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La più ovvia delle conclusioni: il suono è nelle mani
La più ovvia delle conclusioni: il suono è nelle mani
di [user #35724] - pubblicato il

Si potrebbe discutere all'infinito su quanto del suono risieda nelle mani e quanto dipenda dalla strumentazione utilizzata, ma quando ci si trova davanti a un professionista del blues che alterna Gibson di fascia alta a una Squier conservando lo stesso tono ci si pone qualche domanda.
Si potrebbe discutere all'infinito su quanto del suono risieda nelle mani e quanto dipenda dalla strumentazione utilizzata, ma quando ci si trova davanti a un professionista del blues che alterna Gibson di fascia alta a una Squier conservando lo stesso tono ci si pone qualche domanda.

Come la maggior parte di voi lettori di Accordo sono un amante sfegatato delle chitarre, ampli, suoni e tutto ciò che rotea intorno al mondo delle sei-corde.
Leggo sempre articoli riguardanti il vintage, gli strumenti di nuova uscita, l’ultimo valvolare di grido e, mentre lavoro, mi coccolo nell'immaginarmi con la mia nuova chitarra o il mio nuovo ampli a tirare fuori un suono da guitar hero.
Ho sempre ritenuto, però e per mia fortuna, che le mani fossero la parte del setup dove risiede il Santo Graal del suono e quando torno a casa dalla mia giornata di lavoro imbraccio la chitarra con il solo scopo di voler suonare, migliorare o divertirmi. Tuttavia la conferma di quello che dico me l’ha data un chitarrista che risulterà sconosciuto a molti: tale Mr. Jack Pearson.

La più ovvia delle conclusioni: il suono è nelle mani

Il signor Jack Pearson è un chitarrista mostruoso. Un bluesman che può e sa suonare spaziare dal jazz al funk e non solo. Sa fare musica.
Mr. Pearson ha suonato con tantissimi musicisti famosi tra cui gli Allman Brothers, tanto per citare qualcuno.
Quest'uomo mi ha fatto capire che le mani, e ribadisco le mani, sono tutto il nostro suono.
Ho avuto modo di vedere molte sue video-interviste dove gli ho visto tirare fuori dalla stessa chitarra suoni jazz, blues o rock semplicemente giocando sul tocco o agendo sui potenziometri di volume e tono della chitarra.
La cosa più sconvolgente è che una delle sue chitarre che più ama, e con la quale lo si può vedere suonare anche al fianco di Tommy Emmanuel, è una semplicissima Squier Stratocaster così come esce dalla fabbrica.


Ebbene sì, il sig. Jack Pearson, che si può vedere imbracciare anche chitarre blasonate come Gibson Les Paul o 335, ha tra le sue asce preferite una semplice Squier.
Ogni volta che, alla varie clinic, gli viene chiesto perché mai suoni una tal chitarra risponde sempre la stessa cosa: "è risuonante e mi piace il feeling. Perché non dovrei suonarla?".
Quando gli viene chiesto che amplificatore usa. Spesso risponde: "l’ampli che trovo nel luogo del concerto".
Ha dichiarato di aver suonato per anni amplificatori a transistor e di trovarcisi bene a patto di saperli settare. Per gli effetti gli basta un TS9 (ma questo è un altro discorso, poiché dipende dal tipo di musica che si fa).
 Quando gli si chiede del sustain, lui risponde che è nelle dita.


Dice di aver praticato tanti anni nelle stanze di albergo solo con la chitarra senza ampli e ha imparato ad aumentare il sustain con le sue dita e basta, concentrandosi nel far risuonare la chitarra il più possibile. Il compressore? Non sa cosa sia.

In una sua intervista, l’ho sentito dire di aver mollato la scalatura da .011 perché le sue dita soffrivano e non riusciva ad esercitarsi tanto quanto avrebbe voluto. Ha dichiarato di aver suonato con Stevie Ray Vaughan e che, secondo lui, SRV aveva una fissa delle corde molto grosse, ma che qualsiasi chitarra imbracciasse veniva fuori sempre lo stesso suono, quello di Vaughan.

Il suo tocco è talmente sviluppato che riesce a suonare la chitarra slide senza modificare scalatura o alzare l’action della chitarra. Come invece devo fare io. Signori quest’uomo mi ha messo al tappeto. Gli ho visto simulare il suono del wah wah solo con le dita. Bruciare la tastiera di una Squier esprimendo tutta la sua grande musicalità.
Sono un ormai un fan sfegatato di Jack Pearson e soprattutto, secondo me, musicisti come lui mi aiutano a capire che il sogno di suonare come i miei idoli lo si realizza solo e sempre con lo stesso assioma: impegno, sudore e tanta passione.
Quando gli chiedono come fa ad avere delle dita che scivolano sulla tastiera come fossero acqua risponde: "Sono trent’anni che mi esercito", con un bel sorriso.

Grazie Jack Pearson, continuerò a comprare chitarre, ampli e desiderare strumenti vintage, ma da oggi ho un motivo in più per tornare a casa e mettermi a suonare piuttosto che vedere la demo della nuova chitarra messa in commercio da chi che sia.

