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Harvey Thomas: l'uomo che odiava le Gretsch
Harvey Thomas: l'uomo che odiava le Gretsch
di [user #13470] - pubblicato il

Ricordato da alcuni come "il Wandré statunitense", Harvey Thomas è stato forse uno tra i liutai e gli uomini più eccentrici di sempre. Ecco la storia dell'uomo con le chitarre headless a forma di fucile e con le Gretsch abbandonate nel laghetto di casa.
Ricordato da alcuni come "il Wandré statunitense", Harvey Thomas è stato forse uno tra i liutai e gli uomini più eccentrici di sempre. Ecco la storia dell'uomo con le chitarre headless a forma di fucile e con le Gretsch abbandonate nel laghetto di casa.

Le chitarre vintage Thomas Custom sono praticamente sconosciute al grande pubblico ma si sono ritagliate un loro piccolo spazio nella storia della chitarra elettrica americana e c’è chi non manca di considerare il loro creatore il Wandré statunitense, se non altro per il modo in cui la biografia ha influenzato gli strumenti.

Harvey Thomas: l'uomo che odiava le Gretsch

Harvey Thomas (Seattle 1920-1987) è stato figlio di quella cultura rurale, tradizionalista, devota al country e alle armi da fuoco, ma profondamente allergica alle regole e alle convenzioni. Un personaggio che avremmo potuto trovare indifferentemente tra i nazisti dell’Illinois e in una comune hippy.

Harvey Thomas: l'uomo che odiava le Gretsch

Nella vita si guadagnò la fama di essere uno dei più eccentrici e scontrosi uomini del mondo e fu inguaribilmente ossessionato dagli scherzi goliardici che dispensava a chiunque.
Del resto fu, con ogni probabilità, l'unico liutaio ad apparire sui cataloghi mascherato da scimmia.

Harvey Thomas: l'uomo che odiava le Gretsch

Se volete visualizzare il mondo di HT dovete fare riferimento ai fumetti di Li'l Abner. La casa di Thomas era una specie di palafitta circondata da innumerevoli carcasse di vecchie ambulanze arrugginite, autobus, automobili, carri funebri, motoscafi, autocarri, rimorchi, e persino un jet addestratore Lockheed T-33. Un treno autocostruito collegava le stanze della casa con il giardino. 

Harvey Thomas: l'uomo che odiava le Gretsch

Aveva una staccionata fatta di chitarre elettriche e nel laghetto adiacente c'erano delle Gretsch lasciate nell’acqua a galleggiare. Pare che odiasse quelle chitarre e usasse delle White Falcon come bersagli da tiro (a proposito, pare che portasse sei Colt legate alle caviglie). Nel giardino c'era la tomba della moglie (vivissima e per niente scandalizzata) che diceva "Here lies Mary Thomas, Guitared to Death". Si definiva un responsabile cittadino conservatore ma guidava un carro funebre dipinto a due toni.

Harvey Thomas: l'uomo che odiava le Gretsch

Sosteneva anche che il segreto per suonare la chitarra è quello di muovere le mani il meno possibile. "Questo è il segno di un vero professionista." Infatti Thomas, oltre a fare chitarre bizzarre negli anni '60 e '70, fu inventore, riparatore ma anche ottimo musicista portando in giro la sua triplo manico collegata a una catena pazzesca di delay, organi elettronici e effetti di ogni tipo. The infernal Music Machine.

Harvey Thomas: l'uomo che odiava le Gretsch

Ecco la testimonianza di Timothy L. Olsen che entrò un giorno nella casa degli orrori, rimase a lavorarvi per un periodo e oggi gestisce un sito tributo: "c'erano alcune Fender, Gibson, Rickenbaker e Mosrite, ma soprattutto c'erano le Thomas. Appuntite, dal manico sottile, appariscenti. Bianche, sunburst, metallizzate, tigrate. A forma di croci di ferro, di svastiche, come le Vox Phantom, paisley. Ce n'erano a doppio manico. Ma anche triplo, per Giove!"

Harvey Thomas: l'uomo che odiava le Gretsch

"Ed erano solo i modelli in catalogo, poi c'erano gli strumenti insoliti. Uno era stato progettato per assomigliare a un fucile da caccia, con la punta leggermente svasata nel punto in cui avrebbe dovuto esserci la paletta. Le corde ancorate sul fregio, e oltre il ponte una serie di chiavette per pedal steel nel corpo, o dovrei dire nel fucile? Che cosa stava facendo il signor Steinberger nel 1965? C'erano diverse chitarre a forma di tavolette per il cesso e alcune padelle. Una chitarra è stata rivestita in vera pelle di procione, completa di coda. Un'altra era un doppio manico che simulava una signora polinesiana: ogni manico rappresentava una gamba, le palette erano i piedi completi di dita. L’attesa non mi dispiacque." (T. L. Olsen)

Harvey Thomas: l'uomo che odiava le Gretsch

La sua fama è legata indissolubilmente dal modello a croce di ferro detta Maltese, ma io farei follie quella specie di Stratocaster in acido dal top scolpito e le plastiche sciolte.

