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Kiko Loureiro:
Kiko Loureiro: "Il posto da cui provieni fa parte della tua musica"
di [user #116] - pubblicato il

È giusto lasciarsi influenzare dalle proprie radici culturali? Può essere un valore aggiunto o un limite per il proprio linguaggio? Ma soprattutto, è inevitabile? Con Kiko Loureiro abbiamo parlato di metal, contaminazioni, 7, 8 e 10-corde, e altro.
È giusto lasciarsi influenzare dalle proprie radici culturali? Può essere un valore aggiunto o un limite per il proprio linguaggio? Ma soprattutto, è inevitabile? Con Kiko Loureiro abbiamo parlato di metal, contaminazioni, 7, 8 e 10-corde, e altro.

Qualche tempo fa abbiamo incontrato Kiko Loureiro in occasione di una recente clinic a Napoli e non abbiamo perso l'occasione di scambiare una lunga chiacchierata. Il chitarrista degli Angra, allora non ancora annunciata la collaborazione con i Megadeth, era in Italia per la presentazione della sua nuova signature Ibanez, che ci ha descritto minuziosamente in questo articolo. Abbiamo approfittato per andare indietro alla sua prima chitarra e alla sua gioventù con un appuntamento per la serie Sliding Doors a questo link e abbiamo anche avuto modo di chiedergli la sua sul music business di oggi, in cui l'artista sembra muoversi molto agilmente a giudicare dai suoi ultimi impegni.
Adorato nel metal e apprezzato anche dai profani per il suo fraseggio miscelato con le sonorità della fusion e della bossa brasiliana, Kiko ha anche un gran debole per le contaminazioni stilistiche, con la musica del suo Paese sempre bene in evidenza. Da questo spunto siamo partiti con una nuova intervista sul suo stile e sul suo lavoro presente e futuro.

Redazione: La tua musica, solista e non, ha sempre avuto una forte impronta brasiliana. Credi sia una cosa inevitabile per un musicista? È giusto accettare le proprie radici o bisogna estraniarsi se si vuole studiare a pieno un preciso genere musicale?
KL: Assolutamente sì, e devi lasciare che accada. Mi è sempre piaciuta la musica brasiliana, e nel mio percorso di studio ho scoperto che suonare un accompagnamento bossa nova era tanto difficile quanto suonare un assolo di Van Halen. Naturalmente avevo dei guitar hero come riferimenti, ma quando ho realizzato la complessità dell'armonia brasiliana ho cercato di approfondirla e, nel tempo, ho lasciato che si miscelasse con il mio linguaggio rock e metal, sviluppandosi sempre di più.
Alcuni preferiscono specializzarsi in uno stile, diventare per esempio dei musicisti blues e assimilarne il linguaggio senza considerare il posto da cui provengono, e lo rispetto, ma nel mio caso è diverso, mi piace che si senta la mia storia.

Kiko Loureiro: "Il posto da cui provieni fa parte della tua musica"

Redazione: A proposito di contaminazioni. Un tempo nel metal era possibile sentire molta musica classica, mentre ora sempre più musicisti moderni si rivolgono a linguaggi a cavallo con il jazz...
KL: È vero, si possono notare più cose prese in prestito dalla fusion o in un certo senso più "matematiche". Miscelare i vari stili è il futuro della musica. Devi comprendere e mettere insieme diversi linguaggi per evolverti. Io mi sono limitato a mischiare ciò che piace a me, ed è giusto che ogni musicista si muova in quel senso per arrivare a qualcosa di veramente nuovo.

Redazione: Sappiamo che hai anche una certa attrazione per le "corde extra"...
KL: Mi piacciono molti artisti famosi per usare chitarre a sette e otto corde come Meshuggah, Animals as Leaders...
È qualcosa che mi piace vedere e ascoltare, il modo in cui le usano, non tanto per gli strumenti in sé. Un chitarrista che ascolto fin da piccolo è Egberto Gismonti, che ha sempre suonato con chitarre acustiche a dieci corde. Naturalmente la musica che produce è diversa, ma riusciva a tirarci fuori dei risultati assolutamente fuori di testa. Il punto non è avere più corde, ma cosa andrai a farci.
In Brasile è una cosa normale avere sette corde sulla chitarra acustica, quindi per me non è mai stata una vera e propria novità, ma mi ha decisamente appassionato il modo in cui quella corda in più può rendere nel rock e nei riff.


Kiko Loureiro: "Il posto da cui provieni fa parte della tua musica"

Redazione: Però, per la tua nuova signature, hai cercato qualcosa di decisamente più convenzionale! Dove l'hai usata in studio e quando la vedremo all'opera dal vivo?
KL: Ho usato questa Ibanez su Secret Garden, l'ultimo album con gli Angra: per alcune cose la KIKO10P e per tutti gli assolo la KIKO100.
Saremo in Europa di nuovo per il Wacken Open Air 2015 e stiamo discutendo anche di alcuni concerti in Italia, tra la fine di luglio e l'inizio di agosto. Puoi trovare le date aggiornate sul sito della band.


Redazione: Novità sul versante solista, invece?
KL: Abbiamo appena completato il disco con gli Angra, quindi siamo molto concentrati sulla promozione di quello. Poi io sono impegnato nella presentazione della nuova signature, nelle clinic... Ho molte date per i prossimi mesi, quindi forse solo dopo avrò del tempo per dedicarmi alla composizione a casa mia. Forse per la fine dell'anno avrò qualcosa di pronto da lavorare all'inizio dell'anno prossimo. Vedremo se riesco a tenere il passo!

interviste kiko loureiro
Link utili
Kiko Loureiro sul music business
Kiko Loureiro racconta la sua signature
Kiko Loureiro: Sliding Doors
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