella più economica non la guardo nemmeno. E credo che faremmo tutti così se potessimo permetterci di non badare al prezzo. Poi possiamo stare qui per ore a discutere del fatto che la forbice di prezzo non sia veritiera ed io stesso ho espresso tante volte pensieri di questo tipo, ma, signori, siamo onesti con noi stessi, quale essere umano dotato di credito illimitato preferirebbe la TV da 22" invece che quella da 55"?
Rispondi
Re: La questione è molto più ...
di Sykk [user #21196]
commento del 10/04/2015 ore 08:55:31
Io non sono d'accordo.
Anche potendo spendere 3000 euro per una chitarra (attualmente potrei), mi rendo conto che è una cifra importante e prima mi chiedo se ha senso e sono giustificati.
Oltretutto non capisco neanche come possa costare 1000 euro una chitarra di produzione indonesiana, per quanto fatta bene.
Rispondi
Re: La questione è molto più ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 10/04/2015 ore 09:33:52
Ma pure io la ragione la uso e parecchio, ma, guardati intorno, la maggior parte degli utenti dei vari forum osanna chitarra vintage che non ha mai non dico provato, ma neanche visto o sentito di persona. E, parlando per me, che ora acquisto solo per diletto, se potessi permettermelo non credo che entrando in negozio mi fermerei a provare la mia Walden ma andrei sparato verso la Hummingbird. Tutto qua.
Rispondi
Re: La questione è molto più ...
di blue stoner sound [user #8271]
commento del 10/04/2015 ore 14:00:50
Hai ragione. Aggiungio che a quelle stesse persone che osannano il vintage, gli fai un blind test comparando le vintage fènder contro le squier, le mexi cane e/o le vintage by Wilkinson, beh diciamo che dopo c'è tanto da ridere. Oltre la ragione bisogna usare anche le orecchie.
Rispondi
Re: La questione è molto più ...
di Ale77 [user #25900]
commento del 10/04/2015 ore 09:01:14
Mah, un discorso che vale fino ad un certo punto.
Io compro la cosa che mi serve di piu' e che corrisponde, nel caso delle chitarre&co., maggiormente ai miei gusti, non la cosa che costa di piu'.
Ovvio, se compro una chitarra da 50 euro e' un discorso. Ma se ragioniamo per estremi non si va da nessuna parte.
Rispondi
Re: La questione è molto più ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 10/04/2015 ore 09:29:13
Ma è ovvio che pure io spendo in relazione a quello che mi serve. La faccenda però è semplice: volevo una Les Paul ed ho preso una Traditional e sono contento. Ma se avessi potuto avrei preso una R8 o una R9. Allo stesso tempo ti dico che non spenderei 3000€ per una Tele neanche se venisse John Cruz a portarmela di persona, ma di certo c'è chi lo fa e le sue ragioni sono rispettabili quanto le mie o le tue, anche se a conti fatti magari gli basterebbe una Classic Vibe. Semplicemente in molti casi la chitarra non è una necessità ma un lusso e con un po' di onestà intellettuale credo che potremmo tutti affermare che per suonare in un pub potrebbero essere sufficienti 500€ di spesa totale, al di là del feeling e tutto il resto. Ma, è una passione, e nella maggior parte dei casi la ragione cede il passo al cuore.
Rispondi
Re: La questione è molto più ...
di lox [user #36753]
commento del 12/04/2015 ore 17:56:12
Parolebsante...purtroppo troppe volte perdiamo l'orizzonte delle nostre necessità!
Però vuoi mettere una R8 in un bella bettola fumosa?!
Rispondi
Re: La questione è molto più ...
di Zado utente non più registrato
commento del 10/04/2015 ore 13:49:51
Secondo me è un discorso più ampio di cosi,fermo restando che il "difficilmente una chitarra da 1000 euro suona meglio di quella da 3000" è opinabile rispetto al singolo esemplare;voglio dire una Shishkov Masterbuild suona "meglio" di una LTD o di una Mayones Setius? beh se ti piace il suono strato sicuramente,ma è l'unica certezza che hai in mano con modelli così diversi.

"E qualora le specs sulla carta siano perlomeno simili?" mi dirai...bhe,anche in quel caso non è cosa così scontata,ho(nenche troppo raramente) trovato in negozio Ibanez Premium che se la giocavano senza fatica con le Prestige (che ultimamente hanno perso sensibilmente di qualità,eraltro),o LTD Deluxe che stavano davanti a ESP e E-II di ultima produzione.Considera poi che suonare,specialmente live, una chitarra da 1000€ è quacosa che fai a cuor leggero,le botte,i colpi,i graffi e soprattutto i furti post live non sono da considerare materia così drammatica come su un investimento da 3k.

Insomma,sulla carta 3000€>>>1000€,ma tra le mani,e concettualmente,la cosa è ben più complessa,e personalmente reputo che una chitarra con una qualità e un hardware di partenza peromeno buono,se passata fra le mani del giusto liutaio per il setup,può agevolmente insidiare alte posizioni.