Harvey Thomas: l'uomo che odiava le Gretsch

Thomas fece anche delle semiacustiche quasi ordinarie se non si tiene conto delle dimensioni gigantesche. Definiva i suoi strumenti, a torto o a ragione, the Cadillac of Guitars.

Harvey Thomas: l'uomo che odiava le Gretsch

Le quotazioni attualmente sono tra i 5mila e i 30mila dollari, secondo i modelli e le condizioni.

chitarre elettriche harvey thomas
Link utili
Sito tributo ad Harvey Thomas
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Fantasia al potere
di lospilung [user #18940]
commento del 15/06/2015 ore 08:15:37
direi che ha ragione chi dice gli "americani" son spreconi... ma mi butti le Gretsch nel laghetto??
Pee' piacere!!!
Rispondi
Per i miei gusti...
di invioinvio [user #30752]
commento del 15/06/2015 ore 10:59:15
...estetici intendo...avrebbe tranquillamente potuto fare un altro lavoro...niente da dire sulla immensa "originalità e passione"!
Rispondi
Per me avrebbe fatto meglio ...
di dale [user #2255]
commento del 15/06/2015 ore 11:55:27
Per me avrebbe fatto meglio a buttare nel lago quei cessi di chitarre e tenere le Gretsch!!

:-)))))))))))))
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Che personaggio ! Grazie per ...
di Tubes [user #15838]
commento del 15/06/2015 ore 12:59:34
Che personaggio ! Grazie per avermelo fatto conoscere, non farei follie per le sue chitarre però la cultura personale si è accresciuta !
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Ottimo ..
di Sparklelight [user #41788]
commento del 15/06/2015 ore 13:16:19
.. articolo, denso di curiosità!

Rispondi
Re: Ottimo ..
di nawa utente non più registrato
commento del 15/06/2015 ore 13:41:55
sul web è pieno di cose di questo tipo. pensa che Ian Hunter comprò la sua famosa croce maltese in un negozietto hippy di san francisco. smontò il battipenna per capire di che si trattasse e trovò la firma di Thomas e un biglietto da cinque dollari.

Un giorno arrivò un cliente disperato per un problema di settaggio della sua Gibson L5 a cui teneva molto. andò un attimo nel retro bottega e dopo aver dato quattro martellate sul banco, grida: adesso è a posto! - o una cosa del genere. solo per far venire l'infarto al poveretto

comunque il binding tradizionale sulle simil strato dal top scolpito è strepitoso, e guarda l'attacco del manico tutto fuori. e l'integrazione pick-up/battipenna...

Rispondi
Re: Ottimo ..
di Sparklelight [user #41788]
commento del 15/06/2015 ore 13:58:18
Da infarto l'aneddoto sulla L5 :-D
Tutte le creazioni di Thomas hanno qualcosa di geniale/demenziale :-P

Rispondi
davvero particolari e strane XD ...
di Cinderella95 [user #43470]
commento del 15/06/2015 ore 13:56:41
davvero particolari e strane XD
Rispondi
......I gusti son gusti, ma ...
di alessio326 [user #28175]
commento del 15/06/2015 ore 17:57:31
......I gusti son gusti, ma fan proprio cagare eh...
Rispondi
Re: ......I gusti son gusti, ma ...
di chiatarrox [user #36263]
commento del 15/06/2015 ore 21:45:29
Ahahah concordo! Veramente pessime, ma almeno hanno qualcosa che giustifichi la collezionabilità? Tipo legni speciali, soluzioni liuteristiche genial, suono sopraffino? No perché noi le vecchie Eko le buttiamo nei caminetti e sono collezionate giusto da nostalgici a prezzi giustamente mooolto bassi...
Rispondi
Le italiane di quei tempi...
di Claes [user #29011]
commento del 15/06/2015 ore 18:58:56
Non vi erano polinesiane maggiorate in Italia... ma chitarre stravaganti erano cmq alla moda e da esaurire le scorte mondiali di madreperla.
Rispondi
Guitar Geek
di Don Diego [user #4093]
commento del 15/06/2015 ore 21:37:28
sul DVD del Guitar Geek di qualche anno fa il sommo Deke Dickerson ne analizza e suona una (quella a forma di croce maltese per intenderci).....sorprendentemente il suono che ne esce fuori è aggraziato e pulito! Le forme saranno sicuramente discutibili ma la storia personale (che si rispecchia nelle sue creazioni) meriterebbe un film diretto da Tim Burton!!! Bellissimo articolo!!!!!
Rispondi
Re: Guitar Geek
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 16/06/2015 ore 02:49:28
"meriterebbe un film diretto da Tim Burton"....azzeccatissimo.
Rispondi
qui si va .....
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 16/06/2015 ore 02:48:22
....al di la' dei gusti personali.
Bell'articolo, originale....non conoscevo questo tipo.
Rispondi
Grazie dell'articolo. Come già ti ...
di MAT77 [user #27583]
commento del 16/06/2015 ore 14:44:09
Grazie dell'articolo. Come già ti avevo scritto nel precedente, mi piace molto questo genere di cose ed infatti non conosco il nome :-((( quindi grazie che ci hai illustrato questo pezzo di storia della chitarra. Non mi stancherò mai di ripeterlo: ben vengano questi articoli!!!

