VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Jack Broadbent, blues per le strade d'Europa
Jack Broadbent, blues per le strade d'Europa
di [user #16167] - pubblicato il

Abbiamo intervistato Jack Broadbent, il fenomeno dello slide che ha fatto impazzire i social con le sue esibizioni per le strade di tutta l'Europa armato di una Hofner e una fiaschetta da tasca.
Dopo aver visto alcuni video su Facebook, dove abbiamo potuto apprezzare la sua tecnica fantastica, ma soprattutto il suo sound strappabudella, abbiamo raggiunto Jack Broadbent per parlare un po’ di chitarre, musica e whisky. Il chitarrista inglese ha una passione sfegatata per le vecchie Hofner, ma anche per il blues, quello di pancia, che affronta a modo suo, con un tiro da brividi.

Denis Buratto: Sembri avere una passione spropositata per le vecchie chitarre Hofner, come mai sono le tue preferite?
Jack Broadbent: Fin dalla prima volta che ho suonato una Hofner sono stato in perfetta sintonia sia con il timbro sia con le geometrie e soprattutto con il look di questi strumenti. Mi sono affezionato molto ai modelli vintage perché hanno un certo charm che non riesco a trovare negli strumenti moderni.

DB: Suonare strumenti vintage è considerato da molti un limite. Come sei riuscito a trasformarlo in un valore?
JB: Quando il legno invecchia il tone aumenta, dandoti un risultato che non puoi avere da una chitarra nuova. Questo ti aiuta a mantenere un suono autentico pur esplorando nuovi ambienti sonori.

DB: Qual è il tuo strumento preferito?
JB: La mia Hofner Congress del 1965. È stata la prima Hofner che ho acquistato. È un bellissimo strumento che mi porta automaticamente a scrivere canzoni. Recentemente gli ho montato un vecchio pickup, sempre Hofner e ora è diventata la mia chitarra principale.

DB: Usi anche una Washburn acustica, una chitarra pressoché economica. Come mai l’hai scelta al posto di una più classica Gibson, Martin o Guild?
JB: Ho comprato questa chitarra quando avevo 15 anni. È stata la mia Old Faithful per anni. Ha un ottimo equalizzatore on-board con il quale riesco ad aumentare a dismisura i bassi quando necessario.


DB: Cosa cerchi quando scegli una chitarra?
JB: Solitamente chiudo gli occhi e lascio parlare il suono e il feeling.

DB: Parlando invece della tua tecnica e del tuo playing, puoi parlarci prima di tutto dell’accordatura che usi? Credo tu faccia uso di corde spesse e action molto alta, giusto?
JB: Uso molte accordature differenti, dalle open tuning stndard alla mia personale hybrid tuning. Sì, uso un’action appena più alta di una normale chitarra, ma con corde da 0.013.

DB: Molti dei tuoi brani hanno una struttura blues. In quale maniera approcci l’improvvisazione?
JB: L’improvvisazione è feeling e sensazioni. Provo a non pensare mai alle scale quando improvviso perché mi sembra che questo soffochi la creatività.

DB: Usi uno slide particolare, una fiaschetta. Quali sono i pro e i contro di questo particolare attrezzo?
JB: Sono incappato in questa tecnica in un pub a Londra. Mi sono innamorato immediatamente del sound che potevo ottenere con la fiasca. L’unico contro è che danneggio un sacco i tasti e rompo tantissime corde. Guardando il lato positivo, beh, ho sempre un drink a portata di mano.


DB: Come te la cavi con la chitarra elettrica in posizione standard? Hai provato a suonare le stesse cose senza la chitarra in orizzontale?
JB: Certo! Preferisco di gran lunga suonare con la chitarra sulle cosce. Nella posizione lap-steel ho molta più confidenza, soprattutto quando uso la fiaschetta.

DB: Il tuo suono sembra condito con un po’ di overdrive e del riverbero, è così?
JB: Mi piace avere un sound bello ciccio, sparato dentro un overdrive. Il riverbero mi aiuta a sostenere la distorsione e a rendere il tutto ancora più grosso.

DB: Per chiudere, se potessi scegliere una fornitura a vita per riempire la tua fiaschetta, cosa sceglieresti?
JB: Legendario Rum, il particolare l’Elixir de Cuba invecchiato sette anni (sponsor bene accetto!). In mancanza di questo un qualsiasi buono Scotch whisky potrà andare bene.
interviste jack broadbent
Link utili
La pagina Facebook di Jack
Il sito di Broadbent
Nascondi commenti     12
Loggati per commentare

di mmas [user #15948]
commento del 17/08/2015 ore 10:09:22
Bravissimo! che ampli usa?
Rispondi
di sphinnix [user #22260]
commento del 24/08/2015 ore 17:55:03
roland street cube se non sbaglio
Rispondi
di Claudio80 [user #27043]
commento del 17/08/2015 ore 19:52:54
Grandissimo!!! La chitarra e il blues salvano sempre la vita!!!
Rispondi
di adagio [user #13118]
commento del 20/08/2015 ore 11:56:52
Ridicola la foto che lo ritrae alla Robert Johnson.
Un fighetto figlio di papà che fa il dannato suonando blues, un fake!!

