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MIDI, pad e loop: è questo il futuro della chitarra?
MIDI, pad e loop: è questo il futuro della chitarra?
di [user #116] - pubblicato il

Dai convertitori pitch-MIDI alla gestione di effetti un tempo appannaggio di DJ e producer come il basso e la chitarra Ibanez con Korg Mini Kaoss Pad integrato, sembra che i musicisti moderni inseguano sempre meno scale e accordi preferendo bit e sequenze. È questa la direzione della chitarra?
Dai convertitori pitch-MIDI alla gestione di effetti un tempo appannaggio di DJ e producer come il basso e la chitarra Ibanez con Korg Mini Kaoss Pad integrato, sembra che i musicisti moderni inseguano sempre meno scale e accordi preferendo bit e sequenze. È questa la direzione della chitarra?

Di recente, Ibanez ha pubblicato un nuovo video dimostrativo per la sua RGKP6 e per il basso SRKP4, entrambi contraddistinti dall'integrazione sul body di un controller Korg Mini Kaoss Pad. A suonare nel clip è Hector Hellion, chitarrista e bassista che ha fatto dell'uso combinato di strumenti ed effetti elettronici il fulcro del suo stile.


I due strumenti Ibanez hanno un solo pickup humbucker (mini con doppia lama per la chitarra) e una serie di switch e manopole per miscelare il suono della chitarra agli effetti gestiti attraverso il Korg o alla distorsione integrata on-board.

Semplici nell'estetica ed essenziali nella dotazione, la RGKP6 e l'SRKP4 offrono alcune delle caratteristiche che molti malati di tuning chitarristico hanno testato in casa propria sulla scia di Matthew Bellamy, ma lo fanno con un prezzo eccezionalmente basso, paragonabile al costo di un valido strumento per principianti.

Timbriche ed effetti non provengono più da selettori dei pickup in configurazioni fantasiose né dalla combinazione di stompbox o dalla ripresa sopra le righe degli amplificatori, ma sono sempre più frutto di DSP ben congegnati, trasportati dalla computer-music alle quattro e sei corde con risultati - va detto - non sempre vincenti.

MIDI, pad e loop: è questo il futuro della chitarra?

Hector non è il solo a spiccare per l'uso meno convenzionale di basso e chitarra e c'è anche chi ha pensato di aggiornare la più tradizionale delle chitarre: l'acustica.
Solo per citare gli esempi più recenti, si può pensare all'Acpad o alla Bumm Guitar, di simile concezione e con il ruolo principale di reinventare il concetto di tecniche percussive per chitarra acustica.

Pare che sempre più costruttori, oltre ai soliti amatori e smanettoni, rivolgano attenzioni all'aspetto più elettronico della musica, finora identificato per lo più con tastiere e controller appositi per producer.

MIDI, pad e loop: è questo il futuro della chitarra?

I pickup esafonici sono ormai una tecnologia superata e Boss ha dimostrato che la chitarra può diventare un sintetizzatore polifonico a tutti gli effetti anche processando il segnale trasportato dal semplice jack mono.
Ma c'è chi è andato oltre già tempo fa, con veri e propri adattamenti per chitarristi di controller MIDI tradizionali. È il caso della Misa Kitara, che sostituisce le corde con dei tasti e la zona in cui plettrare con un touch-pad, famosa per essere stata usata anche dai Muse per le parti di basso nel singolo "Madness".


Non è un segreto che la musica degli ultimi anni (lustri, se vogliamo) provenga sempre più dai computer e meno dalle dita di musicisti tradizionali. Viene però da chiedersi se sia davvero questo il futuro della musica o solo una parentesi come lo sono state molte sperimentazioni del passato basate su tecnologie all'epoca in voga.
Chiunque sia interessato a fare della musica il proprio lavoro non può che interrogarsi a riguardo: è più saggio "entrare a far parte della resistenza" tenendosi stretti le proprie corde, i pedali e le valvole, oppure evolversi seguendo il trend del momento per non morire, bere per non affogare?