Poi,per carità,c'è chi non riesce ad esibirsi senza il chitarrone stratosferico sotto le mani perchè,avendoci speso bei soldoni,è persuaso dalla totale affidabilità dello strumento stesso,ma insomma quella è un'altra sfera.
Rispondi
Re: La questione è molto più ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 10/04/2015 ore 14:26:07
Mi sembra ovvio e scontato che mi riferisca a chitarre sovrapponibili, altrimenti potremmo anche dire che per suonare al falò sia meglio una eko da 50€ più che una Strat da 2000...:))))
Semplicemente, secondo me, tra coloro che possono permetterselo è più facile trovare gente che si prende una Custom Shop che non una più economica. Poi sul discorso del non poter usare la chitarra costosa in giro io dissento fortemente. Stiamo sempre qui a dire che tra noi e le nostre chitarre ci sia un rapporto unico e poi quando è il momento di fare ciò per cui strumenti e musica sono stati creati mettiamo tutto sotto formalina? Io non ho questo rispetto dogmatica verso le cose che mi appartengono, ma per carità , rispetto i punti di vista altrui. È anche il caso di sottolineare che tra le serie minori possono esserci esemplari al di sopra della media, così come in quelli di fascia alta ve ne saranno di meno fortunati, ma finora la mia esperienza mi suggerisce che per quanto l'incremento qualitativo e quello prestazionale non abbiano proprio un andamento sovrapponibile in un grafico, di fatto, la maggior cura si vede e si sente. Poi ognuno decide legittimamente se vale la pena o meno sborsare più soldi, ma non sottovalutarei nemmeno il fatto che oltre una certa soglia la roba supera il proprio valore intrinseco e sublima allo stato di bene di lusso, associabile ad un certo status. Lo è per i vestiti, lo è per un certo tipo di elettronica, lo è naturalmente anche per gli strumenti musicali.
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Re: La questione è molto più ...
di Zado utente non più registrato
commento del 10/04/2015 ore 15:21:40
Certo,è più facile trovare gente che con disponibilità economica prenderebbe una chitarra ipercostosa,come ho detto prima sulla carta è un discorso che funziona,ma questo sovviene anche per il medesimo discorso di "misticismo" di cui prima: molti di coloro che comprano la suddetta chitarra lo fanno spesso per un discorso di "pagata tanto= varrà qualitativamente tanto",cosa non strettamente vera.
Certo,se prendi una PRS core allora puoi andare con buona garanzia che lo strumento in tuo possesso sarà performante,ma ho trovato anche individui che guidati dal binomio brand-prezzo hanno preso strumenti vergognosi (cosa che capita in particolare in ambito Fender e Gibson,a quanto ho notato),quando con meno avrebbero potuto rivolgersi ad altri marchi ottenendo proporzionalmente di più sotto il profilo qualitativo.

Ad ogni modo,certo,sulla ormai strausata carta le chitarre più costano e più dovrebbero essere esenti da "lemons",ed è per quello che la gente tende a spendere di più,ed è anche fondamentalmente il problema: in troppi provano troppo poco e si affidano al fattore prezzo.Non solo,ma subentra anche il fattore autoconvincimento,che è terribile da constatare; se hai una chitarra cinese e vedi che il binding è fatto con il culo,beh,"è na cineseria,cosa pretendi"...questa tolleranza non dovrebbe esistere quando le cifre del prezzo diventano 4 e magari cominciano con "2"...eppure ho sorriso quando un mio conoscente si è portato a casa una Bonamassa Goldtop,pagata bei soldoni,e candidamente mi ha detto "è un chitarrone pauroso,suona alla grande e non ha quasi difetti,solo uno scalino fra manico e tastiera perchè questa è più larga del manico,ma ti abitui!"..cioè un difetto del genere,che non ho mai riscontrato manco negli starter pack della Ibanez,viene depenalizzato come ridere.

Il problema vero è che la gente prova troppo poco e compra troppo a naso/caso ;)
Rispondi
Re: La questione è molto più ...
di blue stoner sound [user #8271]
commento del 10/04/2015 ore 18:42:0
"Il problema vero è che la gente prova troppo poco e compra troppo a naso/caso." Quoto in pieno. Anzi aggiungi che sempre quella stessa gente poi parla a vanvera senza cognizione di causa. Conosco anche gente che ha speso chitarroni solo per la cifra, poi gli ho fatto passare tra le mani una strato cinese mimetizzata fènder con la scritta costum Shop, l'hanno provata e subito a dire:" è le custom sono sempre le custom". Si peccato che vale 150€ quella e monta solo i tex mex;-).
Ci sta che se uno vuole quel modello che costa tot se lo prende ( l'istinto del cuore come è stato descritto commenti sopra) a dire il vero a me la musicman Steve morse piace assai ma prima di spendere quei soldi ci penso 3000 volte( 1€=1pensiero). Al cuor non si comanda, ma prima bisogna aprire bene le orecchie e sentire come suona sotto le dita ;-)
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di dale [user #2255]
commento del 10/04/2015 ore 18:53:48
"Conosco anche gente che ha speso chitarroni solo per la cifra, poi gli ho fatto passare tra le mani una strato cinese mimetizzata fènder con la scritta costum Shop, l'hanno provata e subito a dire:" è le custom sono sempre le custom". Si peccato che vale 150€ quella e monta solo i tex mex;-)."



