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Cesareo: due chitarre in un pollaio
Cesareo: due chitarre in un pollaio
di [user #116] - pubblicato il

Cesareo continua a parlarci di quanto sia decisivo – ma anche molto difficile - suonare in una band, tappa fondamentale per la propria formazione musicale. Oggi, sotto i riflettori, il delicato lavoro di far convivere in maniera efficace due chitarre in una band. Ancora una volta, affiorerà l’importanza di saper costruire parti che assecondino e valorizzino l’arrangiamento, prima che il proprio ego.
In uno dei precedenti appuntamenti, Cesareo spiegava come sia importante incastrare il suono e il suonato della chitarra all’interno dell’arrangiamento di un brano. Per farlo, la prima cosa necessaria da fare è preoccuparsi che non ci siano parti che sconfinino in maniera invasiva nell’operato di altri strumenti. Due esempi su tutti: suonati sulle corde basse della chitarra che non si incastrano o ingolfano il lavoro di cassa o basso; note acute – siano melodie o note al canto di un voicing o di un arpeggio – che cozzano con la voce o parti analoghe suonate da tastiere o fiati.
Ma particolarmente delicato può essere anche, far convivere due chitarre in una band; il risultato può essere entusiasmante a patto, però, di riuscire a orchestrare in maniera armoniosa i due strumenti. Non esistono ricette sicure e non si tratta solamente di gestire le personalità, spesso ingombranti, di due chitarristi che in una stessa band sembrano  due galli in un pollaio. Per esempio, suonare la stessa cosa e lasciare a entrambi gli stessi spazi potrebbe essere una buona maniera per abbassare l’interesse generale sul lavoro delle chitarre; si maschererebbero confondendosi a vicenda e – senza aggiungere nulla all’arrangiamento – potrebbero solo complicare le cose con eventuali sfasature date da mancanza di coordinazione. 

Cesareo: due chitarre in un pollaio

Ma, alla stessa maniera, suonare la stessa cosa doppiandosi, potrebbe essere la chiave per creare un sound gigante, monolitico e avvolgente, a patto però di essere davvero incollati e cavalcare un timing e un’intenzione affini.
Il risultato è garantito quando i due chitarristi con sensibilità e attenzione, costruiscono invece riff molto diversi ma capaci di essere complementari e di incastrarsi l’uno con l’altro. Rolling Stones e ACD/DC sono band che, proprio negli incastri ritmici del lavoro delle chitarre, hanno trovato la peculiarità del loro sound.
C’è anche un’altra opzione, quella dove una delle due chitarre è protagonista assoluta. Se pensiamo a band di gente come Santana o Steve Vai è chiaro che il lavoro della seconda chitarra dovrà totalmente essere asservito e funzionale al lavoro della prima, lasciandogli spazi e libertà totali e limitandosi a sostenere e appoggiare la protagonista nei momenti in cui lo necessita.


cesareo grazie per la domanda lezioni
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di ares [user #1335]
commento del 20/07/2015 ore 17:25:13
Quando si parla di due chitarre in una band mi viene subito in mente un nome: Grateful Dead!