bassi elettrici chitarre elettriche effetti e processori ibanez musica e lavoro rgkp6 srkp4
Link utili
Ibanez RGKP6 e SRKP4
Acpad
Bumm Guitar
Boss guitar-synth
Misa Kitara
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ognuno ha il diritto di ...
di superloco [user #24204]
commento del 10/06/2015 ore 08:33:50
ognuno ha il diritto di divertirsi come vuole.
Io con la chitarra acustica del resto mi frega poco.
Rispondi
Secondo me bisogna considerare la ...
di mmas [user #15948]
commento del 10/06/2015 ore 09:22:53
Secondo me bisogna considerare la cosa un po' come pianoforte + tastiera + sinth
esistono tutti e tre ed ognuno ha la sua dignità... in futuro esisterà l'acustica tradizionale, l'elettrica tradizionale ( con corde, ampli a valvole e meccaniche manuali) e la nuova elettrica con di tutto e di piu', con buona pace di chi costruisce ste cose che vedrà una fetta di mercato nuova crescere. L'importante è fare musica.
Rispondi
esafonici
di maxventu [user #4785]
commento del 10/06/2015 ore 11:10:57
l'affermazione che l'esafonico sia superato mi sembra un po' eccessiva. Direi più che altro che è una tecnologia "matura". Conosco il nuovo pedale Roland che converte accettando un input da un jack tradizionale, e ho provato alcune tra le soluzioni di conversione basate solo su software.
Le nuove tecnologie di riconoscimento note e conversione, rese possibili dalla velocità di calcolo oggi disponibile ovunque, permettono di superare alcuni limiti intrinseci dello standard introdotto da Roland molti anni fa ed affermatosi de facto (uno su tutti: il limite di sei corde), ma a tutt'oggi mi pare che l'esafonico rimanga per certi versi insuperato (soprattutto se interfacciato a guitar synth di ultima generazione, tipo il GR55 che ha luci ed ombre ma un tracking indiscutibile).
Rispondi
Re: esafonici
di yasodanandana [user #699]
commento del 10/06/2015 ore 16:40:15
se, come tu stesso affermi, ci sono soluzioni di costo molto minore e che permettono di avere un tracking polifonico veloce senza dover installare un pick up apposito, è ovvio che l'esafonico è destinato, a breve, alla sparizione
Rispondi
Re: esafonici
di maxventu [user #4785]
commento del 10/06/2015 ore 17:27:04
Non avevo parlato di costi (ma ora lo farò: sul noto sito, per poche decine di euro, si trovano pickup esafonici Roland GK3 compreso cavo dedicato, e i guitar synth non mancano sul mercato dell'usato), né ho parlato di velocità del tracking polifonico nelle soluzioni software-based.
Avendo invece provato su ipad ultima generazione un software di tracking del quale si è già detto su questo sito, posso affermare che, a parità di chitarra, corde, settaggio, articolazione del playing etc, in polifonia l'esafonico è a tutt'oggi superiore alle soluzioni software based.
Non ho provato di persona il recente pedale Boss, ho solo visto il video della demo, quindi non posso giudicare, mi aspetto una via di mezzo tra l'hexaphonic e le soluzioni sw (nel senso: meglio dei software e peggio dell'esafonico). E' chiaro che le patch utilizzate nel video sono mirate allo scopo, mentre vorrei provare il nuovo pedale in polifonia con una bella patch di pianoforte magari splittata (se possibile) col basso.
E' "OVVIO" che un software costa meno, sempre che uno abbia già un computer adeguato, però poi c'è tutta una serie di altre variabili. Su tutte, ad esempio la gestione dei cambi patch dal vivo, che con i sistemi 13-pin based si effettua con pedali o switch dedicato, mentre su un pc o un ipad, insomma su un palco durante un brano, occorre mettersi lì col mouse e voglio vedere.
Non dimentichiamo poi che la soluzione puramente basata su software richiede di utilizzare dei banchi suoni, che pure provengono spesso da altri software, sempre a pagamento.
Anche questi aspetti sono importanti, oltre al tracking. Se il computer si pianta durante un live (e le leggi di Murphy esistono per questo), è un dramma. Il che non ho mai visto con soluzioni proprietarie basate su hardware.
Da ultimo, la semplice, documentata e reversibile installazione del pickup esafonico, nel caso dei recenti modelli Roland apre anche l'accesso a tutto il mondo delle simulazioni COSM.
Per questi motivi, secondo me la sparizione dell'esafonico, per quanto ineluttabile come tutte le cose, non è così imminente.
Rispondi
Re: esafonici
di yasodanandana [user #699]
commento del 10/06/2015 ore 17:42:01
==posso affermare che, a parità di chitarra, corde, settaggio, articolazione del playing etc, in polifonia l'esafonico è a tutt'oggi superiore alle soluzioni software based==

