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Non vi è alcun problema
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di [user #9523] - pubblicato il

Valvole che saturano, coni che saturano, pickup che saturano. Esiste davvero il suono veramente clean? Ma, soprattutto, ha senso cercarlo quando l'orecchio percepisce tutt'altro rispetto a ciò che gli strumenti sono in grado di misurare?
Valvole che saturano, coni che saturano, pickup che saturano. Esiste davvero il suono veramente clean? Ma, soprattutto, ha senso cercarlo quando l'orecchio percepisce tutt'altro rispetto a ciò che gli strumenti sono in grado di misurare?

Percuotendo una o più corde di una chitarra dotata di pickup single coil connessa a un Fender blackface udiremo un suono molto pulito e piacevole che definiremo come un magnifico clean facendone un uso appropriato magari per quello stile in particolare.
Se invece la stessa chitarra fosse connessa a una superba plexi o ancora alla magica circuitazione di un AC30, il suono prodotto ci appagherebbe ugualmente o forse di più, ma non riusciremmo a riconoscervi quel livello di pulizia riscontrato nel primo amplificatore.

Connettendo a un ampli tipo blackface una chitarra dotata di pickup humbucker, la risposta clean sarà meno evidente e, immettendo il segnale di quest'ultima chitarra in una plexi o un AC30, forse ci si allontanerà decisamente dallo stereotipo del clean che avevamo disegnato nella prima condizione.

Cosa cambia quindi nelle diverse tipologie di apparecchi tanto da offrire risposte così diverse a parità di segnale immesso? Cambia il valore attribuito alle componenti e la loro disposizione, il numero degli stadi di amplificazione e principalmente il bias attribuito a ogni singola valvola.
Il bias definisce il valore di corrente che scorre nelle singole valvole e deve essere fissato rispettando le caratteristiche del tubo stesso.
Tuttavia, un lieve discostarsi dai valori tipo non ne inficia il funzionamento ma stravolge completamente la risposta sonora producendo risultati a dir poco strabilianti, ed è per questo che rimaniamo interdetti dalla bellezza di un lead o di un crunch eseguendo un brano che rispecchi la sofferta aggressività di Jimi o la nostalgia decadente di un blues antico, gonfio di amarezza e rassegnazione.

Non vi è alcun problema

Il clean si delinea come figura perfetta nella nostra sfera di percezione ma soltanto all'interno di essa. Lo valutiamo tale nell'ambito del brano che stiamo eseguendo ma rimane una definizione arbitraria e convenzionale in quanto reca tutte le imperfezioni proprie di un sistema elettronico fortemente instabile del quale usiamo con diligenza l'assoluta precarietà estraendone solo il lato positivo, quello che maggiormente ci esalta.
 La vibrazione di una corda modifica la situazione di quiete nel campo elettrico creato costantemente dal pickup e viene trasdotta all'amplificatore sotto forma di una tensione alternata che reca con sé un segnale già fortemente distorto. L'amplificatore costringe il segnale modulato in frequenza ad attraversare una miriade di componenti per essere ulteriormente amplificato e questa azione fa aumentare la distorsione già presente in origine. Infine, la risultante della vibrazione delle corde viene rivelata dall'altoparlante, che rappresenta ancora un attuatore, un trasduttore in uscita il quale, per sua natura, imprime ancora distorsione. Ma il nostro apparato uditivo, imperfetto anch'esso, ci fa apprezzare con estrema soddisfazione sia le fragili note di un garbato minuetto sia l'arroganza del rock più sfrenato determinando una condizione di piacevolezza estrema.


Questa è la musica. Al di là degli schemi e degli stereotipi, l'elettronica rimane pur sempre un mezzo necessario e meraviglioso nella sua imperfezione e non dobbiamo affannarci a cercare soluzioni perché non vi è alcun problema.


