VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Come suona la masonite vintage?
Come suona la masonite vintage?
di [user #43441] - pubblicato il

Poco più di un comune cartone pressato, il corpo in masonite delle Danelectro ha segnato un'epoca e arriva ancora oggi a stabilire uno standard sonoro insieme a caratteristiche uniche come ponticelli in legno e pickup lipstick. Ecco cosa ci si può aspettare dal vintage povero di una Danelectro U1.
La risposta è: benissimo!
Amici di Accordo, siamo oggi di fronte a un altro gioiellino della mia piccola collezione: Danelectro U1 del 1956 nel rarissimo colore Emerald Green. L'oggetto in questione pare essere appartenuto al chitarrista Dean De Leo degli Stone Temple Pilots, che anni fa se ne disfò e dopo lungo peregrinare è giunto a casa mia, con un'estenuante trattativa per mantenere il costo sotto i mille euro.

La prima impressione quando la prendi fra le mani e la rigiri, guardandola: la ragazza ha suonato! Segni del tempo, graffi e sbucciature, ma nell'insieme un buon conservato.

Come suona la masonite vintage?

Vi ricordo che la masonite è quel cartone pressato con cui una volta - e penso anche oggi - si faceva il pannello dietro gli armadi o il fondo dei cassetti. Sì, avete capito bene, quel pannello con l'interno liscio del colore dell'armadio e l'esterno a nido d'ape, di solito marroncino. Ma mi gioco gli zebedei che a nessuno fra noi è mai venuto in mente di smontarlo e ricavarci una chitarra.

Il manico è sottilino. Di solito la penso come Muddy Waters: più il manico è grosso, meglio suona la chitarra. Ma qui mi devo ricredere perché questa spacca!
La tastiera è in palissandro brasiliano, che all'epoca te lo tiravano nella schiena per quanto ce n'era e quindi se ne faceva vasto uso. Bella la paletta con le sue brave Kluson tre in linea che fanno la loro onesta figura e la tengono accordata.

La vernice del manico è consumata ma non troppo e già di serie sfuma su un giallo oro che quando sei sotto la luce è spettacolare. La striscia adesiva sul bordo esterno è consumata e ha preso una tonalità ambrata da lacrime a gli occhi.

Come suona la masonite vintage?

Il ponte è di una semplicità elementare e c'è ben poco da regolare, misteriosamente la bambina è intonata anche al dodicesimo tasto.

Manico a parte, di legno antico non se ne parla, ma se la accordi in DADGAD "Kashmir" esce da sola. Mojo da vendere, se attacchi "Born on the Bayou" ti viene da guardarti intorno per vedere dove si è nascosto John Fogerty. La accordi in Re e via di slide: ti vibra lo stomaco e i vicini di casa picchiano sul soffitto con la scopa. Se suono ancora gli saltano le piastrelle del bagno, è un terremoto!

Come suona la masonite vintage?

Se non avete mai sentito una Dano degli anni '50 in questo momento per me è come per Ulisse spiegare alla ciurma il canto delle Sirene: quando la senti ti innamori. Il suono del lipstick è corposo, un single coil di fronte al quale levarsi il cappello. Armonici a non finire, scura sui bassi, aperta su medi e acuti. Potente, non si fa mettere i piedi in testa da chitarre armate di humbucker.
L'elettronica conta su un condensatore Sprague in carta e olio, un potenziometro per il volume, un tono e uno switch che taglia alcune frequenze, tipo la Fender Esquire, anche se i tagli sono un po' meno evidenti, ma un suono blues da spavento.

Non si sente la mancanza di un altro pickup. Semplice e sanguigna, ti arriva dritta al cuore. La attacchi a un ampli valvolare (io preferisco i Fender tweed o blackface) e dai gas. Come un rito voodoo ti prende allo stomaco, suoni, il tempo passa e continui a chiederti chi è il genio che l'ha fatta.

Come suona la masonite vintage?

Lo so, sono un nostalgico, ma a me le chitarre piacciono semplici, con pochi fronzoli e che quello che hanno da dire lo dicano subito, e questa è così. Come sempre il consiglio è di provarne una appena possibile, così vi potrete fare un'idea vostra. Vi tolgo subito il dubbio: ho avuto anche le riedizioni sia coreane sia cinesi. Suonano anche loro, ma sono diverse e non muovono grandi emozioni. Questa è una veterana con conclamato pedigree. Inutile dire che non è sicuramente per la stagionatura del legno e, non so voi, ma io non ho informazioni che supportino un'eventuale teoria secondo la quale il cartone invecchiato suona meglio.

chitarre elettriche danelectro gli articoli dei lettori u1 vintage
Link utili
Danelectro
Nascondi commenti     157
Loggati per commentare

di Sparklelight [user #41788]
commento del 03/08/2015 ore 11:10:38
Ma lo sanno tutti che il cartone vintage suona meglio :-)
Ottimo articolo come al solito!
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 03/08/2015 ore 14:57:54
Meno male! Per un attimo avevo temuto che qualcuno sostenesse che il cartone deriva dalla carta che a sua volta si crea dall'albero e quindi indirettamente......Noooo, non vorrei aver dato un suggerimento che mi si ritorcerà contro!!!! é un po' come dire che io sono indirettamente vegetariano perchè ho mangiato la mucca che ha mangiato l'erba........Mi sento come Branduardi alla Fiera dell'est.....
Rispondi
di Sparklelight [user #41788]
commento del 04/08/2015 ore 12:25:
Io spero proprio "biggiorgione" che non ti facciano passare la voglia di presentarci le tue splendide chitarre e di raccontarci storie ed aneddoti .... sarebbe un vero peccato ;-)
Io non ho la passione per il vintage ma leggere i tuoi articoli stimola la curiosità :-P
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 04/08/2015 ore 15:27:0
Fortunatamente "le spalle sono grosse" Se ti va guarda il mio articolo "Il difficile mondo del vintage" Così ti fai due risate a vedere il comitato di benvenuto che mi hanno riservato appena iscritto. E al contempo potrai notare che ascolto il parere di tutti,poi...tocca a me...
Rispondi
di Sparklelight [user #41788]
commento del 04/08/2015 ore 16:11:15
Letto più volte ... non mi sembrava il caso di commentare :-)
Rispondi
di pmec utente non più registrato
commento del 22/09/2015 ore 10:12:29
intanto ti faccio i complimenti per questo e per gli altri articoli che scrivi, interessanti ironici e piacevoli, fin troppo... mi hai fatto venire una voglia di Danelectro...! Però tornando al cartone pressato, Frudua sostiene che nell'acustica di una solid body il corpo incide per il 30-40% e il manico per il 60-70%, se avesse ragione (mettici anche che il palissandro è brasiliano...) si spiega l'anima vintage della tua bambina, al confronto delle cinesine e coreane.
Saluti
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 22/09/2015 ore 10:34:17
Sai qual'è la cosa divertente in questo pazzo mondo di chitarristi? Che nessuno porta dati scientifici,dai quali senza ombra di dubbio si possa capire se c'è una verità assoluta. Tutti,me compreso , portano dati più o meno empirici, basati un po' sull'esperienza e un po' sul romanticismo. Frudua,dice così? E fa bene,tanto chi lo può smentire? Soprattutto sulle percentuali... Qual'è l'unità di misura utilizzata? Io mi baso su ciò che ho sperimentato di persona e ti posso garantire che su una Danelectro si lavora al risparmio massimo e un pezzo di legno "di cassetta", con incollata una striscia di palissandro,per buono che sia, non sono in grado di fare miracoli. Propendo per un elettronica di altri tempi che unita a qual si voglia materiale, invecchiando uniformemente,crea una sinergia dalla quale si ottiene quello che per me è un grandioso risultato sonoro.SE esistesse la ricetta sicura e provata per ricreare esattamente quel mood, i nostri sogni e il "cinema" che ci siamo creati tristemente finirebbe. Quindi forse è meglio così...
Rispondi
di IlFolleDelloZen utente non più registrato
commento del 08/08/2015 ore 14:32:51
La cosa che mi fa più paura sono quelle meccaniche con le palette delle chiavi in plastica, sapessi quante me ne sono rimaste in mano con le chitarre vecchie! La plastica dopo qualche anno viene come cotta dal tempo, le meccaniche diventano più dure e quando vai per accordare la chitarra ti restano in mano e devi ricorrere alla pinza per accordarla.
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 08/08/2015 ore 18:10:26
E' anche vero che un certo preavviso te lo danno prima di "cuocersi"
Rispondi
di qualunquemente1967 [user #39296]
commento del 03/08/2015 ore 11:24:01
Ma pensa te' ! La masonite ! Non sapevo nulla incredibile ! Grazie per l' articolo ciao
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 03/08/2015 ore 11:38:29
Articolo fantastico!!! Adesso ci vuole un esempio audio a cura di Big George.
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 03/08/2015 ore 14:43:41
Non mancherò di esaudire la richiesta ,anche se ci vorrà un po di tempo perchè vorrei fare un video con tutte la chitarre e che non sia un mero confronto e quindi utilizzerò alcuni collaboratori per creare qualcosa che sia piacevolmente ascoltabile e allo stesso tempo traduca in musica ciò che scrivo negli articoli. Nel frattempo spero che ti diverta a leggere,perchè sono in arrivo nuove "chicche"
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 03/08/2015 ore 16:06:01
Don't worry! Seguirò l'articolo in quanto mi interessano chitarre oltre alle solite in legni vari ben conosciuti. È stato pure usato il plexiglass per la Dan Armstrong... Moliti anni fa ho letto un articolo (su un mensile di chitarre) sulle Danelectro. Il giornalista scrisse che "la masonite costa pochissimo, ve ne è in grande quantità, facile da lavorare e perfetto per una chitarra a basso prezzo". Già, ma questo lo sappiamo. Ma ecco il divertente: "è da Ikea!" Secondo lui si può usare il loro tipo di "legno"!!! Mentre scrivo mi viene da pensare: come sarebbere una chitarra inventata dalla NASA? PS: il masonite è molto utilizzato da pittori - alla galleria d'arte dove sono, ne abbiamo 4-5 lavori - è più solido di una comune tela!
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 04/08/2015 ore 15:29:46
La musica è arte,l'arte fantasia,la fantasia il sale della vita..... mai porre freni o circoscrivere la fantasia e l'inventiva,sono le nostre valvole di sfogo,i nostri spazi che nessuno potrà mai portarci via....
Rispondi
di Jackblef [user #25259]
commento del 04/08/2015 ore 06:56:34
Nel caso ricordati di inserire la Junior nel video 😉
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 04/08/2015 ore 10:35:07
Lo farò con tutte le chitarre degli articoli e...di articoli ne ho ancora tanti da scrivere.
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 03/08/2015 ore 11:44:34
bella... anche se io, estimatore delle danelectro, quando ho provato qualche danelectro vintage, non mi sono sembrate migliori delle riedizioni coreane .. Forse dipende proprio dal fatto che trattasi di masonite, non di qualcosa che può, col tempo, vibrare meglio .... :-)
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 03/08/2015 ore 14:53:29
In effetti non mi sento di contraddirti. Soprattutto tra le coreane ne ho sentite e avute di veramente interessanti, tuttavia provate con un ampli giusto in confronto diretto, pur non essendoci una differenza eclatante il timbro è diverso e , almeno per me, la sensazione suonandola è diversa. Ricordiamoci che alla fine è cartone,quindi in realtà probabilmente il lipstick antico e l'invecchiamento d'insieme sono ciò che le differenzia seppur minimamente. (Ammetto che il fascino del feticcio,per me è impagabile).
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 03/08/2015 ore 15:02:10
ecco.. il pickup invecchia di sicuro.. :-)
Rispondi
di alberto biraghi [user #3]
commento del 03/08/2015 ore 11:48:42
Confermo. Suona da dio, per tanto tempo ho suonato la Pro-1 con quella forma demenziale che sembrava creata apposta per lo slide. Però il merito va diviso tra il materiale del corpo e i pickup. Quei lipstick sono uno scherzo degli anni 50, avvolgimenti quasi fatti in casa ficcati nei tubetti del rossetto. Eppure hanno una voce talmente unica che il mai dimenticato SRV lanciò la moda della Stratocaster con i lipstick, dopo che cominciò a usare la Stratocaster costruita Charley Wirz. C'è un aneddoto interessante: tra il 2002 e il 2009 l'ex tecnico di SRV, René Martinez, costruì assieme agli eredi del Charley Guitar Shop una serie limitatissime di repliche della Charley originale di SRV (23 più una seconda serie di 10 prima che Fender intervenisse per interrompere l'iniziativa), quasi tutte finite nelle mani di celebrità. Qui c'è la storia vai al link
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 03/08/2015 ore 15:00:2
A quanto pare,tutto il mondo è paese. La Fender non ci poteva speculare e quindi.....
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 03/08/2015 ore 16:51:
Il corpo è masonite, ma il manico è di legno: è quello che invecchia.
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 03/08/2015 ore 20:55:18
Affermazione ineccepibile.In effetti,tuttavia anche il resto invecchia ; i magneti perdono potenza ,condensatori e resistenze, invecchiando diventano più imprecisi lasciando passare alcune frequenze in più.Più diffusamente potremmo dire che esistono progetti vincenti che consentono di ottenere grandi risultati con modici investimenti, sia in fase di progettazione ,sia a lavoro ultimato, non sempre economici quando si tratta di vintage ed è oggettivamente difficile,dati alla mano stabilire in una chitarra elettrica la percentuale di influenza sul risultato finale dei singoli componenti, al di la della componente elettronica.
Rispondi
di catoblepa utente non più registrato
commento del 03/08/2015 ore 18:17:39
bah ... resto basito!
mi devo vendere tutte le chitarre Musicman Fender Gibson ecc.
e comprarmi quelle di masoniteee?
" ... con un'estenuante trattativa per mantenere il costo sotto i mille euro " ???
e ancora: " ... vi tolgo subito il dubbio: ho avuto anche le riedizioni sia coreane sia cinesi ... suonano anche loro, ma sono diverse e non muovono grandi emozioni" ??? ffiiuuuuu (fischio di stupore)
eeeh beh ... per forza vuoi mettere la masonite USA con quella cinese e/o coreana?
" ... Vi ricordo che la masonite è quel cartone pressato con cui una volta - e penso anche oggi - si faceva il pannello dietro gli armadi o il fondo dei cassetti. Sì, avete capito bene, quel pannello con l'interno liscio del colore dell'armadio e l'esterno a nido d'ape, di solito marroncino. Ma mi gioco gli zebedei che a nessuno fra noi è mai venuto in mente di smontarlo e ricavarci una chitarra ... "
... INFATTI !!! :-) e men che meno di pagarla poi 1.000 euro!
"... tonalità ambrata da lacrime a gli occhi (eehh beh ... 1.000 eurini!!! piangerei anche io!)