ti merita riprovare .. :-)
Rispondi
Re: esafonici
di maxventu [user #4785]
commento del 10/06/2015 ore 18:16:15
Caro Yaso,
ti assicuro che ho "provato e riprovato", in molti confronti, direi non quotidiani, ma settimanali. A parità di chitarra etc. L'unica cosa è il mio playing: purtroppo non ho la pulizia di un Metheny o di Holdsworth, due mostri nel guitar synth.
Non so quali siano i tuoi riferimenti nel confrontare esafonico vs software.
I miei sono: pickup GK-3 installato su una chitarra MusicMan al di sopra di ogni sospetto; collegato ad un GR55.
La mia controparte software (perdente nel confronto) è un ipad di ultimissima generazione, 64 gb, il noto software jamqualcosa versione full (non demo), banchi suoni Garageband o Arturia, il tutto non in versione demo ma full.
Esafonico vince.
Sarei curioso di sapere quale esafonico/guitar synth usi. Perché mi rendo conto che se il tuo termine di paragone hardware è, ad esempio, un GR1 o una Casio MG510 (ottima chitarra che avevo tanti anni fa, ma tracking lentissimo), solo allora mi spiegherei tanta devozione alla soluzione software. Diversamente, non saprei.
ciao
Rispondi
Re: esafonici
di yasodanandana [user #699]
commento del 10/06/2015 ore 18:58:28
i miei riferimenti sono due lap top apple con il software jam "qualcosa" .. scheda interna, ma anche motu, m-audio e rme .. Anzi, una volta, sbagliando, ho impostato come input il microfonino interno del computer, e, riprendendo il suono "acustico" della chitarra elettrica, "traccava" correttamente anche il quel modo ..
Rispondi
Re: esafonici
di Matteo Barducci [user #29]
commento del 11/06/2015 ore 09:54:23
Il processore Boss nuovo - presumo tu ti riferisca al SY-300 - non effettua conversione pitch-to-MIDI. In pratica la tecnologia di tracking polifonico impiegata serve solo per "muovere" il motore di sintesi interno.
Rispondi
Re: esafonici
di maxventu [user #4785]
commento del 11/06/2015 ore 10:17:41
ottimo, grazie. Quindi, in altre parole, il SY-300 non ha la possibilità di prelevare in uscita midi dal pedale le note per alimentare ad esempio un sequencer ? Se così fosse, tanto per dire, altro punto a favore della non obsolescenza dell'esafonico.
ciao
Max
Rispondi
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Re: esafonici
di Matteo Barducci [user #29]
commento del 11/06/2015 ore 10:48:1
Esatto.
Rispondi
Il ragazzo con la maschera ...
di esseneto [user #12492]
commento del 10/06/2015 ore 11:27:14
Il ragazzo con la maschera è straordinario! Ho dato un occhiata su youtube si chiama Hector Hellion e c'è da rimanere sbalorditi da ciò che fa sia con la chitarra che con il basso!
Rispondi
un'opportunità in più
di francesco72 [user #31226]
commento del 10/06/2015 ore 12:15:38
ben vengano le nuove tecnologie. Penso, però, che siano utili e belle (in questo caso da sentire) se uno le sa usare. La demo di questo articolo è spettacolare, ma perchè il tizio sa come usare l'accrocchio a partire dal dove e come maneggiarlo fisicamente. Rabbrividisco all'idea di me che provo a sditazzare un po' qua un po' là per creare sonorità fantasiose.
Aggiungo anche che la macchinetta è bella e (nella mia ottica) vincente se va a colmare piccole lacune di una band: ad esempio mi aggiunge un inserto di fiati o di archi senza dover avere un trombettista o un violinista; ma se deve rendere superflui gli altri membri della band, temo tolga buona parte del divertimento che sta nel suonare dal vivo (e nel prepararsi prima).
Comunque, come dicevo in premessa, ben vengano le nuove tecnologie e mannaggia a me che sono un dinosauro analogico che si destreggia ancora tra stompbox e canoniche sei o sette corde.
Rispondi
come dicevo altrove
di Baconevio [user #41610]
commento del 10/06/2015 ore 13:15:34
tutto molto bello, ma le canzoni dove stanno?
anche quella dei muse, ma che cazzo sarebbe? qualcuno ha notato che è praticamente una cover degli U2?
Rispondi
Re: come dicevo altrove
di Keldar [user #30052]
commento del 10/06/2015 ore 16:23:03
Il mondo è sempre bello perchè è vario
Rispondi
aggiungo
di Baconevio [user #41610]
commento del 10/06/2015 ore 13:39:24
anche il tizio con la maschera....esattamente cosa sta facendo nel video!? NULLA! tutti giochini virtuosi che non servono a nulla...siamo seri, lasciamo 'ste cose a chi preferisce atteggiarsi
Rispondi
mi piace tutto, un pò ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 10/06/2015 ore 16:42:36
mi piace tutto, un pò meno il kaossilator piantato sulla chitarra dato che ho due mani sole e sono troppo pigro per voler diventare bravo come quelli che fanno il demo.. in ogni caso bellissime quelle cose fatte sul basso
Rispondi
mi sento vecchio
di korr [user #4581]
commento del 10/06/2015 ore 18:26:57
continua a non emozionarmi, sono proprio un dinosauro...
Rispondi
Re: mi sento vecchio
di Baconevio [user #41610]
commento del 10/06/2015 ore 19:55:48
siamo in due.
io sono uno stegosauro
Rispondi
La tecnologia determina cambiamenti che ...
di ndrecchia [user #43094]
commento del 11/06/2015 ore 07:10:03
La tecnologia determina cambiamenti che poi sono irreversibili. Software e computer portano le persone a non suonare più strumenti tradizionali perchè i software danno l'impressione di poter portare a termine prodotti musicali più o meno finiti senza dover fare sacrifici a dover imparare strumenti. Ovviamente questo è un inganno perchè studiare uno strumento stimola la crescita come musicista mentre lavorare solo tecnicamente su un computer non fa crescere come musicista e tutto ciò porta a delle strade sbagliate. La situazione questa è e bisogna farsene una ragione. In futuro ci saranno sempre meno persone che impareranno a suonare strumenti come la chitarra, che non è più lo strumento principe della musica contemporanea. D'altra parte così è voluto dai produttori di strumenti che da un quindicennio pompano al massimo hardware e software basati sulle tecnologie virtuali e questi applicativi per chitarra sono solo un modo per avere l'ultimo colpo di cosa, cioè offrire quei prodotti di ultima generazione a disposizione di chi ancora suona la chitarra, ma mi sembra evidente che questo non è e non sarà il business principale dei produttori. La chitarra è destinata a diventare obsoleta perchè il trend è questo e così è stato stabilito dai produttori di tecnologie. Conviene molto di più vendere a persone che non imparano strumenti (base più larga) apparecchiature che diventano in pochi mesi obsolete.
Rispondi
Re: La tecnologia determina cambiamenti che ...
di Baconevio [user #41610]
commento del 11/06/2015 ore 07:47:26
bravo
Rispondi
Re: La tecnologia determina cambiamenti che ...
di Matteo Barducci [user #29]
commento del 11/06/2015 ore 09:57:27
C'era un Signore(la "S" maiuscola è voluta) di nome Brian Eno che più di trent'anni fa teorizzò la "music for non-musicians".