Ma questo non significa nulla; se uno non ci capisce una mazza di chitarre perchè non capisce la differenza tra una china e una CS la colpa è sua, non del fatto che la più costosa valga poco....

(:0))))
Rispondi
Re: La questione è molto più ...
di blue stoner sound [user #8271]
commento del 10/04/2015 ore 19:15:54
Assolutamente, ma io non dico che la chitarra costosa valga poco, ma semplicemente come anche scritto da altri sopra che c'è tanta gente che prova poco, compra a caso e parla a vanvera.
Difatti dicevo anche che la Steve morse a me acchiappa, se li avessi così da spendere li spenderei.ma non per la moda del nome o per il binomio: costa tanto vale tanto, ma perché mi piace.
Un esempio, e' da secoli che sono innamorato della gibson goldtop con i p90, ma mi faccio molti pensieri prima di prenderla. Non perche non valga quello che costa(anche se dovrei provare il modello che poi comprerei), ma perché cn quella cifra uno se ne prende di chitarre ed io per come son fatto anche se potrei mi faccio mille paranoie., anche se poi potrei.. spero di essermi spiegato, ora vado a preparami la cena;-)
Rispondi
Re: La questione è molto più ...
di dale [user #2255]
commento del 10/04/2015 ore 19:33:10
Certo, l'acquisto deve (dovrebbe) essere ponderato, "consapevole" e quant'altro, posso essere d'accordo.
Però non sempre, non siamo solo esseri razionali; ad esempio a volte (poche per fortuna) ho fatto altri tipi di valutazioni, ad es:
- Sto "cercando" la tal chitarra
- La trovo vicino a casa ad un prezzo che io ritengo giusto, anzi quasi da affare vero e proprio
- Ho il denaro in quel momento


Vado e provo; e di solito compro, non mi sono mai pentito e negli ultimi anni mi è rimasto tutto e non ho rivenduto nulla.


Cioè a vole rimuginare troppo non porta a nulla però è anche una questione di carattere.
La Morse non l'ho mai provata perchè non mi interessa come tipologia di chitarra, non entro nel merito dell'articolo.
Per il resto, purtroppo, nell'era di internet sono aumentati a dismisura gli esperti di tutto che in questo caso non hanno provato niente e di chitarre non ci capiscono una mazza (non tu chiaro).
Vai a prenderti quella goldtop P90 (accoppiata mistica...), non te ne pentirai...mai!
:-))


Buona cena, per me ci vorranno ancora un paio d'ore purtroppo!!
:-)))
Rispondi
Re: La questione è molto più ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 10/04/2015 ore 21:54:41
Mr Dale, domani aggiungo un'altra prova delle mie nel bagaglio...Vado munito di videocamera, JCM e chitarrista da dimostrazione al seguito...E la signora della prova è una Les Paul Custom del 68 rossa...
Rispondi
Re: La questione è molto più ...
di dale [user #2255]
commento del 10/04/2015 ore 22:05:59
Apperò!!!!

Complimenti ed attendo un bel reportage dei tuoi.