Volete il blues?
vai al link
Rispondi
di alberto biraghi [user #3]
commento del 20/08/2015 ore 18:32:3
Quando leggo commenti come questo mi domando da dove possa scaturire tanto livore nei confronti di un musicista di discreto talento che ha fatto le sue scelte artistiche e le persegue con coerenza. Per esempio, una foto in stile Robert Johnson si può sforzare a leggerla come "ridicola", ma è molto più probabile che sia un omaggio al grande bluesman.
Non so, a me pare che la musica deve unire, ogni persona che fa musica - in casa, in strada, in teatro, ovunque - serve al mondo molto più di chi non la fa, ma anche di chi perde tempo a sbertucciare chi non gli va a genio.
Rispondi
di adagio [user #13118]
commento del 21/08/2015 ore 14:12:46
Caro Alberto,
il mio non lo definirei livore, risentimento, nei confronti del sig. Broadbent, ma un giudizio netto sì, e nettamente negativo senza dubbio: questo lo confermo.
Non ho simpatia, è vero, per musicisti di questo tipo soprattutto se poi ci mettiamo dentro il Blues e la strada.
E' un connubio (blues e strada) che si porta con sé implicazioni sociali, storiche, artistiche che si escludono con la condizione sociale del sig. Broadbent, e io non amo poi i manieristi, se oltretutto sono anche fanatici (vedi foto alla RJ) non mi censuro e scrivo ciò che penso, indicando magari anche un link alternativo che esprima in musica la mia idea, così da chiudere la faccende in note e blues (nell'accezione psicologica della parola).
Non sono neppure d'accordo circa il fatto che la musica debba unire ogni persona che fa musica a prescindere.
In musica si possono esprimere tutti i sentimenti, non solo gioia e condivisione, e laddove si può esprimere tutto lo si può suscitare in egual modo.
Circa la "perdita di tempo"…beh, quella c'è ogniqualvolta leggo un articolo su accordo e ci sarebbe stata anche se mi fossi sperticato in un commento d'elogio.
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 21/08/2015 ore 21:06:12
Scusa,avrei alcune domande: per quale motivo ritieni Broadbent un fake? Hai avuto modo di conoscerlo personalmente? Cosa ti fa pensare che le implicazioni che citi non abbiano a che vedere con la sua condizione sociale? Il manierismo di cui parli dove lo rilevi?Ma soprattutto,posto che non ti piace il soggetto dell'articolo; ritieni in via più generale che leggere gli articoli su Accordo sia una perdita di tempo e, soprattutto che la musica non sia un momento di unione, anzi,con una certa sicumera apostrofi un altro lettore con parole che non trasmettono certo un senso di distensione; qui che ci stai a fare?
Rispondi
di adagio [user #13118]
commento del 21/08/2015 ore 23:51:29
Ciao.
Parto dalla fine.
Riguardo la "perdita di tempo" potrai notare che io l'ho scritta virgolettata (proprio perché non la considero tale) rispondendo ad Alberto che invece sottolineava il fatto del mio perdere tempo (non virgolettato) a sbertucciare…ho ribadito solo le mie ragioni nel commentare scrivendo ciò che penso, anche categoricamente, si capisce.
Su accordo ci sto a fare quel che ci fanno tutti: leggo, m'informo, alcune volte commento, molte altre no, non ci vedo nulla d'insolito o particolare. Circa la sicumera onestamente non la ravvedo, chi avrei apostrofato in tal modo? Alberto? Spiegando forse le mie ragioni?
Ti ricordo quanto sopra: è Alberto che mi da del perditempo che "sbertuccia chi non gli va a genio".
Ma sta bene così, è giusto dire sempre cosa si pensa in faccia.

La musica è un momento d'unione? certo. Dove ho scritto il contrario?
Ma non è solo questo, converrai.

