Tra i big dell'effettistica italiana per chitarra, VDL vanta un catalogo conciso e ben chiaro, con un modello per tipologia di effetto in cui il creatore, Valerio Di Loreto, infonde tutta la sua conoscenza dell'elettronica analogica. L'analogico entra addirittura nel nome dell'azienda, per esteso VDL Professional Analogics, e proprio da qui siamo partiti per una chiacchierata su suono, mercato e filosofia costruttiva.
Io penso che il digitale sarà sempre un pochino indietro finché cercherà di emulare un suono analogico anziché prendere uno spazio nuovo tutto suo.
Mi spiego meglio. Credo che il digitale ora e in passato sia stato non solo all’altezza, ma superiore in tutti quei campi sviluppati ex novo, quindi per creare nuove tipologie di suono e di sonorità.
Per esempio prendiamo alcuni meravigliosi delay digitali come il TC2290 o il Korg SDD3000, credo che la loro forza e bellezza stia proprio nel fatto che abbiano un carattere prettamente digitale e riconoscibile in questo, proprio perché nacquero come superamento dell’analogico e non come loro emulazione.
So di non incontrare il consenso di molti visto quanto sono apprezzate alcune emulazioni digitali di apparecchiature analogiche, ma per mio personale gusto, e ribadisco gusto, non mi sono mai trovato davanti una emulazione pienamente credibile e vicina a quella di una macchina analogica reale.
Mi riferisco in particolar modo al complesso mondo non lineare della distorsione armonica che si genera in ogni componente di un circuito analogico.
Le variabili che analogicamente sono in gioco per creare la distorsione di un qualsiasi apparato sono esageratamente tante, molte più di quelle che si possa pensare.
Racchiudere tutte queste variabili in funzioni non lineari all’interno di un algoritmo è una cosa secondo me ancora non raggiunta, anche con le più moderne tecniche di convoluzione dinamica. A mio avviso l’arma vincente sta ancora nell’unire i pregi di entrambe le tecnologie, come i professionisti da sempre fanno, e non pretendere tutto da una cosa sola.
Il tuo catalogo la dice lunga sulla tua filosofia costruttiva: c'è un solo distorsore chiamato Il Distorsore, un fuzz chiamato Il Fuzz e così via. È meglio fare pochi modelli con precise scelte costruttive o una marea di varianti per coprire tutte le esigenze dei chitarristi?Credo tu abbia colto esattamente la mia filosofia. Quando un marchio propone dieci modelli della stessa tipologia di effetto risulta difficile capire qual è il "gusto" che c’è dietro quel costruttore, a parte l’evidente voglia di abbracciare una fetta di mercato più ampia possibile.
La maggior parte delle persone che hanno provato o posseggono alcuni dei miei effetti credo abbiano un’idea piuttosto chiara invece di quello che può essere il mio gusto, come se acquistassero abiti di un determinato stilista. C’è un evidente filo conduttore tra tutti i miei effetti. Infatti i clienti che si rivedono nel mio gusto sonoro spesso hanno molti o quasi tutti gli effetti del mio catalogo, e sicuramente non metto in dubbio che ci sarà chi non approva affatto la mia linea stilistica. L’importante è avere un carattere, io ci provo.
Questa sarà la 40esima edizione di SHG e faremo festa grande. Hai pensato a qualche sorpresa o un'offerta speciale per chi visiterà il tuo stand?Guarda caso quest’anno è anche il decimo compleanno di VDL. Sarà dunque un onore unirmi alla festa. Ricordo benissimo l’edizione di dieci anni fa all’Alcatraz, quando venni per la prima volta a SHG. Conobbi il suono e lo stile di nomi prestigiosi dell’artigianato italiano, e credo che anche loro abbiano dato un contributo indiretto ma forte a quello che poi avrei fatto negli anni a seguire.
È bello dunque immaginare SHG non solo come un evento commerciale, ma più ampiamente come uno spazio culturale.
Chi mi conosce sa che non sono molto prolifico, proprio per i motivi detti nella precedente risposta. Dunque non presenterò dieci nuovi prodotti, ma uno solo importante, frutto di molti anni di esperienza maturati sugli strumenti acustici.
Mi è capitato infatti in questi dieci anni di costruire molti preamplificatori e processori analogici per strumenti acustici di vario tipo, per noti professionisti.
Dunque ho maturato un’esperienza molto approfondita sull’argomento che ho voluto riversare in un unico oggetto di dimensioni ridotte ma potentissimo nelle sue qualità sonore e funzionalità.
Si tratta di un preamplificatore-DI nato per la chitarra acustica e in generale per ogni altro tipo di strumento acustico. La filosofia è la solita VDL, purezza e fedeltà ai massimi livelli, un preamplificatore in pura classe A che incide massicciamente sul suono amplificato del proprio strumento.
Il primo prototipo è addirittura stato usato subito durante il tour acustico degli Skunk Anansie sulla chitarra di Ace, preferito a un sistema estremamente più complesso e decisamente più costoso.
Vi aspetto nel mio stand a SHG!