gli articoli dei lettori jack pearson
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Sito ufficiale Jack Pearson
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Vecchia diatriba
di barandrea [user #33283]
commento del 25/04/2015 ore 16:14:17
E' una vecchia diatriba, che non avrà mai fine, ma io la penso come te, e lo penso da quando, molti anni fa, ad una clinic, vidi Pat Metheny suonare con le chitarre degli astanti, compresa la mia, per fare degli esempi, e tirare sempre fuori lo stesso suono, e dire che il suo è certamente molto effettato
Rispondi
Mantra.
di fender66 [user #1640]
commento del 25/04/2015 ore 16:15:12
Questo articolo dovremmo leggerlo tutti i giorni. Come un mantra!
Rispondi
pregio e a volte difetto
di raulermes utente non più registrato
commento del 25/04/2015 ore 16:24:13
concordo pienamente: il BEL suono è nelle mani, ma non solo......suono con un "vecchio" cantante che qualunque chitarra suoni con qualunque ampli ha sempre lo stesso suono fastidioso.Noi lo definiamo "gratta e vinci". al contrario il giovane chitarrista del gruppo è bravo ed ha proprio un bel suono, qualunque chitarra usi. peccato che qualunque chitarra usi ha sempre lo stesso suono: distorto, saturo, anche se suona APASHE con una stratocaster il suono è identico al suono di quando la suona con una les paul o una grestch. per questo affermo che è un pregio, il bel suono nelle mani, ma anche un difetto
Rispondi
Non lo conoscevo
di Cosimo [user #2023]
commento del 25/04/2015 ore 16:25:49
Grazie per la segnalazione
Rispondi
"Per gli effetti gli basta ...
di aghiasophia utente non più registrato
commento del 25/04/2015 ore 16:27:47
"Per gli effetti gli basta un TS9 (ma questo è un altro discorso, poiché dipende dal tipo di musica che si fa)". Quello che qui è messo tra parentesi è la sostanza vera dell'intero discorso.
Se uno fa blues (generi derivati e affini) è un conto e il tipo di attitudine può portare a sintetizzare quell'esperienza performativa così come nella seconda parte del titolo: "il suono è nelle mani". Se uno prova a fare altro, tipo shoegaze, noise, post-rock il suono riseiderà evidentemente altrove (in parte anche nelle mani. In parte). è la solita vecchia questione.
Rispondi
C'è molto da imparare dai ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 25/04/2015 ore 16:57:51
C'è molto da imparare dai professionisti, ma visto che la chitarra devo usarla io, se dovevo suonare qualcosa di Slash con la Strat e l'AC15 non ottenenvo neanche lontanamente lo stesso suono che ho con la Les Paul ed il JCM800, qualunque equalizzazione provassi ad avere. Ed inoltre, visto che il suono lo puoi modulare personalizzando la chitarra o l'ampli, inserendo effetti vari e tutto il resto, direi che il feeling che lo strumento ti offre esula da tutti questi discorsi. Per fare hard rock magari prendi una RG e ci fai le stesse cose che fai con una Les Paul e ottieni pure suoni molti simili, ma io con il manico wizard litigherò sempre, quindi come la mettiamo? Poi che uno si trovi bene pure con la Squier non mi sembra niente di così trascendentale, ma qua sottovalutiamo anche il fatto che la chitarra me la scelgo anche con gli occhi ed una Les Paul Standard Gibson sarà sempre (nel 99,99999999999% dei casi) più bella e meglio rifinita della Standard della Epiphone. Altrimenti cosa siamo, tutti deficienti a spendere migliaia di euro alla ricerca dell'ampli o della chitarra perfetta? Inoltre, non ultimo, chi di musica campa non fa nient'altro nella vita, suona dalla mattina alla sera...Io studio e mi faccio un mazzo così, mi rimangono giusto un paio d'ore il weekend per rilassarmi con chitarra ed ampli acceso a casa mia, ci manca solo che devo sbattermi a dimostrare a me stesso che con 300€ di spesa invece che 2400€ otterrei gli stessi risultati in termini di sound (cosa della quale personalmente non sono capace). Poi ok il suono nelle di questi grandi artisti, ma io di allucinazioni sonore non soffro e, ad esempio nell'ultimo disco di Bonamassa, penso di riuscire a percepire quando usa la 335 e quando invece la Les Paul, o magari un'altra chitarra a corpo pieno e con humbuckers. Poteva registrare tutto con una sola chitarra? Certo che si, ma secondo me il disco sarebbe stato molto più piatto, a maggior ragione tenendo presente il fatto che lui registra tutte le parti di chitarra e sono, per me, i fraseggi, i bending ed i vibrato energici a renderlo riconoscibile, più che il suono che delle sue chitarre.
Rispondi
Re: C'è molto da imparare dai ...
di Repsol [user #30201]
commento del 26/04/2015 ore 01:08:09
Sono d'accordissimo con la tua analisi, la penso esattamente anche io così.
Credo che questa diatriba vada avanti da anni perchè c'è un po' di verità da una parte e un po' di verità dall'altra. Se fossimo tutti d'accordo non ci sarebbe da discutere...
Io rispetto il pensiero di chi dice che il suono è nelle mani ma non lo condivido.
Se così fosse perchè alla Strato hanno messo lo switch a 3 e poi 5 posizioni?
Non si poteva fare tutto con le dita?
E perchè la Les Paul ha 2 humbuckers e non uno magari solo al ponte? (Prova tu a tirar fuori il suono del pickup al manico con quello al ponte).
E perchè gli ampli hanno la regolazione dei toni?
E perchè i musicisti (ad esempio Bonamassa) si portano sul palco decine di chitarre?
E perchè ci sono decine di tipi di coni (Alnico, ceramici et..) e di cabinet (closet back, open back)?
Potrei continuare all'infinito con questi perchè, ma la mia risposta è una sola: perchè tramite tutto questo, oltre che con le proprie dita, si costruisce il proprio suono.
Rispondi
Re: C'è molto da imparare dai ...
di swing [user #1906]
commento del 27/04/2015 ore 11:46:25
Concordo con chi dice che il suono è nelle mani, perché altrimenti non ci sarebbero differenze tra un professionista e l'ultimo arrivato che suona in un pub con la stessa strumentazione del primo, li si potrebbe distinguere ascoltando anche solo una nota. Quello che fa la differenza sta anche nella facilità nel suonare seppur con un ampli che non ci garba, io questa facilità la perdo all'istante quando il suono che ottengo non mi piace, un professionista magari no.