elettronica gli articoli dei lettori il suono
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ma ci piace il suono pulito?
di Floyd [user #143]
commento del 30/05/2015 ore 09:36:21
in effetti, il suono pulito non ci piace granchè, quello che ci piace davvero è il suono leggermente saturo arricchito dalle armoniche che la saturazione crea, soprattutto qualla valvolare. Infatti il valvolare si gusta davvero solo a volumi sostenuti, quando le armoniche fanno la differenza. Il problema sta solo nel fatto che spesso non possiamo alzare il volume quanto basta.
Negli anni ho tentato di tutto, compresi i valvolari di basso o bassissimo wattaggio, ma la scelta migliore rimane sempre un ampli di almeno 22W, come quello che mi costruisti tu su circuito Fender, e fino ai 100W, che se si può utilizzare ai giusti volumi regala la pace dei sensi (meno dei timpani).
La cosa difficile per me con un amplificatore a valvole, è trovare quel punto perfetto quando ancora l'amplificatore ha dinamica nel volume per potersi ergere negli assoli, ma il suono si sta avvicinando alla soglia della saturazione udibile, con quelle bellissime armoniche di contorno che rendono tutto più avvolgente e piacevole.
Anche il volume fa la sua parte, lo sappiamo che un suono a volume più alto ci sembra più bello, nonostante una analisi scientifica potrebbe rivelare che ha lo stesso identico contenuto di armoniche di un'altro a volume più basso, forse è proprio per questo motivo che gli amplificatori di wattaggio troppo basso non mi hanno mai entusiasmato....
I suoni che piacciono a me li ottengo con una testata monocanale valvolare, settata per il suono (quasi) pulito, e con i pedali che fanno tutto il resto.
Buon suono a tutti. ciao Gwin!
Rispondi
Re: ma ci piace il suono pulito?
di Repsol [user #30201]
commento del 30/05/2015 ore 18:29:31
Anche io ottengo il suono che piace a me con una testata monocanale valvolare, settata per il pulito, e il resto lo fanno i pedali.
Per trovare il punto perfetto io seguo il consiglio di Larry Carlton (c'è un video in rete di Mr335 che lo spiega bene) il quale dice di portare l'ampli nel punto dove esprime la migliore dinamica, dove ha le maggiori armoniche, in equilibrio tra clean e crunch.
Da qui lui abbassa qualcosa con il pedale del volume per tornare al clean perfetto. In pratica in questa situazione riesce a suonare sempre con il clean giusto, salvo poi alzare il pedale del volume per uscire nei soli ritrovando il punto perfetto dell'ampli.
Rispondi
Solo due considerazioni. La prima ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 30/05/2015 ore 12:18:44
Solo due considerazioni. La prima è che i matematici ragionano spesso in termini assouti, non lo fanno gli ingegneri, che si confrontano con il mondo reale, men che meno dovrebbero farlo dei chitarristi...Quindi, ok le diverse distorsioni possibili nel cammino del segnale dai pu al cono, ma poi il tutto finisce nell'orecchio umano, straordinario, per carità, ma non di certo paragonabile in sensibilità ad una macchina progettata per l'analisi dei segnali elettromagnetici, con buona pace anche degli umanisti più ferventi...Dunque il suono pulito esiste perchè il nostro orecchio lo impone. La seconda, e qui perdona la precisazione magari anche inutile mastro Gwyn, ma, senza volerti mancare di rispetto, la forza elettromotrice, alias la tensione, inviata all'ampli non è prodotta dalla perturbazione del campo elettrico, ma di quello magnetico.
Rispondi
Re: Solo due considerazioni. La prima ...
di gwynnett [user #9523]
commento del 31/05/2015 ore 11:25:00
nel caso di pickup di tipo magnetico

i campi magnetici esistono solo se un apparecchio è acceso e circola una corrente
essi non risultano schermati qualunque materiale si usi
l'unità di misura usata è l'ampere

i campi elettrici possono esistere anche in assenza di circolazione di corrente
la maggior parte dei materiali scherma in qualche misura i campi elettrici
la risultante della variazione di un campo elettrico è una tensione in volt

nel caso di pickup piezoelettrici

nessun campo magnetico nè elettrico ma soltanto la capacità di alcuni materiali cristallini di polarizzarsi generando una differenza di potenziale in volt, quindi una tensione, quando sono soggetti ad una qualsiasi pressione che li deforma in maniera elastica






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.
Rispondi
Re: Solo due considerazioni. La prima ...
di nawa utente non più registrato
commento del 31/05/2015 ore 11:40:17
domanda da principiante. ma il campo magnetico non si misura in gauss? e una calamita non ha un campo magnetico senza circolazione di corrente? e nel caso di pick-up magnetici il segnale non è generato dalla variazione di campo provocata dalle corde? mi state confondendo...