scusate il tono un pò burlone ma ... mio modesto (issimo) pensiero

p.s.: che a breve la masonite sia vietata come il palissandro brasiliano?

mah ... sarà sto caldo pazzesco che mi rende intollerante
buon agosto a tutti


Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 03/08/2015 ore 20:28:18
Fai benissimo ad esprimere la tua opinione. Come ho sempre sostenuto,anche nei miei precedenti articoli, è sacrosanto che ognuno esprima la propria idea senza paura di essere giudicato.Mi permetto a questo punto di rispondere,con alcune doverose precisazioni: Non ho mai detto che se hai chitarre di prestigio tu le debba vendere. Quando talvolta mi è capitato di doverlo fare,non ero per niente felice. Anni fa ho dovuto vendere una strato del 1956 sunburst e sebbene lautamente pagata non riesco a dimenticarla. Comunque il costo della chitarra, oggetto di questo articolo, è stato sensibilmente sotto i mille eurini,se questo può ripristinare una situazione di omeostasi delle tue sinapsi. Fortunatamente i miei apprezzamenti erano di natura estetica,poichè la chitarra è a mio avviso molto bella,oltre ad avere una colorazione piuttosto rara. Pensa che qualche mese fa c'era una gemellina della mia se non sbaglio su gbase per una cifra intorno ai 3600 dollari e , reggiti perchè questo ti farà sbellicare dalle risate: qualche pazzo l'ha comperata. Visto il tipo di commenti,immagino che tu sia un esperto conoscitore di chitarre e da quanto tu stesso dici,felice possessore di chitarre "nobili", mi stupisco quindi che tu creda alla leggenda che il palissandro brasiliano sia "vietato". Breaking news, non lo è, tuttavia ne è stata regolamentata la lavorazione la vendita portando il prezzo e la burocrazia abbastanza in alto da rendere conveniente orientarsi su altri tipi di palissandro più a buon mercato per le produzioni di massa, Se tuttavia sei disposto a spendere si può trovare. Se tra un fischio di stupore e l'altro ti capita di confrontare una vecchia Dano con una di produzione attuale, se non fischi troppo forte potresti accorgerti della differenza. Preciso che se leggi bene quanto ho scritto non ho mai detto che le nuove fanno schifo e le vecchie sono preziosi tesori, ho semplicemente detto che sono leggermente diverse e che a mio avviso, trattasi di sensazione personale, non hanno suscitato in me la stessa emozione. Ho poi precisato che secondo i miei gusti,il feticcio è impagabile,altra considerazione che non va assimilata come dogma,bensì come il parere di un appassionato,che prendendosi la briga di scrivere un articolo,rivolto alle persone che lo possono apprezzare,cerca di trasmettere il proprio entusiasmo. In ultima analisi, intanto che suoni il tuo Les Paul del 1959, che visto il modo in cui ti sei posto, immagino faccia parte della tua collezione,chiediti se sia il caso di rasentare l'offesa quando ti burli di una chitarra che non ti interessa e di qualcuno che non conosci,ma vorrebbe trasmettere vibrazioni positive. Concludo questa breve dissertazione sperando di essere stato chiaro e inequivocabile, augurandoti altresì un buon proseguimento di serata.
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 03/08/2015 ore 22:10:36
mah, il pensare a compartimenti stagni e secondo luoghi comuni porta la gente a smettere di ragionare con testa propria (e a diventare poco sopportabile)..
La masonite sarà poco "nobile" ma anche il legno non è che sia uranio. Semplifico, ma prima che ne tagliassimo troppi di alberi, ce n'era l'amazzonia piena.
La differenza tra i materiali è la risposta che danno alla sollecitazione. Se ti piace la masonite o il mogano.. basta che ti piaccia quel che suoni.
Io personalmente avrei qualche preoccupazione non tanto per la nobiltà del materiale, quanto per la tenuta meccanica nel tempo, dato che è un aggregato. Vero pure che se sono arrivate fin qui, queste chitarre, probabilmente non si sbricioleranno domani. Io ho una Musicmaster II che come le Mustang aveva il body in pioppo. Ah il pioppo, legnaccio, essenza non nobile. che vergogna. Sarà il peso, sarà altro, ma ha un attacco devastante. Buon acero fiammato AAAAA a tutti.
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 04/08/2015 ore 00:58:19
Ovviamente concordo e mi complimento perchè apprezzo molto le chitarre citate.
Rispondi
di solsimi [user #28564]
commento del 03/08/2015 ore 22:53:25
Ma le vibrazioni positive le hai trasmesse pienamente, infatti volevo complimentarmi con TE, oltre che per la "bimba" (anche se io non ho mai avuto il piacere di suonare la....masonite) soprattutto per il TUO modo di raccontare e di "raccontarti".
Prima di farlo ho logicamente letto i commenti e....SBAMM....uno piuttosto volgarotto, denigrante, canzonatorio e quindi mi convinco di riesumare il mio vecchio altruismo da boyscout, consigliando all'estensore colto da improvvisa "regressione infantile" vasca piena di ghiaccio in cui immergersi, data la conclusione a cui lui stesso è giunto.
A TE, un plauso ancora maggiore per le ARGOMENTAZIONI della risposta.
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 04/08/2015 ore 01:04:40
Mi scuso con tutti se mi sono forse fatto trasportare dall'enfasi nelle risposte. So di non essere depositario del "Verbo" ma da tanti anni sono un appassionato musicista e nel limite collezionista e il mio intento non è mai di offendere la sensibilità di alcuno,al contrario di condividere una passione che ci accomuna cercando con le parole di trasmettere un'emozione provata di fronte ad un oggetto nato per allietare lo spirito, non per scatenare ostilità. Ci provo e continuerò sperando di riuscirci.
Rispondi
di catoblepa utente non più registrato
commento del 04/08/2015 ore 14:25:18
mi scuso anche io con te anche se il mio intento non era certo 'volgarotto' & denigrante nei tuoi confronti (ce l'avevo con la masonite!) ... giustamente ognuno ha le sue idee e se le tiene ... è solo una chiacchierata ...
e non serve certo l'intervento del boyscout più sopra ... se gli piace la masonite che si compri anche lui una bella Dano :-)
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 04/08/2015 ore 15:23:33
Tranquillo per me pace fatta. Ognuno ha le sue idee e le esprime in modo più o meno rude.. Ahahah! Se a te non piacciono non è reato
Rispondi
di catoblepa utente non più registrato
commento del 03/08/2015 ore 23:39:51
non so voi, ma io non ho informazioni che supportino un'eventuale teoria secondo la quale il cartone invecchiato suona meglio ...
...questo lo confermo anche io!
... purtroppo non ho les paul del 59 mi fermo al '70 ... ma sono abbastanza soddisfatto! ...
buona serata anche a te e buone vibrazioni "masonitiche" ;-)

ah dimenticavo: ... no 'vecchie dano' non mi capitano / capiteranno!




Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 04/08/2015 ore 01:31:48
Ah, allora c'è stato un errore...probabilmente non sei sull'articolo giusto. Probabilmente apprezzeresti maggiormente il mio articolo: Les paul junior 1957 the real thing, dove parlo del mio junior del 57. Dovrebbe trattarsi di chitarra di tuo gradimento e le "good vibrations" dovrebbero passare senza ostacoli....Scherzi a parte,se ti capita,provane qualcuna e forse ti ricrederai,o forse no,d'altra parte il mondo è bello perchè è vario, non trovi?
Rispondi
di bluesfever [user #461]
commento del 04/08/2015 ore 09:36:03
Dove c'è scritto che il "cartone invecchiato" suona meglio?
Biggiorgione ha semplicemente espresso la preferenza di questa rispetto alle riedizioni che ha provato (sottolineo le parole "preferenza" e "provato").
Se a te non piace la masonite a priori, senza aver provato una chitarra fatta e settata come si deve, fattene una ragione. A te piace il legno invecchiato, a quanto pare, sennò che ti sei preso a fare una gibson del '70 :D.
Per curiosità sono andato a vedermi il tuo profilo: vedo che ti piacciono anche le chitarre in alluminio (da 3000$)! ma se affermassi che mi fanno schifo le chitarre in alluminio senza averne provata come mi risponderesti?
@biggiorgione: complimenti per la bellissima chitarra, non è un caso se Page ha usato una Danelectro nel film "It Might Get Loud"!. Una curiosità: ho trovato nel sito di Gruhn Guitars una Danaelectro come la tua, stesso modello e stesso anno!
vai al link
Però noto delle differenze, tipo scritta mancante sulla paletta, le meccaniche, il battipenna, la posizione del lipstick e delle viti posteriori, lo sportellino diverso... mi domandavo il perchè... Buon suono!
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 04/08/2015 ore 10:32:37
Intanto,grazie per l'intervento ,che mi da l'occasione per parlare di uno fra i miei negozi preferiti,anche se , visti i prezzi praticati,sarebbe più indicato il termine boutique.La prima volta che entrai da Gruhn era nel 1999 durante uno dei miei numerosi viaggi nel continente a stelle e striscie. Ricordo ancora la goduria nel vedere una palazzina nel cuore di Nashville tutta farcita di chitarre e bassi vintage. Il mio pensiero fu,"da qui non me ne vado più" . In realtà me ne andai dopo aver però acquistato una 335 cherry red del 70 che mi ricordava da morire quella di Alvin Lee a Woodstock. La pagai 1000 dollari,molto cara per l'epoca ma, ragazzi che suono!!!! La dano che hai visto ,diciamo che non è proprio da concorso. Meccaniche kluson repro e gibson anni settanta, un lavoro di carpenteria per coprire l'accesso ai pot,nell'insieme la mancanza di scritta non meraviglia. Il pick up centrale era un'opzione prevista e piuttosto in voga al tempo. Ammorbidiva l'attacco dando un'illusione di acusticità in più. In realtà sono differenze come quando nelle strato usi il pickup centrale. Curiosa invece la parte superiore della paletta che non trova riscontro , per quanto ne so, nè nelle Dano,nè nelle Silvertone tantomeno nelle Coral. Si direbbe un lavoro di customizzazione fatto nel tempo.
Rispondi
di bluesfever [user #461]
commento del 04/08/2015 ore 13:25:29
Ok, grazie x le delucidazioni e complimenti x la competenza ;)
Bè il sito Gruhn è da molti anni il mio youporn chitarristico, e l'anno scorso mi sono deciso e mi sono fatto un regalo(ne) pazzesco! Pazzesco anche perché l'ho fatto a "scatola chiusa", ma devo dire che la resa sonora ha superato la mia immaginazione:
vai al link
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 04/08/2015 ore 15:33:50
Ampli interessante,ne ho sentito parlare un gran bene. Ma la mia attenzione corre alla chitarra. A prescindere bell'oggetto, mi riporta alla mente J.J.Cale e se no l'hai già visto ti consiglio questo live:
vai al link
Rispondi
di bluesfever [user #461]
commento del 04/08/2015 ore 16:15:0
Bello il live di J.J:Cale con un grande Leon Russell, mi piace anche il clima rilassato da club che si sente.
Riguardo la mia strato, che si vede meglio qua vai al link, assomiglia un po' a quella di J.J. E' una "L series" del '65 (pick up maggio '65) ma col un manico All Parts relic (dichiarato da Gruhn) raggiatura 9,5" e corpo, ne sono abbastanza sicuro, riverniciato, visto che non esiste quel colore nella "mazzetta" Fender di quegli anni: è stata anche questa particolarità che me l'ha fatta scegliere. Non so quando è stata riverniciata, ma sono quasi sicuro che è alla nitro e non recente vista la fittissima rete di screpolature. Queste caratteristiche hanno fatto sì che non costasse troppo di più di una custom shop. Ma la cosa decisiva che me l'ha fatta scegliere sono state le due paroline magiche della breve descrizione sul sito di Gruhn: excellent sounding.
E' vero. Quindi hanno giocato vari fattori nell'acquisto: amore per le strato vintage, colore particolare, serietà di Gruhn Guitars e costo molto al di sotto di una pari età completamente originale (anche se comunque non indifferente in senso assoluto).
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 04/08/2015 ore 18:42:49
Ti capisco perfettamente, quando una chitarra ti prende,non c'è verso... E poi le player sono una figata,solitamente se sono così è perchè hanno suonato un sacco e se hanno suonato un sacco è perchè vanno alla grande. Bel colpo,pollice alto!!
Rispondi
di fender64 [user #14522]
commento del 07/08/2015 ore 09:51:41
scusate l'ardire..ma visto che le chitarre di cui state parlando vengono dall'America...cosa succede al prezzo quando passa la dogana?
Rispondi
di bluesfever [user #461]
commento del 07/08/2015 ore 10:54:19
Succede che ci aggiungono l'iva+dazio, ovviamente per importi superiori a un minimo che ora non ricordo, ma mi sembra tipo una 50ina di euro. Se cerchi su Accordo la questione è stata discussa più volte.
Rispondi
di fender64 [user #14522]
commento del 07/08/2015 ore 10:57:11
pensavo peggio...in passato con lo sdoganamento ho avuto problemi più consistenti.. grazie.
Rispondi
di bluesfever [user #461]
commento del 07/08/2015 ore 11:01:07
Non mi sembra poco il 22% di iva + 6% di dazio... Per curiosità, che è successo?
Rispondi
di fender64 [user #14522]
commento del 07/08/2015 ore 11:04:1
comprato un articolo da privato o così sembrava...arrivato alla dogana..controllo campione...fortunato come i cani in chiesa.....180 euri in più.
Rispondi
di bluesfever [user #461]
commento del 07/08/2015 ore 11:18:51
Evidentemente il prezzo dichiarato dal venditore è stato giudicato in dogana non coerente col valore reale dell'oggetto. Per approfondire:
vai al link
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 07/08/2015 ore 11:33:53
Amici, il salasso cui si è sottoposti nell'acquisto di chitarre è imponente. Percentuali a parte,già guardando ebay.com spesso potete farvi un idea. Da non dimenticare il trasporto, che su merce di valore è opportuno assicurare e che unito a tasse varie può alzare la posta di un buon 50 per cento. Fatevi un idea con due oggetti abbastanza comuni più vecchi che vintage:
vai al link
Rispondi
di catoblepa utente non più registrato
commento del 04/08/2015 ore 14:11:1
scusa cosa hai visto in alluminio da 3.000 verdoni sul mio profilo ???
(no perchè sarei curioso!)
se leggessi attentamente vedresti che io non ho detto che il cartone invecchiato suona meglio, era una domanda retorica che si faceva Biggiorgione e l'ho citata ovvero:
scrive lui: non so voi, ma io non ho informazioni che supportino un'eventuale teoria secondo la quale il cartone invecchiato suona meglio ... io ho aggiunto: ...questo lo confermo anche io!
comunque puoi liberamente affermare che le chitarre in alluminio ti fanno schifo!
la masonite mi fa schifo? ... me ne faccio una ragione ... anzi non sto neanche a perderci tempo a farmene una ragione ... era solo "pour parler"
tra tanti che sbavano (in senso buono eh!) per la masonite ce ne potrà essere 1 che solo l'idea gli skifa o no?
comunque buona vita a tutti
masoNisti e non!
per l'alluminio devo capire di che parli
ciao
Rispondi
di bluesfever [user #461]
commento del 04/08/2015 ore 14:55:08
Non sbavavi per queste?
vai al link
non sono proprio economiche (2900 ÷ 3900$): non sono in alluminio, ma un accrocchio di vari materiali (la mia era una forzatura per fare un esempio di gusti riguardo il materiale). Io personalmente non affermerò mai che una chitarra mi fa schifo a priori in base al materiale (infatti ho usato il condizionale nel mio commento precedente) semplicemente perchè bendato potrei sconfessarmi! :D
Riassumendo é che non capisco il tuo "schifo a priori" quando poi ti piacciono chitarre che sono un insieme non ben definito di materiali vari: pensa senelle Tony Cochran c'è dentro la masonite :D
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 04/08/2015 ore 15:44:59
Steampunk come se piovesse!!!! Opere d'arte post-atomica. Chitarre mutoidi del peso stimabile tra la Pietà di Michelangelo e la Tour Eiffel. Se scateni il Mad Max che è in te potresti farne scaturire del metallo pesante che ti infiamma come un ghiacciolo all'uranio!!! Ma soprattutto lacrime al mercurio dal portafoglio!!!! Amico se vai a sfogliare il listino prezzi,prepara a fianco il grappino per riprenderti. Forse un po di masonite a meno di mille euro non sarà l'affare dell'anno,ma il portafoglio se ne fa una ragione e la schiena non soffre. Scherzi a parte non ho mai avuto occasione di maneggiarne,ma sarei curioso di calzarne una e sentire cosa salta fuori. Magari un blues alieno degno di un fumetto di Giger.
Rispondi
di catoblepa utente non più registrato
commento del 04/08/2015 ore 16:42:47
ahh ... ora ricordo
si mi sembrava roba da Nautilus / julius Verne ... in realta mi piacevano la simil strato e la simil lespaul mi hai confuso con l'alluminio ... la similstrato come la simil lespaul ha qualche ricopertura ma sotto è 'legnaccio' no masonite (aridaje è più forte di me) ... chiaramente a 3mila verdoni se le possono tenere (allo stato attuale delle mie finanze)
però il punto è che io guardo anche l'estetica (non volermene Biggiorgione) ma mentre trovo le Dano "inguardabili" la similstrato con inserti 'metallici' mi intrippa assai ...
mi piace molto invece la Junior di Biggiorgione ... spartana stravissuta & strapazzata
e ... senza m@s*n#te! (sssshh non si può dire!)
ah ah ah ... no Bluesforever nelle Cochran non c'è la m@s*n#te ... NESSUNO fa chitarre con la m@s*n#te!!! ... ah ah ah
ciao ragazzi e buone ferie a chi ci deve ancora andare!
Rispondi
Loggati per commentare