Stiamo seguendo semplicemente un processo evolutivo. D'altronde ci lamentiamo sempre degli ipertecnicismi...
Rispondi
meglio vendere 10.000 chitarre da ...
di ndrecchia [user #43094]
commento del 11/06/2015 ore 10:49:12
meglio vendere 10.000 chitarre da 1.000 € realizzate con liutai esperti o comunque qualificati o 1.000.000 di schede audio da 200 € prodotte in Cina che poi dopo 12/24 mesi verrano sostituite per obsolescenza determinata dall'avanzamento delle tecnologie? L'industria musicale cosa porterà avanti per supportare tutto il mercato settoriale, la musica fatta con le nuove tecnologie o quella fatta come andrebbe fatta? E quanti musicisti di nuova generazione sono in grado oggi di suonare una brano di 3 minuti dall'inizio alla fine senza fare errori? È finito tutto, fatevene una ragione, non cadete nell'errore di correre ad acquistare questi accessori per le vostre chitarre, non aggiungeranno nulla, non vi arricchiranno dal punto di vista musicale e, soprattutto, non vi consentiranno in alcun modo di lavorare di più. Cosa interessa a chi ascolta, quali aggeggi utilizzate? E se producete musica non sarà possibile capire se il suono che emettete lo fate tramite synth o tramite aggeggino e quindi tanto vale lasciar suonare un buon tastierista per coprire quelle sonorità, lo farà meglio di voi, sia nella scelta dei suoni che nell'esecuzione.
Infine, non credete MAI a questi video che vi fanno vedere i fuochi di artificio. Un secondo dopo aver terminato il video non vi sarà rimasto nulla, non ricorderete nemmeno una nota di quanto ascoltato, perchè questi giochetti non sono musica, si tratta di gente che non lascerà nulla dietro di se. meglio restare coerenti con lo strumento che si è deciso di amare. tanto lo sapete tutti che, passata la "sbornia" iniziale, alla fine si ritorna sempre a chitarra + pedali (sempre meno, cortesemente) + ampli. Basta, non c'è altro. Fatevene una ragione e non credete mai a chi cerca di convincervi che potreste avere bisogno di qualcosa di diverso. Non c'è altro per un chitarrista.
Rispondi
Re: meglio vendere 10.000 chitarre da ...
di Zango [user #42812]
commento del 11/06/2015 ore 11:43:27
Non è un modo di pensare un po' esagerato?
Seguendo questo ragionamento un chitarrista nato negli anni '30 avrebbe dovuto bollare la chitarra elettrica come tu stai bollando adesso questa roba (non saprei come chiamarla) cioè un aggeggino che nulla aggiunge alla chitarra (acustica all'epoca).

Non voglio paragonare l'innovazione della chitarra elettrica a questo pad (questo io considero un gioco, non innovazione) ma con una chiusura mentale di questo tipo se dovesse arrivare una nuova vera innovazione musicale si rischierebbe di bollarla come giocattolino solo per partito preso o per una non adeguata valutazione di quello che si sta proponendo.

Io vedo una nuova generazione di musicisti (e dico musicisti, non chitarristi) che fanno musica senza aver studiato uno strumento musicale.
O meglio studiando una cosa che alcuni non ritengono uno strumento musicale.
Eppure producono musica!

Può essere che l'evoluzione della chitarra sia arrivata al termine (ma non ci metterei la mano sul fuoco) ma un domani potrebbe venir fuori un nuovo strumento che suona come una chitarra ma che da possibilità molto superiori.
E posso garantirti che avrà al suo interno dell'elettronica e un software!

Come giudicheremo questa cosa un domani?
Come un giocattolo che nulla aggiunge a quello che già c'era?
E se qualcuno lo usasse per produrre musica che prima non c'era continueremmo lo stesso a considerarlo un oggetto inutile?
Io onestamente queste domande me le faccio ed è per questo che quando escono questi "accessori" prima di bocciarli mi tengo il beneficio del dubbio nell'attesa di vedere se qualcuno (sicuramente più dotato di me musicalmente) ci tira fuori qualcosa di interessante.
Rispondi
Re: meglio vendere 10.000 chitarre da ...
di ndrecchia [user #43094]
commento del 11/06/2015 ore 12:37:32
sono abbastanza intelligente da comprendere la differenza tra una tecnologia davvero utile e una tecnologia che non mette e non toglie. E questi giocattolini non lasceranno nulla, quanto ci vogliamo scommettere? così come sono abbastanza intelligente da sapere che dal punto di vista tecnologico, sul mondo delle chitarre elettriche è stato fatto già tutto quello che si poteva fare, quindi ulteriori innovazioni che ci saranno, saranno il continuare a migliorare quello che già esiste. e se ci saranno innovazioni, queste non riguarderanno la chitarra, ci saranno nuovi strumenti, ma saranno strumenti diversi e consentiranno di realizzare musica più stupida. d'altra parte il trend è ben chiaro da oltre un ventennio. Dal punto di vista tecnologico, la chitarra non può evolversi, se non perfezionando le tecnologie preesistenti (pickup, ponti, materiali, elettronica, emulazioni, ecc) e anche le evoluzioni delle tecnologie virtuali non fanno altro che richiamare sonorità analogiche. questi giocattolini non servono a nulla e la musica che viene prodotta con essi non verrà ricordata, salvo un primo momento che dura pochi attimi in cui si può essere affascinati dalla "cosa nuova", immediatamente dopo non resta nulla di quanto ascoltato. Di questa cosa sono sicuro al 100%. Alla fine sono oltre 50 anni che la chitarra è sempre la stessa, cambiano le tecnologie ma tutte quante si rifanno al mondo chitarra/effetti/ampli, non c'è altro.
Io vedo invece una generazione di persone che pensano di produrre musica ma non l'hanno studiata e per me non si può produrre qualcosa che non si conosce perchè non è stata studiata (non parlo di conservatorio, ma di dedicarsi a qualcosa con un approccio di studio). In realtà si finge di produrre musica, non c'è più nulla, una struttura armonica inesistente, un ritmo di mase e tanti suoni intorno, non è musica questa, non c'è emozione, non c'è pathos, non c'è reale comunicazione.
Infatti di tutta questa massa di musica che gira non resta nulla. Ormai l'unica cosa che sono brave a fare queste persone ê pubblicizzare giocattolini musicali e basta. Non c'è nulla dietro. e se qualcuno pensa che questa generazione di persone stia davvero producendo musica, beh, ne capisce esattamente quanto loro.
Rispondi
Re: meglio vendere 10.000 chitarre da ...
di Zango [user #42812]
commento del 11/06/2015 ore 13:25:51
Scusami, non sapevo che tu fossi così intelligente da conoscere tutta la verità sulla tecnologia odierna e addirittura su quella futura!