Rispondi
Re: Solo due considerazioni. La prima ...
di gwynnett [user #9523]
commento del 31/05/2015 ore 12:16:27
è per questo che non volevo scendere in particolari non idonei per la filosofia del sito

i fenomeni di magnetismo sono molteplici come molteplici sono le cause e gli effetti

bisognerebbe considerare i campi magnetici stazionari e non stazionari, quelli nel vuoto, in aria o all'interno della materia
c'è il difficile discorso della permeabilità magnetica, dell'energia magnetica, verità conseguenti a studi approfonditi da parte di scienziati dalla fama eterna come Lorenz, Faraday, Ampere, Maxwell, Henry, Gauss

hai senz'altro tutte le ragioni e me ne scuso ma lo spirito dell'articolo non era questo

ho citato l'applicazione di diversi tipi di chitarre su diversi amplificatori ma l'ho fatto da musicante, non da tecnico

qualcuno ha deciso di raggiungere la Luna e certamente è stato un momento magico per il genio dell'uomo ma per me sarebbe bastato poterla soltanto guardare cogliendone la superba bellezza

lo stesso discorso per la musica
bisogna produrre frasi indimenticabile, è questo lo spirito, non apparecchi perfetti per poterle produrre
la tecnica e la disciplina elettronica in particolare sono purtroppo indispensabili ma il loro uso non dovrebbe essere maniacale
uno strumento è valido purchè ci piaccia o ci appaghi non perchè sia migliore di un altro
bisogna lasciare tutto questo agli accademici, a quelli che godono per la verifica di un risultato o per la conferma di una ipotesi, noi siamo musicanti o musicisti e ci piace godere anche dell'imperfezione perchè essa ha un libidinoso carattere di unicità




.
Rispondi
Io non parlerei di segnale ...
di TidalRace [user #16055]
commento del 30/05/2015 ore 14:40:10
Io non parlerei di segnale già fortemente distorto all'uscita dei pickup, a meno che il flusso magnetico indotto non superi quello a riposo, la presenza delle armoniche non è di per sè una caratteristica della saturazione, ma l'appiattimento della dinamica, quindi la differenza tra il massimo volume e il minimo volume percepito posto oltre il livello dei rumori.
Un suono clean può anche essere ricchissimo d'armoniche, come pure un suono molto distorto può essere filtrato e perdere la maggiorparte delle armoniche ma continuare entrambi ad avere la loro dinamica, molto alta nel primo caso e molto ridotta, a seconda del grado di distorsione, nel secondo.
Rispondi
Non ho mai sopportato il ...
di LuckyPierluigi [user #40183]
commento del 31/05/2015 ore 11:42:02
Non ho mai sopportato il clean iper definito ( più che al Blackface mi viene da pensare al clean di alcuni Mesa), quando mi capitano sottomano ampli del genere ho un TS9 sempre acceso in catena per "sporcarne" la voce, conferendo (a mio avviso) maggiore graffio e personalità al suono.

PS: E' sempre un piacere trovare la tua firma in homepage!
Rispondi
non serve molta teoria per ...
di gwynnett [user #9523]
commento del 31/05/2015 ore 11:44:40
non serve molta teoria per identificare il risultato dell'azione percussiva sulle corde
un buon oscilloscopio capace di ingrandire la forma d'onda rivela quelle aberrazioni più o meno evidenti che caratterizzano la distorsione