di biggiorgione [user #43441]
commento del 04/08/2015 ore 18:37:46
Tutto regolare,i gusti non si discutono. Forse ti piacerà di più il mio prossimo articolo. L'ho scritto e spedito oggi,passato al vaglio della redazione sarà pronto nel week end o al più tardi lunedi.
Rispondi
di bluesfever [user #461]
commento del 04/08/2015 ore 21:29:57
Massi, buttiamola in caciara...
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 04/08/2015 ore 21:54:27
Meglio ancora,chiudiamola con classe....
vai al link
e godiamoci gli Hot tuna in questa performance
Rispondi
di bluesfever [user #461]
commento del 05/08/2015 ore 08:13:44
Agli ottimi Hot Tuna ti rispondo con un altro duo acustica/basso che mi ha segnalato tempo fa un amico vai al link
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 05/08/2015 ore 11:43:53
Grandissimo Eric Bibb e splendida Harmony anni 70. Marchio che si sta riscoprendo. Liuteria rude ma efficace di Chicago.
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 04/08/2015 ore 23:37:39
Tornando al volo sull'oggetto che hai visto da Gruhn, probabilmente trattasi di Silvertone e se ti piace:
vai al link
Voilà!! Servita a prezzo inferiore,tutta lei, con scritta sulla famosa paletta di cui si parlava. Chiedo venia,non avevo mai notato la differenza.
Rispondi
di bluesfever [user #461]
commento del 05/08/2015 ore 08:24:41
Ok grazie, ora mi è più chiara la differenza, ma con le chitarre mi devo fermare a quelle che ho, che sono esagerate per le mie esigenze/finanze....
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 05/08/2015 ore 11:33:21
Ciò che conta è che ti goda quelle che hai. Al limite potresti dedicare un blues a quelle che mancano...alla fine il blues è sofferenza. Normalmente è per una donna, ma in fondo anche le chitarre sono femmine....o no? E c'è pure un vantaggio: di solito non tradiscono.
Rispondi
di bluesfever [user #461]
commento del 05/08/2015 ore 16:13:50
No ma gli strumenti che ho mi strabastano, e non andrò a cercarne altre per un bel po' di sicuro, ma qualche blues (e non solo) lo suono lo stesso
Rispondi
di Spacecaster [user #42955]
commento del 05/08/2015 ore 18:23:25
sei veramente il mio idolo :D continua a postare questi articoli perchè sono molto belli da leggere e scatenano al tempo stesso diatribe furibonde! Buona serata
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 05/08/2015 ore 19:20:1
Grazie non mancherò. Al momento ne ho già spedito un altro che è al vaglio della redazione. Dovrebbe uscire nel week end o al massimo lunedi
Rispondi
di IlFolleDelloZen utente non più registrato
commento del 07/08/2015 ore 05:35:2
È bello leggere i battibecchi di due maestri del sarcasmo, dico sul serio, si impara sempre qualcosa, ad esempio invece che di arrampicarsi sugli specchi, a prenderne l'ascensore. Veramente gustoso!
A proposito di vintage io ho una Burns Hank Marvin del 1966. Hai presente quelle col la paletta del manico fatta a ricciolo? Bene, era tanto bella quanto insuonabile per via del manico (sarà che non ho mai potuto soffrire le tastiere bombate come quelle delle Fender), comunque che ho fatto invece che tenerla come cimelio e non suonarla? Gli ho tolto il manico (purtroppo l'ho gettato nell'immondizia e l'ho sostituito con quello di un'altra chitarra che avevo, una delle prime Jbanez imitazione Les Paul, il corpo della quale è andato a fare compagnia al manico riccioluto della Burns nel cassonetto dell'immondizia. Va beh, morale della favola, di due chitarre insuonabili ne ho ricavata una che è uno spettacolo, sia come suono che suonabilità del manico (l'Jbanez aveva un manico perfetto ma un corpo da vomito, tanto era sorda). Il corpo della Burns è molto valido e i 3 pickup Burns Rez O Matic lavorano da Dio e hanno un suono molto pulito tipo Fender.
LO so che come vintage non vale più niente a causa della modifica, ma a me interessa solo il suono e la suonabilità, mica la devo vendere (Quando era integra mi avevano offerto un sacco di soldi (quando c'era ancora la fiera campionaria a Milano)).
A proposito di Masonite, io facevo il Tappezziere in carta e sai negli anni 50/60 quanti zoccolini (battiscopa) di masonite ho messo nelle case, dopo la tappezzeria? Non avrei mai pensato però che ci si potesse costruire una chitarra elettrica. A proposito inoltre di chi dice "chissa alla Nasa che chitarra costruirebbero", vorrei ricordare che le chitarre Ovation (se non ricordo male), erano state ideate da un costruttore di elicotteri.
Ciao a tutti!
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 07/08/2015 ore 09:08:58
Beh,considerato che non più tardi di un mese fa un amico ne ha venduta una del 64 se non sbaglio,alla modica cifra di 6000 eurini devo dire che sei un temerario. Con quella cifra potevi acquistare delle signore chitarre di tuo gradimento,se non addirittura fartele costruire a tuo gusto. Sull' insuonabile non discuto. E'un discorso che sento spesso ma che fatico a comprendere. A mio avviso,ci sono chitarre settate male,che basta sistemare e chitarre con vizi insanabili che di solito, si sono creati nel tempo e che non sempre si possono sistemare, quantomeno in modo indolore. Se tuttavia,creando questa soluzione anglo-giapponese hai trovato la tua dimensione,nulla da eccepire,del resto,alla fine degli anni 60 e negli anni 70 soprattutto creare dei "Frankenstein" cannibalizzando fender e gibson era all'ordine del giorno. Non dimentichiamoci che all'epoca il discorso vintage non era che in fase embrionale. Una strato del 60 era una chitarra vecchia. Mi ricordo i racconti di Sergio Tomassone che diceva che all'epoca in negozio si rifiutavano di ritirare Fender prima e poi Gibson perchè avevano il magazzino stipato ed erano invendibili!!!!! Poi è scoppiato il boom del vintage e si è ritrovato una "fortuna in cantina". Oggi un discorso come il tuo potrebbe far gridare allo scandalo,ma all'epoca ti saresti "confuso tra la folla". Sarei però curioso di vedere la "bambina" dopo il lifting che le hai fatto come è venuta. Se ti va magari posta una foto.... (parlo così,ma pensandoci bene non so neanche se si riesca a fare) Per finire,concordo che le Burns hanno un gran suono.
Rispondi
di IlFolleDelloZen utente non più registrato
commento del 07/08/2015 ore 10:25:0
Se sei curioso di vedere l'ibrido o il prima e dopo la cura... XD, ti linko dove li puoi vedere su youtube.
Qui è com'era prima: vai al link
Qui è dopo la cura (avevo cancellato la scritta Jbanez perché a quei tempi non era una bel biglietto da visita presentarsi in pubblico con una giapponese): vai al link
Questa invece (non ascoltare il pezzo in siciliano, è un ricordo che ho con la voce dei miei genitori.) è la chitarra che avevo prima e che poi ho venduto nel 1965 durante una tournée in Grecia. A dimostrazione che siamo stati i primi ad avere le Burns in italia. Nella foto ci sono io con la Marvin, il mio amico Nico il greco con la Black Bison che poi mi sono ripreso io perché aveva un suono più grintoso e il mio amico Primo al basso col basso Burns come la Marvin. Eravamo sulle scale della metropolitana di Milano da poco inaugurata.
vai al link
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 07/08/2015 ore 12:13:44
AhAhah! Fortissimo il pezzo soul in siciliano. Bella anche la canzone che suoni con l'ibrido,che ti dirò da vedere non è poi male. Il pezzo di Ray Charles dovrebbe essere del 1964. In questi giorni vado a spulciare fra i miei dischi e se la trovo ti dico quale album cercare. Imntanto:
vai al link
Rispondi
di IlFolleDelloZen utente non più registrato
commento del 07/08/2015 ore 22:45:50
Ti ringrazio per il tuo commento benevolo, il pezzo di Ray Charles me l'avevano già trovato,è nell'albo: Sweet Sour & Tears, grazie comunque per la tua disponibilità!
I suoni che senti sono in diretta Chitarra/PC dunque non possono essere eccezionali. Come curiosità ti aggiungo che il miglior suono di chitarra lo avevo ottenuto negli anni 80 con una Chitarra Hoyer (tedesca) modello Les Paul e un ampli AC30 della Vox, non ci crederai ma uscivano degli armonici che la sola chitarra sembrava una intera orchestra. Non sono mai più riuscito ad ottenere quella sonorità. Un altro aneddoto interessante è che quando vendevo strumenti musicali nei negozi in giro per l'Italia, un negoziante di Gaeta mi fece ascoltare una Les Paul comprata direttamente in America, fece suonare da spente un mi cantino da una Les Paul comune e poi da quella, la differenza è stata che nella les paul comune che vendevano solitamente in Italia il sustain si esauriva subito, e invece in quella americana sembrava che continuasse almeno per il doppio tempo dell'altra. E questo da spenta, senza essere collegata a nessun amplificatore, figuriamoci la differenza che ci sarebbe stata con l'ampli.
Rispondi
di IlFolleDelloZen utente non più registrato
commento del 07/08/2015 ore 23:55:07
Il Pezzo in siciliano era un rifacimento in chiave umoristica di un pezzo cantato da Otis Redding insieme a Carla Thomas, che a me piaceva un sacco: vai al link
Ne avevo approfittato per mandare i saluti ai miei parenti in Sicilia, e così almeno ogni tanto riesco ad ascoltare ancora la voce di mia mamma e di mio papà!
A proposito, mentre ascoltavo quel pezzo do Otis ho trovato la stessa canzone con un simpatico video di Otis Redding che spiega come da un modesto e squattrinato agricoltore, grazie alla musica sia diventato famoso e pieno di soldi! Un vero peccato che sia morto nell'incidente aereo mentre andava chissà dove a fare un nuovo concerto! vai al link
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 08/08/2015 ore 09:36:31
Se ne andò nel fiore degli anni.Chissà quante cose poteva ancora fare e quanti pezzi ci poteva regalare.....
Rispondi
di IlFolleDelloZen utente non più registrato
commento del 08/08/2015 ore 10:04:46
Infatti, mi ricordo che il suo modo di cantare era diverso da tutti gli altri ed era difficilissimo cantare le sue canzoni, sentire cantare Otis Redding è sentire la sua anima che sviscerava nelle sue canzoni, non ho mai più sentito nessuno porgere la sua anima in una canzone come sapeva farlo lui. Comunque di pezzi per fortuna ne aveva fatti moltissimi, uno più bello dell'altro, non ci ha lasciato con quattro canzoni, però come dici tu chissà quante altre avrebbe potuto farne! Forse lo reclamavano fra gli angeli, tanto per seguire la sua poesia.
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 08/08/2015 ore 10:07:00
Anche a me piace pensare così.
Rispondi
di IlFolleDelloZen utente non più registrato
commento del 08/08/2015 ore 10:18:19
La canzone che suono con l'ibrido è una delle mie, grazie del complimento, la suonavamo negli anni sessanta col mio gruppo "I Ragazzi di Pietra".
Rispondi
di fender64 [user #14522]
commento del 07/08/2015 ore 08:07:22
concordo con Big Giorgio,
Scrivere articoli su questa splendida rubrica serve non ha gonfiare il petto per far vedere quanto si è colti o preparati ma bensì a condividere esperienze ed emozioni/passioni con altri chitarrofili. Se chi legge l'articolo non gradisce può semplicemente non commentare e leggere dell'altro. Non credo sia questo un blog di professori o liutai super preparati(anche se ce ne sono parecchi).
Il venire a conoscenza di aneddoti o storia costruttiva di alcuni strumenti serve, "SECONDO IL MIO PARERE PERSONALE" ad arricchire il proprio bagaglio culturale conoscitivo di elementi e nozioni che in alcui casi possono far capire come e perchè un determinato artista aveva quel determinato tipo di suono in quel determinato brano.
Quindi, cerchiamo di essere tolleranti e meno aggressivi verso chi, seppur avendo una discreta preparazione in materia, con semplicità e modestia scrive articoli che raccontano un pò del vissuto personale.
Rispondi
di IlFolleDelloZen utente non più registrato
commento del 07/08/2015 ore 09:36:53
Infatti io non mi considero né colto né preparato, ho raccontato solo una mia esperienza e qualche reminiscenza di qualcosa che mi aveva incuriosito, tipo il fabbricante di elicotteri che si è messo a fare chitarre.
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 07/08/2015 ore 12:17:5
Ecco,per esempio le Ovation,altre storiche chitarre,a me non fanno impazzire, sarà forse perchè io la cosiddetta tartaruga addominale ce l'ho dalla parte giusta,ovvero il carapace e quindi due superfici convesse a contatto non si sposano. Ahahah
Rispondi
di IlFolleDelloZen utente non più registrato
commento del 07/08/2015 ore 22:51:26
XD, figurati se andrebbe d'accordo con la mia, specialmente adesso che per motivi di salute sono costretto a limitare i miei movimenti e mi è venuta una panza che mi ha fatto venire in mente la chitarra Black Bison della Burns che avevo e che proprio dove la si mette sulla pancia aveva una rientranza che sembrava fatta su misura da un sarto per quelli come noi! Mi era sempre piaciuta quella forma che aveva sul retro.
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 08/08/2015 ore 09:41:05
Altra splendida chitarra che si vede in giro di rado. Credo tuttavia che attualmente vengano riproposte delle riedizioni; anche se personalmente non ho mai avuto l'occasione ne di vederle ne di provarle.
Rispondi
di IlFolleDelloZen utente non più registrato
commento del 08/08/2015 ore 10:24:02
Infatti io avrei preferito trovare una Black Bison piuttosto che una Marvin, perché passato il primo momento in cui la trovavo bellissima mi ero accorto che la Bison aveva la stoffa del Rock più pesante e avevo passato la Marvin all'altro chitarrista e io suonavo la Black Bison. Aveva un suono tra la Fender e la Gibson.
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 08/08/2015 ore 10:51:47
Bellissime chitarre.Purtroppo se ne sono viste poche e per troppo poco tempo. Probabilmente non sono state capite fino in fondo
Rispondi
di LuckyPierluigi [user #40183]
commento del 03/08/2015 ore 21:39:53
Ho una double cut nera, come quella di Page, acquistata dagli USA una decina d'anni fa. Incredibile è il termine giusto per descriverne il suono. Utilizzatori famosi: Page, Clapton, Hendrix.

