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Fender Stratocaster Ancho Poblano
Fender Stratocaster Ancho Poblano
di [user #13613] - pubblicato il

Prende il nome dal set di pickup che il Custom Shop ha progettato per lei, ha un manico da mazza da baseball e un suono vintage sotto steroidi. La Ancho Poblano è un esempio della maestria Fender in chiave relic.
Mettete un manico grosso così, tre pickup caldi e piccanti come il peperoncino. Metteteci anche un relic discreto (Fender lo chiama Journeyman) e un corpo in ontano leggero in due pezzi. Mescolate un po' aggiungendo un pickguard leggero, a uno strato, in bachelite. Ecco a voi la Fender Stratocaster Ancho Poblano, parte della collezione limited edition 2015 disponibile in due colorazioni: bianco con battipenna nero oppure sunburst con battipenna nero. Ebbene, ho la fortuna di averne comprata una, a Milano, e devo dire che il Custom Shop ha sfornato un capolavoro.
L'idea di fondo è quella di sostenere la consistenza del suono con un manico "baseball bat" (il profilo è '51 U) in acero tagliato di quarto e con pickup leggermente sovravvolti per dare un tono più pastoso e rauco quando il volume della chitarra è aperto. Più "bum bum", ecco.

Fender Stratocaster Ancho Poblano

Lo so. Le Fender messicane sono straordinarie (ne ho avute tre), così come sono straordinarie le American Standard e le giapponesi. Consentitemi però di dire la mia: secondo me le Stratocaster del Custom Shop hanno qualcosa in più, a livello di materiali, di finiture e di suono. Non sto dicendo che sicuramente il prezzo (3.100 euro) copra per intero la differenza di prestazioni con una Classic '50, ma in parte sì. Quando vi trovate in mano una bestia come questa, o come altre (quelle meglio riuscite) del Custom Shop, capite che gli standard produttivi della fascia alta di Fender sono straordinari. Addirittura, secondo alcuni, meglio di quelli degli anni '50 e '60: non dimentichiamo che al tempo sono sopravvissute le chitarre che suonavano bene, mentre i "cartoni" si sono persi chissà dove. Per dire: certo che una Strato del '57 è il sacro Graal, ma personalmente non posso permettermela.

Capisco e anticipo tutte le obiezioni del caso: questa Ancho Poblano non fa di me un chitarrista straordinario, fa di me un chitarrista più felice (di quella felicità ebete che colpisce la temporanea soddisfazione della GAS: ci siamo già capiti) e - quanto a qualità del suono - migliore. Tenete anche conto che sono arrivato a una chitarra come questa dopo decenni di chitarre a basso prezzo (e negli anni '80 le chitarre a basso prezzo erano, citando il rag. Ugo Fantozzi, "una cagata pazzesca"), e che i ragazzi di oggi possono permettersi strumenti di notevole qualità a prezzi davvero contenuti. Insomma: ci sono chitarristi molto più bravi di me che suonano chitarre da 400 euro, l'articolo non intende confutare questo assioma cartesiano ma solo darvi conto di un nuovo strumento.

Fender Stratocaster Ancho Poblano

Fatte le dovute premesse, veniamo a noi. Questa Stratocaster prende il nome dal set di pickup che Fender ha presentato al Namm di quest'anno, un set che è a disposizione di chiunque, a patto che ordini una chitarra al Custom Shop. Online e su YouTube troverete tutti i dettagli tecnici del caso, quello che posso dirvi io, amici, è che i pickup hanno un avvolgimento, e dunque una potenza, crescente. Dal manico al ponte, passando per il pickup centrale, c'è sempre qualcosa in più. Addirittura, a differenza degli altri due, i poli del pickup al ponte sono piatti (rimembranza telecasterosa) e il microfono può anche essere alzato di più. Non serve, in realtà: la spinta, e sto sempre parlando di una spinta con timbrica vintage, è poderosa.
Il manico in acero non è stato realizzato per incontrare il gusto di tutti: è molto, ma mooolto grande. Per chi come me ha l'insana passione per questa taglia è il paradiso, per altri sarà un vezzo insopportabile. Resta il fatto che il radius a 9,50 rende tutto molto facile e naturale. Un feeling d'altri tempi, insomma.

Fender Stratocaster Ancho Poblano

Il suono è Fender doc, con una spinta in più che fa saturare prima gli amplificatori valvolari, ma va detto che regolando il volume della chitarra tutto si fa pulito e molto corposo. Anche se pulito, in questo caso, è forse eccessivo: il retrogusto di milkshake al cioccolato non evapora del tutto. Ecco, se posso dire: questa è la chitarra perfetta per lavorare senza pedali. I suoni a disposizione sono tanti e tutti bucano il mix. Blues, rock-blues, funk: qui c'è posto per tutti.

Perdonate la vanagloria, in fondo per avere una chitarra così basta avere i soldi a disposizione: meriti particolari non sono richiesti.
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