Concordo però forse più con quello che hai scritto tu, io so che se prendo in mano due chitarre diverse il mio suono è diverso, eppure sono sempre io che le suono, ancor più con ampli diversi.
Se ci dicono che l'assolo di The Wall è stato registrato con una Les Paul fatichiamo a crederci, ma oltre la chitarra quello che fa il suono è anche tutto il lavoro di amplificazione e produzione (P.S. l'assolo di The Wall è stato registrato con la Les Paul dritta nel banco mixer).
Rispondi
A tutto quello che sinè ...
di giambu [user #4070]
commento del 25/04/2015 ore 17:56:18
A tutto quello che sinè detto aggiungerei che mi farebbe piacere sentire come suona il Sig.Pearson prima con una Squire e un ampli a transistor da 10 watt e subito dopo con tutta un'altra strumentazione...
Mi pare che tutti si vogliano consolare pensando che la loro chitarra da 150 € sia più che adeguata per suonare come chiunque. Ma così non è.
E chi suona da Dio con 150 € probabilmente suonerebbe come tutto il Pantheon con 3000!!!
Mi pare una forma di snobismo come un altra sostenere certe cose (da parte di determinati professionisti).
Rispondi
Qualche anno fa un pomeriggio ...
di henrysg [user #40175]
commento del 25/04/2015 ore 18:08:19
Qualche anno fa un pomeriggio sono andato a casa del mitico gigi cifarelli e lui con la mia vecchia ibanez jem e un ampli vox da casa suonava come robben ford. È vero che il suono è nelle mani del chitarrista ma io penso che a volte non si conoscono a fondo le potenzialitá del proprio strumento. Su accordo c'è un video molto interessante di joe bonamassa che gioca con una les paul e tira fuori di tutto.
un saluto
Rispondi
mai che si siedano davanti ...
di eugenio01 [user #39191]
commento del 25/04/2015 ore 19:24:43
mai che si siedano davanti ad uno stesso ampli prima con una l5 e poi con un hagstrom -ne ho una quindi i possessori di hagstrom semiacustiche non si irritino-
MAI
Rispondi
Per me il succo è un altro
di nick74 [user #15609]
commento del 25/04/2015 ore 19:52:2
Scusate, ma tutte le chitarre suonano bene, altrimenti non le si venderebbe!
Però cosa ci si deve eseguire? Come è settata la chitarra?
Jack Pearson usa una Squier, ma attenzione questa ha sì un suono decente, ma non usa, a quanto posso vedere, la leva.
Nelle caratteristiche costruttive la differenza fondamentale tra una chitarra decente da una ottima, soprattutto se ponte vibrato, la costituisce proprio questo dettaglio.
Fissando il ponte anche un pezzo di legnaccio migliora rispetto allo stesso con ponte lasciato flottante.
Ne derivano intonazione, sustain, tenuta dell'accordatura e altezza delle corde!
Inoltre sentendo le demo, non si rimane colpiti dal suono. La tecnica è eccelsa. A mio parere il suono no.
Rispondi
Re: Per me il succo è un altro
di giambu [user #4070]
commento del 25/04/2015 ore 23:43:33
Non sono d'accordo.
Anche se non uso la leva, preferisco lasciare il ponte flottante sulla mia stratocaster. Il suo suono caratteristico viene anche da li. E non è quello di una telecaster, e non solo per i diversi pickup o per le corde passanti.
È un suono più dolce, più mobido, e a questo contribuisce anche il leggero allentamento delle corde per via del ponte che si alza impercettibilmente quando faccio il vibrato.
Rispondi
Il suono è nell'ampli, poi ...
di kelino [user #5]
commento del 25/04/2015 ore 21:31:30
Il suono è nell'ampli, poi negli effetti edopo viene la chitarra.
Rispondi
Re: Il suono è nell'ampli, poi ...
di antales [user #4163]
commento del 25/04/2015 ore 21:48:05
Concordo quasi totalmente. Una piccola percentuale alle mani la lascerei ma prima viene la catena, se parliamo di suono.
Se parliamo di stile o playing, di approccio allo strumento o chiamatelo come vi pare, allora possiamo parlare di mani.
Mi sa però che su questo argomento gli accordiani non si troveranno mai "d'accordo".
Rispondi
Re: Il suono è nell'ampli, poi ...
di Sykk [user #21196]
commento del 26/04/2015 ore 01:39:18
mille punti per te!
a meno che non parliamo di chitarre con tipologie di pickup diverse (single o humbucker)
ci metterei dentro anche l'effetto psicoacustico dato da quello che fanno gli altri strumenti
Rispondi
Re: Il suono è nell'ampli, poi ...
di mattconfusion [user #13306]
commento del 27/04/2015 ore 09:22:38
andando ancora più in profondità si potrebbe dire che buona parte del suono di un amplificatore è fatto dallo speaker, che sarà una ovvietà ma a molti quando lo dici cadono dal pero...
Rispondi
Re: Il suono è nell'ampli, poi ...
di Zado utente non più registrato
commento del 28/04/2015 ore 23:22:39
Non ti scordare il plettro,anello della catena sempre ignorato ma che varia drammaticamente il suono,ben più di tanti altri fattori esoterici come la stagionatura del legno o il palissandro brasiliano o meno di una tastiera.
Rispondi
dipende
di JFP73 utente non più registrato
commento del 25/04/2015 ore 22:00:02
Io ho tre chitarre costruttivamente molto diverse tra loro. Io sono sempre lo stesso ma ognuna di loro influenza sensibilmente il suono
Rispondi
Re: dipende
di bobchill [user #6868]
commento del 01/05/2015 ore 19:45:49
Secondo me hai centrato il punto. Il suono è una risultante di diversi fattori che concorrono, nessuno dei quali purtroppo è trascurabile.
Rispondi
Di tutto diciamo che la ...
di marcomo utente non più registrato
commento del 25/04/2015 ore 22:40:52
Di tutto diciamo che la sintesi migliore è questa:
"...tornare a casa e mettermi a suonare piuttosto che vedere la demo della nuova chitarra messa in commercio da chi che sia...."