Ah, ci hanno registrato cosucce tipo questa:

vai al link

Ma in fondo è solo un pezzo di cartone...
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 04/08/2015 ore 01:11:2
Per citare Al Pacino:"Che te lo dico a fare?" Non sono qui per sfondare porte aperte,sono chitarre che nel loro piccolo(!!) hanno fatto la storia. Chi le ha o le ha provate sa di cosa parlo e ciò che si prova. Quando da un oggetto che a prima vista non vale un soldo bucato si tira fuori un'anima da campione,è il momento di prendersi una pausa e riflettere.Non si può dare nulla per scontato. Spesso Davide batte Golia....
Rispondi
di IlFolleDelloZen utente non più registrato
commento del 07/08/2015 ore 05:41:22
È sempre bello ascoltare pietre miliari come Kashmir!
Rispondi
di nawa utente non più registrato
commento del 04/08/2015 ore 00:14:31
Continuo a preferire i catorci italiani :-) in questo tipo di cose non li batte nessuno. W le Dynelectron.

Complimenti per il colore verde... peccato per le condizioni al limite...
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 04/08/2015 ore 01:37:35
Pollice alto per le vecchie signore dello Stivale,troppo spesso snobbate per ingiustificata esterofilia. La chitarra in esame porta i segni della vita che ha vissuto ed in questo l'apprezzo ancor di più perchè Ha Vissuto. Anche noi non siamo come 20 anni fa e abbiamo i nostri acciacchi e le nostre cicatrici,e lei poverina ha mezzo secolo abbondante sulla groppa, ma non molla e porta il suo verde smeraldo con una gran classe.....
Rispondi
di IlFolleDelloZen utente non più registrato
commento del 07/08/2015 ore 23:02:30
Se è per l'usato, io ne sono sempre stato innamorato, per me ha più valore una chitarra vissuta con una storia tutta sua, piuttosto che una chitarra nuova che un'anima se la deve ancora conquistare. Tanto per dirtene un'altra, la mia chitarra Burns del 66 l'avevo acquistata usata a 150.000 lire nel negozio Ricordi di via Solari a Milano, era esposta in una delle vetrine interne, e visto il prezzo (anche per quei tempi era regalata) e tenendo conto del valore affettivo che quel modello di chitarra aveva per me, non me la sono lasciata scappare, anche se poi l'ho trasformata nell'ibrido che hai visto.
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 08/08/2015 ore 09:34:57
Che comunque ha un gran carattere. Giusto per curiosità,quando hai cambiato il manico,più o meno? intendo: in che anni?
Rispondi
di IlFolleDelloZen utente non più registrato
commento del 08/08/2015 ore 09:55:02
Non ricordo esattamente, ma più o meno verso la fine degli anni novanta, ovvero alla fine dello scorso millennio! Come avrai visto nella foto, quando la chitarra aveva ancora il suo manico ero molto più giovane.
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 08/08/2015 ore 10:04:23
Beh eri quindi in un periodo pre-internet dove ancora queste cose si facevano,anche se cominciava la manìa dell'originalità. Ricordo che in quel periodo e in quel decennio di chitarre con manico di un anno e corpo di un altro ne prendevo e scambiavo come figurine dei calciatori. All'epoca a Bologna avevamo degli specialisti nel creare 3 ibridi da una buona e rivenderle in truffa come tre buone. Chi è della zona e ha più di 40 anni sa anche di chi sto parlando. Veri pirati che non guardavano in faccia a nessuno e che hanno avuto fortuna a non essere denunciati. Anche se ricordo aneddoti dove qualche ceffone pesante è volato
Rispondi
di IlFolleDelloZen utente non più registrato
commento del 08/08/2015 ore 11:50:34
Vuoi sapere la più grande delle cazzate musicali che ho fatto?
Hai presente l'organo Vox Super Continental coi tasti neri e i diesis bianchi, a doppia tastiera, quello che usavano I Doors o gli Iron Butterfly? Questo: vai al link

Ecco, quando ho cambiato casa nel 2001, per non portare in giro quel pesantissimo organo, l'ho fatto portare via da quelli della spazzatura del comune.
Oggi come vintage varrebbe un'altra paccata di soldi. Vai a saperlo!
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 08/08/2015 ore 13:52:22
Ho le lacrime a gli occhi.Ho amici organisti che venderebbero un rene per essere quegli spazzini.
Rispondi
di IlFolleDelloZen utente non più registrato
commento del 08/08/2015 ore 14:03:41
Appunto, ma per me era un brutto momento, comunque spero che tra quegli spazzini ce ne sia stato almeno uno che sapesse cosa aveva in mano e non l'abbiano buttato in discarica.
Rispondi
di IlFolleDelloZen utente non più registrato
commento del 08/08/2015 ore 14:16:55
A proposito, la mia prima elettrica è stata una Elite rossa a brillantini, con quattro Pick up (mi viene in mente Totò quando detta la lettera, punto, due punti, ma sì, metti tre punti, fa' vedere che abbondiamo), ahahahah! E io nella chitarra addirittura quattro pickup!
Magari era una Wilson o una Meazzi che avevano chiamato Elite, vattelapesca!
L'avevo comprata a Milano nel negozio Milanfisa, che a quei tempi era il più all'avanguardia su tutti gli strumenti musicali.
Me l'ero portata a militare a Pistoia putacaso a militare con me c'era Tony Renis, dunque era il 1963, poi l'ho messa in un banco di pegni e l'ho recuperata alla fine della ferma. Aveva un fodero rettangolare a valigia.
Non sono riuscito a trovare su internet nulla su questa chitarra, ne sai niente tu?
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 08/08/2015 ore 18:13:23
In effetti qualcosa mi dice. Dovrei verificare e mi ci vorrà un po' di tempo. Se scopro di che si tratta ti informo subito e ti mando l'eventuale link
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 08/08/2015 ore 18:20:50
Attenzione,la memoria non mi tradiva! vai un po a vedere se parliamo della stessa chitarra:

vai al link
Rispondi
di IlFolleDelloZen utente non più registrato
commento del 08/08/2015 ore 22:01:54
Evvaiiiii! Sei un grande, è proprio quella, la mia era come quella blu ma rossa.
Grazie, mi hai fatto un bel regalo, io non riuscivo a trovarla!
Ah, che nostalgia!
Devo ricredermi sulle italiane? Non so se è perché a quei tempi ero molto ingenuo, ma il mio ricordo è che suonava bene!
Sono passati più di 50 anni!
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 08/08/2015 ore 23:27:47
Mah, a me piacciono. Però non so se sono un teste attendibile, mi piacciono tutte le cose pre 70. Sono cresciuto a soul e jazz e ascoltavo il mio primo disco di Armstrong al compimento del settimo anno di età. Ho ascoltato blues dall'anno successivo. Otis Redding lo ascoltavo a 10 anni. Diciamo che le mode e le musiche dopo il 1980 non mi hanno affascinato nemmeno all'epoca. E forse il problema è proprio che andando avanti con l'età diventiamo nostalgici. Però oggettivamente le "nostre" chitarre erano tecnicamente affascinanti.
Rispondi
di IlFolleDelloZen utente non più registrato
commento del 09/08/2015 ore 17:14:01
Era uscita la canzone "Cosa resterà degli anni ottanta" e io in cuor mio pensavo: "Speriamo niente", anche a me la musica uscita dopo gli anni 70 non diceva più niente, era tutta un Deja vu.
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 09/08/2015 ore 21:26:4
Ahimè,amara quanto tragicamente vera constatazione!! Se ti interessa è uscito il mio ultimo articolo "deliziosamente Epiphone , deliziosamente vintage" dove parlo di un'alta chitarra che forse ti ricordi che ho recentemente comperato.
Rispondi
di IlFolleDelloZen utente non più registrato
commento del 09/08/2015 ore 22:17:35
Grazie, lo cerco!
Rispondi
di pmec utente non più registrato
commento del 22/09/2015 ore 11:12:00
rispetto la tua idea e quella di biggiorgione anche se non le condivido, per me ci sono molte cose interessanti degli anni 80 e molte degli anni novanta (e anche dopo), spero che le scopriate e che ne possiate godere come ne ho goduto io.
Ma volevo chiederti una cosa in riferimento all'episodio della Les Paul acquistata negli USA da te raccontato, pensi che sia solo un caso dovuto al fatto che ogni chitarra suona diversa da un'altra anche se uguale e dello stesso anno, o pensi che ci sia una sorta di produzione di serie "A" riservata al mercato interno ed una di serie "B" per gli "alleati"?
Grazie e saluti
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 22/09/2015 ore 13:26:11
Mi inserisco nel discorso. Ad oggi non credo vi siano produzioni di serie A per gli Stati Uniti e di serie B per noi per il semplice fatto che hanno produzioni per tutte le tasche, tuttavia ricordo distintamente che nei primi anni 80 maneggiavo svariate les paul di seconda scelta, che avevano per l'appunto la scritta "second" sul retro della paletta,sotto il seriale e ricordo che all'epoca il liutaio Stanzani,di cui ero assiduo cliente si lamentava del fatto che da noi ne arrivavano tante. Tieni presente che all'epoca la produzione aveva meno varietà e proporzionalmente costi più alti. Non metterei la mano sul fuoco sul fatto che ci fosse di default una produzione di serie B per noi, ma sono quasi certo che quelle che venivano meno bene le spedivano all'estero.
Rispondi
di IlFolleDelloZen utente non più registrato
commento del 01/10/2015 ore 20:26:01
Non so se fosse stata una pratica comune e se le Gibson vendute in Italia a quei tempi (anni 80) le costruissero a Castelfidardo alla Eko, oppure se fosse stato un caso, so solo che quel negoziante di Gaeta se le faceva arrivare dall'America proprio per quel motivo e la differenza tra le due era veramente notevole.
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 01/10/2015 ore 21:56:3
Non lo metto assolutamente in dubbio. Ho avuto e ascoltato personalmente un numero notevole di gibson e fender costruite tra la fine degli anni 60 e i primi 80 e devo dire che non ne trovavi due uguali e tra alcune la differenza era rilevante sia in termini di suono sia di peso,ma di fatto penso che in quegli anni non ci fossero regole. Potevi trovare chitarre fenomenali e indicibili schifezze, praticamente allo stesso prezzo. Se non altro devo ammettere che oggi il livello è più uniforme verso l'alto. Sono più o meno tutte decenti. Delle due manca l'eccellenza,nel senso che l'insieme ,mediamente uniforme, ti toglie moralmente quella particolare sensazione che provi quando riesci a trovare una chitarra che suona veramente a un livello superiore. Da un certo punto di vista, alla fine è un bene; trovi quasi a tutte le fasce di prezzo chitarre che suonano più che decorosamente, di contro riduci il gap tra le chitarre buone e quello con il fattore"Wow" e questo moralmente è meno appagante.
Rispondi
di nawa utente non più registrato
commento del 08/08/2015 ore 19:33:35
era una Crucianelli, una delle chitarre che abbiamo approfondito di piu' sul sito
le prime avevano la tastiera sintetica. i quattro pick-up erano ovviamente usati a coppia... pickup meravigliosi anche se qualcuno ne parla male... non era difficile con google... :-)

vai al link
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 08/08/2015 ore 20:03:51
Beh,ribadisco che come sempre l'esterofilia ci porta ad apprezzare oltremodo tutto ciò che arriva dagli States e sottovalutare ciò che facciamo noi. Non si può dire il contrario,visto che dall'altra parte dell'oceano le nostre chitarre sono molto più apprezzate che da noi.
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 10/08/2015 ore 09:19:07
Nawa,nel mio articolo"deliziosamente Epiphone,deliziosamente vintage" redraven mi fa una domanda tecnica a cui non so rispondere e vado per intuizione. Se ne hai voglia,dai un'occhiata,magari è facile che tu ne sappia di più. Si parla di larghezza di manico al capotasto.
Rispondi
di Baconevio [user #41610]
commento del 04/08/2015 ore 07:38:23
le danelectro mi hanno sempre mortalmente affascinato....ma NON POSSO E NON DEVO PENSARE DI PRENDERNE UNA!!! :D
aggiungo ai vari commenti: se dovesse esser vero che la chitarra è appartenuta a dean de leo, questo potrebbe essere un primo indizio sul perchè la chitarra suoni bene e sia intonatissima: parliamo del chitarrista di una band piuttosto importante a livello mondiale, un professionista...e avrà certamente avuto la possibilità di farla sistemare al meglio. ne hai provate altre di americane dello stesso periodo? se dovessi pensare di farmi un regalino (ma su cifre più contenute) cosa mi consiglieresti di tenere d'occhio?