Ascoltare, per esempio, in Europe '72 (uno dei tanti live dei G.D.) gli incastri tra la "ritmica" di Bob Weir e la "solista" di Jerry Garcia.
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di luis68 [user #35769]
commento del 20/07/2015 ore 17:57:15
Questo e' un argomento che si dovrebbe trattare piu' spesso.Varini lo predica da anni.
I chitarristi,purtroppo,sembrano essere un mondo a se' rispetto ai tastieristi ed ai bassisti,che sono piu' attenti a quello che succede intorno quando si suona,il chitarrista tende sempre a strafare sia in termini di volume con la tendenza a suonare troppo.
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di team72filo [user #20000]
commento del 21/07/2015 ore 09:10:57
Cesareo,ci sono 40 gradi,ma non hai caldo con la felpa?
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di esseneto [user #12492]
commento del 21/07/2015 ore 09:32:42
Secondo me la chitarra elettrica è uno strumento moderno che a diffenza di altri come basso o tastiera si è quasi da subito imposta come strumento leader. Sin dall'inizio i musicisti che l'hanno scelta hanno lavorato duramente per darle uno status di "primadonna" e ci sono riusciti!I chitarristi famosi come Clapton,Beck,Page,Blackmore,Hendrix, Gilmour,Van Halen, Vai, Slash, Malmsteen ecc. sono considerati quasi come degli "eroi"....Milioni di fan sognano di voler diventare un giorno delle rockstar come loro...Ora sinceramente ancora non riesco a capire il motivo di questa cosa ma è indubbio che la chitarra nel Rock e nella musica moderna in genere ha un ruolo predominante.Anche un videogioco famosissimo ha come protagonista un "guitar hero" appunto e volete che dopo tutto questo chi suoni la chitarra elettrica non soffra di manie di protagonismo? I chitarristi sono ormai ufficialmente riconosciuti come violentatori di orecchie...gente che non ha rispetto per gli altri musicisti e neanche per il pubblico...che viene letteralmente investito dai watt killer sparati dai coni delle casse 4x12! Scherzi a parte io penso che l'esperienza e la maturità giochino un ruolo importante nel far si che due chitarristi che suonano nella stessa band raggiungano un buon equilibrio sonoro e uniscano i loro sforzi affinchè il loro lavoro sia di supporto al sound generale di una band,certo di gruppi come gli Allman Brothers Band non ce ne sono più stati ed inviterei i colleghi chitarristi che suonano in band con un altro chitarrista e non di andarseli ad ascoltare attentamente perchè per me rappresentano uno dei migliori esempi di cosa possano fare due chitarre elettriche ben affiatate,anche se ripensandoci pure gli Eagles non ci scherzavano in quanto ad intrecci di chitarre......
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di ParanoidAndrea utente non più registrato
commento del 21/07/2015 ore 09:43:56
Wishbone Ash - Iron Maiden
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di casti76 [user #3208]
commento del 21/07/2015 ore 09:47:37
Un'altro esempio che mi viene in mente di sinergia tra chitarristi, restando in ambito italiano, è quello dei Negrita
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di Baconevio [user #41610]
commento del 22/07/2015 ore 07:55:0
bravo, le chitarre dei negrita sono fra le migliori che abbia sentito in italia: grande gusto melodico, grande sinergia e nessuna prevaricazione. drigo è un grande chitarrista, spesso sottovalutato.
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di Claudio80 [user #27043]
commento del 21/07/2015 ore 14:22:21
Allman Brothers Band?....Derek & The Dominos?
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di Baconevio [user #41610]
commento del 22/07/2015 ore 07:57:43
non si possono dimenticare i queens of the stone age.
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di maxventu [user #4785]
commento del 23/07/2015 ore 12:50:23
parole sagge , come sempre.
Sottolineo come l'inconveniente di avere due chitarristi disallineati può presentarsi anche, come è successo a me, quando è il bassista ad avere il complesso del chitarrista virtuoso mancato, con la conseguenza che ci si trova ad avere due strumenti che (soprattutto sulle ritmiche che erano il 75% del ns repertorio) si "pestano" letteralmente i piedi sulle frequenze medie, mentre al contempo vengono letteralmente a mancare le fondamenta del suono che dovrebbero essere fornite appunto dal bassista.
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di darkfender [user #16554]
commento del 05/08/2015 ore 10:22:21
Ma perché la chitarra elettrica dovrebbe diventare uno strumento solo ritmico?

Magari non è possibile che il vero problema sia invece nelle lacune teoriche di noi musicisti moderni?
Contrappunto e orchestrazioni spiegano come evitare quei problemi ma quanti di noi ne hanno anche i rudimenti di base?


I discorsi di frequenze e così via sono proprio concetti che vengono studiati da secoli ma che oggi sono spesso tralasciati :( probabilmente perché la musica non ha più la stessa importanza...



Anche perché pur solo suonando ritmiche si può comunque incappare nel problema opposto "buchi di frequenze" o ancora peggio pestare i piedi a basso, batteria o tastiere.

Insomma le risposte ai problemi ci sono e sono chiare....ma bisogna non aver paura di studiare.

@Maxventu il basso è importantissimo quando si scrivono le parti.. non è questione di protagonismo ma di come si scrive.
"Basso" e "canto" (che possono anche non essere i relativi strumenti) sono la base della composizione.

Con le note giuste non ci si pesta mai i piedi.
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di francescolomunno [user #38311]
commento del 08/08/2015 ore 11:04:34
D'accordissimo, in questo senso secondo me uno dei più grandi esempi di interazione tra due o più (a volte molte più..) chitarre è il lavoro che fa Brian May con ...sè stesso! Tutti gli album dei Queen fino al 1980 non contenevano sintetizzatori perchè, parole di Mercury "quello che fa Brian con la chitarra è meglio di qualunque sintetizzatore"
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