Devo essere io uno stupido quando penso che prima o poi queste tecnologie, oggi sfruttate per produrre accessori di dubbia utilità, verranno utilizzate per produrre strumenti che vanno oltre al concetto di chitarra.

Stupido poi 2 volte quando penso che uno possa studiare musica, armonia, composizione e applicare il tutto su qualcosa che non è uno strumento tradizionale.

Stupido un'ennesima volta perché non capisco sarà il chitarrista tradizionale con i suoi legni e el sue valvole a rimanere negli anni, un po' come una sorta di highlanger.

Infine non capisco molto di musica (a tuo dire) perché penso che la musica elettronica sia come tutte le altre, cioè buona e cattiva, e penso che quella buona possa essere comunque apprezzata anche se non prodotta con strumenti tradizionali, mentre tu mi illumini mettendomi al corrente che quella elettronica (non necessariamente prodotta con il giocattolo recensito in questa pagina) non è vera musica.

Scusami, pensavo di poter discutere diplomaticamente della cosa con te e ampliare un po' gli orizzonti di entrambi, ma forse non sono sufficientemente intelligente per farlo.
Rispondi
io non la vedo così
di francesco72 [user #31226]
commento del 11/06/2015 ore 12:04:31
In primo luogo mi pare del tutto sbagliato invitare a non credere (che poi non capisco cosa significhi) a questi video. Il ragazzo con la maschera è un virtuoso del suo strumento, il quale non sarà il tuo, ma non per questo è da etichettare negativamente. Non è malmsteen e non è BB King, ok, ma nemmeno BB King è Malmsteen eppure ognuno dei due è un virtuoso della chitarra. Stai poi tranquillo che musicisti di nuova generazione che suonano senza errori per tre minuti ne trovi finchè ne vuoi: l'evoluzione dello strumento, anzi, sta portando (ormai da 20 anni) generazioni di ragazzini ad essere fenomeni della tecnica come negli anni '90 ce li sognavamo.
Mi pare anche che trascuri il fatto che l'evoluzione della musica e degli strumenti c'è sempre stata. basti pensare alla chitarra che da acustica è diventata elettrica, dando peraltro vita anche ad un livello intermedio con sonorità propria che è la semiacustica. Non per questo però l'acustica è scomparsa.
Infine incitare a non acquistare questi aggeggi lo trovo profondamente sbagliato, tanto quanto invogliare a comprarli ad ogni costo. Sono strumenti nuovi e, per me, in quanto novità vanno provati e capiti, poi magari non li userai tu e nemmeno io, ma rifiutarli a priori è profondamente sbagliato. Di questa guisa non avremmo mai avuto quella "diavoleria" che è il ponte col tremolo o la chitarra a sette corde. Lo scrive uno che si è buttato a capofitto sul floyd rose (venendo da un tremolo fender vintage) appena possibile per poi chiudere la propria parabola col ponte fisso, comprendendo di non essere in grado di esprimere col tremolo quel che avrei voluto. Ma se avessimo detto a Steve Vai di non suonare col tremolo oggi non avremmo il suo repertorio musicale da Flex Able all'intro di "dove c'è musica".
Un'ultima considerazione: chi fissa il limite tra le diavolerie da evitare e quelle da ammettere?
Rispondi
Re: io non la vedo così
di ndrecchia [user #43094]
commento del 11/06/2015 ore 12:34:10
Sui video non intendevo dire che il musicista non fosse preparato, ma intendevo dire che la musica non è fatta da questi giocattolini, ma dalle idee musicali, che in questi video mancano, ci sono solo riff su riff ripresi da idee di altri musicisti. Virtuosismo senza idee, passato l'ascolto non resta nulla dentro.
BB King e Malmsteen facevano generi diversi ma di idee musicali ne avevano, eccome. Entrambi, nei loro generi e nelle loro differenze, lasceranno qualcosa a tutti coloro che li ascoltano. Non trascuro l'evoluzione tecnologica, nella chitarra l'evoluzione c'è stata e ci sarà ancora, ma sarà un continuo perfezionare e migliorare la struttura di base del mondo della chitarra, appunto ponti, pickup, effetti, pedaliere, ampli, ecc. Tutto quello che è stato aggiunto al trittico chitarra/effetti/ampli non è durato e non ha lasciato nulla. Ci sono state le chitarre midi della Casio negli anni '80-'90, ogni tanto altre diavolerie come le chitarre in plexiglass, le chitarre teufel senza corpo. La verità è che passata l'euforia iniziale tutti i chitarristi che ho conosciuto alla fine hanno venduto tutto e sono rimasti alla chitarra, ai pedali (analogici, digitali o software per me sono la,stessa cosa) e agli ampli.
Circa il suonare un brano per intero dall'inizio alla fine, direi che in passato il numero di musicisti in grado di farlo era molto più elevato, c'era molto più professionismo, c'erano persone che suonavano 4-5 ore a sera per 3-4 giorni a settimana, c'erano i conservatori che rifiutavano gli studenti perchè saturi e sceglievano solo i migliori. Oggi, se a un musicista va bene, fa una ventina di serate l'anno, spesso sottopagate in cui suona massimo un paio d'ore a concerto. Dove li vedete tutti questi talenti in grado di suonare un brano correttamente dall'inizio alla fine? O vi fidate dei video su youtube, semmai dove vedete il video riuscito dopo una ventina di tentativi.