Torniamo al motivo della discordia: Broadbent.
Che sia un fake implicitamente ce lo dice lui stesso "fotocopiandosi" in Robert Johnson!
Per il resto posso dirti una cosa-. ricordi la risposta di Bob Marley a un giornalista bianco che gli chiedeva, tra le tante cose, in che modo potesse diventare un rasta? la risposta fu: " Devi rinascere!"
Le altre risposte alle tue domande circa manierismo e simili le ho lasciate alla musica nel link allegato al primo commento.
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 22/08/2015 ore 00:54:43
Mi aspettavo questo tipo di risposta. Partendo dai tuoi presupposti,tuttavia se trovi "vero" Robert Lee Burnside e intendi dire solo quel tipo di musicista come vero bluesman,ritengo che tu abbia una visione un pelo riduttiva. Mi ricordi Joe Seneca in Crossroads, (film del 1986,uscito da noi con il titolo Mississippi Adventure) quando sbeffeggia Ralph Macchio che non essendo cresciuto nel delta non è un bluesman credibile (se poi,hai visto il film,non c'è bisogno che ti dica il resto). Il tuo modo di scrivere è furbo, dai giudizi e sentenzi,ma con quel tanto di ambiguità che ti consente di "chiamarti fuori" e fare il vago qualora qualcuno replichi. Quando lo definisci fighetto e figlio di papà in realtà stai dando un giudizio molto dispregiativo.Lanci il sasso e nascondi la mano,ma per sentenziare in tal modo dove hai preso le tue informazioni? Di chi è figlio? Non mi risulta che serva una particolare linea di sangue per essere un buon musicista. Tanto meno per essere "Vero" ( O se preferisci "real"). Tornando al manierismo,termine che tu usi nella sua connotazione negativa,non sembra a mio parere che questo Broadbent sia un copiatore sterile di Burnside (mi rifaccio al termine che tu hai usato nell'accezione negativa, in base al suo significato enciclopedico,che senza dubbio tu saprai...). E mi sembra tutt'altro che un pessimo esecutore. Nella fattispecie assolutamente non inferiore ai Canned Heat nell'esecuzione di On the road again di cui da una versione anche piuttosto piacevole da ascoltare.Per quanto riguarda l'impressione riguardo a quanto scrivi,concordo con Alberto,al quale a mio avviso hai risposto con mal celata sufficienza. Ho il dubbio che l'affermazione decontestualizzata di Bob Marley ,che ti sei preso in briga di scomodare, tu non l'abbia recepita nel suo senso più profondo. La rinascita cui fa riferimento è di natura spirituale e non fisica.E' un discorso di cuore e anima,non di latitudine geografica o di diritto di nascita. Ciò detto se Broadbent non è di tuo gradimento,ce ne faremo una ragione. In ultima analisi, quando dici: "Non sono neppure d'accordo circa il fatto che la musica debba unire..." ecco dove hai scritto il contrario e, da come continui non si evince che ci siano altre connotazioni. L'affermazione che fai è perentoria,chiara,concisa e inequivocabile. Conludo per non tediarti ulteriormente, giacchè immagino tu rimanga fermo sulle tue posizioni, ricordandoti, riferito alla foto in stile RJ che la copia altro non è se non la più evidente forma di ammirazione. Un tributo,non è una cosa che fa perdere punti ad un artista. Con questo spero di non aver turbato la tua evidente natura "radical chic".
Rispondi
di adagio [user #13118]
commento del 22/08/2015 ore 02:59:25
ciao,
perdonami se parto sempre dalla fine ma su radical chic mi viene solo da ridere, scusami ma sei proprio fuori strada, non sai quanto.

In ordine sparso.
Dissento dal tuo giudizio sulla mia presunta furbizia. Sono qua, rispondo, dov'è che mi "chiamo fuori"?
Vago? Su cosa?
Cosa devo fare allegare il mio CV ad ogni commento?

Ho scritto ad Alberto "Non sono neppure d'accordo circa il fatto che la musica debba unire ogni persona che fa musica a prescindere.
In musica si possono esprimere tutti i sentimenti, non solo gioia e condivisione, e laddove si può esprimere tutto lo si può suscitare in egual modo"
Lo ribadisco e non vedo dove ho confutato la condivisione.
Tra l'altro io ad Alberto ho risposto direttamente senza alcuna sufficienza, mi sono rivolto a lui in prima persona e sono qui.
Se posso permettermi di muovere una critica ad Alberto sta proprio in questo: non certo sul contenuto della sua risposta ma nella impersonalità del suo commento. Leggo più sufficienza in quel modo di rispondere.

Su Bob Marley che ho "scomodato" (mi scuso con Bob data l'ora) decontestualizzandolo per giunta…
Fuga pure i tuoi dubbi.
Ovvio che si parla di spiritualità.
Sebbene nel Rastafarianesimo si parli anche di latitudine geografica e per Marley non era uno scherzo.

