di redazione [user #116] - pubblicato il 21 maggio 2015 ore 07:00
Niente a che vedere col ben noto poeta e scrittore, qui siamo nell'ambito audio/IT. Immaginate di poter connettere una serie di microfoni (e altri dispositivi compatibili con il protocollo) su di una rete e poterne gestire le funzionalità da ogni dispositivo connesso. Questo è Dante.
Niente a che vedere col ben noto poeta e scrittore, qui siamo nell'ambito audio/IT. Immaginate di poter connettere una serie di microfoni (e altri dispositivi compatibili con il protocollo) su di una rete e poterne gestire le funzionalità da ogni dispositivo connesso. Questo è Dante.
L'ideà alla base del protocollo Dante, risulta molto interessante: trasmettere insieme audio e dati di controllo. Un solo cavo (RJ45) con il quale connettere il microfono a una rete di dispositivi abilitati Dante e per mezzo dell'apposito commutatore (programmabile dall'utilizzatore) integrato, controllare qualsiasi dispositivo connesso alla stessa rete. Dove per contollo si intende compiere azioni come avviare il pan/tilt di una videocamera, attivare un preset per le luci dell’ambiente e tantissimo altro. Il protocollo supporta sino a un massimo di 512 canali audio bidirezionali.
Concepito per installazioni fisse (chiese, teatri) e spettacoli più in generale, il sistema System 10 Pro, dispone di un modulo che può essere comodamente installato anche a distanza (sino a un massimo di 100 metri e cinque moduli) dall'unità centrale. Questo grazie alla possibilità di connettere i due per mezzo di un cavo RJ12 conentendo grande flessibilità di installazione e uso senza necessariamente doversi munire di un distributore d'antenna.
Le unità riceventi si occuperanno quindi di gestire l'allocazione delle frequenze (sino a un massimo di dieci canali simultanei) in modo tale da evitare perdite di segnale e garantire la continuità del servizio. La gamma di frequenze nella quale opera il sistema rientra nei 2.4 GHz offrendo tre livelli di diversity: frequenza, tempo e spazio. Diversity di frequenza invia il segnale su due frequenze assegnate in modo automatico e dinamico, Diversity di tempo invia il segnale in slot di tempo multipli per massimizzare l’immunità all’interferenza multipath, Diversity di spazio utilizza due antenne per ciascun trasmettitore per assicurare l’integrità del segnale.