Se non si suona dal vivo spesso, se non c'è professionismo, come fate a dire che il livello dei musicisti è salito?
Io vedo il livello inabissarsi sempre di più, anzi vedo peggiorare i musicisti. Se non si suona dal vivo, come fa a essersi elevato il livello dei musicisti?
Così è stato e così sarà. Questi giocattolini servono solo per far vendere, creare false esigenze (se non hai quel suono, non lavori, ma non è vero perchè oggi non lavori e basta pure se hai tutti i suoni del mondo) perchè questi strumenti non aggiungono nulla al mondo dei chitarristi. Quanto vogliamo,scommettere che di queste cose, a livello di produzione musicale e di brani che resteranno nella testa e nel cuore degli ascoltatori, non resterà nulla? e quanto vogliamo scommettere che, finito il trend, questi giocattoli non entreranno nei setup dei musicisti a partire dai vostri setup?
Rispondi
Re: io non la vedo così
di francesco72 [user #31226]
commento del 11/06/2015 ore 13:27:35
Mi duole, ma non concordo. Il tuo discorso parte dall'assunto che il paradigma sia chitarra+pedali+ampli e che l'evoluzione di sovrastrutture sia inutile o quasi, ma già quello che per te è la base, in realtà è un'evoluzione. Per un musicista acustico il p.u. è già un accrocchio inutile, la leva del tremolo per un musicista che suoni con l'acustica lo stesso. Non parliamo poi degli effetti, come fai a dire che la base sia chitarra+pedali se i pedali stessi sono sovrastrutture innovative. Cosa facciamo, salviamo solo quegli effetti che esistevano prima del 1940 o del '50? oppure ammettiamo che gli struemnti evolvono? Poi magari tra dieci anni quello che oggi è ibrido tra chitarra e pad diventerà uno strumento autonomo e diverso.
Sulla preparazione dei musicisti mi sembra che il tuo nichilismo sia un po' eccessivo: io vado spesso a sentir suonare dal vivo (proprio sabato e domenica sono stato ad una kermesse di due giorni), sento dei musicisti preparati e che suonano bene. Però intendiamoci, non considero buoni musicisti solo quelli che fanno fumare le corde o battono 64esimi di doppia cassa. Che il livello si sia abbassato è proprio (scusami) solo una tua opinione: nel 1975 quattro giovani britannici che sapevano a malapena tenere in mano uno strumento sono diventati l'icona punk per eccellenza; Edge degli U2 ammette molto candidamente che il suo stile deriva dall'aver iniziato senza saper suonare. Oggi se vuoi presentarti alla sagra della porchetta del più piccolo comune della montagna devi portare un cd su cui suoni a livello semiprofessionale perchè la "concorrenza" è quella. Quel che i guitar hero facevano negli anni '90 è da tempo materiale didattico delle varie scuole di chitarra in giro per il mondo ergo un ragazzo che a 18 anni esce dal Git ha la preparazione tecnica di un Marty Friedman e li vedi suonare in giro anche da noi.
Dopodichè ognuno rimanga della propria opinione, ma incitare a non seguire un'evoluzione tecnica mi sembra poco corretto. tanto quanto (mi ripeto) spingere ad acquistarla come fosse il sacro graal.
ciao
Rispondi
Re: io non la vedo così
di Matteo Barducci [user #29]
commento del 11/06/2015 ore 13:33:23
Matt Bellamy è stabilmente in cima ad ogni classifica stilata per quanto riguarda i chitarristi del decennio, redatta da fruitori di ogni nazionalità ed estrazione musicale. Il suo approccio allo strumento non può non definirsi "innovativo", molto più del guitar hero al fulmicotone di turno.
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Re: io non la vedo così
di Zango [user #42812]
commento del 11/06/2015 ore 13:41:39
Infatti Matt Bellamy usava questa soluzione ancora prima che venisse industrializzata e commercializzata, attaccata alla meno peggio su una chitarra che nasceva come "tradizionale".
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Re: io non la vedo così
di yasodanandana [user #699]
commento del 11/06/2015 ore 14:05:55
stai assolutizzando il relativo.. o meglio.. tutto ciò che affermi è lecito come espressione del tuo gusto, altri possono vederla, altrettanto lecitamente, in modo differente . Oltre a ciò il fatto che resista uno strumento e un altro cada in disuso, non vuol certo dire che quest'ultimo sia oggettivamente peggiore o inutile .
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Re: io non la vedo così
di ndrecchia [user #43094]
commento del 11/06/2015 ore 14:20:4