Rispondi
Re: non serve molta teoria per ...
di smilzo [user #428]
commento del 03/06/2015 ore 10:21:05
La teoria serve se vuoi riprodurre (in analogico o digitale) le "aberrazioni" :)
Non è banale, perchè il circuito ha molti effetti complessi che si sommano, sottraggono, moltiplicano e dividono! ;)
Rispondi
Mi sforzo di leggere questo ...
di esseneto [user #12492]
commento del 01/06/2015 ore 09:52:15
Mi sforzo di leggere questo genere di articoli per cercare di capire per quale arcano motivo quando metto il cavo di una delle mie chitarre dentro l'imput dell'ampli e tolgo lo standby riesco a produrrre dei suoni,ma non ci capisco assolutamente niente....Dopo quasi trenta anni di esperienza con ampli valvolari ho imparato a gestire un marshall quasi sempre spremuto al limite, a tirargli fuori l'anima con il feedback,mi piace sperimentare con altoparlanti,vari tipi di valvole finali e di pre a volte addirittura ho pure effettuato deglio interventi di assistenza al volo durante qualche live( cambio di fusibile e sostituzione di valvole pre o finali).Ho imparato ad apprezzare la differenza tra una coppia di EL34 o di 6L6 o KT66 o 6V6 utilizzando vari ampli in base alle mie esigenze.Ho inoltre acquisito una certa esperienza su casse 2x12,4x12,1x12 semi open o closed back, nel corso degli anni anche con i cavi ho potuto sviluppare una certa competenza sulla loro importanza nel timbro finale,ma non c'è niente da fare ogni volta che leggo questo genere di articoli entro in uno stato confusionale atroce.....Comunque penso si sia capito non sono stato mai attratto dai suoni puliti....
Rispondi
Re: Mi sforzo di leggere questo ...
di smilzo [user #428]
commento del 01/06/2015 ore 11:19:18
... quando Mezzabarba ha presentato la m-zero overdrive, un canale crunch e uno lead, ho pensato... finalmente qualcuno che ragiona da chitarrista e toglie l'inutile clean! ;)
Rispondi
Re: Mi sforzo di leggere questo ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 01/06/2015 ore 12:03:35
Mio Dio...Che ampli, a giudicare dalle demo...Ma quella è davvero roba da professionisti!
Rispondi
Re: Mi sforzo di leggere questo ...
di smilzo [user #428]
commento del 01/06/2015 ore 15:38:42
Sì... ma il punto non è questo... è che il chitarrista rock (o blues, o funky, per non parlare di generi come fusion o metal) usa sempre il suono "distorto". Il bello delle valvole è che distorcono in maniera dinamica, possono avere un attacco molto distorto che dona pacca e volume al suono, per poi divenire pulito se il rilascio ed il sustain non hanno distorsione. Ma non è un "pulito" hi-fi... io preferisco avere per il pulito un canale che cruncia giocando con PU, volumi e pennata. Il circuito valvolare è ben predisposto verso questo tipo di comportamento.
Rispondi
Re: Mi sforzo di leggere questo ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 01/06/2015 ore 15:55:06
Ma figurati...Io ho un JCM800 ed un Pro Junior...Quindi il pulito hi-fi a casa mia non c'è!? Intendevo roba da professionisti perchè immagino sia difficile che un amatore spenda 3000€ per una testata con cui suonare in garage, in quel caso credo che sia sufficiente roba molto meno impegnativa.
Rispondi
Re: Mi sforzo di leggere questo ...
di smilzo [user #428]
commento del 03/06/2015 ore 10:18:09
... esiste la Skill, che in termini di peso, usabilità a bassi volumi e prezzo è decisamente più abbordabile. Però la vedo meglio come sostituito ad un JCM800, piuttosto che un pro-jr (che considero un gioiellino!).
Rispondi
Re: Mi sforzo di leggere questo ...
di THE_Luke [user #31235]
commento del 03/06/2015 ore 15:42:54
la skill mezzabarba costa 1800 €.
La skill masotti costa sui 1000€ usata.

per un suonatore da garage ci vedo solo la skill, usata.
Rispondi
Re: Mi sforzo di leggere questo ...
di rollo5100 [user #28890]
commento del 16/06/2015 ore 21:53:38
Adoro la distorsione delle valvole. Eccitante. Veramente eccitante.
Rispondi
Giusto per curiosità
di Zango [user #42812]
commento del 03/06/2015 ore 11:51:26
Ma il pulito ai limiti dell'hi-fi piace solo a me?
Io suono una Yamaha SA2200 in un JAM100 per acustica senza nessun pedale (anche perché suonerebbe malissimo) e mi piace da morire!

Senza parlare del fatto che per me quello che di solito viene descritto dai più come "cruch leggero" è già una saturazione indiavolata...
Rispondi
Re: Giusto per curiosità
di yasodanandana [user #699]
commento del 03/06/2015 ore 14:51:56
ti sono vicino... la chitarra pulita, pulita, pulita piace pure a me ...
Rispondi
Re: Giusto per curiosità
di rollo5100 [user #28890]
commento del 16/06/2015 ore 21:54:55
Condivido mi piace la chitarra pulita, quando è acustica. L'elettrica mi piace sporca e ad alto volume come si sentiva ai Murazzi prima che chiudessero.
Rispondi
Re: Giusto per curiosità
di tormaks [user #26740]
commento del 04/06/2015 ore 09:20:28
eppoi .... chi definisce le frontiere tra pulito, crunch e distorto?
max
Rispondi
Re: Giusto per curiosità
di Zango [user #42812]
commento del 04/06/2015 ore 10:40:16
Infatti questa cosa è molto soggettiva, credo dipenda dagli ascolti e dalle abitudini.

Ho conosciuto estremisti in entrambi le direzioni (e credo di stare diventando uno di loro...), alcuni se il suono non è praticamente HiFi lo considerano cruch, altri mi dicono che una Plexi a 5 volume ha ancora un bel pulito (???).

Infine c'è l'articolo che mi dice che già l'uscita dei pick up è distorta, e quindi ipoteticamente un vero pulito non è raggiungibile.