COLORE SPETTACOLARE
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 04/08/2015 ore 09:36:28
Sì ne ho provate molte altre,se ami quel tipo di sonorità lo ritrovi un po in tutte,poi però le condizioni generali fanno la differenza e soprattutto la fa il prezzo. Il mese scorso ho provato una double cutaway come quella di Page. Condizioni da concorso,con astuccio d'epoca,suono e settaggio spettacolari, ahimè richiesta intorno ai 2000 eurini e al momento non aveva margine di trattativa e soprattutto io non avevo la cifra richiesta. Cosa consigliare...? Richiesta non banale. Sul nuovo, puoi provare le riedizioni Danelectro. Ti mantieni su cifre contenute e hai comunque qualcosa di molto vicino all'originale. Per altro se ne trovi di tuo gradimento usate le paghi come una buona cena di pesce,ma il sapore ti rimane molto più a lungo... Sul vintage puoi cercare qualcosa di produzione nostrana anni 60, tipo una Crucianelli o una Galanti o ancora una eko. Essendo chitarre piuttosto snobbate puoi ancora fare qualche buon affare mantenendoti tra i 150 e i 300 eurini e portando a casa qualche oggetto che "canta fuori dal coro". Se vuoi farti un' idea di cosa sto parlando,prova a dare un'occhiata al sito fetishguitars.com Io ne ho provate diverse e non hanno nulla da invidiare a produzioni più blasonate. Le usavano bluesmen quali Hubert Sumlin e Mississippi Fred Mc Dowell in tempi più recenti anche John spencer dei Blues explosion
Rispondi
di Baconevio [user #41610]
commento del 04/08/2015 ore 14:54:4
grazie per la risposta così articolata!
diciamo che per motivi lavorativi potrei avere una nuova, di odierna produzione...ma mi hanno sempre dato l'impressione di essere fin troppo giocattolose (nulla contro l'oriente...), quindi diciamo che l'ambito sarebbe quello dell'usato. butto un occhio al sito che mi hai suggerito :)
Rispondi
di nawa utente non più registrato
commento del 04/08/2015 ore 15:22:0
se vuoi andare di buone vibrazioni, danelectro convertible. prova a vedere se trovi una riedizione. è la danelctro più fetish che ci sia, ai limiti dell'insensato.

se è solo ricerca musicale, tieniti la tua chitarra e prova a modificarla... c'è un ampio margine a sapere cosa si cerca.

nel campo dei catorci italiani evita le eko che hanno pick-up disgustosi (tranne i de armond). i nomi sono sostanzialmente Crucianelli e Welson, gli unici due costruttori con sonorità interessanti. Una welson vedette è una buona approssimazione di una jazzmaster. tutto il resto è abbastanza insuonabile se non si ha un poco di esperienza nella scelta. Purtroppo i prezzi sono saliti e trovare la Bartolini di Sumlin costa almeno un migliaio di euro, a meno di trovarle per caso nelle soffitte ma è un altro paio di maniche. Eviterei bottoniere strane e tastiere in plexiglas come la Bartolini, appunto. Qualcosa di buono lo trovi in casa Hagström, la III sicuramente è la più abbordabile. Lascia stare fetishguitars, che poi ti ammali pure tu...
Rispondi
di Baconevio [user #41610]
commento del 04/08/2015 ore 15:48:24
vedrò :D !
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 04/08/2015 ore 15:52:59
Termometro please!!!! Sale la febbre del vecchio. Grande Nawa,sostanzialmente buoni consigli. Altra simpatica alternativa le Cigar box guitars. Nate nel sud degli stati Uniti quando per suonare si ulilizzavano pentole come percussioni e flauti in canna da zucchero. Quando la Grande depressione aveva ridotto la gente per strada. Tuttavia tornate di gran moda di questi tempi e trovabili con pochi euro in un miliardo di variabili. (Ampiamente documentate su Youtube)
Rispondi
di IlFolleDelloZen utente non più registrato
commento del 07/08/2015 ore 05:51:33
Ho sempre pensato che l'Italia, patria di nobili liutai per i violini, sia stata un disastro incredibile per la costruzione delle chitarre, le uniche suonabili come manico erano le 07. Non parliamo poi dei pickup, un vero strazio.
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 07/08/2015 ore 08:44:41
Beh,in effetti capisco le tue perplessità a riguardo. C'è da dire che spesso il nostro gusto di chitarristi si è sviluppato su blasonate chitarre d'oltre oceano; tuttavia negli anni 50 e 60 soprattutto anche in Italia abbiamo creato chitarre interssanti e innovative. Abbiamo avuto artisti quali, Wandré, che all'epoca e negli anni 70 non erano capiti ma ora sono altamente collezionabili. Non ci dimentichiamo delle Vox,inglesi come brand, ma fabbricate a Recanati dalla Eko, che a sua volta assieme a Crucianelli,Galanti,Bartolini, hanno prodotto articoli interessanti e suonabili. Se poi però parliamo di estetica, condivido che si poteva fare ben altro. C' é anche da dire che oggi sono tutte chitarre che non si vedono quasi più. Fatta eccezione per qualche artista stravagante,nessuno adopera live quel tipo di strumenti e questo se da una parte ci fa capire che non sono oggetti che abbiano mai riscosso valanghe d'interesse, d'altra parte non facendole vedere non muove alcuna curiosità nelle nuove generazioni, che continuano a formare il gusto sui soliti arcinoti brands. Per i pick ups ,non so quanti e quali tu abbia sentito ma non mi trovi propriamente d'accordo. Io di elettriche italiane ne ho provate parecchie e ritengo al contrario che alcuni magneti non abbiano nulla da invidiare a pickups americani di pari epoca, nè costruttivamente nè dal punto di vista sonoro. Ogni cosa va inquadrata nella sua epoca.
Rispondi
di IlFolleDelloZen utente non più registrato
commento del 07/08/2015 ore 10:09:28
Guarda, per un periodo ho fatto il rivenditore (grossista) di strumenti musicali, o almeno ci ho provato. Ho girato dal Veneto alla Sicilia per trovare delle buone chitarre, compreso Carmelo Catania che costruiva chitarre bellissime ma (per i miei gusti) insuonabili, Abramus liutaio anche lui di Catania mi aveva anche regalato degli strumenti, ma ugualmente delle fetecchie da suonare, anche Bucolo altro costruttore di chitarre siciliano. Non parliamo poi di quelle che ho trovato nelle Marche, delle vere scarpe scompagnate. Mi duole dirlo, ma l'Italia negli anni sessanta/settanta/ottanta, è stata solo a guardare gli stranieri.
La prima cosa che le rendeva insuonabili erano le tastiere, ma già il violino ha la tastiera liscia senza tasti e forse per quello Cremona ha eccelso coi suoi strumenti, forse siamo negati per le tastiere. Eccezione fatta però come ho già detto per le Zerosette, che avevano una tastiera con la quale una volta regolata l'action, era un piacere suonarle. Inutile dire che per regolare l'action in modo che le corde non ti seghino i polpastrelli, la tastiera deve essere perfetta.
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 07/08/2015 ore 12:29:59
Mah,parlo per esperienza personale,io di Carmelo catania ne ho avute quattro, le ho sistemate di tastiera con pochi spiccioli,le ho suonate un sacco,ho registrato svariate cose in sala di registrazione e le ho rivendute ultimamente a ragazzi che amano il country blues acustico a cifre che avrei dovuto chiedere indossando il passamontagna e che mi hanno pagato cash senza battere ciglio appena sentite suonare. Parliamo di chitarre costruite tra il 1956 e il 1963. Una Crucianelli anni 70 l'ho sistemata come action e l'ho rivenduta in "mint condition" (era maglio che da nuova) intorno ai 400 euro (un'eresia)
Rispondi
di IlFolleDelloZen utente non più registrato
commento del 08/08/2015 ore 21:57:46
Per le chitarre di Carmelo Catania, parlo delle acustiche, non elettrificate, non so nemmeno se ne abbia costruite in seguito di chitarre elettriche. Idem per quelle di Abramus, Bucolo e quelle marchigiane che ho citato. A me servivano delle chitarre entry level da poter rivendere ai negozianti, non è che potessi pretendere chitarre eccelse, ma almeno che si potessero suonare senza rimetterci i polpastrelli e con delle tastiere decenti, visto che erano rivolte a dei principianti, e inoltre che non fossero tanto catorci da far passare la voglia di suonare.
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 08/08/2015 ore 23:32:44
vai al link

Ti parlo di queste chitarre. Le ho suonate e vendute a cifre da rapina
Rispondi
di IlFolleDelloZen utente non più registrato
commento del 09/08/2015 ore 00:43:45
Quelle di Carmelo Catania di cui parlo io, erano molto più belle, con dei bellissimi disegni sulla tavola armonica. Si vede che i tuoi polpastrelli sono un unico corpo calloso, XD.
Sono troppo abituato all'action basso delle elettriche, per poterle suonare. Poi non suono tutti i giorni e faccio fatica a suonare anche la mia Dean elettro/acustica, visto che i calli dopo pochi giorni che non suono spariscono. Al momento come elettrica ho una Hamer con Sustainiac, il sustainiac è rotto, l'avevo fatto sostituire da un bravo tecnico che lavorava da Free Sound In via Washington a Milano, poi l'ho perso di vista (non lavora più lì) e quando si è rotto di nuovo non l'ho più potuto riparare. Mi ero così abituato che senza mi sento menomato, il suono infinito con la chitarra pulita era stato da sempre il mio sogno.
Non ti dico poi quando l'ho usato col GR50, i suoni midi non si interrompevano mai e potevo imitare organi e violini, sicuro che il suono non mi avrebbe mai lasciato a metà!
Avevo trovato un connubio tanto bello e indovinato che (non ci crederai) tanta bellezza mi aveva nauseato e ho venduto il GR50. Naturalmente oggi lo rimpiango e mi chiedo perché sono così strano da nausearmi dalla troppa bellezza e perfezione. Forse sarà come mangiare troppo di una torta buonissima ma che alla fine il troppo nausea.
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 09/08/2015 ore 09:17:15
In realtà è una sindrome abbastanza comune. I tortellini sono buoni ,ma se li mangi tutti i giorni ti stanchi e ti viene voglia di cambiare. Capita così anche a me.
Rispondi
di nawa utente non più registrato
commento del 04/08/2015 ore 15:26:1
comunque partirei da qua :-) vai al link
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 05/08/2015 ore 08:13:06
Non me ne vogliate, ammetto che il difetto è mio, ma resto anch'io come Catoblepa piuttosto basito.
Per definire "bella" quella chitarra devo respirare profondamente e deglutire il rospo. Poi non metto in dubbio il suono.
Se la paragono alla Telecaster è come se mettessi a fianco una cacca di mucca a una tavoletta di Lindt.
Non capisco nemmeno perché usare la "masonite" per fare corpi da chitarra. La usano per fare gli schienali dei mobili, è la roba più fetente che esista, costa solo poco.
E comunque, forse, è la riprova che ci si fa dei viaggi mentali assurdi per i legni delle chitarre elettriche (io comunque preferisco di gran lunga un bel legno) ma anche con sto cartone mischiato a colla e pressato, una chitarra suona lo stesso.
Articolo comunque interessante. ;-)
Rispondi
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 05/08/2015 ore 09:30:16
La masonite appunto perché costava poco.
Quella chitarra (beh una sorella di quella) la suonava Jimmy Page.
vai al link
Esistono chitarre elettriche anche in plexiglass o materiali simili anche in fibra di carbonio.
Forse dire plexiglass o fibra di carbonio fa più figo, più tecnologico, ma è solo una questione psicologica.
Io ho la Squier tele CV che fatta in Pino, (che non è un legno figo), e va benissimo.