Non ho mai scritto che sia peggiore. Inutile per l'evoluzione della musica e della chitarra sicuramente. Lecito vederla in modo diverso, non obbligo nessuno a pensarla come me. Solo che si sta presentando qualcosa in modo quasi ricattatorio (se non ce l'hai, non suoni da nessuna parte) con l'obiettivo di incrementare un mercato che invece è molto di nicchia e non ha generato alcun apporto concreto alla storia della chitarra. Inoltre voi parlate di innovazioni quando strumenti e apparecchiature similari sono presenti da tempo. Non ho nulla contro le innovazioni, ma questo tipo di applicazioni sulla chitarra non porteranno a nulla. meglio investire in pickup, effetti o ampli.
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Re: io non la vedo così
di yasodanandana [user #699]
commento del 11/06/2015 ore 14:32:48
anche il concetto di "evoluzione della musica e della chitarra" è (OVVIAMENTE) soggettivo.. :-)
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non c'è uno solo di ...
di ndrecchia [user #43094]
commento del 11/06/2015 ore 13:48:06
non c'è uno solo di questi giocattolini a pad e quant'altro che creerà musica che restarà nella mente e nel cuore degli ascoltatori. quanto vogliamo scommettere? non ho mai invitato a non seguire evoluzioni tecniche, semmai ho invitato a non seguire quest'applicazione tecnologica per chitarra, che non rappresenta nemmeno un'innovazione perchè le chitarre midi esistono dagli anni '80 (le casio, che guarda caso ricordano in pocchissimi anche se funzionavano bene e non davano problemi) e visto che i pad come il korg circolano da oltre un decennio. quindi di quali innovazioni parlate?
Io non credo che questi apparecchi abbinati alla chitarra possano lasciare il segno e determinare passi in avanti per i chitarristi. tutto qua. Infine dove lo vedete l'incremento della qualità e del numero dei musicisti, se i conservatori e scuole musicali registrano cali di iscritti, se il mondo discografico è in crisi e se i professionisti che sono fortunati suonano una ventina di date l'anno?
dove avete la possibilità di testare l'abilità di questi musicisti se non li sentite esibirsi? andate ai concerti? o li vedete su internet? io dico che il periodo dei grandi talenti è finito con gli anni '90, di bravi ce ne sono anche ora, ma rispetto alla massa di ottimi musicisti che c'era in passato, non c'è proprio confronto. se non si suona e tanto dal vivo, non hai la possibilità di diventare musicista esperto. inoltre come mai tutti questi talenti molto più preparati (a vostro dire) tecnicamente dei propri predecessori non riescono ad emergere nè a presentare progetti musicali che valgano un centesimo rispetto a quanto fatto dai predecessori. sono tentato dal chiedervi quanti anni avete, se avete vissuto la musica negli anni '70, '80 e '90, non dico come musicisti, ma almeno come ascoltatori. a sentire voi adesso viviamo il migliore momento possibile dal punto di vista della bravura dei musicisti, io invece vedo piattume assoluto, assenza di talenti (pochissimi e che suonano sempre meno, quindi perdono col tempo l'abitudine all'esecuzione), assenza di idee e sonorità sempre più finte e noiose.
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Re: non c'è uno solo di ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 11/06/2015 ore 14:00:40
l'innovazione è un vantaggio, ed è un vantaggio anche inventare il modo di fare le stesse cose in modo più pratico ed economico ..
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Re: non c'è uno solo di ...
di ndrecchia [user #43094]
commento del 11/06/2015 ore 14:14:56
Non vedo cosa ci possa essere di più economico nel fatto che uno debba acquistare un giocattolino. E in cosa consisterebbe il vantaggio pratico ed economico?
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Re: non c'è uno solo di ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 11/06/2015 ore 14:30:36
quando la stessa cosa che facevi prima puoi farla adesso spendendo meno e più facilmente
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Re: non c'è uno solo di ...
di ndrecchia [user #43094]
commento del 11/06/2015 ore 14:44:46
quindi io per spendere di meno devo comprare un pad? e per avere cosa? e su cosa risparmio? e cosa sarebbe più facile? pensare a suonare bene la chitarra, concentrarsi sull'ispirazione del momento e contemporaneamente pensare a gestire un pad? oppure non facciamo altro che creare delle sezioni fisse e statiche poco libere perchè dobbiamo inscatolarci all'interno dei limiti di una macchinetta (spesso pensata per lavorare con scansioni ritmiche statiche come il 4/4)? Dove lo,vedete il risparmio? Io devo comprare una nuova cosa, devo cacciare dei soldi per risparmiare su cosa?
Rispondi
Re: non c'è uno solo di ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 11/06/2015 ore 15:11:06
dipende dai gusti e dalle capacità... i chitarristi elettrici usano effetti da sempre, l'amplificatore stesso è un effetto.. per cui suonare, ispirarsi e gestire l'effetto, il tutto simultaneamente, sono cose che tanti fanno e da decenni ..