Ti ricordo Joe Seneca.
Magari sapessi suonar l'armonica. Però ricordo nel che nel film Eugene (R.Macchio) proprio grazie all'incontro e al percorso "on the road" conosce il blues e alla fine vince anche il duello.
C'è un libro su R.J. di Monge dove si distingue tra Blues come genere e blues come condizione dell'anima: è un punto cruciale.
Ecco perché ho citato LR Burnside visto che si parla di blues per le strade d'europa...

Lancio il sasso nascondo la mano.
Affatto. Ribadisco che Broadbendt è un fighetto figlio di papà.
Giudizio dispregiativo, sì.
Che ci vuoi fare? non li sopporto e li fiuto.
Nel suo modo di suonare non sento proprio nulla se non manierismo e fanatismo.

Arrivati a questo punto come la vogliamo chiudere?
Io sono di Torino, tu di dove sei?
Ci vediamo per una birra e un "duello" chitarristico in stile Missisipi Adventure?
ciao
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 22/08/2015 ore 10:57:37
Bene,io sono di Bologna e trovo che l'idea della birra non sia male, ammesso che non ci si fermi alla prima... Se facciamo una distinzione tra genere musicale e condizione dell'anima, bisognerebbe conoscere il vissuto dell'artista. Al momento tu rimani sulle tue posizioni (E va benissimo) ma non dici dove hai assunto le tue informazioni. Io Broadbent l'ho visto un mesetto fa su youtube e mi è sembrato un artista capace ma su di lui non so altro e tu? Hai letto sue biografie? Lo conosci di persona? Hai parlato con lui e ti ha raccontato cose che ti portano a disprezzarlo? Per me è un busker, come ce ne sono tanti, ma se sia ricco o povero ,triste o felice, se abbia un trascorso drammatico o nella bambagia, non ne ho idea. Tu si? Perchè se non hai che il video come metro di paragone,le tue sono supposizioni e basta.Oggettivamente una base scarsa ed impropria da cui partire per un giudizio che abbia una minima valenza. Oggi addirittura parli di fanatismo, magari sempre riferito a quella foto. Domani ci dirai che è un terrorista? Insisti sul manierismo, ma dove lo vedi? Soprattutto,sei certo che sia il termine più appropriato, dal punto di vista lessicale?Perchè Burnside e non Jeff Healey o al limite Ben Harper? Almeno suonavano/suonano slide allo stesso modo. Chi ti dice che Broadbent non sia un personaggio alla Seasick Steve; o anche lui è un fake? Quali sono a tuo avviso le caratteristiche (per lo meno quelle imprescindibili) per essere the real deal? Non mi dilungo sulla tua tecnica scrittoria perchè la tipologia di risposte che dai è più che sufficiente, entreremmo in un loop dal quale la discussione non trarrebbe giovamento alcuno, rischiando via via di trascendere. Per me caso chiuso. Non vale la pena dilungarsi ulteriormente.
Rispondi
di adagio [user #13118]
commento del 22/08/2015 ore 15:57:13
Non dilunghiamoci oltremodo, mi trovi d'accordo, chiudiamo questo "caso" estivo!
Però continui con domande su domande e implicitamente sembra tu voglia avere l'ultima parola.

Due parole su Burnside. Non riferivo il manierismo a Burniside, proponevo solo un link alternativo d'ascolto se si parla di blues e strada, ce ne sono molti altri ovviamente.

Il manierismo di Broadbent per me è sin troppo evidente, un blues scontatissimo, compreso il suo slide con fiaschetta...(con la quale, a dire suo, rovina molto i tasti e rompe tantissime corde)

Broadbent nel suo sito, nella sua pagina facebook propone di sè foto, video, commenti, mi può bastare e non ultimo quest'intervista.
Egli esalta la sua apparenza, ne prendo atto e dico ciò che penso.
Sul domani dirò che è un terrorista...altra risata, t'assicuro.

Non capisco poi questa faccenda della tecnica scrittoria.
Ma c'è un decalogo su accordo da rispettare per scrivere correttamente?
Credo sia sufficiente grammatica e sintassi.

Sempre valido, per me, l'invito della birra.
ciao

Passo e chiudo.









Rispondi
Altro da leggere
Phil X e l’accordatura “Bouzouki” che stravolge il tuo sound
Cornerstone con Jack Griffiths: "Il boutique è carattere, non componenti NOS"
Rosaire Riccobono: la versatilità è un investimento sulla passione per la musica
Pete Townshend e la sua prima chitarra “da metallaro”
Hammett: “la gente non ricorderà gli assolo” ma Angel Vivaldi non ci sta
Drigo, gli spippolatori e i pedali senza manopole
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?
Massa, sustain, tono e altri animali fantastici
Ho rifatto la Harley (Benton ST-57DG)




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964