:-))
Rispondi
Re: La questione è molto più ...
di JFP73 utente non più registrato
commento del 11/04/2015 ore 18:17:22
Non ho problemi a comprarmi una custom shop ma siccome suono due ore la settimana, scelgo una chitarra consona all'uso che ne faccio. Poi, per carità, ognuno fa le scelte che preferisce
Rispondi
Anche se al dettaglio il ...
di George S.L.A [user #10210]
commento del 10/04/2015 ore 09:02:38
Anche se al dettaglio il costo è ampiamente differente, probabilmente il guadagno netto del produttore sara simile se nn uguale e quindi almeno i meteriali dovrebbero essere simili per qualità(cosa che sia dalle foto sia dalla descrizione dell'articolo nn sembra)...
valuteremo meglio quando ci sara la prova audio, consiglierei di farla al buio per avere una valutazione imparziale non condizionata dalla vista(magari con Quaini che suona girato di spalle)..
Rispondi
Non commento il paragone perchè ...
di xstrings utente non più registrato
commento del 10/04/2015 ore 09:2
Non commento il paragone perchè secondo me ci sono troppe cose da valutare e troppi punti di vista da tenere in conto però, perdonatemi se faccio il venale, 1.000 € per la Sterling proprio no!!!
A parte il fatto che una Music Man Luke II usata si trova anche a 1.100 € quindi spiegatemi chi ne vorrebbe spendere 1.000 per la Sterling! Sapendo poi che in Indonesia i costi del lavoro sono bassissimi tanto più che mi stupisco del prezzo, è chiaro che il ricarico sia alquanto eccessivo.
Rispondi
Il Dettaglio forse...
di CANDELARESI1981 [user #35552]
commento del 10/04/2015 ore 10:12:48
Ragazzi, io sono un chitarraio che ha scoperto la chitarra un po' tardi ma ci mette tanta passione e siccome lavoro ho diverse chitarre di diversi prezzi, Una R9, una PRS Artist package, ma ho anche una Epiphone Les Paul e una Ibanez (semi hollow). Devo Ammettere che la Gas e' una brutta bestia. Adesso son 5 e mezzo che suono quasi tutti i giorni cambiando spesso chitarra e vorrei dire spero che non mi ammazzi nessuno, che c'e' differenza tra le chitarre ma il prezzo secondo me non giustifica tale differenza. Secondo me una chitarra da 600-700 Euro portata da un liutatio e preparata a modino, magari cambiando i pick-up si ottentogono degli ottimi risultati. Secondo me contanto sempre diciamo il 95% le mani. Ragazzi non mi ammazzate e' una mia opinione
Rispondi
Re: Il Dettaglio forse...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 10/04/2015 ore 11:07:0
Aspettavo proprio un commento del genere. Sono convinto anch'io che investendo un po' di soldi si possano portare anche chitarre economiche al meglio delle proprie prestazioni. Detto questo però è pur vero che esistono margini oltre i quali non si va. Posto che parliamo di passione, cuore, fattori emozionali, non ottimizzazione di costi e robe del genere, il margine di spesa lo decide poi chi acquista, visto che non arriva nessuno a puntare una pistole alle tempie dicendoci che se vogliamo una Les Paul dobbiamo per forza rivolgerci alle Custom Shop o a Gibson addirittura. Ed in fin dei conti il fattore legato all'utilitá non credo valga poi così tanto per i beni di lusso...
Rispondi
CREDO CHE
di MAT77 [user #27583]
commento del 10/04/2015 ore 10:22:38
Essendo l'una una "signature model", parte del costo è certamente imputabile alla firma del buon Steve (e penso anche che parte dei ricavi andrà a finire giustamente nelle sue taschine ;-) )
Per il discorso che 1000€URI per un'indonesiana sono troppi sono daccordo! Con quei soldi mi guardo altrove per un acquisto più "classico". Ma lo stesso discorso me lo faccio anche per la Steve Morse Signature, insomma con più di 3000 cocuzze acquisterei certamente una R7-R8-R9-Black Beauty ecc.ecc.ecc.ecc. dal momento che non le ho!!!!!!

Ciao
Rispondi
Re: CREDO CHE
di Denis Buratto [user #16167]
commento del 10/04/2015 ore 16:23:54
Sono entrambe signature :)
Rispondi
Non entro nel merito di questo confronto
di maxventu [user #4785]
commento del 10/04/2015 ore 10:32:54
anche se mi associo a chi ha proposto un test "blind". Vado leggermente OT visto che già altri hanno fatto il paragone. Non scherziamo nel dire che una Custom Shop di Corona esce dallo stesso stabilimento...etc ed è "solo rifinita" dai builders più titolati. Proprio ieri ho provato dal liutaio sotto casa mia una Tele CS e confermo (mi era già successo in passato provando una Strat Galuszka Masterbuilt) che questi sono proprio strumenti di un altro pianeta. Non è solo la rifinitura ad essere migliore, semplicemente è tutto ad essere migliore: scelta dei legni, accoppiamenti, materiali etc. Sembra che da questi strumenti uno possa chiedere quel "qualcosa in più " che non si azzarderebbe a cercare in strumenti di fascia più bassa. Lo dico da felice possessore di varie chitarre tra cui proprio una MM L3, una Am Strat Deluxe , una Carvin Custom etc. È chiaro che se uno sa suonare suona bene anche con la Sterling, però pensiamo ad esempio a stabilità dei legni, tenuta dell'accordatura, intonazione, note morte, rumori di fondo, etc insomma l'affidabilità di uno strumento che deve salire su un palco tutte le sere è diversa. Quindi concludo dicendo che sì secondo me la differenza di prezzo ci sta tutta ed uno se ne accorge suonando.
Rispondi
Re: Non entro nel merito di questo confronto
di dale [user #2255]
commento del 10/04/2015 ore 11:40:40
"anche se mi associo a chi ha proposto un test "blind". Vado leggermente OT visto che già altri hanno fatto il paragone. Non scherziamo nel dire che una Custom Shop di Corona esce dallo stesso stabilimento...etc ed è "solo rifinita" dai builders più titolati. Proprio ieri ho provato dal liutaio sotto casa mia una Tele CS e confermo (mi era già successo in passato provando una Strat Galuszka Masterbuilt) che questi sono proprio strumenti di un altro pianeta. Non è solo la rifinitura ad essere migliore, semplicemente è tutto ad essere migliore: scelta dei legni, accoppiamenti, materiali etc. Sembra che da questi strumenti uno possa chiedere quel "qualcosa in più " che non si azzarderebbe a cercare in strumenti di fascia più bassa. Lo dico da felice possessore di varie chitarre tra cui proprio una MM L3, una Am Strat Deluxe , una Carvin Custom etc. È chiaro che se uno sa suonare suona bene anche con la Sterling, però pensiamo ad esempio a stabilità dei legni, tenuta dell'accordatura, intonazione, note morte, rumori di fondo, etc insomma l'affidabilità di uno strumento che deve salire su un palco tutte le sere è diversa. Quindi concludo dicendo che sì secondo me la differenza di prezzo ci sta tutta ed uno se ne accorge suonando."