Divagazioni filosofiche:
Secondo me una chitarra solid body ha più affinità con una mensola dell'Ikea piuttosto che a un violino.
Uno una volta mi ha detto "io sono un liutaio elettrico" cosa???
Per me uno che costruisce chitarre solo elettriche e non sa costruire strumenti acustici non è un liutatio.
E' come se uno chef dicesse io sono uno "chef di primi" io i secondi non li so cucinare.


Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 05/08/2015 ore 09:44:45
Sulle divagazioni filosofiche, anche se sono appunto divagazioni, concordo.
Che una sorella di quella la suonasse Page lo sapevo, questo però (sempre per me) non ne fa una bella chitarra, e non trasforma la masonite in un materiale degno.
Preferisco mille volte il Pino e non devi convincermi che va benissimo, ci credo, sarà anche una questione psicologica, ma almeno è Legno.
Rispondi
di catoblepa utente non più registrato
commento del 05/08/2015 ore 21:54:10
... "Secondo me una chitarra solid body ha più affinità con una mensola dell'Ikea piuttosto che a un violino."

... eh va beh Pearly scusami ma prima (ammetto) ho esagerato io col mio attacco alla m@s#ni*e ma tu ora fai 2-1 in un sol colpo:
entrambe hanno una tastiera, un ponticello, un nut, delle meccaniche, delle tolleranze/misure da rispettare, capisco che un'acustica come il violino richieda (molta) più lavorazione ma non tutti i violini sono stradivari come non tutte le elettriche suonano 'come si deve' ... e ci sono anche molte acustiche magari blasonate che fanno 'c@ga#e'
forse una D@n# si ... ha più affinità coi mobili dell'ikea (m@s#n*t3?)
ah ah ah ...
(dai perdonatemi sto a scherzà)
buona vita a tutti (masonisti / fenderisti & gibsoniani)

Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 05/08/2015 ore 11:21:56
Apprezzo il tuo intervento perchè hai centrato il punto!! Se la Dano non ti piace, ok,è una questione di gusti. Di chitarre ne hanno fatte un'infinità e molte sono effettivamente brutte. Probabilmente questa non è miss Universo. Può piacere come non piacere, ma di fatto se la senti suonare e non la vedi, ha carattere. Quello che però hai notato e che volevo evidenziare è proprio che oggi ci fissiamo sui materiali di costruzione imputando a loro il suono finale,mentre non è così. Soprattutto sulle chitarre elettriche,checchè se ne dica, un buon progetto,realizzato con materiali ignobili, può comunque dare un grande risultato. Un ottimo progetto,associato a ottimi materiali darà un ottimo risultato che magari appagherà di più l'occhio del musicista,ma non necessariamente sarà migliore dal punto di vista sonoro. D'altra parte se guardiamo anche in altri ambiti la proprietà espressa è transitiva. Mi spiego: se guardiamo alle automobili una BMW X5 è in generale considerata una bella macchina. Costruita con ottimi materiali fa egregiamente il lavoro di fuoristrada. Una vecchia Panda 4x4 fa altrettanto bene il lavoro in fuoristrada,forse anche meglio, ma con materiali e appeal decisamente inferiori. A prescindere dai gusti,ho provato a portare un esempio per evidenziare un po il mio pensiero. Su questo punto non pretendo di essere depositario del " Verbo" ma la mia esperienza mi ha portato a queste conclusioni.
Rispondi
di nawa utente non più registrato
commento del 05/08/2015 ore 11:40:20
la danelectro e la telecaster sono concettualmente identiche. partono dall'assunto che la chitarra elettrica funziona grazie a principi della fisica completamente diversi da quello degli strumenti acustici. l'obiettivo è quello di far vibrare le corde metalliche vicino a una bobina. tutto il contorno (e non sto minimizzando) riguarda l'ergonomia, il design, l'ottimizzazione dei processi industriali, e anche il modo di far vibrare queste benedette corde. Noi chitarristi poi ci abbiamo costruito su una retorica prendendo a modello i primi esemplari. Ma è un po' come se tutte le statue non avessero le braccia perché ispirate alla venere di milo.

Un'altra scuola di pensiero che aveva tradizioni precedenti (Gibson) ha sempre concepito la chitarra elettrica come strumento classico amplificato. E vai di buche a effe, binding, top scavati, etc etc etc,

Nel caso specifico della danelectro, la sua economicità e i suoi difetti vengono percepiti dagli entusiasti come una super-equalizzazione, oltre al fattore inconscio di stupirsi ogni volta che una chitarra elettrica è solo un pick-up e sei corde di metallo.

Tecnicamente una danelectro è caratterizzata dal tipo di ponte e un pick-up sottoavvolto posizionato in un punto non convenzionale... Per finire la masonite non è cartone ma legno, con densità e caratteristiche di resistenza molto elevate. l'equivalnte contenporaneo dello stratabond... :-)


Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 05/08/2015 ore 12:02:45
Intervento tecnico che definirei: esaustivo ancorchè ineccepibile! Con questo direi che abbiamo "tagliato la testa al toro". per chi nutrisse ancora dubbi, allego una piccola farcitura di "conoscenza":
vai al link
Grazie ancora per l'intervento e la competenza ampiamente dimostrata.
Rispondi
di IlFolleDelloZen utente non più registrato
commento del 08/08/2015 ore 23:50:3
Adesso che mi viene in mente, tra i miei lavori che ho fatto da ragazzo, avevo fatto anche il tipografo, mi ricordo che componevamo a mano i pezzi da stampare e spesso tenevamo in bocca gli spazi per averli pronti (ahi ahi, erano di piombo, va beh, comunque mi ricordo che il mio principale usava la masonite, la intagliava e la usava per stampare delle figure. Ecco un altro uso di questo materiale così poliedrico.
Rispondi
di nawa utente non più registrato
commento del 05/08/2015 ore 11:56:54
ho dato un'occhiata in giro su internet, mai stato appassionato di Danelectro. Ma quanto avete discusso su questa benedetta masonite... poi vai a scoprire che ovviamente il corpo è in pioppo e la masonite è utilizzata solo per il rivestimento come il laminato su una 335...

vabbè, tiremm'innanz
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 05/08/2015 ore 12:10:09
Ah beh se è per questo non abbiamo neanche detto che in realtà stiamo parlando di una chitarra che è quasi una semiacustica, giacchè all'interno è vuotissima. Altro pregio:pesa il giusto. Insomma nel suo piccolo per me è un capolavoro. Capisco chi la vede brutta ma secondo me è una questione di approccio. Se sei abituato all'arte di Michelangelo o Raffaello e vai a una mostra di Picasso o di Mirò senza esserti preparato, immagino sia un impatto simile. Poi sui gusti nessuno discute.
Rispondi
di nawa utente non più registrato
commento del 05/08/2015 ore 12:25:24
Veramente è l'articolo che parla di cartone pressato. In generale trovo più gustosi gli articoli in cui ci sia un pochino più di informazione e una maggiore separazione tra fatti e opinioni. Naturalmente posso andarmi a recuperare tutto su internet ma così l'articolo perde di forza. Un esempio eclatante: manca la lunghezza della scala (oltre alle inesattezze sulle modalità costruttive). La soluzione alternativa è fornire un link su cui documentarsi, tipo questo vai al link

Quando noi anziani collezionisti scriviamo su Accordo dimentichiamo la scarsa conoscenza delle nuove generazioni in materia di storia e si rischia di essere un tantinello autoreferenziali limitandoci a considerazioni soggettive che potrebbero essere fatte per qualsiasi chitarra.

E comunque credo che l'idea di smontare l'armadio si già venuta a qualcuno vai al link
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 05/08/2015 ore 14:13:55
Prendo atto della critica,tuttavia ritengo che soffermarsi troppo a lungo sull'aspetto tecnico,allontana il lettore,che si annoia e passa ad altro. Nei miei articoli prediligo il fattore emotivo. Cerco di trasmettere le sensazioni che provo quando cerco,trovo e provo una chitarra. Cerco di inquadrarla nel tempo, di darle un'umanità che normalmente un oggetto non possiede. Preferisco parlare del suo colore, del suo profumo,della sua voce. Come hai giustamente ed ineccepibilmente osservato se uno vuole documentarsi sull'aspetto tecnico,la rete offre una inesauribile banca dati, ma tu quando guardi una bella donna,provi emozioni e guardi il quadro d'insieme o freddamente pensi a che taglia di slip porta?Ok non ho detto la lunghezza della scala, secondo te l'utente medio quando guarda per la prima volta chessò Belèn Rodriguez si chiede quanto sarà alta? Il mio tentativo è quello di scrivere un articolo che coinvolga il lettore e lo incuriosisca, che lo porti a cercare di capire le emozioni che tento di trasmettere e soprattutto che lo invogli a dare il suo contributo scrivendo una sua opinione. In questo credo anche con te di avere ottenuto il risultato sperato,del resto se l'articolo fosse stato insulso e banale non saresti intervenuto sei volte.Poi se alcune cose non le condividi è ok.Fa parte della natura umana avere proprie opinioni. Intanto hai dato un prezioso (non sto scherzando) contributo alla discussione fornendo dati,notizie e link dove approfondire l'argomento.
Rispondi
di nawa utente non più registrato
commento del 05/08/2015 ore 17:04:55
volevano essere critiche costruttive, mi rendo conto di essere diventato insopportabile con l'età...
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 05/08/2015 ore 19:08:07
E ti assicuro che lo sono. Purtroppo quando si scrive non si riesce sempre a far capire l'intenzione e si può esser fraintesi.Gli interventi che fai,sono sempre precisi e costruttivi e non dico per dire ,ma perchè è ciò che penso. Mi fa piacere che segui ciò che scrivo perchè sei di base uno che ha qualcosa da dire e la dice bene.
Rispondi
di IlFolleDelloZen utente non più registrato
commento del 07/08/2015 ore 23:46:26
Condivido la tua opinione, specialmente su Belèn (XD), per me la cosa più importante in una chitarra è il suono che ne esce, quando vai a suonare o fai una registrazione, è quello, che conta! Però poi ci sono tanti fattori in gioco e non è facile giudicare, tanto per intorbidire un po' le acque ti racconto un aneddoto: nei primi anni settanta, col mio gruppo "Apprendisti Stregoni", (erano i primi esperimenti del Metal che suonavamo con pezzi in italiano composti da me) in un locale da ballo di Saronno, avevo tolto (momentaneamente) un pickup PAF della mia Les Paul e l'avevo messo su una chitarrina di plastica, di quelle che si regalano ai bambini di tre anni, e durante l'esibizione, ho fatto un assolo con quella chitarrina (naturalmente in distorsione) che è rimasto nella storia del nostro gruppo. A volte un buon pickup e un buon amplificatore fanno suonare bene anche una scatola di scarpe. Nessuna meraviglia dunque per le Danelectro.
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 08/08/2015 ore 09:53:10
Ecco,hai centrato il problema. Quello che sostengo e che nelle chitarre elettriche la parte del leone la fa l'elettronica. Ho una diatriba aperta con un amico collezionista e musicista, che va avanti da anni. Lui si ostina a credere che nelle Les Paul anni 50, per l'esattezza 58,59 e 60, la differenza la fa il legno,le colle e le plastiche. Di conseguenza la miglior Les Paul costruita oggi dal custom shop non suonerà mai bene come quelle. Io sostengo che un'elettronica coerente con quella d'epoca,o meglio un'elettronica d'epoca la farebbe suonare allo stesso modo e le differenze starebbero soltanto in quelle che sono le normali diversità riscontrabili tra una chitarra e un'altra. Poi al solito la differenza sta nella mano
Rispondi
di eugenio01 [user #39191]
commento del 07/08/2015 ore 10:10:11
---->E comunque credo che l'idea di smontare l'armadio si già venuta a qualcuno