Anche io sono molto d'accordo con quello che dici, rimango spesso sbigottito anche sui forum dove si commentano spessissimo le demo del nuovo giocattolo piuttosto che le lezioni o tutorial che vengono offerti da professionisti e non...

Conosco tante persone che hanno 10.000 euro di strumentazione e suonano obbiettivamente male, come conosco tante che ne hanno altrettanti e suonano bene, ma conosco anche persone che con un rig da 500 euro fanno quanto se non di più degli altri.

La musicalità e lo studio sono tutto...emulare Slash con un JCM800 e una LP custom shop può essere divertente ma alla lunga ti accorgi che sei un pappagallo che nella maggior parte dei casi non sa ciò che fa o_O!!

Poi è indubbio che ogni ampli di modello diverso colori il suono in modo suo ci mancherebbe altro il distorto di un mesa non è sicuramente un orange o un marshall, ma il più delle volte non è importante..sono dettagli che poi si perdono nell' amalgama, tant'è vero.. che molto spesso capita che dicano: EHI davvero bello il suono, che ampli usi??? se il suono dipendesse dalla strumentazione non capiterebbe perchè sarebbe riconoscibile a orecchio...pensa poi quando scoprono che uni un pod o un classic 30 dei poveri :-DD

La fortuna è che molti chitarristi sono molto concentrati sullo spendere soldi e tempo per nuovi giocattoli e poco per lo studio, quindi in sostanza c'è meno concorrenza :-))

Rispondi
Re: Di tutto diciamo che la ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 26/04/2015 ore 09:45:3
Giusto perchè mi sembra di essere chiamato in causa, anche qualora una persona voglia semplicemente fare il pappagallo il problema dov'è? C'è forse un vademecum che stabilisce il modo giusto di coltivare una passione e spendere i propri soldi? Poi, il mio discorso era un altro, ovvero che per quanto questo famoso suono sia nelle mani, la strumentazione che si usa pone qualche vincolo e non solo per il pregio ma anche per la tipologia. Quindi, se ti piace suonare come genere hard rock anni '80, non necessariamente Slash, anche roba tua, forse, nella ignoranza ed esperienza, una Les Paul ed un JCM800 vanno meglio che una Strat ed un AC15. In ultima analisi, che uno usi un pod da 30€, una Classic30 usato da 300€ o un ampli boutique, a me non importa un fico secco, se ha un bel suono gli faccio i complimenti e basta. Poi ad onor del vero proprio ieri ho visto un gruppo per la tredicesima volta in undici mesi, la terza nel locale in questione: la prima volta il chitarrista non aveva ampli, un pod e direttamente nell'impianto; la seconda un Blues Junior; ieri una DV Mark da 40W; stesso chitarrista, stessa scaletta, stesso suono nelle mani, stessi pedali, però stranamente ieri sera bucava il mix molto meglio, non aveva volumi altelananti che lo portavano a sparire nei vari pezzi...Poi per carità, ci sono persone con verità migliori di quelle di altri, che possono anche mettersi a sindacare come gli altri siano in errore nel modo di portare avanti un hobby...Ah, credo che la strumentazione dovrebbe essere anche adeguata alle esigenze del gruppo, ma se la maggior parte di noi non suona in un gruppo, sarà libera di prendersi in assenza di vincoli gli strumenti che più gli garbano?
Rispondi
Re: Di tutto diciamo che la ...
di marcomo utente non più registrato
commento del 26/04/2015 ore 10:05:42
1) non eri chiamato in causa il mio voleva solo essere un commento generale...
2) nessuna obiezione sul fatto di avere buona strumentazione, troppo spesso però ,molti credono che la differenza di una "vite" sia fondamentale per avere il suono più fico.
3) sicuramente la strumentazione deve essere adeguata alle esigenze del gruppo, e uno può prendersi gli strumenti che più gli garbano
4) il concetto voleva essere poi un'altro...se uno sa suonare suona bene con quasi tutto ciò che gli passa per le mani se uno "esagera" con la strumentazione deve anche poterselo "permettere" :-)