Tonnellate di buon senso...

:-)
Rispondi
Tanto per la cronaca, in ...
di giambu [user #4070]
commento del 10/04/2015 ore 12:15:
Tanto per la cronaca, in un noto negozio online tedesco, la Music Man Steve Morse Darklord costa 2.399,00 €...qualcosa meno dei 3.000,00 minacciati (più 20 di trasporto).
Rispondi
Re: Tanto per la cronaca, in ...
di andrea2305 [user #39674]
commento del 10/04/2015 ore 12:29:2
mi ci avevi fatto sperare!!!!!! Il prezzo dello strumento in questione sullo store tedesco è di € 3.333,00! La spedizione è gratuita!
Rispondi
Re: Tanto per la cronaca, in ...
di giambu [user #4070]
commento del 10/04/2015 ore 15:18:30
Hai ragione ma, in questa variante con 3 DiMarzio il prezzo è quello che ti ho detto...

vai al link
Rispondi
Ho avuto una Steve Morse, ...
di Oliver [user #910]
commento del 10/04/2015 ore 12:36:49
Ho avuto una Steve Morse, e ho provato le Sterling.
Confermo tutto.
Il manico della MusicMan rimane in assoluto la cosa più entusiasmante che mi sia capitata tra le mani (è il caso di dirlo) da quando ho toccato una chitarra per la prima volta. Indescrivibile.
La Sterling ne ricalca molto bene le misure (particolarissime, eppure comode) e suona bene, eppure non c'è il minimo paragone.
Per un risultato così eclatante sono disposto ad accettare una differenza di prezzo notevole, perchè la gratificazione che si prova con la chitarra "cara" non ha prezzo.
Rispondi
Re: Ho avuto una Steve Morse, ...
di catoblepa utente non più registrato
commento del 11/04/2015 ore 01:01:40
Caro Oliver ... un abbraccio!

Il manico della MusicMan rimane in assoluto la cosa più entusiasmante che mi sia capitata tra le mani (è il caso di dirlo) da quando ho toccato una chitarra per la prima volta. Indescrivibile.
La Sterling ne ricalca molto bene le misure (particolarissime, eppure comode) e suona bene, eppure non c'è il minimo paragone.
Per un risultato così eclatante sono disposto ad accettare una differenza di prezzo notevole, perchè la gratificazione che si prova con la chitarra "cara" non ha prezzo.