Per me semplicemente il suono pulito è quello che sento quando suono la chitarra spenta. ;-)
Rispondi
Re: Giusto per curiosità
di luvi [user #3191]
commento del 06/06/2015 ore 01:20:00
Attenzione: l'aberrazione del pickup alla quale si fa riferimento nell'articolo è cosa diversa, a livello percettivo, dal segnale distorto prodotto da un pre o da un finale... non parliamo di segnale amplificato fuori dai limiti della linearità di un componente! I pickup non generano (o meglio, non trasducono) mai un suono "distorto" così come lo intendiamo noi chitarristi.
Casomai, se sono molto potenti, fanno "imballare" (e quindi distorcere secondo l'accezione comune) più facilmente il pre o il finale dell'ampli...
Rispondi
Re: Giusto per curiosità
di Zango [user #42812]
commento del 07/06/2015 ore 10:34:17
Grazie per la necessaria spiegazione Luvi!
Quello che scrivi non fa che confermarmi che preferisco nettamente pick up con livello di uscita basso ;-)
Rispondi
Re: Giusto per curiosità
di luvi [user #3191]
commento del 07/06/2015 ore 12:45:57
Di nulla, figurati!
E' importante sottolineare, però, che il livello di uscita tendenzialmente contenuto è vantaggioso come pensi (e come penso anch'io), data la maggiore estensione della sensibilità, la migliore espressività e la più ampia risposta dinamica, solo se il irferimento è il progetto classico dell'humbucker industriale in stile PAF.

Qualunque progetto differente fa potenzialmente saltare tale assunto di base.

Per fare un esempio, la produzione originaria di Joe Barden prevedeva magneti ceramici e configurazioni humbucker bilama ad alto output, anche nel formato singlecoil.
A prima vista, secondo il precedente criterio, si doveva trattare di pickup da hi-gain, tutti volume, spinta e zero versatilità.
Al contrario, si trattava di progetti di alta qualità, con sensibilità estesa, eccellente espressività e risposta dinamica!

Come in un amplificatore, insomma, anche in un pickup è il progetto ad essere il primo responsabile della prestazione finale, non un solo materiale o un solo parametro di costruzione presi come riferimento.

Ora mi taccio, però, perché sono del tutto fuori tema rispetto al bell'articolo di Paolo! :-)
Rispondi
Re: Giusto per curiosità
di gwynnett [user #9523]
commento del 07/06/2015 ore 16:39:41
è soltanto una delicata discrezione che caratterizza l'intervento di un grande

Luca comprende bene che i termini di una questione non possono essere trattati a fondo in uno scritto che aveva il solo scopo di abbattere qualunque maniacalità nell'interpretazione del suono così come viene percepito e sicuramente conosce altrettanto bene i limiti della sensorialità umana principalmente al variare dell'età ed ancora più specificatamente in campo uditivo

riusciamo a guardare un bel film per un difetto della retina, per la sua non idoneità a percepire gli innummerevoli scatti impressi ai fotogrammi per farli alloggiare correttamente nella maschera di proiezione ma possiamo godere di questo difetto

allo stesso modo siamo ben lieti di percepire il suono in maniera diversa dai precisissimi ed impietosi strumenti offerti dalle moderne tecnologie

ringrazio comunque tutti voi per aver fatto sopravvivere così a lungo questo scritto

Rispondi
Re: Giusto per curiosità
di Zango [user #42812]
commento del 08/06/2015 ore 08:13:25
Sarà fuori tema ma è alquanto interessante! ;-)
Rispondi
Re: Giusto per curiosità
di Tubes [user #15838]
commento del 04/06/2015 ore 23:30:09
Sono un altro amante del pulito, non sei solo ! Poi,però se c'è da sporcarsi le mani non mi tiro indietro si capisce !
Ciao
Rispondi
Re: Giusto per curiosità
di mattconfusion [user #13306]
commento del 10/06/2015 ore 21:23:59
anche io suono su un setup simile: as73 ibanez con ampli a transitor (un "vecchio" blumusic italiano)... voce e chitarra e stop. Per caità, mi piace anche il suono "on the edge of breakup" e ho pure un "passato" da scalmanato con big muff a chiodo ma c'è qualcosa di incredibilmente naturale nel suonare la tua chitarra senza effetti.. dopo poco non stai più pensando al come suona ma solo al cosa stai suonando
Rispondi
Re: Giusto per curiosità
di Zango [user #42812]
commento del 11/06/2015 ore 08:25:21
È verissimo, l'attenzione si sposta sull'esecuzione, diciamo che si hanno meno "distrazioni" (che comunque restano distrazioni piacevoli, sia chiaro :-D).

PS: bello il Blumusic!!!
Rispondi
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