Buona musica
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Suonando la chitarra,diversamente da altristrumenti, ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 26/04/2015 ore 07:57:24
Suonando la chitarra,diversamente da altristrumenti, si mettono le mani direttamente su cio' che genera il suono, ovvero la corda vibrante.... e la corda é molto cedevole e quindi estremamente sensibile a come viene premuta e pizzicata. Ogni nota viene accompagnata da cosí tante variazioni di intonazione, attacco, sustain, vibrato, smorzatura del suono, volume, contenuto armonico, che ciò diventa cosí importante e preponderante, da far passare altre questioni, come la struttura e pregio dello strumento decisamente in secondo piano. Per cui si, le chitarre, hanno suoni molto differenti, ma siccome le varianti sonore che introduciamo con le mani sono molteplici e determinanti, al resto, sia l'ascoltatore comune, sia l'addetto ai lavori, prestano decisamente poca attenzione
Rispondi
Re: Suonando la chitarra,diversamente da altristrumenti, ...
di paserot [user #21075]
commento del 26/04/2015 ore 08:35:58
poi se è lasca non suona e se troppo tesa si spezza :-)
ciao Yaso
Rispondi
Re: Suonando la chitarra,diversamente da altristrumenti, ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 26/04/2015 ore 09:09:1
C i a o
Rispondi
Re: Suonando la chitarra,diversamente da altristrumenti, ...
di mafuz [user #19122]
commento del 26/04/2015 ore 20:02:40
Amen. Con buona pace di tutti, mi sembra la riflessione più equilibrata e condivisibile. Concordo in pieno senza se, ma, distinguo, premesse e postfazioni.
Rispondi
Grazie
di maxpater [user #6230]
commento del 26/04/2015 ore 11:31:30
Articolo molto interessante. Nulla da aggiungere. Grazie
Rispondi
sono pienamente d'accordo..ma
di fender64 [user #14522]
commento del 26/04/2015 ore 14:12:56
bisognerebbe vedere cosa c'è sotto il cofano di quella squire..
Rispondi
Mani, strumenti e suono
di Claes [user #29011]
commento del 26/04/2015 ore 14:43:25
Quando un sound ti gasa usi le mani molto meglio. Entusiasmo, voglia di "darci dentro..." Vale anche per chitarra e ampli + pedalini.
Rispondi
Re: Mani, strumenti e suono
di voodooman [user #8538]
commento del 26/04/2015 ore 17:31:54
Giustissimo!
Per il resto...invece che alle mani io penso ai piedi: camminiamo sempre allo stesso modo ma con scarpe diverse facciamo cose diverse, scarpe diverse ci aiutano a camminare meglio. Se piove la mia camminata non cambia ma se le mie scarpe sono traspiranti mi bagno i piedi! Se devo affrontare una lunga passeggiata o vado a correre le scarpe con una suola ammortizzata mi faranno camminare e correre meglio. Ovvio anche che se non mi alleno non durerò un chilometro o non sarò mai un atleta!
Rispondi
Logico che una SG + ...
di poseidon [user #30697]
commento del 26/04/2015 ore 17:54:43
Logico che una SG + Marshall distorto non suona uguale a una Squier Strat + voxac30 pulito, anche nelle stesse mani, questo è evidente.
Il messaggio credo sia un altro, e cioè che un bravo chitarrista riesce a suonare bene e ad avere un bel sound anche con una strumentazione economica.
Con una Squier Strat, se ovviamente è un modello senza problemi o difetti di sorta, si possono suonare le stesse identiche cose che fai con una Fender americana, e se, appunto, il chitarrista è un manico, non è detto che il risultato sia peggiore.

Poi a sto luogo comune che le Squier siano immondizia io non ho mai creduto. Ce ne ho una dal 1996, non ci ho cambiato nulla e mi diverto ancora oggi a suonarla.

Rispondi
"soprattutto" mani
di matteofalco86 [user #43254]
commento del 26/04/2015 ore 23:46:57
credo che il suono sia soprattutto nelle mani...poi è logico che bisogna usare il buon senso e non si può suonare gli Slayer con un AC15 e una telecaster...però nulla è bianco o nero ci sono le sfumature in mezzo...io una sera ho visto Scott Henderson (il cui suono non si può dire che non sia ben distinguibile) suonare, invece che con la sua solita strumentazione, con un'ampli su canale pulito e fare tutto il resto del suono con un korg pandora (uno dei multieffetti più marci che conosca...)...suono non uguale, ma estremamente simile a quello che ha di solito...risultato sonoro per il pubblico: estremamente soddisfacente!Tanto per dire che senza la sua strumentazione, Scott Henderson lo show lo ha fatto comunque, ma con la sua strumentazione e senza Scott Henderson, lo spettacolo nun se faceva...credo che il problema nasca quando cerchiamo di far fare alla nostra strumentazione ciò che le nostre mani non son buone a fare...ma se le mani di qualcun altro ce la cavano, forse vuol dire che le mani sono importanti, e sono la componente essenziale...quella senza le quali proprio non se ne fa nulla...il resto viene poi...
Rispondi
Roger Federer
di claudiodigaetano [user #23679]
commento del 27/04/2015 ore 10:05:13
La realtà è che sono importanti entrambe le cose.
Federer rimane Federer anche se gioca con la mia racchetta. Per giocare Wimbledon e vincere il torneo ha però bisogno della sua racchetta, equilibrata a suo modo, con il manico adatto a lui, accordata come vuole lui.
Questo vale per Valentino Rossi e per tutti coloro che usano uno strumento per il proprio mestiere...qualunque sia lo strumento, purchè sia quello che ognuno ha scelto in base alla propria personalità.

Per questo motivo non credo esistano strumenti buoni o strumenti cattivi, esistono solo strumenti adatti alle caratteristiche di ognuno di noi. Io non riesco proprio a suonare le Les Paul, come non riesco a giocare con la racchetta di Federer.

Tecnica e strumentazione (la propria) vanno di pari passo.

Claudio
Rispondi
il valore della comunità di Accordo
di maxventu [user #4785]
commento del 27/04/2015 ore 10:20:15
Articolo ESTREMAMENTE interessante. Il valore della comunità di Accordo è anche nel far conoscere chitarristi, come questo, che altrimenti non si conoscerebbero. Come giustamente ha detto qualcuno più sopra, questo Pearson è un "manico", nel senso che sta su un palco e se la gioca alla pari con il Sig. Emmanuel. Detto ciò, eh eh, chissà che qualcuno non si sia divertito a prendere una Custom Shop, e rimarchiarla "Squier" sulla paletta, sarebbe un simpatico esperimento di marketing.
Secondo me il suono di un chitarrista, a parità di settaggio e di attitudine/genere (cioè non sto dicendo che una Schecter EMG attaccata a un Mesa con gain 10 suona come una Gretsch attaccata a un Twin) deriva dai seguenti fattori (e il video di Pearson lo dimostra) :

