VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Di Donato: un gioiello dal futuro?
Di Donato: un gioiello dal futuro?
di [user #32554] - pubblicato il

Con un'estetica che unisce un fascino d'altri tempi a ritrovati tecnologici all'avanguardia, la Bianca e la Hasaki hanno fatto girare la testa a molti visitatori dello scorso Custom Shop Milano. Ne abbiamo rubato un'anticipazione sul campo per voi.
Di Donato costruisce strumenti che vanno oltre il comune concetto di chitarra. Sul sito, come una sorta di mantra, riferito alla prima chitarra provata si trova come la seguente dicitura: "Hasaki, come il bordo delle spade giapponesi".
Si tratta di un concetto totalmente nuovo. Con una media di spessore per la tavola armonica di soltanto 13mm, questa archtop suona come una chitarra elettrica e interagisce intimamente come una chitarra acustica.

Lo strumento chitarra è senza dubbio rivisitato in modo abbondante nella Di Donato. Il modello Hasaki provato al Custom Shop Milano 2015 mi ha letteralmente destabilizzato, quanto meno per la forma e lo spessore imbracciandola. Di fatto, l'anima portante è un monoblocco d'alluminio finemente lavorato sul quale si sovrappone il body, cioè una tavola bombata di cedro di provenienza spagnola, sulla quale è attaccato il battipenna con relativi controlli di tono, volume e switch a tre posizioni che deviano il segnale catturando il suono attraverso i due single coil costruiti dalla Di Donato stesso.
Il manico è un 22-tasti che nella forma e conformazione ricorda la vecchia scuola, sarà la curvatura o forse la paletta inusuale per una chitarra elettrica, ma nell'insieme risulta confortevole e ben intonata la tastiera.

Di Donato: un gioiello dal futuro?

In generale, la chitarra suona in modo decisamente gradevole. Il concetto acustico è influenzato indubbiamente dall'amplificazione, dall'ambiente in cui si è immersi e non meno dalla mano e dalla testa del chitarrista ma, su questo strumento destrutturato e ricostruito secondo un nuovo progetto, rende lo strumento interessante e credibile nel timbro.

Di Donato: un gioiello dal futuro?

Il secondo modello provato è già stato protagonista su Accordo alla sua presentazione in occasione di SHG 33. Battezzata semplicemente "Bianca" in relazione alla finitura scelta, per lei valgono gli stessi parametri descritti per la Hasaki. L'idea di chitarra è completamente rivoluzionata, tutto è orientato per stupire l'occhio grazie all'impiego di materiali non convenzionali, ma sopratutto nella progettazione ed assemblaggio di questi particolari strumenti, dove esce l'estro creativo di un liutaio incredibile e unico nel suo genere.


La Bianca si fa suonare come qualsiasi chitarra, con una buona reattività e velocità del suono. Proiezione, profondità e dimensione sonora sono parametri oggettivamente misurabili, mentre rimane indubbia quanta emotività ci sia nel provare uno strumento musicale così eclettico e inusuale. Probabilmente il senso di stupore sarà direttamente proporzionale al tempo per il quale quotidianamente s'imbraccia una chitarra, per così dire, "normale". Se capita, sicuramente da provare.
bianca chitarre elettriche custom shop milano 2015 di donato hasaki
Link utili
Sito ufficiale Di Donato
Di Donato a SHG 33
Nascondi commenti     5
Loggati per commentare

di Zado utente non più registrato
commento del 16/07/2015 ore 13:48:04
Stilisticamente sono stupende,ne proverei una molto volentieri :)
Rispondi
di Salomone [user #34653]
commento del 16/07/2015 ore 14:27:45
Ma la paletta che c'azzecca con tutto il resto? Boh!!!
Rispondi
di MarcoV [user #30371]
commento del 17/07/2015 ore 18:34:24
Ho avuto modo di vedere e provare una delle sorelle di "Bianca" in un negozio qui a Padova. Assolutamente bellissima. Che disegno! Per me un capolavoro. Si vede che dietro c'è tanto lavoro di progettazione. Studiata nei minimi dettagli, dai copri pickups in legno, per me bellissimi ,al corpo in alluminio leggerissimo (credo che questo sia il metallo utilizzato..). Per non parlare dei cavi dei pickups assolutamente invisibili nella chitarra che ho provato: sembravano non esserci, non capivo dove passassero!
Rispondi
di hamilton [user #6193]
commento del 19/07/2015 ore 11:47:50
Esteticamente la trovo eccezionale, uno dei pochi strumenti che mi abbiano impressionato ultimamente. Complimenti davvero a chi l'ha pensata e realizzata, tra l'altro erano anni che mi chiedevo come sarebbe potuta risultare quel tipo di paletta su di un'elettrica, l'ho sempre trovata affascinante, intrigante direi :) personalmente mi sarebbe piaciuto vederne anche una in tinta col top ma già così la trovo molto azzeccata.
Complimenti davvero!

ps per quanto riguarda il suono mi pare prometta molto, spero un giorno di poterne provare un esemplare
Rispondi
Loggati per commentare

di wrugg25 [user #31282]
commento del 20/07/2015 ore 08:13:48
Esteticamente, non mi piacciono molto... ma sulla qualità, c'è poco da discutere: c'è, ed è tanta.
Rispondi
Altro da leggere
Theodore Standard: la Gibson perduta di Ted McCarty diventa realtà
American Series: la Soloist USA con due EMG in duplice versione
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
La fenomenale chitarra a cinque corde di Jacob Collier
That Sound: Vintage Vault 2023
La EDS-1275 di Jimmy Page è realtà (e inarrivabile)
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?
Massa, sustain, tono e altri animali fantastici
Ho rifatto la Harley (Benton ST-57DG)




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964