Grandissimo link o grande mentore di tutti gli intossicati
Rispondi
di bluesfever [user #461]
commento del 07/08/2015 ore 10:38:34
Ahahah nawa quindi abbiamo battibeccato su un materiale che costituisce sì e no il 5% del corpo, con un'influenza sul suono forse pari a quella di un battipenna :)
Ma scusa biggiorgione, ma lo dici così con nonchalance che dentro è vuota? è scandalosissimo! riempire una chitarra da quasi 1000 eurini di aria, che non costa niente, è un abominio!... però pensandoci... è aria del '56, vuoi mettere con l'ariaccia che tira oggi? :)
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 07/08/2015 ore 12:03:36
Vecchio mio,aria vintage che costa un occhio!!! Scherzi a parte se guardi i criteri costruttivi ti metti a ridere! A occhio di materiali,attualizzando il costo, siamo dentro i cinque euro manodopera inclusa. Forse può essere più preciso "il folle dello zen" che a quanto scrive è del settore e sa i costi della masonite. La cosa divertente è proprio questa. Pensa a quanto tempo si spreca a disquisire sull'influenza del tal legno o la colla animale o la vernice che blocca le vibrazioni, la qualità fondamentale del materiale costruttivo e chi più ne ha più ne metta, poi... ti arriva una chitarra antenata Ikea, costruita in stile Robinson Crusoe con quello che hai sotto mano, con un pick up studiato sul "pianeta delle scimmie", all'apparenza banale e ti esce una chitarra con un suonone che comperavi all'epoca con il costo di pizza e birra, come ci ha fatto sapere "nawa" mettendoci a disposizione il link della Danelectro con cataloghi e prezzi d'epoca. Mi sa che ci sono parecchie cose da rivedere nel nostro background...
Rispondi
di IlFolleDelloZen utente non più registrato
commento del 08/08/2015 ore 10:57:1
Infatti la masonite la usavamo come battiscopa, perché quando nello scopare ci battevi contro con la scopa, suonava meglio del legno... ahahahah!
Rispondi
di IlFolleDelloZen utente non più registrato
commento del 08/08/2015 ore 11:19:28
Se fosse questione di legni, le chitarre elettriche senza cassa armonica non avrebbero speranza, ma come dici tu il 90% del suono nelle elettriche lo fanno i pickup, al massimo le Les Paul visto che pesano uno sproposito, superano le altre come sustain naturale derivato dal legno pesante (la mia Burns in confronto sembra fatta col legno di balsa). Ma il timbro è dato dai microfoni e dall'amplificatore. Mi ricordo che facevo fatica a finire le serate per il peso della mia Custom, quando facevamo le classiche 3 ore e non l'attrazione di tre quarti d'ora.
Guarda comunque che la chitarrina di plastica col pickup della Custom, aveva un suono che non credevo alle mie orecchie! Tanto per sfatare la leggenda che solo con un buon legno una chitarra possa suonare bene. Poi naturalmente ci sono quelle piccolezze che sentono solo quelli che sanno distinguere un MP3 a 128 Kbps da uno a 256 Kbps, che io devo ancora capire come fanno e vorrei tanto fargli la prova di persona, per convincermi se lo possano fare veramente.
Rispondi
di IlFolleDelloZen utente non più registrato
commento del 08/08/2015 ore 11:35:55
Inoltre se nell'elettrica non metti il volume a manetta, hai voglia di far lavorare l'amplificatore, sarà sempre una fetecchia, ma basta alzare al massimo il volume e la chitarra suonerà al meglio. E questo che vuol dire? Vuol dire che è l'elettronica a fare il suono di una chitarra, altrimenti suonerebbe benissimo anche col volume a metà. Regolando il volume a metà e alzando di conseguenza l'ampli per ottenere lo stesso volume, non sarà mai un bel suono come col volume della chitarra al massimo e l'ampli abbassato di conseguenza per ottenere lo stesso volume. Provare per credere. Se non fosse così importante l'elettronica, questo non succederebbe. Non si avrebbe la chitarra smorzata a metà volume e la chitarra al meglio delle sue capacità al massimo volume, sempre tenendo conto dello stesso volume che esce dall'amplificatore.
Magari mi sbaglierò pure, non sono un tecnico, parlo solo avvalendomi delle mie esperienze empiriche.
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 08/08/2015 ore 14:05:20
Mi trovi completamente d'accordo. Purtroppo il mondo è pieno di professori che a spada tratta difendono tesi insostenibili con fare tronfio anche di fronte all'evidenza dei loro errori. Gli stessi che a loro dire sentono financo gli ultrasuoni...
Rispondi
di IlFolleDelloZen utente non più registrato
commento del 08/08/2015 ore 15:26:07
C'è stato, un momento in cui sentivo dei suoni troppo acuti e metallici, hai presente quelli che ti fanno venire la pelle d'oca? Tanto che stavo optando per mettere quelle fetecchie di corde lisce della Dogal tanto mi davano fastidio le corde ruvide, ma per fortuna è durato qualche mese e poi è passato, non lo auguro a nessuno, si perde il gusto della musica. Mi era capitato anche col suono del saxofono, non lo potevo più sentire e mi domandavo come potesse piacere agli altri, per fortuna, come dicevo, è passato e poi in seguito il suono del sax mi sarebbe piaciuto da matti. Dunque potrebbe anche darsi che sentano quegli ultrasuoni, ma io la considero più una malattia che una qualità da vantare.
L'orecchio è un organo misterioso, forse non ne conosciamo ancora appieno le capacità o le devianze.
Rispondi
di IlFolleDelloZen utente non più registrato
commento del 08/08/2015 ore 15:32:55
@ Bluesfever :
Ma se all'interno è vuota allora fungerà da cassa armonica, no? Non mi sembra un difetto, anzi, magari è proprio per quello che suona così bene!
Rispondi
di bluesfever [user #461]
commento del 08/08/2015 ore 16:12:46
Ahah certo, era ironico, facevo il verso a chi criticava l'uso della masonite, definendolo materiale indegno per una chitarra di quel valore economico. Anch'io ho una solid body con dentro una specie di "camera tonale": praticamente lo scasso dei pick up è grande come una piscina olimpionica, ma che contribuisce al fatto che suoni molto bene!
Rispondi
di Baconevio [user #41610]
commento del 05/08/2015 ore 15:27:55
mannaggia il cazzo, ho buttato un occhio su mercatino.....purtroppo qualcosa di "consistente" costa un po' tanto per le mie tasche :)
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 05/08/2015 ore 19:58:17
Conosco bene la sensazione che si prova,quando avresti voglia del gioco nuovo ma, ahimè la tasca te lo sconsiglia. Mi sentirei però di consigliarti una visita a questo sito. Se gli articoli proposti ti piacciono,ti si potrebbe aprire un mondo nuovo:
vai al link
Rispondi
di Baconevio [user #41610]
commento del 05/08/2015 ore 20:42:04
oddio che bei giocattoli :D !!!
diciamo che sto più che a posto...ma un giocattolino a poco prezzo... :)
grazie per la dritta, sembrano davvero interessanti
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 05/08/2015 ore 22:03:41
Di nulla. Se stiamo qui a scrivere è perchè in fondo amiamo gli stessi giocattoli.
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 05/08/2015 ore 18:39:37
Qui negli States le Dano stanno raggiungendo cifre impressionanti...basta dare un'occhiata a GBase o Reverb e si vedono prezzi che vanno dai 1500 dollari ai 3000 ma anche 5/6 mila. Naturalmente questa è la patria del collezionismo e degli eccessi, se vai in un qualsiasi concerto, dal piccolo club al grande palco Dano non si vedono.
Per lo slide si usa Tele, per il rock-blues altre chitarre.
Ció non toglie che sia una chitarra interessante, che suona bene...ma ha più valore di collezionismo che intrinseco. Di per se la chitarra vale quello che è...
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 05/08/2015 ore 19:16:31
In effetti non è merce di largo consumo, tuttavia vi sono artisti come Tom Waits o Seasick Steve che le usano regolarmente. E' chiaro che non essendoci in giro tantissime vintage ed essendoci un certo scetticismo sulle produzioni orientali,per altro a mio avviso, spesso immotivato è molto più facile usare una telecaster, di cui ce ne sono in giro tonnellate e per tutte le tasche, di cui i pick ups alternativi da montare li trovi anche dal salumiere. Senza contare l'appeal estetico che in una telecaster,numeri alla mano è senz'altro superiore. Per quanto riguarda il valore, una chitarra vale ciò che sei disposto a spendere, perchè se parliamo di costo materialele cifre sarebbero alla portata di tutte le tasche.
Rispondi
di lbaccarini [user #14303]
commento del 06/08/2015 ore 00:53:2
E perchè non addirittura 12 corde?? Io ho avuto una Dano DC 59 cinese e mi ha davvero colpito per la qualità ed una rilevnte originalità nel suono. Ho letto, mi pare su The Gear Page, che la 12 corde performa molto bene e nonostante il prezzo abbordabile (per una 12 corde elettrica) sia molto facile da suonare e gestire (ovvero accordare e tenere accordata). Chiaro che una Rick sarebbe meglio ma non sono così danaroso... se qualcuno ha esperienza con Danelectro 12 corde parli ora o... anche domani!
Infine la forma la trovo fighissima, mia sorella architetto (e quindi amante anche del design) tra tutte le mie chitarrine, tra cui anche qualche custom shop, ha notato proprio la Danelectro e ne ha apprezzato le forme e l'idea
Rispondi
di lbaccarini [user #14303]
commento del 06/08/2015 ore 00:53:37
E perchè non addirittura 12 corde?? Io ho avuto una Dano DC 59 cinese e mi ha davvero colpito per la qualità ed una rilevnte originalità nel suono. Ho letto, mi pare su The Gear Page, che la 12 corde performa molto bene e nonostante il prezzo abbordabile (per una 12 corde elettrica) sia molto facile da suonare e gestire (ovvero accordare e tenere accordata). Chiaro che una Rick sarebbe meglio ma non sono così danaroso... se qualcuno ha esperienza con Danelectro 12 corde parli ora o... anche domani!
Infine la forma la trovo fighissima, mia sorella architetto (e quindi amante anche del design) tra tutte le mie chitarrine, tra cui anche qualche custom shop, ha notato proprio la Danelectro e ne ha apprezzato le forme e l'idea
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 06/08/2015 ore 08:16:57
In effetti ne ho provate anche di recente e funzionano egregiamente con un prezzo super-abbordabile. Come appunto dicevo,c'è una diffidenza immotivata nei confronti di questi oggetti,semplicemente basata sulla provenienza orientale. Per esperienza personale devo invece dire che sempre più spesso ci si trova davanti a ottimi manufatti, che nulla hanno da invidiare a più prestigiose produzioni d'oltre oceano. Fulgido esempio ne siano le Squier classic vibe, chitarre di produzione cjnese ma di ottima fattura, se non vado errato,ampiamente recensite anche su Accordo.
Rispondi
di melonstone [user #55593]
commento del 23/02/2023 ore 14:15:03
Non so se qualcuno leggerà questo mio post dopo quasi 8 anni, ma è la chitarra del video di "Big Bang Baby" degli Stone Temple Pilots
vai al link
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 24/02/2023 ore 21:32:49
esatto
Rispondi
Altro da leggere
In video le rarità vintage del museo Martin Guitar
Manuale di sopravvivenza digitale
Theodore Standard: la Gibson perduta di Ted McCarty diventa realtà
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
American Series: la Soloist USA con due EMG in duplice versione
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?
Massa, sustain, tono e altri animali fantastici
Ho rifatto la Harley (Benton ST-57DG)




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964