la maggioranza della musica occidentale è in 4/4 .. per cui è abbastanza normale che con le macchine che registrano o sequenziano fare cose in 4/4 sia immediato.. ma è, ovviamente, una passeggiata fare qualcosa di differente, anzi, è più facile oggi che in passato con le vecchie macchine analogiche o le primissime digitali ...
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Re: non c'è uno solo di ...
di Matteo Barducci [user #29]
commento del 11/06/2015 ore 15:21:52
Ho quarant'anni, sono cresciuto a pane e metallo, virato poi verso l'hard rock stile '70s, poi infine sono diventato(e rimango) progger. Ho suonato e ascoltato diversi generi musicali e non nascondo che ultimamente le maggiori soddisfazioni me le danno coloro(come i Muse e Bellamy) che hanno avuto il coraggio di uscire da certi determinati schemi mentali. Detto questo, mi pare che il discorso verta più sul classico "de gustibus" che non su tematiche soggettive.
Rispondi
e per gli incapaci
di rob800 [user #42751]
commento del 11/06/2015 ore 17:16:58
Ibanez ha pensato di aggiungere un pad alla chitarra per aiutare gli incapaci senza offesa ma a me non piace sia in campo sonoro che in campo estetico. I ragazzi di oggi ascoltano più che musica rumori... Questo strumento é stato pensato per loro che ormai non sanno più il significato della parola musica e si per me farà successo perché le nuove generazioni saranno abituati più alla musica spazzatura...
Rispondi
Re: e per gli incapaci
di Zango [user #42812]
commento del 12/06/2015 ore 09:37:00
Sai quando mio babbo era un ragazzino ascoltava musica che mio nonno definiva esattamente rumore, musica spazzatura.
Quella spazzatura erano i Beatles e i Rolling Stones. ;-)
Rispondi
Re: e per gli incapaci
di francesco72 [user #31226]
commento del 12/06/2015 ore 09:42:19
Non capisco perchè incapaci. Forse questo giudizio deriva dall'applicare ad uno strumento nuovo parametri vecchi, io personalmente credo non sarei capace di usarlo se non dopo molto esercizio, anche perchè a quanto comprendo dal video, occorre una certa sensibilità e precisione per utilizzarlo bene. Forse dovremmo scendere dal piedistallo e ricordarci che la chitarra è quello strumento che chiunque può prendere in mano e dopo un paio d'ore di lezione suonare "le bionde trecce" o "il gatto e la volpe". Poi si progredisce ma l'entry level è veramente basso se paragonato a quasi tutti gli altri strumenti (forse fanno eccezione solo le percussioni).
Sul fatto di musica e rumore, poi è il ritornello di mio padre quando trent'anni fa iniziai a suonare heavy metal dopo anni di chitarra classica. Peraltro è la stessa cosa che è stata rimasticata per secoli ogni qualvolta ci si trovava di fronte ad un'innovazione: lo dicevano di Mozart, degli "urlatori", del rock 'n roll, poi del punk e del metal. Forse dimentichiamo che la musica nasce come ritmo (percuotendo legno o roccia) e grugniti ed urla nelle prime danze tribali. E' un concetto vasto ma indipendente dal gusto. A me non piace Caludio Villa nè Madonna, ma non posso dire che non è musica.
Comunque stiamo divagando e, sinceramente, non capisco cos'abbia fatto di male l'accrocchio qui presentato per meritare tali strali. Non lo si vuole nemmeno vedere in foto, pace, nessuno è obbligato ad usarlo e io stesso ho ammesso che penso sarei molto impacciato. Ma che apra strade nuove e possibilità sonore diverse direi che è fuor di dubbio. Esattamente come accadde quando si applicò un microfono al body di una chitarra o la si dotò della possibilità di "scordare" simultaneamente tutte le corde con un ponte mobile.
In chiusura devo dire che tutto questo confrontarsi sulla chitarra col pad me l'ha resa veramente interessante e sto seriamente valutando di farci un giro.
ciao
Rispondi
Re: e per gli incapaci
di Grigno [user #27974]
commento del 12/06/2015 ore 10:46:0
assolutamente d'accordo con te. Non capisco tutta questa diffidenza verso le innovazioni, a parer mio questi sono strumenti con grande potenzialità. Una chitarra capace di produrre suoni elettronici dei più vari può fare un' enorme differenza nel sound di un canzone, roba alla Tom Morello del futuro per intenderci. Credo che il futuro del rock sia la commistione con la musica elettronica. Il primo passo è quello di spegnere i preconcetti e aprire le orecchie, magari ascoltando qualcosa di diverso dal solito gruppo 4 power chord un assolo e via. Avessi i soldi e fossi determinato a farne buon uso comprerei sicuramente una cosa del genere....
Rispondi
Re: e per gli incapaci
di francesco72 [user #31226]
commento del 12/06/2015 ore 14:26:48
grazie per l'"accordo".
Poichè, come scritto sopra, sono a questo punto parecchio incuriosito dall'accrocchio, mi sono messo a cercare su internet i prezzi e, sorpresa, il bundle basso+kaos pad costa meno di 400 euro (in alcuni negozi 399, altri 389, in italia e 388 presso il sito tedesco). Mi sembra un prezzo di certo affrontabile, preciso, però, che ho guardato solo il basso perchè sto avviando un progetto parallelo al mio gruppo: un power duo per cui devo imparare a suonare meglio il basso e mi serve uno strumento nuovo. A questo punto dovendolo acquistare, compro l'Ibanez e poi vi saprò dire.
Ciao
Rispondi
Il futuro della chitarra
di Claes [user #29011]
commento del 11/06/2015 ore 20:39:59
Il prossimo Jimi suonerà una chitarra del genere! E, finalmente ci si può far valere da chitarrista in una band Techno. Io provengo da chitarre MIDI ma quel'abbinamento col Kaos Pad rende chitarra o basso strumenti nuovi - da scoprire, da imparare. L'esempio dei Muse rende l'idea...
Rispondi
DJ con una 6 corde? ...
di Cinderella95 [user #43470]
commento del 14/06/2015 ore 11:51:21
DJ con una 6 corde?
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