AMEN! ... OLIVER SANTO SUBITO!
ciao
Rispondi
Re: Ho avuto una Steve Morse, ...
di nash56 [user #6509]
commento del 17/04/2015 ore 07:21:32
Che dire Oliver, hai avuto la mia stessa impressione di quando ho preso la Axis SS........scorrere la mano su quel manico è stata l'esperienza più piacevole che abbia mai avuto. Ho in casa 7 chitarre blasonate ma il manico della Music Man li batte tutti, e continua a darmi un piacere incommensurabile ogni volta che la prendo in mano e la suono.
Amen
Rispondi
rapporto q/p anche per i chitarristi?
di francesco72 [user #31226]
commento del 10/04/2015 ore 12:40:4
premesso che ognuno coi suoi soldi fa ciò che vuole, sono un convinto assertore (per quanto riguarda me) di non essere un chitarrista da 3.000 euro: in primo luogo per il mio tasso tecnico, in secondo luogo per quanto e dove suono in terzo perchè per guadagnare tremila euro non mi basta aprire la dispensa. Dunque quando acquisto una chitarra il mio target è tra 700 e 1.000 euro e devo dire che soddisfazioni ne ho avute parecchie. Ho provato anche chitarre di blasone superiore (Suhr, Prs, Gibson), ma sinceramente non ho mai trovato la differenza abissale che passa (per il mio tenore di vita) tra guadagnare e spendere 700 euro o il quadruplo. Ho anche fatto il paragone diretto: possiedo una Ibanez steve vai premium ed un amico quella "buona", ma scambiando i ferri il risultato non è cambiato: io rimango io e la chitarra più costosa risponde ne più ne meno come la mia.
Quanto al delta tra le due in visione, mi pare sinceramente notevole e se fosse giustificato solo da questioni di vista e tatto (non ho capito come avete fatto a considerare il gusto e l'olfatto, ma pazienza), mi pare molto 2.000 euro in più per avere una chitarra più piacevole al tatto che poi dopo 15 minuti che si suona si hanno le mani tutte sudate e ti saluto.
Ciao
Rispondi
cosa si paga?
di lospilung [user #18940]
commento del 10/04/2015 ore 12:44:45
Secondo me il legno+la cura della realizzazione+la provenienza+la custodia+le royalties dell 'utilizzo del nome per la signature alla fine fanno la differenza...certo che 3000 € non sono spicci e a differenza di altri marchi non so se nel tempo mantera' la valutuazione
Rispondi
È ovvio che nel prezzo ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 10/04/2015 ore 14:05:01
È ovvio che nel prezzo maggiorato di una chitarra più pregiata non è solo un fatto di puro suono. Così come la differenza tra una Ferrari ed una Citroen non sta solo nei cavalli e nei km/h raggiungibili. In generale la qualità dei materiali, la bellezza di un tipo di legno e la perizia costruttiva fanno la differenza. Poi magari questa qualità a monte si traduce anche in una qualità del suono più apprezzata, di una affidabilità maggiore, e magari anche in una magiore tenuta nel tempo dello strumento nel senso di un invecchiamento migliore. Quindi appena comprate le differenze potrebbero essere minime riguardo al puro suono che arriva all'amplificatore e alle orecchie. Ma ci sono delle differenze che vanno dalla suonabilità, alla sensazione nell'imbracciarla fino ad arrivare alla semplice bellezza estetica che salendo il prezzo il più delle volte migliorano. Un mobile dell'Ikea funzionalmente accoglierà la stessa quantità di roba di un mogile pregiato, ma durerà di meno, prima o poi ti troverai un pomello in mano, e a distanza di vent'anni starà in una discarica, mentre il mobile pregiato, pur avendo la stessa funzione, è anche bello da guardare, fa arredo, e dopo vent'anni il falegname te lo restaura e torna più bello e fascinoso di prima.
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Re: È ovvio che nel prezzo ...
di francesco72 [user #31226]
commento del 10/04/2015 ore 15:21:07
beh, mi sa che si è perso un po' il paradigma di base: se una chitarra da 1.000 euro viene paragonata ad un oggetto da discount o sei molto molto molto ricco, oppure non conosci il mercato degli strumenti: ad oggi con 900 euro porti a casa una buona (per me ottima) chitarra di qualunque marca la voglia e potendo anche scegliere tra diversi modelli e sulla stessa fascia di prezzo ci sono strumenti con cui suonano i professionisti. Capirei il tuo intervento se facessimo il paragone tra una chitarra da 90 euro ed una da 900, ma qui comunque partiamo da un ferro che costa come una buona chitarra e ce ne avanza. Se per 1.000 euro non ti aspetti una chitarra che ti accompagni per i prossimi 10 anni, il mercato è impazzito nella notte.
ciao
Rispondi
Re: È ovvio che nel prezzo ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 11/04/2015 ore 03:39:41
Il mio discorso era più ampio e prescindeva dal prezzo delle due chitarre dell'articolo... Però, cavolo, come giudichi facile... Uno dice la propria opinione ed allora o è ricco o non capisce nulla... Ma quante certezze leggendo quattro righe... A mille euro ci sono buone chitarre ma non miracoli...
Rispondi
Re: È ovvio che nel prezzo ...
di francesco72 [user #31226]
commento del 13/04/2015 ore 15:23:16
Scusa ma se intervieni in un articolo comparativo tra due chitarre, immagino (e sarebbe buona cosa) che ti rivolga a quelle due, non ai massimi sistemi dell'universo, altrimenti vale tutto a prescindere.
Inoltre non ho certo scritto che uno "non capisce nulla", ma solo che non conosce il mercato. Oggi con 1.000 euro puoi portare a casa signore chitarre; basti vedere il catalogo Ibanez (la steve vai premium e la js premium stanno su quella cifra e la cesareo poco pià di 600 euro), se non ti piacciono le giapponesi vedi le jackson o anche i classici: con 1.000 euro paghi una gibson les paul studio pro 2014 che è un'ottima chitarra ed anche nel catalogo fender trovi ottime cose.
In chiusura non credo nelle chitarre miracolose, quello lo hai aggiunto tu; a mio parere, ribadisco, perchè (forse) repetita iuvat una chitarra da 1.000 euro è per me già ottima e probabilmente non sono distante dalla realtà se molti professionisti usano ferri che a catalogo costano quella cifra.
ciao
Rispondi
SOGGETTIVO
di binip [user #19289]
commento del 10/04/2015 ore 15:24:21
Carissimi ACCORDIANI,
ho letto veramente con piacere questa lunga discussione.

Sono rimasto anche stupito dai toni assai pacati malgrado l'argomento spinso...

Non saprei cos'altro aggiungere di interessante sull'argomento prezzo, tuttavia vorrei esprimere un concetto solo apparentemento OT.

Ho più di 40 anni, suono da quando ne avevo 8, un bel lavoro e tantissima passione; quindi ho comprato tantissimi strumenti (solo adesso posseggo 9 chitarre e 3 ampli; ma se considero anche gli strumenti dei miei figli e di mia moglie ho direttamente acquistato anche una batteria, un pianoforte e due flauti traversi).

Secondo me la chitarra migliore è quella più conosciuta.

Tutti i chitarristi con il tempo riescono ad acquistare chitarre di livello superiore; ma tutte queste chitarre non potranno mai battere la chitarre nr 1 che ciascuno di noi possiede.

In genere è la prima chitarra decente che uno compra e su cui costruisce i primi successi chitarristicamente parlando. Ebbene, solo su questa chitarra sarà VERAMENTE A PROPRIO AGIO e renderà al proprio massimo. Su qualsiasi altro strumento, anche da 1 milione di dollari, dovrà i qualche modo sempre riadattarsi....