- mani (dx E sx)/tecnica del chitarrista + tecnica di plettrata = almeno 85%
- pick-up e wiring "elettronica" (tra cui anche qualità del jack, qualità saldature, cavi, tipo - condensatori e pots etc) 5%
- tipo corde (calibro, wound, ruvide o liscie) e qualità (nuove o vecchie) = 2%
- regolazioni pots volumi e tono 1,5%
- hardware (tipo e materiali ponte, relativi materiali) 1 %
- tipo giunzione (avvitato, set neck, neck through) 1,5%
- tipo di chitarra (solid/chambered etc) 1%
- setup (distanza pickup da corde, action etc) = 0,5%
- stato usura e materiale tasti (nickel/acciaio) 1 %
- legno tastiera/manico 1%
- legno body 0,5 %

il tutto, s'intende a parità di situazione a valle della chitarra quindi ampli, settaggi, cavi, volumi, effetti, microfonaggio, ambiente etc.
In altri termini, e qui faccio un esempio personale, io sono un chitarrista hobbista mediocre, mi sono registrato e riascoltato tante volte in tante situazioni e con chitarre diverse. Il mio timbro ed il mio playing rimangono fondamentalmente uguali sia con una Suhr (solo per fare un nome indiscusso top di gamma) che con una Squier (solo per stare all'esempio di cui al video); non è scontato che la Suhr (o equivalente) "perdoni" di più al chitarrista mediocre, ma è anche vero che con chitarre ben fatte è più facile raggiungere un settaggio stabile ed ottimale, ed è più difficile incappare in problemi di tipo "macro" (esempio intonazione, perdita di accordatura, rumori vari, note che friggono, dead spots etc)
ciao
max
Rispondi
Grazie
di claude77 [user #35724]
commento del 27/04/2015 ore 10:37:55
Grazie a tutti per aver letto il mio articolo e grazie a tutti coloro che hanno commentato sia i commenti di consenso che dissenso ricevuti.
Un articolo, per bene che possa essere scritto, lascia sempre tutta una serie di questioni non chiarite.
Il senso del mio articolo era comunque incentrato sull’importanza, a volte dimenticata da me compreso, di quanto noi siamo gli artefici del nostro suono e di quanto importante sia questo.
Come penso di aver detto, io sono il primo che ama acquistare le chitarre imparare a colorare il mio suono e ricercare ampli o effetti che possano migliorare e accrescere il mio suono.
Ciò che voglio imparare a non scordare è che mai e poi mai l’acquisto di un strumento mi darà le capacità che cerco, ma di questo ne sono felice.
Sarebbe troppo facile andare a comprare l’arte di suonare ad un negozio. Il bello dell’arte e nello specifico della musica è che non lo puoi comprare ma lo devi conquistare con l’applicazione quotidiana, l’impegno e lo studio. Questo lo trovo meraviglioso e persone come Jack Pearson mi danno fiducia perché sono la prova vivente che lo strumento è il mezzo e non il fine attraverso il quale posso esprimere la mia musicalità.
Andrei oggi stesso dal mio negozio di fiducia a comprare altre fantastiche chitarre da aggiungere alla mia, ancora piccola, collezione. Ne sarei felice possessore e la mia voglia di suonare e fare musica ne uscirebbe solo aumentata ma ciò non mi darebbe in automatico un accrescimento delle mie qualità.
Buona musica a tutti che sia una Squier o una Custom shop
Rispondi
Innanzi tutto invito gli accordiani ...
di xstrings utente non più registrato
commento del 27/04/2015 ore 10:39:26
Innanzi tutto invito gli accordiani ad osservare bene la foto di Mr. Jack Pearson nell'articolo, secondo me in realtà è Giovanni di Aldo Giovanni e Giacomo!! ahahah vi ricordate Nico quando facevano i sardi??? hahahah è luiiiiiii!!!
Scherzi a parte, che il suono stia nelle mai, nellla chitarra, nell'ampli, nel pedale o ovunque voi vogliate a me non me ne importa una cippa, io suono con ciò che posso permettermi e da li metto tutto il mio inpegno con le mani e con il cuore punto e basta, è inutile che mi autoparagoni alle icone della sei corde perchè io sono io e loro sono loro, quindi mi godo la musica con ciò che posso avere e che posso fare ed è questo ciò che pe me conta di più! ;)
Rispondi
Un articolo fatto apposta per far partire una discussione infinita...
di Frenchi Farina [user #5026]
commento del 27/04/2015 ore 11:42:49
...scherzo, ma non troppo. "Il suono è nelle mani" è come "il legno della chitarra elettrica è fondamentale per il suono", uno di quei luoghi comuni destinati a dividere più che a unire...

per conto mio, dopo più di tre decenni passati a lottare su strumenti di vario livello (e a registrarmi, in modo da avere una testimonianza abbastanza obiettiva - per quanto possa essere obiettivo un ascolto che dipende dal momento in cui lo si presta), mi son convinto che le mani (cioè la parte umana del suono) dipendono da quello che hanno sotto.

Quindi è sì vero che il suono lo fanno le mani, ma non a prescindere da tutta la strumentazione che si usa: lo stesso Pearson dice di usare quella Squier (e non la prima che capita, non un'altra qualsiasi) perchè ci si trova perfettamente a suo agio, è risonante e comoda per lui.
Come hanno detto altri più sopra, se lo strumento/pedale/ampli che sto usando mi gasa, mi invoglia a suonare, le mie mani seguiranno per forza l'emozione...

Poi è chiaro anche che il genere musicale che si suona dev'essere uno di quelli dove il tocco può fare la differenza a prescindere dalla strumentazione: se suoni rockabilly hai voglia a usare le mani ma senza uno slapback echo e un bigsby ti mancherà sempre qualcosa...il tipo di jazz/blues che suona Pearson puoi farlo anche con un Bandit e una Squier, tranquillamente.
Rispondi
Non tanto ovvia e nemmeno ...
di darkfender [user #16554]
commento del 27/04/2015 ore 12:35:22
Non tanto ovvia e nemmeno tanto corretta.
La maggior parte del suono sta nella testa...
Una piccola parte nelle mani forse.