Le chitarre non le comprerei manco costassero 50€ ma non sono un collezzionista quindi non faccio testo. Le trovo quantomeno uniche e credo che chi le costruì lo fece proprio per avere un prodotto unico ed immortale nel tempo. Bizzarre ma davvero originali.

Ciao
Rispondi
rispondo un po' a tutti ...
di nawa utente non più registrato
commento del 16/06/2015 ore 16:22:39
rispondo un po' a tutti in ordine sparso, ringraziando chi mi incoraggia a presentare marchi minori fosse solo per ampliare le proprie vedute. Ovviamente mi sono interessato a Thomas per via della bizzarria di cui in Italia eravamo maestri assoluti. quindi ovviamente c'è anche amore per l'orrido e le cose brutte. Credo che alla aneddotica abbia contribuito lo stesso Harvey a cui piaceva passare per pazzo. Non credo veramente alla storia delle Gretsch nel laghetto ma è bello pensarlo. Inoltre credo che il suo odio fosse una sorta di ammirazione segreta. Tecnicamente basta vedere foto migliori dei dettagli, che per ragioni di spazio non abbiamo pubblicato, per farsi un'idea del lavoro da Liutaio di Thomas. i top sono scolpiti come faceva solo Roger, binding tradizionali anche intorno la paletta, neck-tru estremi con sezioni trasversali come poi fece SD Curlee, quella rifinitura tipo budino che Fender chiamerà antigua... e così via.

Stilisticamente dovete immaginare le sue chitarre sulle copertine delle storie di fantascienza, un misto di country e marziani tipico delle space-opera dell'epoca. Una chitarra che può imbracciare solo un cowboy col casco da astronauta. Chitarre che vengono dal pianeta delle scimmie, sembra volerci dire Thomas sui suoi cataloghi :-)

Culturalmente è il simbolo di un america strana, cupa, anarchica, violenta che per ragioni a me oscure si è incontrata con le subculture rock. Thomas ha fatto anche una chitarra a svastica e per anni è stato un mio tabù, ma alla fine credo che abbia voluto solo scandalizzare e in questo mi piace pensare che sia stato il primo vero punk. idiota ma punk.
Rispondi
Per la prima volta da ...
di esseneto [user #12492]
commento del 18/06/2015 ore 10:05:30
Per la prima volta da quando mi interesso alle chitarre elettriche ed è da un bel pò,sono rimasto seriamente "impressionato"! Sconoscevo totalmente Harvey Thomas e le sue bizzarre creazioni.Non teneva minimamente conto dell'ergonomia nei suoi strumenti che trovo in bilico tra l'orrido e il fantascientifico sicuramente originalissimi,quasi fossero stati ispirati da incubi infernali......
Rispondi
Re: Per la prima volta da ...
di nawa utente non più registrato
commento del 18/06/2015 ore 11:35:4
vada per gli incubi... ma l'ergonomia era tenuta in buon conto mi sembra, guarda dove attaccava il manico e l'accessibilità agli ultimi tasti da record. e non sono sicuro che la sua strato sia più scomoda dell'originale :-)

contento comunque di aver ricordato un pezzettino folle della storia della chitarra...
Rispondi
Interessante, questo non lo conoscevo, ...
di superloco [user #24204]
commento del 19/06/2015 ore 08:41:23
Interessante, questo non lo conoscevo, grazie !
Rispondi
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