Rispondi
Re: SOGGETTIVO
di andrea2305 [user #39674]
commento del 10/04/2015 ore 15:45:5
Sento molto mie le tue parole, l'affiatamento costruito con il proprio strumento è un vero e proprio sentimento;
riferendomi alla mia esperienza, direi che è pervasivo!

Buona giornata!
Rispondi
Re: SOGGETTIVO
di blue stoner sound [user #8271]
commento del 10/04/2015 ore 18:50:3
Direi che hai ragione, per quanto mi riguarda. Suona da 23 anni, ho avuto ed ho svariate chitarre, la prima che mi sono comprato con i miei soldi appena ho iniziato a lavorare nel 1998 fu una les paul studio e ogni volta che la suono mi sento sempre come descrivi tu. Ciao e buona musica;-)
Rispondi
Re: SOGGETTIVO
di maxventu [user #4785]
commento del 10/04/2015 ore 23:13:13
anche Tu come me sei un po' OT, ma ciò che affermi è vero, sia con le chitarre che, in generale, con molte cose nella vita. Si è portati ad apprezzare ciò che meglio si conosce (o a denigrare altro, finché se ne conosce poco).
Rispondi
Potranno essere delle gran chitarre ...
di fbf [user #36393]
commento del 10/04/2015 ore 20:00:4
Potranno essere delle gran chitarre e tutto il resto ma la paletta è veramente oscena, orrenda e quant'altro!!! Non avranno mai i miei soldi!!!!!
Rispondi
Re: Potranno essere delle gran chitarre ...
di catoblepa utente non più registrato
commento del 11/04/2015 ore 00:51:14
tu dici 'potranno essere delle gran chitarre' ... SONO delle grandissime chitarre!
... caro amico ho la fortuna di possedere 6 Luke USA
1 riedizione prima serie limited ed. con floyd rose
4 seconda serie ponte standard
1 terza serie ponte standard ma con pick up di marzio
(ebbene si a seconda del giorno della settimana utilizzo un colore diverso e ... un giorno alla settimana non suono! (scherzo naturalmente)
ebbene manici e tastiere letteramente da urlo neanche paragonabili ad altri strumenti più costosi
(che peraltro possiedo) ho avuto anche la Music Man 25° anniversario permutata per una delle Luke di cui sopra ... altra chicca notevole, per non parlare della Petrucci ... una tastiera che definire autostradale è dire poco!
ragazzi in Ernie Ball le chitarre le sanno fare e bene e in special modo le tastiere e i manici,
per la paletta ... è solo questione di gusti ... per me è splendida!
prima che qualcuno pensi che sia il classico 'figlio di papà viziato' aggiungo che quelle di cui sopra più un'altra 15na di chitarre che possiedo sono il frutto di 40 anni di passione e anche di sacrifici
e voglio concludere dicendo che ... l'indonesiana non la comprerei!
avete visto e paragonato il retro manico e retro paletta della USA con quello della Sterling?
visto i legni e le venature? ... non è cara la USA ... è cara l'indonesiana!
poi naturalmente è chiaro che ognuno compra quello che può e/o vuole comprare
che si faccia musica con quello che si ha ...
mio modestissimo pensiero naturalmente
buona musica a tutti


Rispondi
Re: Potranno essere delle gran chitarre ...
di fbf [user #36393]
commento del 11/04/2015 ore 14:31:09
Ops, magari sono stato frettoloso: ne ho sempre sentito parlare un gran bene e anche la tua esperienza la conferma però come dici tu i gusti sono gusti e sinceramente cambiassero tipo di paletta la chitarra ne guadagnerebbe...la trovo troppo piccina e sproporzionata rispetto al corpo, poi magari dal vivo è un'altra cosa ma così proprio non riesco a farmele piacere
Rispondi
Re: Potranno essere delle gran chitarre ...
di catoblepa utente non più registrato
commento del 11/04/2015 ore 14:47:23
ma no per carità ... se non ti piace è giusto così ci mancherebbe ... si sta giusto solo parlando
... però se ti capita ... facci un giro e 'palpala' per bene (la USA però!)
ciao e buona vita
Rispondi
Eh, quante chiacchere
di McPex [user #26692]
commento del 11/04/2015 ore 04:56:39
Io compro solo top di gamma e sono felicissimo.
Rispondi
che cosa orribile il satinato ...
di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 11/04/2015 ore 07:59:58
che cosa orribile il satinato dietro al manico che taglia di netto sul lucido della paletta. Potevano almeno farlo sfumato o, che ne so, fare solo il fronte della paletta lucido. A volte certe scelte veramente non si comprendono.
Rispondi
Re: che cosa orribile il satinato ...
di catoblepa utente non più registrato
commento del 11/04/2015 ore 14:53:37
i gusti son gusti ... il satinato nel palmo della mano è una libidine che dovresti provare
poi il retro paletta lo hanno forse voluto proteggere col lucido, dico forse ma ignoro il motivo di questa scelta, a meno che sia più conveniente come tempi di lavorazione verniciare o tutto o niente la paletta ... boh!
a me, ripeto, non crea nessun problema estetico ... ammetto di essere di parte però visto che
ne ho 6!
ciao e buona vita
Rispondi
Re: che cosa orribile il satinato ...
di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 11/04/2015 ore 15:56:17
beh direi che sei decisamente di parte! :) In realtà nel processo produttivo non velocizza, anzi... è più complicato perchè il manico si deve mascherare. Comunque, ovviamente... come sempre... dove c'è gusto non c'è perdenza! :)
Rispondi
E' sempre il solito discorso ...
di nanniatzeni [user #24809]
commento del 11/04/2015 ore 10:56:54
E' sempre il solito discorso comunque,le chitarre da 3000 euro le vendono e quindi le producono.
Esistono delle fasce di prezzo,delle fasce di reddito.
La fabbrica che produce la pasta migliore in Italia, a 1,00 € il pacco,produce anche la linea dei Discount che cosa 40 centesimi.
La griffe che produce le borse da 800 euro produce anche le borse da 59euro degli outlet.
Alla fabbrica costa QUASI uguale produrre i due oggetti,ma uno è rivolto a un mercato più ricco,l'altro a un target più povero.
Ecco magari la chiusura della borsa da 800 sarà un pò più elaborata e resistente di quella da 59,ma son dettagli irrisori.
Lo smartphone da 500 euro esiste anche in versione clonata per i mercati poveri,costa 99,ma è identico.
Stesso dicasi per le chitarre.
Posto e considerato che una chitarra 'industriale' da 500 euro da un margine di guadagno enorme,visto che ci sono forse 200 euro tra legno,ferro e pickup (che a noi costano magari 70 euro il pezzo ma le fabbriche pagheranno si e no 10).
Figuriamoci una da 3000 euro.
In sostanza è così,c'è chi si sente a disagio a bere un prosecco da 5 euro la bottiglia e vira su uno champagne da 80 euro.