Alcune cover band hanno musicisti davvero simili agli originali.
La cosa richiede una smisurata quantità di tempo ed essendoci pochi motivi per farlo succede raramente.
Alla fin fine il suono è frutto di anni e anni di studio e di scelte tecniche....
Poche persone ambiscono per tanto tempo a diventare delle copie di altri musicisti.

Qualcuno si e lo dimostra.
Rispondi
Uno dei migliori interventi di sempre....
di distorto [user #28299]
commento del 27/04/2015 ore 14:05:19
Caro Claude77, sono d'accordissimo con te, però aggiungo che il suono è nella testa del musicista e nella sua bravura a trasferirlo sullo strumento, io penso che il 99% del suono lo fa il nostro orecchio, se non si ha un buon gusto, una buona intonazione nella testa, hai voglia a praticare bending e vibrati, questi saranno sempre stonati, il 98% dei chitarristi trascura che lo strumeno più importante è orecchio-cervello, educare l'orecchio, l'intonazione, la pulizia, se si hanno queste cose allora poi possiamo parlare di gibson,fender,ibanez ecc.......
Non credo assolutamente che per fare della particolare musica ci vuole lo strumento giusto, chi ha detto che con una strato o tele, non si può fare metal o jazz? O con una les paul non si può fare funk? In giro si è visto di tutto e di più, meditate gente, meditate.
Rispondi
"Il suono è nelle mani" ...
di EarlBostic [user #39111]
commento del 28/04/2015 ore 02:14:38
"Il suono è nelle mani" nel senso che lo stile e il modo di suonare di un chitarrista - o qualsiasi musicista - è identificabile per le sue peculiarità qualsiasi sia lo strumento che utilizzi: se dai una Harmony (settata a dovere, eh) a Steve Vai, non è che diventa Junior Watson, così come Junior Watson non suonerà For the love of god se imbraccia una JEM. Il resto sono solo chiacchiere.
Rispondi
Re: "Il suono è nelle mani" ...
di darkfender [user #16554]
commento del 28/04/2015 ore 11:49:05

Vero ma...
c'è chi suona con le mani e chi suona con la testa (il cuore lo escludo perché non sono un romantico nella musica).

Sono 2 cose differenti.
Chi ha un sound in testa cerca di ottenerlo con qualunque chitarra, lavorando sull'ampli e con qualunque ampli, lavorando sull'eq e sulla tecnica.

La scelta della strumentazione serve ad andare nella direzione del suono che si vuole ottenere, e non è invece la strumentazione a portarci dove vuole lei.

Per far suonare una strato come una LP bisogna snaturarla attraverso compromessi.
Per far suonare un MESA come un matchless idem.

Ecco perché ha senso una scelta consapevole della strumentazione.
Sono sicuro che se Steve vai voul far suonare una TELE come una TELE e non come una JEM lo sa fare eccome senza trapianto di mani.
Rispondi
Re: "Il suono è nelle mani" ...
di EarlBostic [user #39111]
commento del 29/04/2015 ore 01:35:08
Ciao, Darkfender. Quello che hai scritto è esattamente il mio pensiero e lo hai ampliato per quanto riguarda la scelta della strumentazione: a tal proposito ti consiglio di guardare - se non l'avessi già fatto - un video davvero interessante di Randy Richter. E' un chitarrista rock 'n' roll che smonta un po' tutte le pippe mentali degli appassionati del genere, i quali - come tutti i fissati con uno stile musicale - pensano che la strumentazione appropriata sia la condizione sufficiente per imitare un certo tipo di suono... nel video fa capire come questa ti possa aiutare e come vada scelta con criterio ma anche che il suono viene prima dalla testa che da altro. Un esempio è quando sei costretto a suonare con strumenti non tuoi: questo capita a tutti i chitarristi del mondo almeno una volta nella vita, ad alcuni quasi tutti i giorni e ad altri spesso e volentieri... eppure non è mai morto nessuno!
Rispondi
Concludendo col Bocchino...
di maxiltozzo [user #28955]
commento del 28/04/2015 ore 13:42:29
Comunque a proposito della sua Squier Bullett, Pearson afferma che " Una chitarra elettrica deve suonare da spenta: Come quella Squier con cui ho suonato durante il tributo spettacolo Gregg. Non l'ho collegata all'ampli, al negozio, ma ho capito che sarebbe stata una grande chitarra. Ho suonato un pò acusticamente. Aveva la più grande risposta e vibrato ... aveva un sacco di sustain. Un paio di amici l'anno provata e non hanno trovato in lei alcun grosso difetto, anzi le note basse sono davvero "strette" (non so cosa intenda - NdR) e le note alte hanno una certa qualità". Aggiungo io, da dilettante, che se il manico è dritto, i tasti sono posati bene, le meccaniche tengono un minimo l'accordatura, il ponte vibrato fa un minimo del suo dovere, i pick-up non scorreggiano, per 100 euro possiamo essere più che soddisfatti di una Squier di tal fatta, in fondo noi, rispetto a Jack, non sappiamo nemmeno suonare! Per cui, andiamo al negozio, proviamone un paio di queste entry level sui 100 euro (Squier, Pacifica, Stagg, Jack&Danny, Cort, Greg Bennett, Ibanez...) e con un pò di fortuna possiamo divertirci per un pò di anni e senza paura di perdere qualche pezzo di vernice sullo spigolo del muro! E a comprare una chitarra "più migliore assai" o per un up-grade della stessa, c'è sempre tempo! Io ad esempio, quando suonavo il sax, ne avevo uno di media qualità , ma quasi subito cambiai il bocchino per un Selmer: infatti ogni sassofonista sa che i bocchini devono essere fatti bene!
Rispondi
Crisbio! Ho dimenticato una H!
di maxiltozzo [user #28955]
commento del 28/04/2015 ore 13:43:34
Rispondi
Non mi meraviglio che suoni ...
di Guycho [user #2802]
commento del 28/04/2015 ore 15:57:4
Non mi meraviglio che suoni una Squier, perchè una volta ne provai una dal suono spettacolare. Capita una su 30, ma capita!
Rispondi
Non conoscevo Jack Pearson,è semplicemente ...
di esseneto [user #12492]
commento del 29/04/2015 ore 09:57:22
Non conoscevo Jack Pearson,è semplicemente straordinario!
Rispondi
Re: Non conoscevo Jack Pearson,è semplicemente ...
di luvi [user #3191]
commento del 10/05/2015 ore 18:16:23
Evviva, qualcuno che se ne sia accorto c'è!!!