Ognuno dei suoi soldi fa quello che vuole,io mi sentirei in colpa a prendere una chitarra da 3000 euro oggi.
Se vincessi al Supernealotto mi sentirei in DOVERE di comprarla,perchè vorrei il 'presunto' top del top.




Rispondi
Re: E' sempre il solito discorso ...
di catoblepa utente non più registrato
commento del 11/04/2015 ore 14:38:27
condivisibile certamente ciò che dici ...
tranne il grosso margine su una chitarra da 500 che ci sarà in Indonesia o in Cina ...
... purtroppo in Italia se solo pensi di produrre una chitarra da 500 euro il margine te lo sei già fumato in imposte tasse e gabelle varie e ancora non hai alzato la saracinesca della fabbrica :(
io francamente non mi sento in colpa con chitarre da 3.000 euro ... però aggiungo che, prima di tutto 'me le sudo' e che, appunto bevo prosecco da 5 euro e non ho 'NIENTE' di firmato (tranne le palette delle mie Luke) anzi non frequento neppure gli outlet ... ecco perchè riesco a comprarmele! ... certo se vincessi al superenalotto avrei il dovere morale di stabilirmi per almeno un mese a San Luis Obispo alla Music Man Factory ma sempre tassativamente con nulla di 'firmato' tranne l'assegno che lascerei a Mr. Ernie Ball :)
saluti e buona vita a tutti
Rispondi
ovviamente la differenza c'è
di jdessi [user #27382]
commento del 17/04/2015 ore 11:22:04
ma bisogna stabilire se vale 2000 euro. E qui il discorso si fa relativo al conto in banca.
Se avessi il conto in banca abbastanza pingue ti direi che li vale, ma siccome non mi posso permettere neanche la Sterling, devo scendere a compromessi e il senso del tatto può anche andare a quel paese ... Non basta stabilire quanto vale un fret ben rifinto, bisogna stabilire anche quanto vale per te un euro: per me un euro vale meno che per un barbone della stazione centrale.
Un'altra cosa; ma quanto sono brutte!? Penso che il massimo della bruttezza lo raggiungano le JP: non discuto che suonino alla grande e che il tatto goda nello sfiorarle,l'olfatto goda il profumo del legno e l'orecchio goda come un riccio nel sentire le armonche ma l'occhio? A chi lo lasciamo?
Rispondi
di guitarchris [user #38472]
commento del 20/04/2020 ore 19:56:54
Da amante e possessore di sole chitarre music man penso che i loro prezzi siano saliti troppo, anche in modo esagerato, era una chitarra di assoluta qualità che si comprava ad un ottimo prezzo, ora forse per seguire il mercato delle PRS o del mondo fender custom shop, anche queste con prezzi un po così, ci si trova che la Luke arriva a 3000, 4000€ e anche più, ripeto pur amando questo modello in particolare non capisco la esagerazione dei prezzi, voluti giustificare con nuovi legni nel top body, legni esotici ma non penso siano soluzioni che fanno cosi presa su chi vuole acquistare, ovvio belle sono belle ma ho sentito chitarre della serie family reserve suonare la metà di una Luke standard, forse c'entra anche la distribuzione ma i loro prezzi non li trovo così giustificati, qualche hanno fa con 1800€ compravi qualunque modello della casa, sicuramente l'usato ben tenuto rimane una buona possibilità.
Rispondi
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