Da quando è stato pubblicato l'articolo mi sono andato a vedere tutti i video sul tubo riguardanti Pearson che, come molti immagino, non conoscevo...
E un chitarrista favoloso, per quanto poco conosciuto e questo mi pare di gran lunga l'elemento più interessante, rispetto alla solita diatriba sul suono che sta qui o là...

La Musica sta nel Musicista, non negli strumenti che egli utilizza per crearla e su questo proprio non ci piove, direi! :-))
Rispondi
Re: Non conoscevo Jack Pearson,è semplicemente ...
di esseneto [user #12492]
commento del 10/05/2015 ore 19:55:26
Detto anche da te che ti occupi di costruire un componente fondamentale della chitarra elettrica come il pick up, che ogni musicista ha il suo suono a prescindere dalla qualità della strumentazione che utilizza è l'ennesima conferma di quanto da sempre io affermo.
Rispondi
Re: Non conoscevo Jack Pearson,è semplicemente ...
di luvi [user #3191]
commento del 10/05/2015 ore 20:30:04
Direi che ogni musicista decentemente "maturo" abbia un suo suono e ne mantenga i tratti fondamentali con qualunque strumentazione si misuri.
Non è per tutti così, però: perlomeno non per chi mostri carenze evidenti nel controllo del tocco o nella qualità del fraseggio, ad esempio... il suono in questi casi è spesso bruttino e non c'è pickup, fantastica pedalboard o ampli boutique che da soli possano magicamente trasformare in carrozza la zucca.
Imprescindibilmente occorre migliorare sè stessi, per poter sfruttare davvero le possibilità offerte da una buona strumentazione!
Per il resto ci sta tutto, compreso il fatto che nei casi più fortunati l'inserimento di un elemento di qualità fornisce una valida e rinnovata motivazione (psicologica, oltre che effettiva) verso il miglioramento necessario per poterlo apprezzare! :-)
Rispondi
Re: Non conoscevo Jack Pearson,è semplicemente ...
di esseneto [user #12492]
commento del 11/05/2015 ore 09:29:46
Concordo al 100% su tutto!
Rispondi
Re: Non conoscevo Jack Pearson,è semplicemente ...
di claude77 [user #35724]
commento del 11/05/2015 ore 09:08:5
Infatti al di la del mio articolo, l'aver scoperto Pearson mi riempi di gioia.
Mi sono ascoltato qualsiasi cosa si trovasse su internet in merito a questo chitarrista che trovo assolutamente favoloso.
C'ho che più amo di lui è questa capacità di mettere la musica al centro e non il chitarrista/virtuosismo. Pearson è un musicista che pensa alla musica mentre suona e non ha se stesso.
Rispondi
La mia Squier Telecaster Classic ...
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 29/04/2015 ore 11:23:12
La mia Squier Telecaster Classic Vibe suona benissimo e il manico va benissimo per me.

Il suono è nelle mani, io ho visto nelle fiere Greg Koch e il suo bassista fare demo degli strumenti, con il cartellino attaccato e mi ricordo bene il basso era uno Squier e avevano un suono pazzesco.
Quella volta l'ampli era un fender supersonic.

Ascoltate soprattutto cosa dice dal min 10:00 al min 10:47.

vai al link

Il succo di quello che dice per chi non sa l'inglese:
Dice il 99% del vostro suono viene dalle mani e solo 1% dalle apparecchiature.
Se non siete soddisfatti del vostro suono e non v iesercitate inutle venire in queste fiere e comprare qualche apparecchio, nessun apparecchio potrà mai migliorare il vostro suono.

Questa è il significato di cosa vuole dire il suono è nelle mani.
Bisogna saper suonare, poi viene tutto il resto.

Ed è per questo se un professionista con i vostro stesso ampli e la vostra stessa chitarra suonerà sempre molto meglio.
Perché sa suonare e sa usare bene l'ampli regolandolo nel modo giusto.
Rispondi
Sono più vecchie ste discussioni che Dio
di MikeBlues [user #43230]
commento del 29/04/2015 ore 14:12:30
io credo che le mani sono il suono inteso come spirito non come suono in se per se o onde sonore.
bisogna distinguere questi due aspetti il feeling, lo stile il playing di un chitarrista è quello che lo contraddistingue ma che comunque varia a seconda di che strumentazione utilizza.
Dire che le nelle mani di gilmour tutte le chitarre sunerebbero tutte uguali è una ipocrisia è come dire che il twin riverb suona ugale ad un mesa boogie.
Suvvia ragazzi il suono inteso come onde sonore esce dall'amplificatore e da quello che c'è in mezzo, la timbrica e le vari sfumature che riesci a far uscire dalla stumentazione c'è nel cervello e nelle mani del chitarrista
Rispondi
Re: Sono più vecchie ste discussioni che Dio
di Claes [user #29011]
commento del 10/05/2015 ore 19:02:28
"nel cervello e nelle mani del chitarrista" - è dal cervello che partono i comandi a distanza per pilotare le dita. È un fattore da non sottovalutare. Hai totalmente ragione!
Rispondi
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